Ce lo ha spiegato il capitalismo, inventando il mercato così come lo conosciamo noi e quindi regolato dalla legge della domanda e dell’offerta: a fronte di un numero “x” di risparmiatori, esistono ad esempio un numero “y” di banche che offrono determinate condizioni per la gestione del denaro dei suddetti; ognuno propone costi di gestione e tassi di interesse diversi, oppure una certa eticità nelle operazioni, e il popolo dei clienti può decidere dove portare i propri denari in base alle specifiche esigenze di ognuno. Funziona così soprattutto in America, dove un gruppo di risparmiatori mobilitatosi attraverso Facebook ha proposto di spostare i soldi (“Move Your Money”) dai conti correnti verso banche piccole, meglio se al servizio della comunità.
News
Conto corrente: apertura di credito fino a 5000 euro
Molto spesso capita che, a fronte di imprevisti, un correntista abbia bisogno, in via temporanea, di accedere al credito magari perché percepirà lo stipendio solo dopo alcuni giorni, ragion per cui non solo il titolare del conto corrente, ma anche la propria famiglia, rischia di trovarsi nella condizione di disagio economico/finanziario. Per ovviare a questi problemi di liquidità temporanea, Unicredit ha ideato un prodotto semplice e trasparente consistente in una linea di credito che si può aprire direttamente in conto corrente, e che può essere utilizzata all’occorrenza a fronte di un piccolo canone mensile, un tasso di interesse da pagare altrettanto chiaro e trasparente, e nessuna spesa aggiuntiva.
Finanziamenti imprese Liguria per la promozione internazionale
Si aprirà venerdì prossimo, 15 gennaio 2010, in Liguria, un Bando che la Regione ha messo a punto per la promozione delle imprese all’estero; questo a seguito dell’approvazione del Bando giunta il 4 dicembre scorso con una delibera, la numero 1672, da parte della Giunta della Regione Liguria con l’obiettivo di sostenere l’internazionalizzazione delle imprese della Regione tramite progetti di valorizzazione, su scala internazionale, dei servizi e dei prodotti in modo tale che venga garantita la diffusione dell’eccellenza ligure fuori dai confini nazionali. In particolare, grazie ad una dotazione associata al Bando pari a ben 830 mila euro, la Regione potrà sostenere a livello economico le società consortili ed i consorzi con finanziamenti, sotto forma di contributi, pari al 70% delle spese sostenute ed ammissibili con un massimale di 50 mila euro.
Assicurazione antirapina: gratis a Milano per over 70
Buone notizie nelle ultime ore sono giunte per i residenti nella città di Milano con un’età sopra i 70 anni; l’Amministrazione comunale del capoluogo lombardo, infatti, ha prorogato fino al prossimo mese di marzo 2010 il beneficio della copertura assicurativa a favore degli anziani che sono vittima di furti, scippi, raggiri e rapine. A darne notizia, in particolare, è stato Riccardo de Corato, Assessore alla sicurezza nonché vicesindaco del Comune di Milano, precisando che la proroga è stata deliberata dalla Giunta fino al prossimo mese di marzo in quanto dopo dovrà essere messo a punto il nuovo bando di gara. Per fruire della copertura assicurativa, il cittadino over 70 deve telefonare agli uffici del Settore Sicurezza della Città fermo restando che il soggetto deve rispettare il requisito di reddito, rigorosamente non superiore ai 30 mila euro annui.
Pieno successo per le obbligazioni convertibili del Credito Valtellinese
Si è conclusa con pieno successo l’offerta in opzione delle obbligazioni convertibili del Credito Valtellinese, che ammontavano a 8.327.632 (convertibili in azioni ordinarie della banca), con abbinati 33.310.528 Warrant 2010 e 41.638.160 Warrant 2014. Secondo quanto pubblicato dal sito ufficiale dell’istituto bancario, sarebbero stati sottoscritti 620 milioni di euro per un’adesione pari al 99,3 per cento. Il “Periodo di Offerta” era iniziato lo scorso 30 novembre e si era concluso il 29 dicembre: in questo mese sono stati esercitati 206.737.950 diritti di opzione per la sottoscrizione di 8.269.518 obbligazioni convertibili, pari appunto al 99,3 per cento delle obbligazioni convertibili offerte, per un controvalore complessivo pari a 620.213.850 euro.
Mutui, Firenze apre alle giovani coppie di fatto
Sin dal giorno della sua elezione a Palazzo Vecchio, il giovane sindaco di Firenze Matteo Renzi si è segnalato per aver proposto una serie di operazioni di governo del territorio un po’ “fuori dagli schemi”, per così dire. La boutade, che poi è stata tale solo fino a un certo punto, più rumorosa sinora, è stata quella sulle strisce di parcheggio multicolore. Niente di lontanamente paragonabile, a meno che le Feste spengano i clamori, al polverone sollevato dalla proposta di mutui agevolati per le coppie conviventi, anche non sposate, anche omosessuali. Non è questo il momento né il luogo per rinfocolare le polemiche, ma certo è lo spazio più adatto per parlare della proposta fiorentina approcciando l’argomento dal versante dei mutui.
Fondo di Garanzia: boom finanziamenti richiesti nel 2009
Sono state ben 24 mila nel 2009 le aziende che, in materia di accesso al credito, hanno potuto “appoggiarsi” al Fondo di garanzia che ha permesso finanziamenti per oltre 4,5 miliardi di euro. Trattasi di un vero e proprio boom, messo in risalto dal Ministero dello Sviluppo Economico, che ha permesso alle piccole e medie realtà imprenditoriali del nostro Paese di tirare il fiato grazie proprio all’allentamento della morsa creditizia. Non a caso, rispetto al 2008, lo scorso anno le domande di accesso al Fondo di Garanzia sono aumentate del 103% prendendo a riferimento le aziende minori, mentre i finanziamenti su base annua hanno fatto registrare una crescita del 212%. La dinamica espansiva, giudicata senza precedenti dal Ministero dello Sviluppo Economico, è stata ampiamente confermata anche nel mese scorso, quando le richieste di accesso hanno fatto registrare un +225% rispetto al dicembre del 2008.
Germania, 20 milioni di carte di credito bloccate con il 2010
Quanti di voi ricordano la paura, come spesso accade immotivata, per le nefaste conseguenze del cosiddetto “Millennium Bug”? Correva l’anno 1999 quando il mondo occidentale si trovò a parlare per settimane del fatto che avrebbe rischiato di andare incontro ad un errore nei cervelloni delle banche dati capace di riportare la nostra storia al 1900, invece che passare al millennio successivo come era nella logica temporale che avvenisse. Il Governo italiano, come molti altri, attivò addirittura una task-force chiamata a lavorare la notte di San Silvestro per scongiurare ogni pericolo, e il passaggio avvenne senza problemi. Così non è stato in Germania, con il 2010 a bloccare per alcuni giorni ben 20 milioni di carte di credito e debito.
Banche italiane 2009-2011: meno utili e più sofferenze
Nel nostro Paese il sistema bancario sta continuando a sostenere imprese e famiglie sia dal fronte dell’erogazione dei servizi bancari, sia dal versante della concessione del credito nonostante la difficile situazione congiunturale che per gli istituti di credito pesa sia sugli utili, in calo, sia sulle sofferenze che, di contro, sono in aumento. E’ questa, in estrema sintesi, la fotografia scattata dall’AFO-Financial Outlook i cui dati sono stati resi noti dall’ABI, Associazione Bancaria Italiana. In particolare, anche a causa della lenta ripresa dell’economia, per l’anno in corso sono previste sofferenze in crescita del 27% per il sistema bancario, mentre per il 2011 la crescita è prevista meno ampia e pari al 9%; come diretta conseguenza, i profitti del comparto nel 2009 registreranno una contrazione del 45% per poi rimbalzare timidamente dell’8% per l’anno in corso.
La Befana ritorna a portare dolci: budget per l’Epifania più limitato
L’Epifania, come dice il detto popolare, tutte le feste si porta via. Ma chi ha portato via il budget per la calza? Quella di ieri è stata un’Epifania più magra rispetto a quella dell’anno scorso, almeno stando alle cifre pubblicate dal sito della Federconsumatori. “Le calze sono state più vuote, perchè sono diminuiti i budget per questa festività” scrive l’associazione dei consumatori. Ma se in passato le calze erano spesso utilizzate per completare la serie di regali non donati a Natale, nel 2010 la Befana è ritornata all’antica usanza di portare caramelle e cioccolata. “Le calze sono state più leggere, non perchè piene di carbone, ma perchè le famiglie si sono orientate su dolci e caramelle piuttosto che di altri regali” si legge nel comunicato della Federconsumatori. Perché il ritorno alla tradizione? “Gli aumenti di spesa che si profilano nel 2010, oltre 600 euro, e le scadenze previste nel mese di gennaio come il canone tv, il bollo dell’auto, il budget a disposizione è diminuito rispetto agli scorsi anni” spiegano dalla Federconsumatori che ha monitorato alcuni dei prodotti classici dell’Epifania, accanto a prodotti come calze e calzini che rappresentano questa festa.
Finanziamenti imprese: soluzione al ritardo nei pagamenti
Nel nostro Paese le imprese, in particolar modo quelle medie e piccole, molto spesso sono costrette a ricorrere a finanziamenti attraverso il canale bancario anche quando in teoria, ma anche in pratica, non ne avrebbero bisogno. Questa tendenza, tra l’altro, si è fortemente accentuata negli ultimi due anni a causa della crisi che ha ulteriormente allargato i tempi medi tra l’emissione delle fatture ed il loro reale ed effettivo pagamento. A mettere palesemente in evidenza questa situazione è stata la CGIA di Mestre, la quale nello specifico ha rilevato come ogni anno in Italia le imprese siano costrette ad assumersi costi complessivi stimabili in ben dieci miliardi di euro a causa del ritardo nei pagamenti.
Federconsumatori e Adusbef: class action per difendere gli utenti
Una class action per proteggere i consumatori. È questa l’intenzione della Federconsumatori e dell’ Adusbef, che stanno studiando appunto un’azione legale degli utenti “per recidere i rapporti incestuosi tra Bankitalia e le banche vigilate”. Le due associazioni dei consumatori hanno pubblicato una nota congiunta dove spiegano le ragioni che hanno condotto a valutare una class action, che, specificano, pur trattandosi di una “normativa debilitata nel suo campo di azione”, permetterà “un mutamento delle abitudini delle famiglie italiane”. “La Banca d’Italia non può diventare il notaio delle malefatte bancarie, limitandosi a notificare tassi d’interesse promossi da un sistema bancario paramafioso” si legge nel comunicato. Secondo la Federconsumatori e l’ Adusbef, infatti, l’istituto di via Nazionale detterebbe “condizioni immodificabili alle famiglie e alle imprese” richiedendo addirittura più dello 0,50 per cento sui mutui e più del 1,37 per cento sui prestiti personali al sud Italia rispetto alla media praticata dalle banche europee.
CreditExpress Compact: consolidamento debiti e liquidità aggiuntiva
Per chi ha in corso il pagamento di uno o più prestiti, e complessivamente l’ammontare delle rate è diventato insostenibile, le banche offrono l’opportunità di stipulare un nuovo finanziamento che permette di estinguere tutti gli altri finanziamenti in corso, allungare la durata, abbassare la rata e, all’occorrenza, ottenere anche della liquidità aggiuntiva. Ad esempio, il colosso bancario europeo Unicredit offre alla propria clientela un prodotto di questo tipo, che si chiama “CreditExpress Compact”, e che permette di pagare, con una sola banca, una sola rata mensile in corrispondenza di una sola scadenza. In particolare, con CreditExpress Compact si possono chiedere fino a 50 mila euro attraverso l’estinzione dei prestiti contratti con altre banche o società finanziarie, potendo avvantaggiarsi nella stipula dell’assenza di spese previste per l’istruttoria.
La Banca d’Italia alza la soglia dei tassi considerati da usurai
I tassi da usurai sui mutui a tasso fisso? Oltre la soglia dell’8,04 per cento. Lo ha stabilito un decreto ministeriale emanato dal ministero dell’Economia. Il tetto, che viene fissato dalla Banca d’Italia ogni tre mesi, è entrato in vigore il 1 gennaio e sarà applicato fino al 31 marzo 2010. Per rilevare i tassi effettivi, si legge nel comunicato emesso da Palazzo Koch, sono stati utilizzati nuovi criteri considerando, oltre al tasso d’interesse, anche altri parametri, come le spese di finanziamento, le polizze assicurative, i compensi di mediazione e tutte le forme di remunerazione diverse dal tasso di interesse, come le commissioni di massimo scoperto.