Italia come Portogallo. Tassa agevolata per attirare pensionati stranieri

di Daniele Pace Commenta


 Il Portogallo sta facendo scuola e “rubando” i pensionati degli altri paesi con le tasse agevolate, che permettono di vivere con dignità la vecchiaia.

Il paese lusitano è diventata infatti la nazione metà di tanti pensionati che nel loro paese non riuscirebbero a vivere con le pensioni minime, grazie ad un trattamento agevolato da parte del fisco. L’obbiettivo non è tanto il gettito fiscale diretto, ma quello indiretto grazie ai consumi.

La tassa agevolata nella Manovra

Anche l”Italia vuole imitare il Portogallo, e si concentra in particolare al sud. Qui il Governo vuole approvare un emendamento firmato Bagnai per una tassa fissa agevolata del 7% per i redditi dei pensionati stranieri che decidono di stabilire la loro residenza effettiva nel meridione della Penisola.

L’emendamento recita: “le persone fisiche, titolari dei redditi da pensione” erogate da stati esteri per tutti quelli che trasferiscono la propria residenza “in uno dei comuni appartenenti al territorio delle regioni Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise e Puglia, con popolazione non superiore ai 20.000 abitanti”. Per queste persone viene proposta la tassa forfettaria del 7 per cento.

Per poter usufruire della tassazione agevolata, i pensionati non devono aver avuto la residenza nel nostro paese nell’ultimo lustro.

L’intento è quello di far rientrare gli italiani emigranti che hanno vissuto all’estero, ma la tassa agevolata è valida per tutte le persone fisiche.