Banche e Pubblica Amministrazione: meno contante e più Internet

 Ieri ed oggi a Roma si è tenuto il Forum Banche e P.A. dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI). E’ stata l’occasione per fare il punto sui settori che accomunano l’attività della Pubblica Amministrazione e quella delle banche italiane, e sui nuovi sviluppi che l’informatica e le tecnologie, a favore delle imprese e delle famiglie, possono garantire nel rapporto tra le parti. L’operatività ed il dialogo tra P.A. e banche, secondo l’ABI, può avvenire diminuendo la carta, il contante e la burocrazia, aumentando nel contempo l’utilizzo di Internet, della fatture elettronica e, quindi, il processo più ampio che si spinge sempre di più verso la dematerializzazione dei documenti e delle procedure. Al riguardo, Corrado Faissola, Presidente dell’Associazione Bancaria Italiana, ha posto l’accento sul fatto che l’uso della fattura elettronica, obbligatoria a partire dall’entrata in vigore della Finanziaria 2008 per gli operatori e le aziende che hanno rapporti con gli enti pubblici, permette alla P.A di automatizzare ed ottimizzare tutte le fasi che dall’approvvigionamento portano alla fatturazione ed al pagamento, e fanno risparmiare all’Italia ben dieci miliardi di euro all’anno.

Banche: chiede conto corrente da 400mila euro ma è detenuto; conto negato

 Qualcuno l’ha chiamata “storia di discriminazione”, aggiungendoci pure l’aggettivo “brutta” per esplicitare con chiarezza il proprio disgusto. In tutta onestà, non siamo d’accordo: il mercato ha già dimostrato di essere tanto poco discriminatorio da accettare anche soldi virtuali e concordare fiducia gratuitamente a chi non ne meritava, figurarci se in questa situazione cambia registro e comincia a guardare per il sottile; non ci sembra proprio che sia il caso di parlare di ghetto, oppure di razzismo e concetti affini. Sicuramente, però, la storia si segnala per la propria singolarità: per questo ne parliamo, cercando il più possibile di attenerci alla cronaca e rimanendo lontani da un giudizio.

Conto corrente Unicredit per le imprese del non profit

 Si chiama “Conto Link Onlus“, ed è uno dei conti correnti dell’ampia gamma di Unicredit destinato alle imprese che operano nel settore del “non profit”. Trattasi, nello specifico, di un “conto package” il cui canone mensile è pari a 9 euro con incluse tutte le spese di scrittura, illimitate, per operazioni che vengono effettuate presso canali alternativi allo sportello. Sempre incluse nei 9 euro/mese ci sono anche fino a sessanta operazioni effettuate nell’anno presso le Agenzie Unicredit, ma anche una carta Bancomat, il servizio dei documenti online, i libretti degli assegni in numero illimitato, zero spese di chiusura trimestrale, il pagamento delle utenze attraverso la domiciliazione e, soprattutto, l’esenzione dall’imposta di bollo. Il “Conto Link Onlus” è stato ideato da Unicredit a favore delle Organizzazioni non lucrative di utilità sociale, regolarmente iscritte all’Anagrafe Unica delle Onlus, ma anche per le Organizzazioni di volontariato, le Organizzazioni Non Governative e le Associazioni sportive che, iscritte presso il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), svolgono come attività quella di avviamento allo sport.

Finanziamenti PMI: arriva seconda tranche ABI – Cassa Depositi e Prestiti

 A sostegno dell’accesso al credito delle piccole e medie imprese italiane, arriva la seconda tranche, pari a ben 5 miliardi di euro, del plafond da complessivi 8 miliardi di euro messo a disposizione dalla Cassa Depositi e Prestiti per l’accesso alla provvista da parte del sistema bancario con finalità di erogazione di finanziamenti alle PMI. In data odierna, infatti, Massimo Varazzani, Amministratore Delegato della Cassa Depositi e Prestiti, e Corrado Faissola, Presidente dell’Associazione Bancaria Italiana, hanno siglato la nuova convenzione che “sblocca” la seconda tranche da cinque miliardi di euro in virtù della definizione delle modalità di impiego e di ripartizione della stessa. La tranche da cinque miliardi di euro, inoltre, sarà eventualmente aumentata degli eventuali residui della prima tranche da tre miliardi di euro alla data del 28 febbraio 2010.

Forex di Napoli 2010, i banchieri: “Più infrastrutture, meno regole”

 Non solo accuse e trame di mercato al recente Forex di Napoli, i cui lavori si sono conclusi domenica scorsa. I banchieri, infatti, hanno avuto modo di far sentire la propria voce, ma a quanto sembra dal documento conclusivo da essi prodotto hanno messo in luce anche la forza di un progetto di rilancio dell’economia reale in Italia che gradirebbero fosse messo in opera, e a vederlo così possiamo dire che gradiremmo anche noi. Investimenti in infrastrutture e regole certe per fare ripartire la crescita in Italia: è questa la ricetta che banchieri e imprenditori sono pronti a sottoscrivere perché il sistema Italia non si faccia trovare impreparati quando l’economia ritroverà il sentiero dello sviluppo.

Banca Agrileasing: plafond per leasing finanziario alle Pmi

 Al fine di disporre di un plafond di finanziamenti a favore delle piccole e medie imprese del nostro Paese, nei giorni scorsi Banca Agrileasing ha messo a punto una operazione finalizzata a cartolarizzare i crediti di leasing. Banca Agrileasing, Istituto per le aziende del Credito Cooperativo, nonché controllata da Iccrea Holding, ha perfezionato l’operazione con un accordo siglato con la BEI, la Banca europea per gli investimenti, la quale ha messo a disposizione risorse complessive pari a ben 327 milioni di euro che ora saranno destinate all’erogazione di soluzioni di leasing finanziario. Avvalendosi del colosso JPMorgan, che ha ricoperto il ruolo di Co-Arranger, l’operazione di cartolarizzazione dei crediti di leasing è stata curata dall’Istituto centrale delle Banche di Credito Cooperativo italiane (Iccrea Banca) nella qualità di Arranger.

Case in Abruzzo, qualche numero

 Al di là delle polemiche per il caso Bersolaso, meglio concentrarsi – per ora – sui numeri. Sulle case, quelle crollate con il terremoto. E sulla ricostruzione. In Abruzzo sono stati sospesi oltre 250 mutui in un anno dal Gruppo Montepaschi, per un ammontare di circa 25 milioni di euro. Ciò è stato consentito  dal piano di sostegno alle famiglie oppresse dalla crisi lanciato dall’istituto di credito circa un anno fa.  Nel febbraio 2009, infatti, il Gruppo Montepaschi ha promosso insieme alle principali associazioni dei consumatori un importante pacchetto di misure anticrisi – denominato “Combatti la crisi” – per aiutare i clienti a superare il difficile momento economico e anticipando alcune misure significative previste nel Piano Famiglie promosso dall’ABI e sottoscritto nei giorni scorsi.

Sviluppo Lazio: aiuti alle imprese

 Il Lazio, rispetto alle altre Regioni italiane, ha retto meglio alla difficile congiuntura, con il sistema produttivo che, in particolare, ha retto all’urto della crisi anche grazie alle politiche di sostegno e di aiuti alle imprese attraverso Sviluppo Lazio, la holding della Regione che nel triennio 2006-2009 ha destinato risorse per le piccole e medie imprese per complessivi 200 milioni di euro circa. La dote risulta in forte incremento se si considera che nel periodo 2001-2005 per il credito e per le politiche di settore, in accordo con quanto dichiarato da Esterino Montino, vicepresidente della Regione Lazio, sono stati stanziati “solo” 68 milioni di euro a fronte invece dei quasi 70 milioni di euro messi sul piatto solamente nell’anno 2009. Gli interventi hanno permesso al sistema imprenditoriale laziale di fronteggiare la crisi e di avere ora un approccio decisamente più orientato all’ottimismo in vista della ripresa.

Draghi alle banche: “Costi oscuri, interveniamo”

 Per fortuna in questa Italia attraversata da scandali sessuali (dei quali, diciamolo, ci importa anche poco finché non diventano la contropartita per una corruzione) e degrado della politica resta ancora qualche figura che ci consente di ben sperare. Tra le altre, segnaliamo oggi quella di Mario Draghi, governatore della Banca d’Italia secondo alcuni lanciato verso la presidenza della BCE. In una fotografia dell’Italia economica scattata da Napoli, Draghi ha trovato (anche, dato che gli argomenti sono stati molteplici) il modo di lanciare una strigliata alle banche su costi delle commissioni, mutui e compensi ai manager. Soffermandosi principalmente sul primo di questi tre punti…

Piano Famiglie: moratoria mutui con Banca Sella

 Nell’ambito del “Piano Famiglie” dell’Abi, l’Associazione Bancaria Italiana, anche il Gruppo bancario Banca Sella aderisce alla moratoria sui mutui alle famiglie, e lo fa allargando le condizioni “minime” previste dal protocollo ABI-Consumatori. Rispetto al limite di 150 mila euro di importo originario del mutuo, infatti, Banca Sella può permettere alle famiglie di ottenere la sospensione delle rate del mutuo per importi fino a ben 300 mila euro; inoltre, rispetto al limite di reddito di 40 mila euro per mutuatario previsto dal protocollo ABI-Consumatori, Banca Sella può permettere l’accesso alla moratoria a tutte le persone fisiche senza prendere in considerazione alcun limite di reddito. Nell’ambito di applicazione della moratoria di Banca Sella sono ammessi tutti i mutui stipulati dai clienti, anche se questi sono in fase di preammortamento, che sono garantiti da un’ipoteca indipendentemente sia dal bene concesso in garanzia, sia dalla finalità.

Conto corrente Unicredit: come traslocarlo in un’altra Agenzia

 Molto spesso quando si cambia casa, o si è costretti per motivi di lavoro ad andare ad abitare, magari per qualche anno, in una casa appoggio in affitto, una delle problematiche da affrontare è quella relativa al conto corrente bancario. Ebbene, il Gruppo Unicredit, con il servizio denominato “Trasloco Agenzia”, permette di “spostare” il conto presso una Banca del Gruppo, ovverosia Unicredit Banca, Banco di Sicilia o Unicredit Banca di Roma, in un’altra Agenzia situata in un’altra città. In pratica, il correntista richiedendo il servizio dà mandato alla filiale di occuparsi di tutte le pratiche amministrative: dall’estinzione del vecchio conto all’apertura di quello nuovo e passando per il trasferimento delle utenze, dei titoli eventualmente detenuti nel deposito, delle carte di credito Ucfin, delle rate dei mutui e dei prestiti eventualmente presenti sul conto corrente da chiudere, e dell’accredito della pensione o dello stipendio.

Finanziamenti Cariparma per le imprese cooperative

 Dopo aver annunciato nei giorni scorsi l’adesione alla moratoria Abi sui mutui alle famiglie, il Gruppo Cariparma FriulAdria scende di nuovo in campo contro la crisi economica annunciando una nuova ed importante iniziativa, in questo caso a sostegno delle imprese. L’Istituto, congiuntamente con il CCFS, Consorzio Cooperativo Finanziario per lo Sviluppo, ha infatti annunciato lo stanziamento di un plafond pari a trenta milioni di euro per facilitare l’accesso al credito da parte delle imprese cooperative che aderiscono a Legacoop. Al fine di favorire la pianificazione di nuovi investimenti produttivi, la convenzione stipulata permetterà l’erogazione di finanziamenti a tasso agevolato al fine di garantire la crescita aziendale del sistema delle cooperative. I prestiti, per un importo minimo pari a 500 mila euro, con scadenza fino a dieci anni, ed un periodo di ammortamento eventualmente pari a massimi dodici mesi, potranno essere erogati dalle Banche del Gruppo Cariparma FriulAdria sotto la forma del mutuo ipotecario o in altre forme anche sulla base delle prospettive di sviluppo di ogni impresa cooperativa richiedente.

BCE: aiuti alle banche, a marzo la decisione

 La crisi economica non è ancora alle spalle, come dimostrano i nuovi “casi” europei di Grecia e – seppur in misura minore – Spagna Portogallo. Eppure gli indicatori macroeconomici dicono che il peggio è alle spalle, tanto che la Banca Centrale Europea ha avvertito le banche dell’intenzione di intraprendere una exit strategy rispetto alle misure di sostegno messe in opera nel corso dei mesi passati. In realtà la BCE si è avvalsa del “burocratese” per esprimere questo concetto attraverso la dichiarazione del suo opposto: “continueremo a sostenere le banche – si legge nella nota – ma tenendo comunque conto del miglioramento della situazione in atto nei mercati finanziari ed evitando distorsioni connesse al mantenimento di misure non convenzionali per un periodo di tempo eccessivo”.