Bond bancari: occhio alle promozioni…

 Ora che viviamo in un enorme supermercato costellato di centri commerciali e avvolto dalla sottile – ma sempre più stringente – ragnatela del commercio via internet, dovremmo saperlo: gli affari non si fanno con le promozioni, ma con tutto quanto gira loro intorno. Quante volte ci è stato recapitato a casa un volantino con “Tutto a 1 euro”, oppure “Sconto del tot percento sulla spesa successiva”, se non “Prendi 3 e paghi 2”? Andate al supermercato e vi convincete di aver fatto un affare con l’acquisto di quel particolare prodotto, salvo scoprire poi che… avete riempito il carrello con altri oggetti dei quali non credevate di avere bisogno, ma “Intanto che son già qui, ne ho approfittato”; ne sta approfittando anche il negozio, che “caricando” su altri prodotti ripaga ampiamente il prezzo della promozione, e il gioco continua. Fatti avvezzi da questi espedienti, dovremmo annusare odore di bruciato anche nel caso della proposta di bond bancari

Unicredit: progetto Insieme per i Clienti

 Tutte le banche controllate da Unicredit saranno accorpate nella Capogruppo attraverso un’operazione di fusione per incorporazione in UniCredit Spa. Questo è quanto ha deliberato nei giorni scorsi il Consiglio di Amministrazione del colosso bancario europeo in merito ad un’operazione che non è di natura prettamente societaria/azionaria, ma andrà ad interessare, con finalità ed intenti positivi, tutta la clientela attuale e futura del Gruppo bancario. Il progetto approvato dal CdA è stato infatti denominato “Insieme per i Clienti“, e mira a far incrementare ulteriormente il livello di soddisfazione dell’utenza sia attraverso dei tempi di risposta ancora più rapidi, sia mediante una specializzazione delle competenze. In particolare, l’obiettivo è quello di accrescere la vicinanza del Gruppo bancario ai territori attribuendo, tra l’altro, ulteriori deleghe di natura decisionale alla rete; il tutto salvaguardando, a fronte del riassetto societario, i principali marchi del Gruppo bancario per quel che riguarda la clientela, ovverosia il Banco di Sicilia, la UniCredit Banca di Roma e l’Unicredit Banca.

Conto corrente Credem Senza Spese Star con rimborso bolli

 Si chiama “Senza Spese Star“, ed è un conto corrente ideato di recente dal Credito Emiliano per dare il benvenuto ai nuovi clienti con un prodotto a zero spese; il canone mensile per i primi dodici mesi è infatti pari a zero, così come tutte a zero sono i costi delle singole operazioni di scrittura sul conto corrente con la sola eccezione dei bonifici ma solo se questi vengono effettuati in filiale. Con “Senza Spese Star“, inoltre, la Carta di Credito Ego è comunque gratis per il primo anno, e può continuare ad esserlo anche per gli anni successivi se le spese annuali sono pari ad oltre tremila euro. Con “Senza Spese Star“, inoltre, anche l’imposta di bollo, con un risparmio di oltre 30 euro, 34,20 euro per l’esattezza in base alla tassa vigente, è a carico del Credem per un anno se sul conto corrente si effettuano nei dodici mesi almeno dieci operazioni.

Dividendi 2010: Credito Valtellinese, 12 cent per azione

 Uno alla volta, arrivano sul tavolo degli economisti e di noi giornalisti e blogger i dati relativi a bilancio e dividendi 2010 delle principali società quotate in Borsa. Anche nel corso delle “puntate precedenti”, abbiamo avuto modo di constatare come – nonostante la crisi che ha travolto le economie mondiali – le più importanti aziende italiane (o operanti sul nostro territorio nazionale) abbiano chiuso l’esercizio potendo proporre dati comunque positivi ai propri azionisti: certo, nel caso delle banche aumentano le sofferenze e quindi i crediti non riscossi, benché il dato rimanga ancorato a percentuali comunque minime, mentre nel caso delle società di servizi si è resa necessaria una ristrutturazione che ha anche portato a diete e riorganizzazioni tutt’altro che dolorose (perché fatte sulla pelle dei lavoratori). Però se prendiamo l’argomento dal versante delle aziende, possiamo dire che grazie a queste misure esse ancora esistono e hanno potuto elargire anche quest’anno dei dividendi. Anche Credito Valtellinese.

Finanziamenti piccole imprese Credito Valtellinese

 Il Gruppo bancario Credito Valtellinese ha reso noto che le Banche controllate possono beneficiare di un secondo plafond di stanziamenti della Cdp, la Cassa Depositi e Prestiti, pari a ben 80 milioni di euro, dopo aver totalmente utilizzato un primo plafond pari a 33 milioni di euro con la finalità di concessione di finanziamenti alle piccole e medie imprese. In questo modo le filiali del Gruppo Credito Valtellinese, ovverosia il Mediocreval, la Banca dell’Artigianato e dell’Industria, il Credito Siciliano, il Credito Artigiano, la Carifano ed il Credito Piemontese potranno utilizzare il secondo stanziamento della Cdp per la concessione di credito alle PMI. La misura va ad aggiungersi alle iniziative già predisposte ed in essere a sostegno dell’attività economica nelle zone di insediamento del Gruppo Bancario a livello territoriale.

Prestiti bancari: aumentano quelli al settore privato

 Nello scorso mese di marzo in Italia, per quel che riguarda i prestiti concessi dalle banche al settore privato, c’è stata una inversione di tendenza. A rilevarlo è l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, nel suo “Monthly Outlook” di aprile, sottolineando in particolare come, in base ai dati disponibili, per i prestiti bancari al settore privato ci sia stata a livello tendenziale una crescita del 2% circa. Il dato dell’ABI conferma di conseguenza come la situazione per quel che riguarda l’accesso al credito e la propensione delle banche a concedere i prestiti sia decisamente migliorata rispetto ai tempi bui della crisi. L’Associazione Bancaria Italiana ha altresì fornito il dato relativo allo stock complessivo di finanziamenti bancari al settore privato alla fine dello scorso mese di marzo; ebbene, l’ammontare era pari a 1.543 miliardi di euro, corrispondente, rispetto a marzo 2009, ad un flusso complessivo di nuovi prestiti per ben 28,5 miliardi di euro. Restringendo il campo alle sole famiglie e società finanziarie, i dati dell’ABI indicano un ammontare pari a 1.351,5 miliardi di euro con un incremento del 3,3% rispetto a marzo 2009.

Polizze RC Auto: è boom dei prezzi!

 Carovita: l’Italia è maglia nera in Europa. Non una novità, certo, e neppure l’unico primato negativo, questo. Così come non sorprenderà il constatare che a fare la parte del leone in questa crescita esponenziale dei prezzi di mercato sono stati i premi delle polizze sulla RC Auto, cresciuti dal 1996 – anno in cui è cominciata la rilevazione in analisi – al 2009 del 131,3%! Se parlassimo di un bomber del campionato di calcio di serie A dovremmo dire che fino al ’96 aveva segnato una sola rete mentre da quell’anno al 2009 non solo è riuscito a realizzarne una seconda, ma è andato anche molto vicino a trovare il gol che gli avrebbe regalato i titoloni dei giornali per una fantastica tripletta…

Conto corrente Genius Universo Non Profit

 Si chiama “Genius Universo Non Profit“, ed è uno dei più recenti conti correnti ideati e proposti dal gruppo bancario Unicredit che, a fronte di un canone pari a 4 euro al mese, permette di poter sostenere l’attività delle Organizzazioni Non Profit. Il correntista di Genius Universo Non Profit può infatti scegliere l’Organizzazione del Terzo Settore da poter sostenere; per poterlo fare il correntista deve solo utilizzare il conto permettendo così, senza alcun costo o onere aggiuntivo a suo carico, di raccogliere delle somme di denaro per l’iniziativa di Genius Universo Non Profit. Genius Universo Non Profit, come accennato, costa solamente quattro euro al mese, ma per il primo mese è gratis visto che Unicredit riconosce subito al correntista un bonus di benvenuto pari a 4 euro; inclusi nel canone, tra l’altro, ci sono il libretto degli assegni, la carta bancomat internazionale V PAY e l’utilizzo della Banca via Internet.

Derivati, Clinton: “Crisi è anche colpa mia”

 Proprio nel giorno in cui lo scandalo dei Mutui Subprime tossici messi in vendita dal colosso della finanza Usa, Goldman Sachs, sbarca in Europa, l’ex presidente democratico degli Stati Uniti, Bill Clinton, ha replicato l’episodio storico della visita a Canossa (quando l’imperatore del Sacro Romano Impero, Enrico IV, attese all’addiaccio per tre giorni e tre notti – inginocchiato e con il capo cosparso di cenere – il perdono di Papa Gregorio VII) ammettendo pubblicamente nel corso di una popolare trasmissione televisiva di aver sottovalutato, durante il periodo della sua doppia presidenza, il problema della regolamentazione del mercato finanziario d’Oltreoceano.

Rc auto e polizze vita: dati Ania 2009

 Il 2009 per le compagnie assicurative non è stato un anno brillante per quel che riguarda la raccolta premi del ramo danni. In accordo con i dati resi noti dall’Ania, l’Associazione Nazionale fra le imprese assicurative, lo scorso anno le compagnie dal ramo danni hanno infatti raccolto complessivamente premi per 36,7 miliardi di euro, che corrispondono ad un calo dell’1,9% rispetto all’anno precedente; l’Associazione, in particolare, ha precisato come tale diminuzione sia stata in prevalenza causata da una discesa del 3,4% per quel che riguarda il ramo Rc auto e natanti. Splende il sole invece sulla raccolta del ramo vita, attestatasi lo scorso anno a 81,1 miliardi di euro con un incremento del 48,7% rispetto all’anno precedente; a determinare questo exploit è stata la crescita delle polizze vita “classiche”, ovverosia quelle prive di componente finanziaria ed in grado di offrire un rendimento minimo garantito.

Telecom Italia: utile 2009 in calo, dividendo 2010 confermato

 Cattive notizie per Telecom Italia, non così malvagie per i suoi azionisti. Il gruppo ha chiuso infatti il 2009 con un utile netto in calo di 596 milioni a 1,58 miliardi di euro. Non un taglio da poco: si tratta infatti, approssimativamente, del 25% rispetto all’anno precedente. Ciononostante, nella stessa nota il cda ha deliberato la distribuzione di un dividendo di 5 centesimi per le azioni ordinarie e di 6,1 centesimi per le azioni risparmio, dunque un dividendo 2010 rispetto all’anno scorso. L’amministratore delegato Franco Bernabè ha tenuto comunque a precisare, quasi a voler gettare acqua sul fuoco, che i risultati sono giudicati “molto soddisfacenti”: Telecom Italia, afferma, ha raggiunto gli obiettivi di margine operativo lordo e debito per il 2009 “grazie a un incisivo controllo dei costi e a un continuo recupero di efficienza” che confermano “l’efficacia della strategia e ci consentono di remunerare gli azionisti con un monte dividendi di circa 1 miliardo di euro“.

Finanziamenti Intesa Sanpaolo per l’Information Technology

 Per l’Information Technology arrivano in Italia, attraverso Mediocredito Italiano, un miliardo di euro di finanziamenti del colosso bancario Intesa Sanpaolo. Questo grazie ad uno specifico accordo che il Gruppo bancario ha siglato con Assinform, l’Associazione di settore aderente alla Confindustria, la quale sottolinea l’importanza di una misura il cui controvalore rappresenta ben il 9% della spesa complessiva annua del settore IT che, nel 2009, è stata infatti pari a 11 miliardi di euro. Il target dei destinatari dei finanziamenti è ampio visto che vi possono accedere tutte quelle realtà imprenditoriali dell’IT che vogliono crescere innovando e modernizzandosi sia dal punto di vista delle dinamiche di processo, sia da quelle del prodotto. In merito a tale accordo, Assinform stima ricadute positive quali lo sviluppo di nuovi servizi IT e di nuovi software unitamente ad una crescita della competitività nel nostro Paese ed alla conseguente riduzione del gap tecnologico che separa l’Italia dagli altri grandi Paesi europei.

Istruzioni 730, spese mediche deducibili: come e quando

 Il problema è sentito, urgente, forse è riuscito perfino ad esser degno di entrare nell’agenda delle “cose da fare”, almeno a sentire il ministro Brunetta. È mai possibile, insomma, che in Italia la dichiarazione dei redditi sia ancora affidata a un modello cervellotico e di difficile compilazione come è il 730? Le soluzioni al problema esistono, per carità, ma non sono sempre alla portata di tutti: commercialista, volontariato delle associazioni sindacali, perfino una consulenza offerta da alcuni centri commerciali… La verità, però, è che per molti la compilazione è così complicata da ridurre il loro effettivo risparmio, in quanto non sanno magari cosa è possibile dedurre e come si possa ottenere dall’Erario uno “sconto” su alcune voci.

Case ecologiche: guida agli incentivi

 In Italia si gioca da tempo un gioco davvero malsano e fastidioso: il gioco del “Sì, però”. Un caso recente è quello del varo del decreto incentivi, con il Governo che è passato all’approvazione nelle scorse settimane e l’opposizione a dire “Sì, bene questa misura, però bisogna mettere sul piatto più soldi”. Non vogliamo noi qui dire chi sia più virtuoso e chi meno, dato che a parti invertite abbiamo assistito alle stesse scene, vogliamo invece esprimere il nostro plauso per un’iniziativa, piccola o grande che sia, volta a definire alcune facilitazioni concesse per l’acquisto di immobili ad alta efficienza energetica.