Finanziamenti PMI ricerca e sviluppo nella Regione Toscana

di Gianfilippo Verbani Commenta


 La Regione Toscana ha reso noto d’aver messo sul piatto un’altra tranche di finanziamenti, la seconda per la precisione, pari a ben 30 milioni di euro, al fine di sostenere le imprese, grandi e piccole, che puntano per crescere sulla ricerca e sullo sviluppo. Nel dettaglio, le risorse stanziate andranno a beneficio del bando 2009 che ha visto l’ammissione di ben 137 progetti, e dei quali già i primi 38 sono stati finanziati con una prima tranche da 32 milioni di euro. Adesso, con altri 30 milioni di euro se ne potranno finanziare di progetti altri 35, ma le novità potrebbero non finire qui visto che una terza tranche potrebbe scattare nel prossimo mese di luglio dopo che nella Regione Toscana sarà approvato l’assestamento di bilancio. A regime, ovverosia quando tutti i 137 progetti saranno finanziati, il controvalore degli investimenti sarà pari a 160 milioni di euro a fronte del coinvolgimento di ben 313 imprese.

Per quanto riguarda l’ammontare dei contributi, questi oscillano in media al 60% sul costo totale del progetto; al riguardo, la Regione Toscana sottolinea come per le grandi imprese la percentuale del contributo sul costo totale del progetto non superi il 50%, mentre per la piccola impresa si può arrivare anche e fino all’80%. Il numero dei progetti finanziabili è inferiore al numero delle imprese coinvolte proprio perché molte di queste hanno fatto squadra non correndo da sole ma stringendo delle alleanze strategiche per la ricerca e per lo sviluppo.

Nel dettaglio, con la nuova tranche di finanziamenti, in accordo con quanto ha reso noto sabato scorso la Regione Toscana, saranno finanziati ben 14 progetti nel campo della meccanica avanzata e della robotica, 11 nel campo dell’IT, l’Information Technology, 2 nel campo delle produzioni sostenibili e 5 nel comparto della chimica che effettua ricerche e studi sui nuovi materiali. Investire per innovare d’altronde è fondamentale affinché le imprese toscane possano presentarsi “preparate” all’appuntamento con la ripresa dell’economia.