Conto Salvadanaio Special Unicredit: rende fino al 2%

 I soldi sono sempre disponibili, zero sono le spese di apertura e di gestione, e zero è l’imposta di bollo che pesa ogni anno sul classico conto corrente per ben 34,20 euro, ovverosia 8,55 euro a trimestre. Sono queste le principali caratteristiche del Conto Salvadanaio Special di Unicredit, uno strumento ideato dal colosso bancario europeo per far fruttare la liquidità con rendimenti che, a seguito di una promozione in corso, possono arrivare fino al 2% lordo annuo. In particolare, per il Conto Salvadanaio Special di Unicredit aperto dall’1 luglio 2010 e fino al 30 settembre 2010, viene offerto un tasso, fino al 30 settembre 2010, del 2% lordo annuo se le somme depositate superano la soglia dei 100 mila euro. Sotto i 100 mila euro, ma sopra i 75 mila euro, il rendimento annuo lordo è all’1,75% e così via a scendere fino ad arrivare all’1% annuo lordo per le somme sopra i 25 mila euro ma sotto i 50 mila euro.

Manovra: aumenti per tutti, ma banche e assicurazioni…

 Parlare di un appello lanciato dalle associazioni dei consumatori in questo blog può sembrare un’esagerazione, ma non lo è. È invece dei giorni scorsi un rapporto che prefigura una pesante “stangata” ai danni delle tasche dei risparmiatori/consumatori. Per giunta, la “colpa” di tutto questo è stata attribuita, da Adusbef e Federconsumatori, alle ricadute della manovra economica in corso di approvazione alle Camere (e anche qui, breve excursus, resta da capire se sarà più urgente l’approvazione di questa o della legge sulle intercettazioni). Resta comunque il fatto che è stato calcolato in 886 euro pro-capite l’importo degli aumenti imposti ad ogni famiglia italiana “media”, in conseguenza dei rincari che subiranno alcune tariffe legate all’utilizzo di beni di uso quotidiano.

Prestito nuovi clienti: CREDImini di Fiditalia

 Per i nuovi clienti, nell’ambito della formula di prestito denominata “Fidiamo“, Fiditalia propone “CREDImini“, un finanziamento per chi vuole ottenere piccoli importi a fronte di un tasso concorrenziale. Nel dettaglio, con l’offerta promozionale “CREDImini” di Fiditalia è possibile ottenere 3.000 euro con piano di rimborso in quattro anni, ovverosia 48 mesi, Tan al 6,40% e Taeg che attualmente Fiditalia propone al 7,51% con addebiti tramite il rid bancario oppure con il bollettino postale fermo restando che per entrambe le modalità di pagamento non sono previste ed applicate spese per l’incasso della rata. Per quel che riguarda le spese accessorie, c’è da pagare l’imposta di bollo dovuta per Legge e pari a 14,62 euro, mentre le spese per l’invio periodico dell’estratto conto, una volta all’anno, sono pari a 1,20 euro più 1,81 euro per l’imposta di bollo.

Tassi mutuo in Italia e nell’area euro

 Sebbene nei Paesi dell’area euro il costo del denaro, quello fissato dalla Banca centrale europea, è uguale per tutti, i tassi applicati dalle banche ai mutui stipulati dalle famiglie variano da Paese a Paese. Quali sono allora i fattori che determinano queste differenze di tasso? Ebbene, la risposta in tal senso ce la fornisce l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, nel secondo numero dei  “Temi di Economia e Finanza”, nel quale si sottolinea come nell’area euro il livello dei tassi dipenda, tra l’altro, sia dal valore degli immobili, sia dal costo della raccolta; inoltre, anche l’inefficienza della giustizia civile incide tra i fattori che determinano la fissazione dei tassi sui finanziamenti immobiliari.

Banche, Rapine: in Italia il 40% del totale europeo…

 Commissioni elevate, estratto conto molto poco trasparente e costi giustificati da voci ancor più oscure e incomprensibili: è opinione comune, ne abbiamo parlato anche noi, che le banche siano, in Italia, istituti verso cui la clientela fatica a devolvere la propria fiducia incondizionatamente; qualcuno parla di “tassa occulta”, altri abbandonano l’aplomb e si dichiarano apertamente “rapinati” allo sportello. Ignorando che le vere rapine sono molto meno subdole e più dolorose, e per giunta non sono così infrequenti sul nostro territorio nazionale: sapevate che quasi una rapina (in banca) su due tra quelle che avvengono in Europa si realizza in Italia?

Conti correnti: tutti i costi e le condizioni da valutare

 Quando un consumatore deve scegliere un conto corrente, oltre a confrontare il costo dei servizi, tra quelli inclusi nel canone fisso, e quelli legati ai costi variabili, occorre anche fare molta ma molta attenzione alle clausole contenute nel contratto. A metterlo in evidenza è l’Associazione CODICI – Centro per i Diritti del Cittadino, visto che nel nostro Paese i costi dei servizi bancari, rispetto alla media europea, non si può dire che siano a buon mercato. E allora, quando si sceglie un conto corrente occorre fare attenzione, tra l’altro, alle spese per la registrazione delle operazioni; ci sono infatti conti correnti che offrono operazioni con registrazione a zero euro, ed in maniera illimitata, ed altri che invece prevedono una soglia oltre la quale scattano i costi specie se queste operazioni vengono effettuate non con i canali alternativi, ovverosia con gli sportelli Atm, telefono o Internet, ma direttamente in filiale.

Finanziamenti Cariparma – Icim per l’energia verde

 Cariparma FriulAdria, Istituto di credito controllato dal colosso bancario francese Crédit Agricole, e ICIM, Ente di Certificazione Italiano indipendente, hanno siglato un importante accordo finalizzato ad agevolare l’accesso al credito per il finanziamento di progetti per l’energia verde. La convenzione stipulata, in particolare, prevede che per i finanziamenti “green” del Gruppo bancario Cariparma ICIM effettui, relativamente al progetto per cui devono essere erogate le somme, delle verifiche tecniche preliminari in base all’adozione di criteri omogenei e di parametri condivisi in grado di fornire le dovute garanzie a tutte le parti che sono coinvolte nell’operazione: dalla Banca al cliente che accede al prestito e passando per le imprese che devono poi andare a progettare e ad installare gli impianti di produzione di energia pulita da fonti rinnovabili.

Conto corrente e di deposito Webank ad alto rendimento

 Webank, Banca online del Gruppo Bipiemme, con il “Conto Webank” propone uno strumento di gestione del denaro e del risparmio che è insieme sia un conto corrente, sia un conto di deposito ad alto rendimento. Il prodotto è a gestione 100% online, senza spese di apertura e di chiusura, e con operatività illimitata in termini di numero di operazioni effettuabili quali i bonifici, incassi, pagamenti, domiciliazioni, ricariche, accredito dello stipendio e molto altro. I soldi si possono spostare in tempo reale dal conto corrente al conto di deposito e viceversa; in particolare, il conto di deposito senza vincoli rende sulle giacenze il tasso Bce più uno spread dello 0,10%, ovverosia attualmente l’1,10% annuo lordo, ma attivando i vincoli si può ottenere un rendimento sulle somme depositate decisamente più elevato. A fronte di un importo massimo vincolabile pari ad un milione di euro, infatti, e facendo riferimento ai tassi attualmente in vigore fino al prossimo 31 luglio 2010, le somme con il vincolo a tre mesi rendono l’1,70% lordo annuo, a sei mesi si sale al 2% annuo lordo, mentre per le somme vincolate a dodici mesi il rendimento balza al 2,50% annuo lordo, ovverosia, tolta la tassazione al 27%, l’1,82% annuo netto.

Carte di Credito: Italia in ritardo secondo una ricerca MPS

 Una fotografia dovrebbe essere riproduzione statica e acritica di una realtà in costante movimento. La realtà, invece, è che la scelta di fotografare un dato momento, con una esposizione (stiamo parlando di ingresso di luce) piuttosto che un’altra, da un’angolazione invece che frontalmente, determina di per sé già un pretesto di critica e discussione, perché se è vero che la realtà è una è vero anche che gli sguardi rivolti ad essa possono essere molteplici. La fotografia scattata da Monte dei Paschi di Siena, ad esempio, partiva da un assunto: vorremmo che gli italiani cominciassero ad affidarsi maggiormente a metodi di pagamento diversi dal denaro contante.

Conto inTasca Creval: carta ricaricabile e conto corrente insieme

 Si chiama “Conto inTasca“, ed è l’ultimissima novità annunciata in materia di servizi bancari dal Gruppo bancario Creval – Credito Valtellinese, per chi vuole utilizzare uno strumento che è carta ricaricabile, ma che racchiude altresì le funzionalità tipiche di un conto corrente. “Conto inTasca” è ideale per chi, oltre a voler fruire di strumenti innovativi, è attento ai costi di gestione; il prodotto è pensato per la clientela giovane che alle classiche funzioni della carta ricaricabile vuole sfruttare le funzionalità di base del conto corrente senza possederlo. A “Conto inTasca” è infatti associato il codice IBAN, riportato sul retro della carta, che permette di disporre e ricevere bonifici, attivare i Rid, domiciliare le bollette delle utenze, per esempio la luce e/o il gas, a fronte del vantaggio di poter avere lo strumento, per sempre, a costo zero. “Conto inTasca” ha infatti zero costi di attivazione e canone zero a fronte della possibilità di utilizzare lo strumento di pagamento anche su Internet, in tutti quei siti dove vengono accettate le carte del circuito Visa.

G20 Toronto: niente tasse a banche e transazioni, ma c’è impegno a dimezzare debito pubblico

 I leader del G20 riuniti a Toronto hanno raggiunto l’accordo per chiedere ai Paesi ricchi di dimezzare i propri deficit entro il 2013. Ad annunciare l’intesa il cancelliere tedesco Angela Merkel. Parlando ai giornalisti prima dell’inizio dell’assemblea plenaria del summit, la Merkel ha spiegato che alla cena di sabato sera i leader del G20 hanno approvato una proposta di compromesso per la riduzione dei deficit delle “economie avanzate” proposta dal Canada. “Sarà nella dichiarazione finale e ad essere onesta devo dire che è più di quanto mi aspettassi perché è molto specifica ed è stata accettata da tutte le nazioni industrializzate, credo che questo sia un successo”, ha detto il cancelliere tedesco.

MultiCredit tasso zero per rivenditori e produttori di beni

 Come possono i rivenditori ed i produttori dei beni proporre per i nuovi acquisti della propria clientela la formula del finanziamento a tasso zero? Ebbene, a tal fine il gruppo bancario Unicredit ha ideato un prodotto finanziario ad hoc, chiamato MultiCredit che offre una linea di fido rinnovabile per gli acquisti della clientela attraverso la formula CreditPiù Tasso Zero, e con gli interessi che restano a carico del rivenditore/produttore. Il prodotto permette, in particolare, l’erogazione, anche in tempi diversi, di più finanziamenti CreditPiù che, nel momento in cui vengono progressivamente rimborsati, mese dopo mese, permettono l’automatico ripristino della disponibilità del fido ed il conseguente utilizzo per nuovi prestiti che si possono ottenere con la semplice presentazione delle fatture e/o dei preventivi. Il prodotto MultiCredit tasso zero di Unicredit Group permette di conseguenza all’azienda utilizzatrice di poter conseguire un miglior bilanciamento dei flussi di cassa a beneficio di tutte le imprese e di tutte le attività economiche in generale.

Vaciago: “Banche, bene stress test e tassa sulle transazioni ma non per gli istituti”

 Si sta discutendo molto, e chissà quanto ancora si discuterà al termine del G20 in corso di svolgimento a Toronto (Canada), dell’intenzione – emersa dal Vertice UE – di proporre una tassa sulle transazioni finanziarie agli altri Paesi economicamente più avanzati e di imporre invece un prelievo a carico delle banche attraverso misure che ciascuno Stato membro si è detto pronto a declinare secondo la propria situazione specifica. Registrate le opinioni del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e dei dirigenti delle principali banche italiane, oggi lasciamo la parola a un luminare dell’economia.

Microcredito: nuove idee e progetti in Toscana

 In Toscana, al fine di agevolare la creazione di cooperative e di nuove piccole imprese, si punta a creare un nuovo Fondo, con finalità etiche e di sostegno all’occupazione, che possa coinvolgere le Camere di Commercio, le banche, la Regione, Fidi Toscana, i Confidi, gli enti locali, gli enti previdenziali ed anche altri soggetti privati. E’ questa, in estrema sintesi, l’idea che ha lanciato l’on. Riccardo Nencini, Assessore al Bilancio ed alle Finanze della Regione Toscana, al fine di dar vita ad un nuovo Fondo per il microcredito in grado di venire incontro ai giovani di età compresa tra i 20 ed i 35 anni, che vogliono mettersi in proprio, ma anche a chi è meno giovane e, contestualmente, a causa della crisi ha perso il posto di lavoro oppure ha difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro. Si tratterebbe in sostanza di attivare un nuovo Fondo per il microcredito da affiancare a “Smoat“, il Sistema per il microcredito orientato assistito toscano che nella Regione è attivo dal 2006, e che funziona come uno sportello di fidi.