Si chiama “KDue“, ed è la nuova carta prepagata innovativa ideata e lanciata sul mercato dal Banco Popolare per chi vuole entrare in possesso di uno strumento di pagamento completo. “KDue”, infatti, è una carta prepagata con iban che, innanzitutto, si distingue dalle altre sul mercato per la capienza massima; la carta è ricaricabile per importi complessivi fino ad un massimo di 50 mila euro. La carta prepagata con iban del Banco Popolare offre quindi massima libertà anche per chi deve gestire grossi pagamenti o, magari in vacanza, ha bisogno di una carta con una elevata capacità di spesa. “KDue” funziona come una classica carta prepagata, e quindi si possono fare acquisti presso i negozi che accettano la Mastercard, praticamente ovunque ed anche all’estero, ed anche su Internet in tutta sicurezza. Avendo l’iban associato, inoltre, “KDue” permette di sfruttare e di utilizzare tutti i classici servizi bancari di base: dalla domiciliazione di Rid ed utenze al pagamento di bollettini Mav e Rav e passando per le disposizioni di bonifico, la ricezione dei bonifici, l’accredito dello stipendio e le ricariche per il proprio cellulare.
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Carte prepagate con iban della Banca Popolare di Vicenza
Le carte prepagate rappresentano un’alternativa sicura all’utilizzo del contante, ma oramai la clientela bancaria può sfruttare anche i vantaggi offerte da alcune carte prepagate “innovative” lanciate sul mercato che, oltre alle classiche operazioni di acquisto con la carta, nei negozi e su Internet, permettono di accedere anche a tutta una serie di servizi bancari di base che spaziano dal fare e ricevere bonifici alla domiciliazione delle utenze e passando per l’accredito dello stipendio fermo restando che queste carte prepagate “innovative”, quelle con l’iban associato per intenderci, possono essere ricaricate con bonifico o in contanti presso le filiali o gli sportelli Atm e non tramite il versamento di assegni. Anche la Banca Popolare di Vicenza rientra nella lista di Istituti di credito che propongono alla propria clientela la carta prepagata con l’iban. Lo strumento di pagamento si chiama “c/Conto“, ed è un carta multifunzione, un po’ carta prepagata ed un po’ conto corrente ma senza però andare a pagare ogni anno l’imposta di bollo.
Carte prepagate con iban di Unicredit
E’ una carta prepagata, ma grazie all’iban associato si possono effettuare tante operazioni bancarie tipiche di chi possiede un conto corrente, a partire dall‘accredito dello stipendio e passando per la disposizione o la ricezione di bonifici; costa un euro al mese, ma se vengono accreditati nel mese almeno 500 euro il canone è zero. Sono queste le principali caratteristiche di “Genius Card“, la carta prepagata con iban di Unicredit che offre, tra l’altro, il canone zero per i primi sei mesi di possesso della carta anche se non si accreditano almeno 500 euro. Genius Card permette di prelevare denaro senza commissioni presso oltre 7.800 sportelli Atm di UniCredit in Italia, praticamente ovunque ci si trovi, così come a zero spese sono gli acquisti sia nei negozi, anche all’estero, sia su Internet; con “Genius Card“, inoltre, il titolare ha tutto sempre sotto controllo online nella massima sicurezza grazie a “UniCredit Pass“, lo strumento di generazione delle password con la formula usa e getta che garantisce i migliori standard di protezione.
Banche: Stress Test positivo per le italiane (i voti), 7 bocciate in Europa
Esami… un po’ fuori stagione. Per questo averli superati ha un valore ancora maggiore. Già, perché se nella vita anche il più discolo degli studenti sa bene di doversi “mettere sotto” in vista degli appuntamenti importanti, come le tre prove della maturità, è riuscire a fare bella figura quando capita un’interrogazione all’improvviso che distingue un alunno modello da un altro normale o addirittura del tutto disinteressato. Le banche italiane, istituti che magari non tutti i risparmiatori credevano poter dimostrare tanta solidità, hanno superato l’esame dello stress test con ottimi voti, tanto da essersi meritate il plauso delle istituzioni sia nazionali che continentali.
Carte prepagate con iban di Intesa Sanpaolo
E’ un po’ carta prepagata ricaricabile, ed un po’ conto corrente. Ha l’iban stampato direttamente sulla carta, così non c’è bisogno di memorizzarlo, ma non si paga l’imposta di bollo annua obbligatoria per Legge sui conti correnti; in questo modo si risparmiano ben 34,20 euro l’anno potendo comunque accreditare lo stipendio, fare e ricevere bonifici, domiciliare le utenze ed utilizzare nel contempo lo strumento di pagamento come una normalissima carta prepagata. Si presenta così “SuperFlash“, la carta di credito prepagata innovativa lanciata sul mercato nei mesi scorsi dal Gruppo Intesa Sanpaolo per permettere di fruire di uno strumento di pagamento che offre la possibilità di accedere ad un’ampia gamma di servizi bancari, grazie all’Iban, senza possedere un conto corrente. Con “SuperFlash”, infatti, si fanno acquisti sui negozi ed in Internet a fronte di un costo fisso annuo pari a soli 9,90 euro; la carta ha una durata di tre anni, ed è gestibile direttamente online dal sito Internet di Intesa Sanpaolo nella stessa maniera con cui si accede al conto corrente.
Chiudere un conto e aprirne un altro in quattro mosse
Per chiudere un conto corrente bancario ed aprirne uno nuovo presso un’altra banca, sono quattro le cose importanti da sapere. A farlo presente è l’Abi, Associazione Bancaria Italiana, sottolineando innanzitutto come il nuovo conto corrente debba essere aperto scegliendo quello migliore in base alle proprie esigenze; a tal fine, l’Abi consiglia sul nuovo conto di acquisire sia la documentazione precontrattuale, sia “Il Conto Corrente in parole semplici“, una Guida utile e semplice che è stata predisposta dalla Banca d’Italia. La seconda cosa da fare è quella di andare a valutare quali servizi andare a trasferire dal vecchio al nuovo conto corrente, e quali invece revocare; a tal fine il correntista può chiedere aiuto all’operatore della nuova banca. La terza cosa da fare riguarda la richiesta di trasferimento dei servizi bancari che può essere fatta, attraverso la firma di un apposito mandato, direttamente dalla nuova banca senza che il correntista debba occuparsene recandosi presso il vecchio istituto di credito.
Investimenti: BOT e Banche fuori moda, è boom per le polizze assicurative
Se proprio devono investire i loro risparmi, gli italiani si affidano alle assicurazioni. Secondo quanto emerge dal “Diario della ristrutturazione del terziario”, realizzato dal Censis in collaborazione con le Banche di Credito Cooperativo, le famiglie italiane arrivano ad investire fino ad un terzo dei propri risparmi in assicurazioni sulla vita. Ma è boom anche per prodotti finanziari come i piani pensionistici e – nuovo fronte, nato di recente ma già capace di una crescita rilevante – le assicurazioni per la long term care, che garantiscono una migliore qualità dell’esistenza. C’è dell’altro: secondo i tecnici che hanno curato lo studio, infatti, nei prossimi anni crescerà anche la domanda assicurativa per la messa in sicurezza degli immobili e per la tutela dai rischi ambientali.
Finanziamenti agevolati per le cooperative della Lombardia
In Lombardia per le cooperative e per la piccola impresa l’accesso al credito diventa più facile. La Giunta dell’Amministrazione regionale, a seguito di una proposta che è stata formulata da Giulio De Capitani, Assessore regionale all’Agricoltura, ha infatti approvato uno schema di accordo con la Federfidi Lombarda srl che andrà ad avvantaggiare nell’accesso al credito tutte quelle aziende che sul territorio della Regione Lombardia sono attive nei processi di trasformazione e nella commercializzazione dei prodotti agricoli. Nel dettaglio, in accordo con quanto messo in risalto dall’Assessore De Capitani, con il via libera da parte della Giunta regionale vengono assegnate risorse pari a poco più di 4,6 milioni di euro con la finalità di favorire l’accesso al credito alle piccole e medie imprese dei settori sopra citati che, quindi, potranno avvantaggiarsi anche dal fronte della competitività di mercato.
Latronico (PDL): “Salva-Manager? Non l’ho fatto per Geronzi”
In questa Italia dove viaggiare a 55 kilometri all’ora può essere un reato punibile con una multa e la decurtazione di alcuni punti dalla patente, gestire una banca con il piglio di chi è ben consapevole che il rischio può condurre anche alla bancarotta è invece un reato depenalizzato. Roba da Paese dei Balocchi, secondo alcuni, eppure è tutta una – brutta e spiacevole – realtà. Non solo: a fronte di una legge quantomeno opinabile, specialmente per noi che ora vogliamo ergerci a paladini del populismo, c’è anche chi questa legge l’ha promossa e si fregia di averlo fatto, salvo poi emulare il Checco Zalone di “Cado dalle Nubi” e fingere che non sia successo nulla.
Microcredito Abruzzo: Abi annuncia adesione al progetto
L’ABI, Associazione Bancaria Italiana, ha annunciato in data odierna, giovedì 22 luglio 2010, d’essere scesa ufficialmente in campo a sostegno della popolazione abruzzese colpita tal terremoto attraverso l’adesione al progetto “Microcredito Abruzzo” che, grazie ad un Fondo di garanzia pari a ben 4,5 milioni di euro, permetterà di erogare credito agevolato per un controvalore complessivo pari all’incirca a 53 milioni di euro. L’iniziativa, nello specifico, rientra nell’ambito delle iniziative a favore ed a sostegno della clientela retail abruzzese a seguito di un progetto che l’Associazione Bancaria Italiana ha studiato insieme al Consorzio Etimos, alla Caritas ed alla Federazione delle Banche di Credito Cooperativo della Regione Abruzzo e della Regione Molise.
Finanziamenti Milano per le botteghe storiche
Al fine di sostenere l’attività delle botteghe storiche sul territorio, ma anche per incentivare le aperture nel mese di agosto, il Comune di Milano ha messo a punto un Bando che, con una dote pari a ben 350 mila euro, punta a concedere dei contributi finalizzati alla realizzazione di specifici investimenti. In particolare, potranno accedere al Bando quelle botteghe che hanno ottenuto entro la data del 31 dicembre 2009 il riconoscimento “storico”, e che rimarranno aperte almeno per due settimane consecutive durante il mese di agosto. I termini di scadenza del Bando, visionabile sia sul sito Internet del Comune di Milano, sia sul Portale dell’Unione Confcommercio, sono fissati per il prossimo 27 luglio 2010.
Conto corrente CheBanca!: prelievi ovunque senza commissioni
E’ un conto corrente senza sorprese, con un canone mensile pari ad appena 1 euro, quindi “low cost”, con i prelievi senza commissioni da qualsiasi sportello Atm, in tutto il mondo, e con le operazioni online, al telefono o allo sportello incluse nel canone mensile. Stiamo parlando del conto corrente di CheBanca!, la Banca per le famiglie del Gruppo Mediobanca, che offre un conto corrente semplice da utilizzare e multicanale per chi vuole tenere bassi i costi. Incluse nel canone di un euro al mese, ci sono infatti operazioni quali i bonifici ricorrenti, i bonifici in Italia e nell’area euro, le ricariche telefoniche, l’accredito dello stipendio e della pensione, la carta Bancomat internazionale, un carnet di assegni ogni anno, il servizio di trasferimento delle utenze da altre banche a CheBanca!, la domiciliazione delle bollette, il pagamento dei RI.BA. e dei bollettini R.AV. e M.AV., nonché il pagamento delle tasse utilizzando il modello F24.
Torino: Carte di Credito clonate negli USA per spese in Italia e GB, 28 in manette
È la globalizzazione, bellezza! Il mondo è ancora uguale a se stesso, non più grande né più piccolo, eppure è come se, attraverso il potenziamento dei mezzi di comunicazione e la creazione di una rete di rapporti umani e commerciali estesa da un capo all’altro del Globo Terracqueo, le distanze si siano ridotte, fino quasi a neutralizzarsi. Non ne siete del tutto convinti? Andate a dire che questa affermazione non è vera a quelli che, carta di credito alla mano in America, si sono visti scalare il credito su questa caricato in conseguenza di supposte spese che avrebbero fatto in Gran Bretagna ed in Italia, pur non essendoci neppure mai stati.
Servizi bancari: aumentano i costi per le imprese
Nel secondo trimestre di quest’anno, in base ai dati forniti dall’Osservatorio sul credito della Confcommercio, quasi un’impresa italiana su quattro, per l’esattezza il 23,2%, ha rilevato un aumento dei costi per i servizi bancari, mentre nello stesso periodo il 74,3% dichiara che i costi si sono invece mantenuti stabili; solamente il 2,4% delle imprese ha di contro rilevato un miglioramento, e quindi minor costi, per i servizi bancari che vanno intesi come le spese cui complessivamente un’impresa deve far fronte per la tenuta e la gestione del conto corrente, ma anche per la movimentazione dei titoli, il pagamento degli effetti e tutti gli altri servizi legati alla normale gestione ordinaria. A risentire maggiormente dell’aumento dei costi, sempre in base alle rilevazioni a cura dell’Osservatorio sul credito della Confcommercio, sono state in prevalenza le microimprese, ovverosia quelle con un numero massimo di addetti pari a nove, mentre l’inasprimento dei costi è stato assai meno avvertito per le imprese di medie e di grandi dimensioni.