Laura Cioli amministratore delegato di CartaSì vorrebbe riuscire a far si che per i consumatori l’utilizzo di una carta di credito diventasse un fatto normale , e non una cosa che richiama le palme o le borse di Louis Vuitton.
costi
Risparmiare sulla polizza assicurativa, l’esempio dell’Inghilterra
Uno degli obiettivi di ogni proprietario di veicolo è quello di pagare un premio assicurativo inferiore. Ma in Italia è molto difficile riuscire in questo intento poiché le tariffe sono tra le più alte d’Europa.
Quali sono gli altri costi di un mutuo?
Un mutuo è un prodotto finanziario che può avere anche un costo abbastanza alto a seconda della sua tipologia. Sono diverse infatti le spese a cui è necessario fare fronte quando si sottoscrive un finanziamento ipotecario per l’ acquisto di un immobile.
Banche italiane: ecco perché sono solide
Quella attuale è una fase di grandi turbolenze sui mercati finanziari internazionali, sia per l’azionario, sia per l’obbligazionario. C’è la crisi imperante dei debiti sovrani, con gli spread dei titoli di Stato di Irlanda, Grecia e Portogallo su livelli stratosferici. Anche l’Italia in questi ultimi giorni ha dovuto piegarsi ad un ampliamento di questi spread rispetto al Bund, il titolo di Stato più solido dell’Eurozona, quello tedesco; questo anche a seguito delle incertezze legate alla manovra finanziaria triennale da oltre 40 miliardi di euro che sta mettendo a punto l’attuale Governo in carica. Il tutto comunque, in Italia, a fronte di un sistema bancario che nel complesso si mantiene solido sebbene in queste ultime settimane stiamo assistendo ad una raffica di aumenti di capitale. Ma perché le banche in Italia, rispetto ad altri Paesi europei, sono solide?
Prestiti e trasparenza, un passo indietro
La riforma sul credito al consumo è entrata in vigore da poco, dall’1 giugno del 2011, con l’obiettivo di garantire a favore ed a tutela del consumatore una maggiore trasparenza; ma non è tutto oro quello che luccica visto che per un passo in avanti fatto si rischia di farne due indietro. La riforma sul credito al consumo, che recepisce una direttiva comunitaria, obbliga banche e società finanziarie ad un maggior rigore, precisione ed attenzione nelle comunicazioni alla clientela, ma nello stesso tempo per prodotti chiave come i prestiti è decaduta la consegna del foglio informativo, sostituito da un nuovo modulo, il cosiddetto “Iebcc” che assomiglia più che altro ad un preventivo. Questa novità, che rischia di non far fare scelte pienamente consapevoli a chi chiede un prestito, non è stata ad esempio ben accolta, proprio dal fronte della trasparenza, dall’AGCM, l’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato che non a caso ha parlato di un passo indietro; questo perché secondo l’Antitrust il foglio informativo è sia fondamentale per il consumatore che chiede il prestito, sia per incentivare la concorrenza settoriale.
Servizi bancari ed assicurativi: aumenti immotivati
In materia di servizi bancari, a partire dai conti correnti, e passando per quelli assicurativi, con in primis l’Rc auto, gli aumenti applicati alle tariffe sono sia immotivati, sia inauditi. A ribadirlo in data odierna, martedì 21 giugno del 2011, è stata la Federconsumatori che ha accolto con un plauso le dichiarazioni e le questioni sollevate dal Presidente dell’Antitrust Catricalà sulla crisi, sulle banche e sulle compagnie di assicurazione. Secondo la Federconsumatori, che apprezza l’operato dell’Antitrust, e che anzi ce ne vorrebbero due, l’attuale Governo in carica dovrebbe aprire gli occhi e seguire le indicazioni fornite dal Presidente dell’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato.
Benvenuto in Banca: nuova brochure dell’Abi
Durante il convegno intitolato “Immigrati e inclusione finanziaria: fatti e prospettive in un contesto che cambia“, l’ABI, Associazione Bancaria Italia, in collaborazione con il Centro Studi di Politica Internazionale (CeSpi), ha alzato il velo su “Benvenuto in banca“, una nuova pubblicazione per il cittadino. Trattasi, nello specifico, di una nuova brochure appositamente ideata, pensata e realizzata, anche con il contributo delle reti di promotori finanziari, per facilitare l’accesso degli immigrati in banca. “Benvenuto in banca“, infatti, illustra i principali servizi e prodotti, a fronte di quella che sarà solo una delle future iniziative per rafforzare nel nostro Paese l’inclusione bancaria e finanziaria dei cittadini immigrati.
Conti deposito: Santander vincolato al 3,50%
“Conto Santander Time Deposit“, la formula di investimento vincolata a basso rischio, viene attualmente proposta da Santander Consumer Bank con un tasso interessante, pari al 3,50% lordo annuo per 24 mesi. Il conto deposito “Conto Santander Time Deposit“ permette così di poter ottenere dalla liquidità una remunerazione superiore a quella che, ad esempio, possono offrire i Bot, Buoni Ordinari del Tesoro. Tolte le tasse sugli interessi al 27%, quindi, il rendimento annuo netto è buono e pari a poco più del 2,5%, per l’esattezza il 2,555%. A scadenza il sottoscrittore riceverà sia il capitale investito, sia gli interessi maturati a fronte di un rendimento che è chiaro, certo e noto alla stipula. L’investimento in “Conto Santander Time Deposit“ con vincolo a 24 mesi è infatti a tasso fisso a fronte del riconoscimento degli interessi e del capitale investito a scadenza.
Banche italiane: Abi, agire sui costi
Nel 2010 in Italia i ricavi delle banche hanno fatto registrare una contrazione a fronte di un confronto che è risultato essere penalizzante rispetto al panorama bancario internazionale, e quindi anche rispetto ai competitor europei. E’ questa, in estrema sintesi, la fotografia scattata dall’ABI, Associazione Bancaria Italiana, nel Rapporto 2011 sul settore bancario, da cui è altresì emerso, a fronte di una moderata crescita degli utili, anno su anno, un miglioramento dei livelli di patrimonializzazione, ed un Roe in calo del 3,65%. Questo scenario, secondo l’Associazione, è frutto del difficile contesto economico e finanziario che anche nel 2010 gli istituti di credito in Italia hanno dovuto scontare. Per questo, analizzando i bilanci del settore bancario, l’ABI ritiene necessario che si agisca sui costi in modo tale che le banche possano recuperare redditività e, di riflesso, continuare a sostenere le famiglie e le imprese, il che significa contribuire alla crescita ed al rilancio della nostra economia.
Chiusura conto corrente: Antitrust avvia indagine conoscitiva
Dopo le recenti polemiche sulla cosiddetta “tassa sul contante” applicata ai conti correnti, a muoversi in materia di servizi bancari è ora anche l’AGCM, Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato, la quale in data odierna, venerdì 25 marzo 2011, ha annunciato l’avvio di un’indagine conoscitiva anche a seguito di numerose segnalazioni acquisite dai consumatori. I riflettori dell’Antitrust, con l’indagine, sono in particolare puntati sia sui prezzi dei servizi di incasso e di pagamento, sia sulla dinamica dei costi applicati ai conti correnti. Nel dettaglio, il faro dell’Autorità sarà acceso proprio sui costi applicati ai prelievi di contante, ma anche, tra l’altro, ai bonifici bancari, compresi quelli online, i prelievi Bancomat ed i pagamenti che vengono eseguiti dalla clientela bancaria allo sportello.
Conto deposito vincolato Santander al 2,80%
Si chiama “Conto Santander Time Deposit“, ed è una formula di investimento vincolata a basso rischio che permette di poter ottenere dalla liquidità una remunerazione superiore a quella che, ad esempio, possono offrire i Buoni Ordinari del Tesoro. Il Conto Santander Time Deposit è un prodotto di Santander Consumer Bank che rende il 2,80% annuo lordo a fronte di un vincolo della durata di 24 mesi; tolte le tasse sugli interessi al 27%, quindi, il rendimento annuo netto è buono e pari a poco più del 2%, per l’esattezza il 2,044%. A scadenza il sottoscrittore riceve sia il capitale investito, sia gli interessi maturati a fronte di un rendimento chiaro, certo e noto alla stipula. Per l’attivazione del prodotto non sono previsti costi, così come non ci sono spese legate alla tenuta del conto; l’unico costo da sostenere, previsto per Legge, è quello relativo al pagamento dell’imposta di bollo.
Assicurazioni mutui: regolamento Isvap, Consumatori chiedono conferma
Le Associazioni dei Consumatori chiedono che in materia di polizze sui mutui il Tar del Lazio confermi il regolamento dell’Isvap che, nello specifico, vieta che al finanziamento immobiliare della banca possano essere associate delle coperture assicurative emesse dagli stessi Istituti di credito. In particolare, l’Adiconsum è intervenuta al riguardo dopo che sia le società finanziarie, sia le banche si sono rivolte al Tar del Lazio per chiedere di non confermare il regolamento dell’Istituto di vigilanza. Secondo l’Associazione dei Consumatori il collocamento di prodotti assicurativi associati ai mutui e collocati dalle banche stesse vanno ad innescare, come già avvenuto, un conflitto di interessi che, tra l’altro, in accordo con quanto mette in risalto l’Adiconsum con preoccupazione, genera a favore delle banche l’incasso di provvigioni pari fino all’83% del premio pagato dal mutuatario che stipula la polizza.
Conto corrente TiDò di Banca Etruria
E’ un conto corrente “a pacchetto” che, attivando i servizi facoltativi, fa scattare gli sconti fino a portare il canone a soli due euro mensili. E’ questa la caratteristica principale di “TiDò“, il conto corrente di Banca Etruria ideato per tutta la clientela privata che vuole fruire dei servizi bancari in maniera rapida, semplice e conveniente; il tutto a fronte, incluse nel canone, delle operazioni illimitate, della domiciliazione delle utenze, della carta Pagobancomat e del Virty informativo. TiDò è il conto corrente a pacchetto ideale anche per chi vuole chiudere un conto corrente aperto presso altre banche e vuole passare in Banca Etruria; l’istituto di credito in questo caso, infatti, propone al cliente “Moviconto“, un servizio rigorosamente gratuito che velocizza le operazioni finalizzate al trasferimento presso il nuovo conto di Banca Etruria dei servizi attivi sul conto corrente della vecchia banca; trattasi, nello specifico, di servizi quali le bollette, l’accredito dello stipendio, gli investimenti ed i risparmi presenti sul deposito titoli, nonché le disposizioni relative ai pagamenti periodici.
Servizi bancari: aumentano i costi per le imprese
Nel secondo trimestre di quest’anno, in base ai dati forniti dall’Osservatorio sul credito della Confcommercio, quasi un’impresa italiana su quattro, per l’esattezza il 23,2%, ha rilevato un aumento dei costi per i servizi bancari, mentre nello stesso periodo il 74,3% dichiara che i costi si sono invece mantenuti stabili; solamente il 2,4% delle imprese ha di contro rilevato un miglioramento, e quindi minor costi, per i servizi bancari che vanno intesi come le spese cui complessivamente un’impresa deve far fronte per la tenuta e la gestione del conto corrente, ma anche per la movimentazione dei titoli, il pagamento degli effetti e tutti gli altri servizi legati alla normale gestione ordinaria. A risentire maggiormente dell’aumento dei costi, sempre in base alle rilevazioni a cura dell’Osservatorio sul credito della Confcommercio, sono state in prevalenza le microimprese, ovverosia quelle con un numero massimo di addetti pari a nove, mentre l’inasprimento dei costi è stato assai meno avvertito per le imprese di medie e di grandi dimensioni.