Investimenti: BOT e Banche fuori moda, è boom per le polizze assicurative

di Gianfilippo Verbani 1


 Se proprio devono investire i loro risparmi, gli italiani si affidano alle assicurazioni. Secondo quanto emerge dal “Diario della ristrutturazione del terziario”, realizzato dal Censis in collaborazione con le Banche di Credito Cooperativo, le famiglie italiane arrivano ad investire fino ad un terzo dei propri risparmi in assicurazioni sulla vita. Ma è boom anche per prodotti finanziari come i piani pensionistici e – nuovo fronte, nato di recente ma già capace di una crescita rilevante – le assicurazioni per la long term care, che garantiscono una migliore qualità dell’esistenza. C’è dell’altro: secondo i tecnici che hanno curato lo studio, infatti, nei prossimi anni crescerà anche la domanda assicurativa per la messa in sicurezza degli immobili e per la tutela dai rischi ambientali.

Sta cambiando, insomma, il modo di concepire l’investimento: “gli italiani cominciano a pensare al loro futuro non solo in termini di rendita finanziaria, ma anche in un’ottica di maggiore responsabilità verso se stessi e la propria famiglia”, recita il rapporto. E la sfida, per il terziario, è di riuscire ad intercettare questo cambiamento d’umore. Se si guarda alle attività finanziarie della famiglie italiane, secondo l’istituto di ricerca socio-economica è evidente che nel 2009 il flusso di investimenti verso i titoli di stato è diminuito di circa 60 miliardi di euro.

Non così per le assicurazioni del ramo vita, la cui raccolta si è attestata oltre quota 24 miliardi con un lusinghiero risultato del 35% del totale delle attività finanziarie. E ancora: la consistenza dei premi del ramo vita è aumentata del 12%; la raccolta dei premi, negativa nel 2007 e nel 2008 (con percentuali di retrocessione, in entrambi i casi, vicine all’11%), è aumentata del 48,7%, superando quota 81 miliardi di euro. La tendenza, ovviamente, influenza anche le banche, “colpevoli” di aver abbandonato il territorio per trasformarsi in boutique di vendita di strumenti finanziari complessi: ora, i risparmiatori scelgono i soli conti di deposito, abbandonando tutte le altre forme di investimento a tutto vantaggio delle assicurazioni e delle loro polizze vita.


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