Abbiamo ripetuto più volte che un prestito su cessione del quinto si distingue dalle altre forme di finanziamento proprio per la caratteristica secondo cui l’importo del rimborso mensile non può superare il quinto della retribuzione netta mensile.
TAEG
Che cosa sono l’Eurirs, l’Euribor, lo spread e il TAEG
Un post pubblicato in precedenza ci ha dato l’opportunità di conoscere più a fondo non solo i tassi di interesse che vengono in genere applicati dalle banche e dagli altri intermediari finanziari per la concessione di un mutuo, ma anche gli indicatori e i parametri interbancari sulla base dei quali questi ultimi vengono regolati.
I tassi di interesse da conoscere prima della sottoscrizione di un mutuo
Prima di sottoscrivere un mutuo è sempre buona regola familiarizzare, cioè conoscere più nello specifico, con i tassi di interesse a cui questi prodotti finanziari sono di norma soggetti.
Prestiti e trasparenza, un passo indietro
La riforma sul credito al consumo è entrata in vigore da poco, dall’1 giugno del 2011, con l’obiettivo di garantire a favore ed a tutela del consumatore una maggiore trasparenza; ma non è tutto oro quello che luccica visto che per un passo in avanti fatto si rischia di farne due indietro. La riforma sul credito al consumo, che recepisce una direttiva comunitaria, obbliga banche e società finanziarie ad un maggior rigore, precisione ed attenzione nelle comunicazioni alla clientela, ma nello stesso tempo per prodotti chiave come i prestiti è decaduta la consegna del foglio informativo, sostituito da un nuovo modulo, il cosiddetto “Iebcc” che assomiglia più che altro ad un preventivo. Questa novità, che rischia di non far fare scelte pienamente consapevoli a chi chiede un prestito, non è stata ad esempio ben accolta, proprio dal fronte della trasparenza, dall’AGCM, l’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato che non a caso ha parlato di un passo indietro; questo perché secondo l’Antitrust il foglio informativo è sia fondamentale per il consumatore che chiede il prestito, sia per incentivare la concorrenza settoriale.
Mutui casa: erogazioni in crescita dopo due anni
Nel nostro Paese, dopo due anni di contrazione, le erogazioni di mutui sono tornate a crescere. In particolare, secondo un ultimissimo Rapporto diffuso dalla Banca d’Italia, nel 2010 c’è stata in controvalore una crescita delle erogazioni di finanziamenti ipotecari pari al 12% a 57 miliardi di euro. Il tutto a fronte di un raddoppio, sempre anno su anno, delle erogazioni di mutui con il cap, ovverosia a tasso variabile ma con la certezza della rata massima in caso di aumento eccessivo del costo del denaro sul mercato nel corso del piano di ammortamento. Il dato non sorprende visto che rispetto ai mesi scorsi il mutuo a tasso variabile, quello indicizzato all‘euribor per intenderci, è più “rischioso” rispetto al passato. Questo rischio deve essere inteso come possibile aumento della rata da pagare in quanto già da tempo la dinamica rialzista del costo del denaro è ascendente.
Mutui casa: novità in arrivo per le famiglie
L’ABI, Associazione Bancaria Italiana, apre alle Associazioni dei Consumatori in materia di mutui. A comunicarlo con una nota ufficiale è stata proprio l’Associazione che rappresenta il sistema bancario e che, con le Associazioni dei Consumatori che rappresentano e tutelano gli interessi delle famiglie, vuole attivare un percorso virtuoso attraverso l’istituzione di un tavolo permanente di dialogo che porti, tra l’altro, a far scegliere con la massima consapevolezza possibile i mutui con la formula del tasso fisso o con quella a tasso variabile. D’altronde la situazione attuale è tale che non è facile fare la scelta “giusta” visto che le dinamiche di mercato, per quel che riguarda il costo del denaro, risultano essere alquanto imprevedibili. Le Associazioni dei Consumatori invitate dall’ABI ad istituire il tavolo permanente di confronto sono quelle del CNCU, il Consiglio Nazionale Consumatori Utenti, che sono ben diciassette.
Tasso fisso o variabile per il mutuo, come scegliere
Il mutuo a tasso fisso in Italia è caro, e costa complessivamente circa il 4%; tale costo è elevato in rapporto al mutuo a tasso variabile che, invece, grazie ad un euribor a tre mesi ancora basso, costa attualmente circa il 2,5% ed anche meno. Ma chiaramente l’una o l’altra formula presenta sia vantaggi, sia svantaggi che occorre valutare con attenzione; il mutuo a tasso fisso, infatti, mette al riparo dalle oscillazioni del costo del denaro sui mercati, mentre con il mutuo variabile, sottoscrivendolo, si paga una rata più bassa ma non si ha certezza di “mantenerla” anche nel futuro qualora i tassi sul mercato dovessero impennarsi. La recente ascesa dell’euribor ha messo un po’ di paura in Italia alle famiglie che rispetto alla tendenza dei mesi scorsi stanno sempre di più scegliendo il mutuo a tasso fisso. Di norma il mutuo a tasso fisso è ideale per chi ha un reddito costante, magari perché lavoratore dipendente, e va a stipulare un prodotto con una rata che può essere giudicata sostenibile.
Tasso fisso o variabile nel 2010 per il mutuo
Per il mutuo è meglio il tasso fisso oppure il tasso variabile? Ebbene, se all’inizio dello scoppio della crisi, a seguito del persistente calo dei tassi di interesse, il mutuo a tasso variabile sembrava essere, e poi così è stato, la soluzione di finanziamento ipotecario più conveniente, adesso le cose sono leggermente cambiate. Se prima infatti saliva l’Irs e scendeva l’euribor, da qualche mese la tendenza è diametralmente opposta; l’Irs, infatti, attualmente è tale che è possibile stipulare un mutuo per la casa anche ad un tasso complessivo inferiore al 4%, ovverosia su livelli da minimo storico considerando tale tipologia di prodotto. Con un mutuo a tasso fisso ci si mette al riparo, per l’intera durata del mutuo, da qualsiasi oscillazione sfavorevole dei tassi sul mercato; la rata, così come la durata, sono infatti fisse, chiare, certe e note nel momento in cui si appone la firma sul contratto di mutuo che chiaramente il contraente deve sempre e comunque leggere con la massima attenzione.
Prestiti e fidi Webank
Siano appena entrati nel mese di giugno, l’estate è alle porte, ma ancor più vicino è l’appuntamento con la dichiarazione dei redditi. Non sempre però si hanno tutti i soldi per pagare le tasse in un’unica soluzione, specie per chi deve presentare Unico 2010 e, quindi, deve pagare l’Irpef, l’Irap e le addizionali comunali e regionali. Ma allo stesso modo per tanti altri cittadini/consumatori arriva il momento di andare a pianificare le vacanze, ed anche in questo caso, magari a causa di mensilità di stipendio arretrate non pagate dall’azienda per cui si lavora, si rischia di rimanere a casa a Ferragosto. Per pagare le tasse, per le vacanze, e per qualsiasi altra esigenza di natura finanziaria, Webank, Banca online del Gruppo Bipiemme, ha ideato delle formule di fido e di prestiti che si possono richiedere con rapidità, direttamente online, a fronte di un tasso fisso, ed accredito direttamente sul conto corrente.
Imprese alluvionate Lucca: pronti i prestiti a tasso zero
In linea con quanto preannunciato nelle scorse settimane, in Toscana l’Amministrazione regionale ha messo a punto una importante misura di natura finanziaria a favore delle imprese alluvionate di Lucca. In attesa degli indennizzi a loro favore che dovrebbero arrivare dal Governo, infatti, la Regione Toscana ha illustrato ai Sindaci, ai Sindacati ed alle Associazioni di categoria, in rappresentanza delle imprese colpite dall’alluvione delle scorse settimane, la misura che prevede la concessione di prestiti a tasso zero come aiuto per far ripartire la produzione; questo anche perché, come messo in risalto da Giuseppe Bertolucci, assessore al bilancio ed alle finanze della Regione Toscana, sono ancora poche fino ad ora le risorse messe in campo dal Governo. Grazie a cinque milioni di euro messi sul piatto dalla Regione Toscana, le imprese colpite dall’alluvione potranno accedere ad un ampio plafond di finanziamenti a tasso zero attraverso il canale bancario.
Provincia di Parma: finanziamenti a tasso zero per l’energia pulita
La Provincia di Parma ha reso noto d’aver rinnovato, con la Banca Monte Parma, un’importante convenzione finalizzata ad incentivare sul territorio la produzione e l’utilizzo dell’energia pulita per garantire e garantirsi un futuro sostenibile. La misura, in particolare, prevede la concessione, da parte della Banca Monte Parma, di finanziamenti fino a cinquemila euro a tasso zero, rimborsabili in un periodo pari a ben cinque anni, con la finalità di sostituire la vecchia caldaia con una ad elevato rendimento, oppure per installare pannelli solari termici per la produzione di acqua calda. Gli interessi sul prestito sono zero in quanto sono a carico della Provincia di Parma che al riguardo ha stanziato un budget pari a 100 mila euro; del finanziamento, che ha procedure semplificate e veloci di accesso, possono beneficiarne sia gli inquilini, sia i proprietari di immobili e comunque soggetti che sul territorio provinciale hanno disponibilità di immobili.
Finanziamenti tasso zero post alluvione in Provincia di Lucca
Arriva un’importante misura agevolativa, in Provincia di Lucca, per tutte quelle famiglie che sul territorio, lo scorso mese di dicembre, hanno subito danni a cose a seguito dell’alluvione. A darne notizia è la Provincia di Lucca nel far presente come la misura agevolativa consista nella possibilità di poter accedere a prestiti a tasso zero attraverso il sistema bancario. A tal fine è stato stanziato un plafond iniziale pari a due milioni di euro, con le famiglie che hanno subito danni che potranno contrarre il prestito agevolato e rimborsarlo con scadenza entro l’anno 2015 presentando un’autocertificazione attestante i danni subiti. Per poter ottenere il prestito le famiglie interessate nonché coinvolte nei danni causati dall’alluvione dovranno presentarsi presso le filiali degli istituti di credito aderenti all’iniziativa; il termine ultimo di presentazione della domanda per poter accedere al prestito a tasso zero è quella del 31 marzo del 2010.
Mutuo prima casa: come sceglierlo con attenzione
Qual è la tipologia di tasso più conveniente per stipulare un mutuo per l’acquisto della prima casa? I vantaggi e gli svantaggi in merito alla scelta del tasso fisso, o di quello variabile, sono strettamente legati non solo alle correnti condizioni di mercato, ma anche alla propria situazione economica. In ogni caso, è sempre bene confrontare tra di loro, a parità di importo richiesto per il mutuo e di tipologia di tasso, le offerte e le proposte di più banche e/o società finanziarie. Al riguardo la Banca d’Italia, nella guida “Il mutuo per la casa in parole semplici“, sottolinea come il potenziale mutuatario, prima di stipulare il finanziamento per l’acquisto della prima casa ad uso residenziale, può sempre in via preliminare consultare i siti Internet degli intermediari, i quali di norma pubblicano on line i fogli informativi e quelli comparativi dei mutui.
Le offerte di Prestiter (anche per protestati)
Prestiter è un marchio di Primoprest Srl, é una specializzata nel settore dei prestiti personali a lavoratori dipendenti e pensionati. La società è iscritta all’elenco “Agenti in attività finanziaria” dell’Ufficio Italiano Cambi al n. A13378.
Prestiti con convenzione INPDAP
Grazie alla convenzione potrete ottenere un prestito con un Taeg massimo pari a 8,02% per operazioni con durata fino a 60 mesi e pari a 8,77% per operazioni con durate da 61 a 120 mesi. Sono dipendenti di enti statali coloro che lavorano nelle forze dell’ordine e i ministeriali. Costoro possono richiedere prestiti personali tramite cessione del quinto dello stipendio con garanzia INPDAP o copertura assicurativa privata. Possono inoltre chiedere prestito con delega ottenibile anche con altri prestiti in corso. I dipendenti statali possono accedere ai prestiti con soli sei mesi di anzianità lavorativa e assunzione a tempo indeterminato.