Confindustria lancia l’allarme, tra frenata del Pil e tassi più alti

L’economia italiana ha fatto registrare per l’ennesima volta una battuta d’arresto, anche se in realtà il trend è un po’ più positivo rispetto a quanto era stato messo in preventivo inizialmente. È chiaro che, però, continuano a pesare come dei macigni i continui legati ai costi energetici e l’inflazione, che ha toccato nuovamente dei livelli clamorosi.

Non solo, dal momento che tra gli altri fattori che stanno incidendo e non poco troviamo il nuovo aumento dei tassi di interesse, senza dimenticare un livello di liquidità più basso per colpa delle bollette energetiche. In questo modo, la situazione non è particolarmente positiva, per usare un eufemismo, per le imprese in Italia, che corrono gravemente il rischio di indebitarsi a dei costi eccessivamente elevati, che non potranno più essere ripagati in alcun modo.

Il Giornale: “Vogliono tassarci i Bancomat”

 Ferma restando l’insoddisfazione per l’operato di un Governo parso intenzionato a rivedere le norme relative alle intercettazioni piuttosto che consolidare (magari con qualche misura per lo sviluppo) la manovra finanziaria “lacrime e sangue” impostaci dalla fine di un’epoca in cui gli stati potevano anche permettersi di spendere più di quanto fosse a loro disposizione, restano da analizzare tutte le controproposte provenienti dall’opposizione e dalle cosiddette “parti sociali” (che altro poi non sono che sindacati e Confindustria).

Finanziamenti PMI: via libera al Fondo, 1.2 miliardi d’ossigeno

 Boccata d’ossigeno per le piccole e medie imprese (PMI) dello “Stivale”, spina dorsale del nostro settore produttivo che negli ultimi due anni ha dimostrato più di qualche difficoltà in conseguenza della crisi economica: il problema, nella maggior parte dei casi, si è manifestato a causa di ritardi nei pagamenti da parte dei colossi clienti e, contestualmente, nella stretta al credito accordato dalle banche; una tenaglia che ha rischiato di stritolare il comparto e, con esso, soffocare il neonato (la ripresa) nella culla di logiche di attenzione e prudenza. Con il via libera, giunto nel finale della scorsa settimana dalla Banca d’Italia, alla Società di Gestione del Fondo Pmi, di cui è stato approvato anche il regolamento, la situazione per la piccola e media imprenditoria nazionale comincia a volgere verso il sereno.

Confindustria: crescita industriale positiva può trainare i consumi

 La luce in fondo al tunnel. Soffusa, certo. Ma ora il peggio è alle spalle. Dopo sei trimestri negativi, la produzione industriale della Lombardia torna a crescere: +0,4%. Il tempo considerato è quello dell’ultimo trimestre 2009 e l’indagine è stata elaborata dall’UnionCamere con il patrocinio di Confìndustria Lombardia. I dati inducono ad un cauto ottimismo. Che i vari ospiti intervenuti hanno però smorzato, forse per non alimentare facili entusiasmi. Se Pietro Ferri, docente di economia politica all’Università di Bergamo, ha invitato i presenti a considerare «la ripresa occupazionale solo nel momento in cui torneranno i livelli di produzione pre-crisi e forse ci vorranno anni», il suo collega, Giacomo Vaciago, economista della Cattolica,  ha citato un articolo di giugno 2009 dell’Economist. Che terrorizza perché colloca il nostro Paese tra quelli “permanent loss”, cioè quelli che «non investendo su ricerca e innovazione potrebbero non tornare ad avere la quota di mercato su scala globale che avevano prima di settembre 2008».

Ecoprestito per incentivare l’efficienza energetica

 La F.IN.CO., Federazione aderente all’Associazione di imprese della Confindustria, e nata nel 1994 in rappresentanza delle industrie dei prodotti, degli impianti e dei servizi del settore delle costruzioni, ha inviato nei giorni scorsi, a firma del Suo presidente, Rossella Rodelli Giavarini, una lettera ai Ministri Giulio Tremonti, Claudio Scajola e Stefania Prestigiacomo, e per conoscenza all’Onorevole Gianni Letta, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri, ed al Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. Nella lettera, in particolare, viene in primis chiesta una proroga riguardo alle detrazioni fiscali al 55% sugli interventi di riqualificazione energetica, ma anche l’introduzione dell’eco-prestito, un finanziamento agevolato a tesso zero che contribuisca ad incentivare l’efficienza energetica nelle case private ad uso residenziale.

Finanziamenti PMI: credito più veloce nel Friuli Venezia Giulia

 Nella Regione Friuli Venezia Giulia l’accesso al credito a favore delle micro imprese e delle piccole imprese sarà in futuro più trasparente e più veloce nell’erogazione dei finanziamenti grazie ad un accordo siglato da un lato dalla Commissione regionale dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI), e dall’altro dalle Associazioni di categoria delle imprese, ed in particolare dalla Confartigianato, Confcommercio, Confapi, Confcooperative, Legacooperative e Confindustria. Trattasi, nello specifico, di un accordo, unico nel suo genere in Italia, che non punta ad incidere sul libero mercato dell’accesso al credito, ma mira a promuovere in via volontaria l’adozione di processi che permettano di accelerare le pratiche nella concessione dei finanziamenti. Le banche aderenti, quindi, si impegneranno nella regione a rendere le procedure più veloci e più trasparenti, mentre le sedi regionali delle Associazioni di categoria che hanno siglato l’accordo si occuperanno di dare massima diffusione dell’iniziativa alle micro imprese ed alle piccole imprese associate.

Marcegaglia: “Interventi strutturali o ripresa difficile”

 Emma Marcegaglia non è certo una di quelle persone che lasciano che i problemi passino sopra la loro testa fingendo di non accorgersi che esistano. Del resto, se non fosse così non sarebbe neppure la primatista non solo dell’imprenditoria italiana al femminile, ma dell’intero sistema dall’alto del suo ruolo di Presidente di Confindustria. Una responsabilità che potrebbe essere – appunto – vissuta da posizione defilata, oppure dalla prima linea: vicina alle decisioni del Governo, tanto vicina da spingersi persino a suggerire qualche iniziativa che possa portare l’impresa italiana fuori dal pantano della recessione. “Il peggio è passato, ma servono interventi strutturali perché altrimenti l’uscita dalla crisi sarà lenta e problematica” è stato il monito lanciato attraverso il TG1.

Imprenditoria femminile, ritratti: Emma Marcegaglia

 Forse non tutti sanno, in quest’Italia che si inventa nuovi incarichi ogni giorno (vuoi per necessità, vuoi per convenienza), chi è il Presidente di Confindustria. Anzi, a volte vien da pensare che non sia granché diffusa neppure la nozione dell’esistenza di una Confindustria, ovvero (così mettiamo le cose in chiaro sin da subito) l’organizzazione rappresentativa delle imprese italiane. Ebbene, siamo qui per tranquillizzarvi: Confindustria esiste, e gode di discreta salute. Esiste anche un Presidente degli industriali, anzi esiste “una” Presidente (l’Italia dimostra di essere maschilista già dalla lingua: “Presidentessa” è brutto, nessuno lo utilizzerebbe). Stiamo parlando della mantovana Emma Marcegaglia, capofila dell’imprenditoria femminile nel Belpaese.

UniCredit Corporate Banking: via ai finanziamenti per le medie imprese

 Sembra che gli appelli del Presidente di Confindustria Emma Mercegaglia (“Governo, banche: sbloccate i crediti alle imprese altrimenti la crisi economica si farà ancora più grave e duratura”) non siano caduti nel vuoto, anzi siano stati accolti (e con una certa celerità) da entrambe le parti chiamate – accoratmente – in causa. La Politica ha fatto il suo, mettendo a disposizione 1,6 miliardi di €uro del cosiddetto “fondo di garanzia”, ma Mercegaglia lamentava che ad un impegno forte del Governo non fosse corrisposto altrettanto entusiasmo da parte degli istituti di credito. Ebbene, in questi giorni, puntuali, stanno arrivando le smentite. A cominciare da quella, diffusamente pubblicizzata (una intera pagina su “Il Corriere della Sera”), di UniCredit, divisione Corporate Banking.

Imprese, una boccata d’ossigeno: dal governo in arrivo 70 miliardi

Il leader di Confindustria, Emma Marcegaglia annuncia la misura governativa al termine dell’incontro a Palazzo Chigi: “Nei prossimi giorni verra’ fatto uno stanziamento di 1,3 miliardi per il fondo di garanzia alle Pmi‘. E commenta: “Su alcuni punti abbiamo visto soldi veri”.

E’ seguito l’incontro al Quirinale sulla crisi economica. Napolitano: “Intesa con il governo sulla necessità di un intervento dall’Unione Europea”. Sul fondo di garanzia per le piccole e medie imprese “ci è stato detto che già nei prossimi giorni verrà fatto uno stanziamento di 1,3 miliardi di euro con ponderazioni possibili per avere la possibilità di garantire crediti per 60-70 miliardi”. Ad annunciarlo è stato il leader di Confindustria, Emma Marcegalia, a termine dell’incontro a Palazzo Chigi.

Banca Popolare di Puglia e Basilicata, per i “Lavoratori atipici” nasce Mutuo Anch’io

Il momento che sta attraversando l’economia mondiale, ben lo sappiamo, è tutt’altro che brillante: semplificando, le difficoltà di solvenza dei mutui hanno fatto – dapprincipio – crollare le principali banche d’affari, e di lì l’intero sistema economico dei Paesi più avanzati è precipitato in una spirale che lo ha condotto a dover fronteggiare la minaccia di una “recessione” dagli esiti potenzialmente catastrofici.

Le stime (datate 16 dicembre) di Confindustria, poi, non lasciano grande spazio all’immaginazione: per l’Italia, sarà PIL (la ricchezza prodotta in un anno da una nazione) in calo dello 0,5% per il 2008, con – addirittura – un -1,3% per il 2009 e, di conseguenza, 600mila posti di lavoro che andranno persi. Prospettive non rosee, insomma.  Ma, come canta Jovanotti in una delle sue ultime hit, il Mondo “Sta insieme solo grazie a quelli che, hanno ancora il coraggio di innamorarsi”; il che significa – magari – tentare di costruire qualcosa di straordinario come può essere una famiglia, ed acquistare  perciò una casa di proprietà.