Conti deposito: Soluzione Business per professionisti e piccole imprese

 Il Gruppo bancario Intesa Sanpaolo ha ideato un interessante prodotto, un conto di deposito remunerato, per permettere alle piccole imprese ed ai professionisti di ottenere un’adeguata remunerazione dalla propria liquidità. Il prodotto si chiama “Soluzione Business 2,60%“, ed è disponibile per le sottoscrizioni fino al prossimo 30 giugno del 2011 e comunque compatibilmente con il plafond massimo reso disponibile dal Gruppo bancario. Il prodotto è riservato in particolare ai nuovi clienti, professionisti ed imprenditori che apportano presso le filiali Intesa Sanpaolo nuova liquidità proveniente da altre banche. A fronte delle sottoscrizioni entro il 30 giugno del 2011, con il prodotto è possibile ottenere un rendimento lordo pari al 2,60% a fronte di un vincolo avente una durata pari a tredici mesi. Come ogni buon conto di deposito remunerato che si rispetti, anche “Soluzione Business 2,60%” è ad attivazione gratuita, e quindi senza spese di apertura; zero euro di costi sono inoltre previsti anche per la gestione e per la chiusura.

Mutuo a tasso fisso da Banca ByYou

 Il mutuo a tasso fisso di Banca By You è un finanziamento immobiliare ipotecario che, come suggerisce il nome stesso di questo prodotto creditizio, sarà offerto alla clientela dell’istituto di credito mediante la predeterminazione di condizioni di onerosità certe e costanti per l’intera durata del programma di rimborso concordato tra le parti.

Il finanziamento sarà utilizzabile prevalentemente per realizzare operazioni di natura immobiliare come ad esempio l’acquisto della prima o della seconda casa, o ancora la realizzazione di una nuova proprietà immobiliare abitativa, o infine per dar seguito a operazioni di ristrutturazione, di sostituzione, di nuova liquidità.

Linear: fai crescere la tribù, risparmi fino al 40%

 È la forma primordiale, la più antica, della società umana. Forse, perché è anche la forma di socialità più diffusa all’interno del regno animale, del quale comunque non possiamo mai dimenticare di far parte. Stiamo parlando della “tribù”, una maniera di vivere insieme che funziona prima di tutto come strumento di difesa dalle minacce che possono venire dall’esterno, oltreché di ricerca di soluzioni e strumenti di prevenzione atti a disinnescare qualsiasi genere di minaccia. Quale minaccia peggiore, specie per un automobilista italiano, rispetto al caro della polizza auto? Non sono pochi quelli che spendono più di assicurazione che di carburante, un controsenso che non passa solo attraverso la cattiva fede delle compagnie (pure esistente, come lamenta il Garante) ma anche da comportamenti poco virtuosi di alcuni automobilisti e meccanici/carrozzieri che vogliono “fare i furbi”, a scapito di tutti.

Mutui casa: erogazioni in crescita dopo due anni

 Nel nostro Paese, dopo due anni di contrazione, le erogazioni di mutui sono tornate a crescere. In particolare, secondo un ultimissimo Rapporto diffuso dalla Banca d’Italia, nel 2010 c’è stata in controvalore una crescita delle erogazioni di finanziamenti ipotecari pari al 12% a 57 miliardi di euro. Il tutto a fronte di un raddoppio, sempre anno su anno, delle erogazioni di mutui con il cap, ovverosia a tasso variabile ma con la certezza della rata massima in caso di aumento eccessivo del costo del denaro sul mercato nel corso del piano di ammortamento. Il dato non sorprende visto che rispetto ai mesi scorsi il mutuo a tasso variabile, quello indicizzato all‘euribor per intenderci, è più “rischioso” rispetto al passato. Questo rischio deve essere inteso come possibile aumento della rata da pagare in quanto già da tempo la dinamica rialzista del costo del denaro è ascendente.

Unicredit: un Bancomat come Banca

 Ci sono istituti di credito che offrono la Carta IBAN come strumento per facilitare l’accesso alla cosiddetta “bancarizzazione”, specie alle nuove generazioni, rendendolo meno oneroso e legato alla realtà dello sportello tradizionale. Ci sono poi banche, che possono anche essere le stesse a patto che si parli di un altro genere di prodotto, che con uno strumento “vecchio” quale è il Bancomat provano a lanciare un nuovo modo di entrare in contatto con i rispamiatori, in nome della semplicità e della rapidità (ma soprattutto, cosa che evitano accuratamente di dire, in nome di un contenimento dei costi, noto anche come “riallocazione del personale”) di utilizzo.

Conto corrente per pensionati dalla Banca di Palermo

 Il conto corrente Tuo Pensione, disponibile in tutte le filiali della Banca di Palermo, è un rapporto bancario che l’istituto di credito desidera rivolgere unicamente a tutta la clientela pensionata, cioè a quella che percepisce in maniera ricorrente una prestazione monetaria da parte dell’istituto di previdenza sociale.

Per rispondere al meglio alle esigenze di questa fascia di clientela, la Banca ha strutturato un prodotto molto semplice ed economico, che offra a tale target – a costi contenuti e trasparenti – tutti i principali servizi che potrebbero permettere una gestione comoda dei propri pagamenti e dei propri incassi periodici.

Conti correnti business del Credem

 Un conto corrente con caratteristiche, costi e servizi inclusi in linea con la propria attività e con la frequenza di utilizzo. Si presenta così la gamma “Conto Business” del Credem, Gruppo Credito Emiliano, con i prodotti “Conto Business Web”, “Conto Business Senza Limiti“, “Conto Business 240” e “Conto Business 120”. Il più economico, in termini di costi fissi, è il “Conto Business Web“, ideato per le piccole e micro imprese che operano prevalentemente con i servizi di banca a  distanza. “Conto Business Web” ha un canone mensile pari a 6 euro con tutte le operazioni online illimitate e gratuite; ma ci sono anche 10 versamenti gratis all’anno allo sportello, mentre per le operazioni effettuate fuori dai canali alternativi il costo per singola operazione è pari a 3 euro. Con il conto, per il primo anno, c’è gratis la Carta di Credito Ego Business, azzerabili negli anni successivi se all’anno si spendono più di 6 mila euro; se si spendono dai 3 mila ai 6 euro la quota annua associativa della Carta di Credito Ego Business, dal secondo anno, è pari a 30 euro, oppure 60 euro annui per spese annue sotto i 3 mila euro.

Conto corrente Semplice della Banca di Palermo

 La Banca di Palermo, così come oramai quasi tutti i principali istituti di credito italiani, all’interno della propria gamma di prodotti di conto corrente ha attivato anche un servizio “base”, che cerca – a un costo particolarmente contenuto – di poter rispondere adeguatamente alle esigenze bancarie basilari della propria clientela.

Il conto corrente possiede tutte le caratteristiche standard previste dalla Banca d’Italia, che per contenere i costi dei rapporti bancari volle infatti spingere il settore bancario ad applicare dei costi contenuti e “tutto incluso” a dei conti correnti semplici, che avessero degli elementi comunque sufficienti per soddisfare la maggioranza delle esigenze di spesa dei cittadini.

Conto Tascabile CheBanca! e Fondazione Veronesi: centesimi di ricerca

 Fare del bene è una cosa tanto semplice quanto gratificante. Non costa nulla, o comunque pochissimo, ma rende molto più di quanto è stato messo lì inizialmente come investimento. Fare del bene, da qualche tempo, è possibile anche in banca, da molti vista invece come il luogo principe della speculazione, del rimestare nel torbido, dei sotterfugi e – in ultima analisi – del desiderio di mettere in difficoltà il risparmiatore in nome dei propri (quelli della banca stessa) affari. Si è fatto un gran parlare di “banca etica”, intendendo che gli istituti di credito avrebbero dovuto cominciare a praticare strade anche meno redditizie ma più limpide e virtuose (ad esempio invece che finanziare la produzione di armi, meglio la costruzione di villaggi nei Paesi più disagiati).

Rinegoziazione mutuo tasso variabile e Decreto Sviluppo

 Con la recente approvazione del Decreto Sviluppo sono arrivate alcune novità che coinvolgono e riguardano le famiglie che in questo momento stanno pagando un mutuo a tasso variabile, e sono in difficoltà con il pagamento della rata mensile visto che la tendenza del costo del denaro è rialzista. Nel Decreto, in particolare, viene introdotta la possibilità per le famiglie di andare a rinegoziare con la banca il mutuo variabile in modo tale da “convertirlo” in un finanziamento ipotecario a rata e durata costante, ovverosia a tasso fisso. Ma conviene? Ebbene, la Federconsumatori nei giorni scorsi si è espressa sulla misura introdotta nel Decreto Sviluppo, bollandola in tutto e per tutto come l’ennesimo regalo agli istituti di credito. Insomma, la misura di aiuto e sostegno alle famiglie è uno specchietto per le allodole visto che il passaggio dal tasso variabile al tasso fisso comporta un inasprimento della spesa per interessi.

Assicurazioni “a tempo”: più care del 30%

 Una soluzione che potrebbe anche rivelarsi un problema, che razza di soluzione è? Se lo sono chiesti alcuni compratori on-line di assicurazioni analizzando i dati relativi al costo del premio per la RC auto e – soprattutto – moto cosiddetta “a tempo”, ossia quella che alcune compagnie offrono la possibilità di pagare solo in base al kilometraggio effettivamente coperto in un anno oppure con il ricorso al metodo “on-off”, ossia scegliendo di poterla attivare solamente durante determinati mesi dell’anno per disattivarla quando il veicolo non serve. La proposta, una di quelle che sta prendendo sempre più piede nel mercato assicurativo perché consente di andare incontro alle esigenze ed alle richieste della clientela, ben si addice in particolare ai centauri, categoria magari più propensa all’utilizzo del mezzo durante la bella stagione piuttosto che quando il freddo e l’umidità rendono meno sicura la circolazione.

Conto Tuo Clic della Banca di Palermo

 Il conto Tuo Clic della Banca di Palermo è un conto corrente che le filiali dell’istituto di credito rivolgono principalmente a quella clientela che desideri operare in piena autonomia sulle giacenze depositate nel rapporto bancario, privilegiando le relazioni tramite canali di internet e mobile banking all’utilizzo del tradizionale sportello di agenzia.

Il conto corrente è utilizzabile a soli 2 euro al mese: a fronte di questo canone, si entrerà in possesso di un conto corrente molto completo, che risulterà tuttavia adatto in via prevalente a coloro che riescono ad operare in piena autonomia attraverso l’internet banking o attraverso i servizi di phone e mobile banking, con dimestichezza nell’uso di pc e telefoni cellulari.

Conti deposito: Santander vincolato al 3,50%

 Conto Santander Time Deposit“, la formula di investimento vincolata a basso rischio, viene attualmente proposta da Santander Consumer Bank con un tasso interessante, pari al 3,50% lordo annuo per 24 mesi. Il conto deposito “Conto Santander Time Deposit“ permette così di poter ottenere dalla liquidità una remunerazione superiore a quella che, ad esempio, possono offrire i Bot, Buoni Ordinari del Tesoro. Tolte le tasse sugli interessi al 27%, quindi, il rendimento annuo netto è buono e pari a poco più del 2,5%, per l’esattezza il 2,555%. A scadenza il sottoscrittore riceverà sia il capitale investito, sia gli interessi maturati a fronte di un rendimento che è chiaro, certo e noto alla stipula. L’investimento in “Conto Santander Time Deposit“ con vincolo a 24 mesi è infatti a tasso fisso a fronte del riconoscimento degli interessi e del capitale investito a scadenza.

Bancomat: in Italia tutti lo hanno, nessuno lo usa

 La strada che conduce all’abbandono del denaro cartaceo a vantaggio della valuta elettronica è ancora lunga, molto più lunga rispetto a quanto le banche vogliano farci pensare. Del resto, un’abitudine vecchia di (migliaia di) anni non può essere cancellata per editto in pochi istanti: serve il tempo necessario affinché la rivoluzione si faccia strada anche nella mente degli utenti/risparmiatori, finora -comunque, non possiamo nasconderlo- bombardati di campagne pubblicitarie e promozioni atte a lanciare i nuovi strumenti di pagamento. Oggi parliamo di bancomat, e lo facciamo sulla scorta di una ricerca Wincor Nixdorf secondo la quale sono almeno il 70% gli italiani che ne posseggono uno.