Le agenzie di rating internazionali, quali Standard & Poor’s e Fitch, si trovano in questi giorni sotto processo in Italia. L’accusa è quella di avere abbassato il rating dell’Italia in un periodo fondamentale, quello dell’ultimo quinquennio di crisi economica, tra il 2011 e il 2012, quando in Italia era a capo del governo il premier Monti.
Italia
I patrimoni più alti d’Italia non sono più quelli delle rendite
Nel corso degli ultimi otto anni è venuta profondamente a cambiare la ricchezza degli uomini e delle famiglie più ricche d’ Italia. I loro patrimoni, infatti, non sono più derivanti da rendite e prodotti finanziari di diverso genere, ma fanno capo soprattutto al mondo produttivo.
I pro e i contro dell’euro in Italia secondo Antonio Fazio
Da diversi mesi la crisi economica e la recessione hanno portato in Italia alla riapertura del dibattito sui pro e i contro dell’euro, la moneta unica che costituisce uno dei capisaldi della politica europea del nostro paese. L’Italia, infatti, a partire dalla prima introduzione dell’euro, è entrata a far parte dell’Eurozona e, nonostante la difficile situazione appare ancora molto legata alla moneta unica.
L’Italia è ancora a rischio deflazione per il Ministro Padoan
Mancano ancora alcuni giorni alla riunione del board della Banca Centrale Europea, BCE, il quale si riunirà il prossimo 4 dicembre, ma dall’Italia il Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan si esprime sulle condizioni del nostro paese. Difficili ancora una volta.
Gli italiani tornano ad investire nel 2014 secondo ING Direct
Il settore finanziario torna a crescere in Italia nel 2014 con effetti positivi che si fanno intravedere proprio attraverso le condizioni economiche percepite dai cittadini e dai consumatori stessi. Lo ha rilevato un recente studio compiuto da ING Direct, grande istituzione bancaria mondiale, la quale ha analizzato i dati relativi al 2014 dell’Indice di Benessere Finanziario o IBF.
Cresce il risparmio degli italiani nel 2014
Nel corso del 2014 ricomincia a crescere la propensione al risparmio degli italiani e si tratta di un segnale positivo sul fronte della ripresa. Le famiglie italiane sono cioè tornate a risparmiare dopo anni molto difficili, e la stessa cosa capita anche gli imprenditori, sulla base delle scelte finanziarie compiute nella prima metà dell’anno.
Una moneta da 5 euro celebra il semestre UE dell’Italia
A partire dal 1 luglio 2014 l’Italia ha cominciato, come annunciato, il suo semestre di presidenza del Consiglio dell’unione Europea e il lieto evento è stato sottolineato in patria anche da una emissione speciale. Una moneta molto particolare è stata infatti coniata per ricordare questo evento e per esserne il simbolo nelle missioni italiane nel mondo.
Standard and Poor’s conferma il rating dell’Italia ma l’outlook resta negativo
Come anticipato in passato, arriva puntuale nel corso dei primi giorni del mese di giugno il nuovo giudizio espresso da Standard & Poor’s in merito al rating dell’Italia, che viene confermato sul livello precedente di BBB, nonostante gli apprezzamenti sull’operato del nuovo governo.
I titoli di stato italiani – Il problema del debito e la proposta dell’FMI
Numerosi sono gli italiani che nel corso degli anni hanno con fiducia continuato ad investire in titoli di stato nazionali, prodotti per i quali è ora prevista anche una riduzione della tassazione sulle rendite finanziarie. Ma le condizioni di coloro che investono in titoli di stato potrebbero presto cambiare a causa dell’alto livello di debito raggiunto dallo stato italiano.
Il costo del denaro in Italia nei primi mesi del 2014
Secondo le ultime indagine compiute da Confartigianato, il denaro in Italia continua ad avere un costo molto alto rispetto a quello utilizzato negli altri paesi dell’Unione Europea.
Standard&Poor’s conferma il rating dell’Italia
L’agenzia di rating americana Standard & Poor’s ha confermato nei giorni scorsi il giudizio sull’affidabilità dell’Italia, che resta così confermata sul suo BBB/A-2, ma ha anche precisato in una nota le condizioni di questa temporanea promozione del debito sovrano a breve e a lungo termine.
Val d’Aosta: tassi più alti d’Italia
Nella “Giornata dell’economia” e’ stato evidenziato in Valle d’Aosta una differenza di due punti percentuali nel tasso annuo effettivo globale (Taeg) nella regione rispetto ad altre zone del Nord Italia. L’analisi dei tassi applicati in Valle d’Aosta dalle banche sarà oggetto di un incontro convocato per domani dal presidente della Regione, Augusto Rollandin, alla quale prenderà parte anche l’assessore alle finanze Claudio Lavoyer. La riunione ha lo scopo di chiarire i motivi che spingono il tasso sugli affidi, in particolare alle imprese, di due punti superiore a quello applicato a Bolzano. Per quanto riguarda i prestiti a medio e lungo termine la percentuale e’ del 4,00 in Valle d’Aosta, risultando il tasso più alto fra tutte le regioni italiane, contro il 2,99 in Trentino Alto Adige (3,20 a Bolzano) mentre la media nazionale e’ del 2,68 per cento.
Otto per mille, le scelte degli italiani
Italiani brava gente, verrebbe da dire. Se c’è un modo per capire le nostre idee e le nostre preferenze nel campo delle “donazioni”, conviene dare un occhio alle destinazioni effettuate dell’otto per mille. Per il terzo anno consecutivo i contribuenti italiani hanno deciso di destinare la quota di imposta sul reddito del 2008 ad associazioni no profit Onlus. Beneficienza, aiuti vari, uno sguardo nelle zone meno agiate, in Italia e all’estero. La somma complessiva versata dai contribuenti con la dichiarazione dei redditi ammonta addirittura a 415,6 milioni di euro. Di questi 397,5 milioni sono stati distribuiti tra gli enti accreditati. In testa, la categoria del volontariato che incassa ben 265,8 milioni di euro: Medici senza frontiere (9,2 milioni), Emergency (9,1 milioni), seguiti da Unicef (7,6 milioni) e Associazione italiana ricerca sul Cancro (5,9 milioni), si confermano alcune delle realtà più sostenute.
Gli occhiali chiedono aiuto, arrivano gli olandesi
Se anche gli occhiali made in Italy sono in difficoltà, ecco allora arrivare gli orange a salvarli. Il fondo delle Antille olandesi Hal Investment ha sottoscritto infatti un aumento di capitale per ristrutturare il debito di Safilo, l’azienda padovana produttrice di occhiali e in stato di crisi. La società, in mano alla famiglia Tabacchi (Only 3T), ha diffuso una nota in cui conferma un versamento di 12,8 milioni di euro da parte di Multibrands Italya, una controllata del fondo olandese. Per tornare a respirare vista la crisi che è arrivata anche in questo settore. L’operazione di ricapitalizzazione rientra nel piano di salvataggio di Safilo che avverrà attraverso l’incremento della quota di Hal nel capitale sociale del gruppo veneto e la ristrutturazione del suo debito. Il restyling finanziario farà diminuire di 24 milioni di euro (dagli attuali 324 ai 300 presunti, ndr.) l’ammontare complessivo del finanziamento da 400 milioni di euro contratto da Safilo con un pool di banche (tra cui Intesa San Paolo e Unicredit) nel 2006. L’efficacia dell’accordo è comunque condizionato dall’effettiva sottoscrizione e liberazione da parte di Hal degli aumenti di capitale previsti, tra cui un secondo – a breve – di ulteriori 250 milioni di euro da offrire in opzione a tutti i soci del gruppo.