Nel corso degli ultimi otto anni è venuta profondamente a cambiare la ricchezza degli uomini e delle famiglie più ricche d’ Italia. I loro patrimoni, infatti, non sono più derivanti da rendite e prodotti finanziari di diverso genere, ma fanno capo soprattutto al mondo produttivo.
> Si riduce la ricchezza delle famiglie italiane nel 2014
Lo ha di recente rivelato una approfondita indagine compiuta da Repubblica, volta a tracciare la distribuzione della ricchezza tra gli italiani. Ne è risultato che nel 2014, a distanza di circa otto anni dall’ inizio della crisi economica del 2008,le dieci famiglie più ricche d’ Italia non fondano più la loro ricchezza su investimenti in borsa e altri beni mobiliari, ma sulle più solide certezze del mattone e dell’industria. Ma non solo. Queste famiglie italiane possiedono in totale una ricchezza pari al doppio di quella posseduta dalla maggior parte delle famiglie italiane, circa 18 milioni di persone.
> La composizione del portafoglio degli italiani ad inizio 2014
L’ indagine compiuta da Repubblica sulla distribuzione della ricchezza tra le famiglie italiane ha infatti rilevato che dall’ inizino della crisi economica sono venute a cambiare anche le cifre relative alla distribuzione della ricchezza. Sono infatti poche decine le famiglie facoltose che accentrano nelle loro mani le maggiori ricchezze del paese. I loro cognomi sono del resto ben noti e fanno capo a personaggi quali Diego della Valle, Montezemolo, Berlusconi, e così via. Quello che si può osservare, tuttavia, è che nel corso degli ultimi otto anni le dieci famiglie più ricche del paese hanno accumulato il doppio delle ricchezze detenute dalla maggioranza degli italiani, circa 18 milioni di persone appartenenti alla classe media.
Questo rapporto nei 10 anni precedenti era molto diverso e quasi rovesciato: la maggior della popolazione italiana deteneva il triplo della ricchezza detenuta dalle famiglie con i più alti patrimoni in Italia.