Standard&Poor’s conferma il rating dell’Italia

di Gianfilippo Verbani Commenta


 L’agenzia di rating americana Standard & Poor’s ha confermato nei giorni scorsi il giudizio sull’affidabilità dell’Italia, che resta così confermata sul suo  BBB/A-2, ma ha anche precisato in una nota le condizioni di questa temporanea promozione del debito sovrano a breve e a lungo termine. Moody’s lancia l’allarme sui rischi dei titoli assicurativi

Gli americani hanno infatti richiamato l’Italia sulla necessità di incrementare gli interventi per la crescita e i processi di riforma, altrimenti, da qui a tre mesi l’agenzia sarà costretta a rivedere a ribasso il proprio giudizio e ci sarà una possibilità su tre che il rating venga abbassato.

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L’economia italiana viene infatti vista come ricca e diversificata, ma anche densa di rischi, derivanti soprattutto dalla lentezza della ripresa e dalla fragilità connaturata all’esistenza di un così alto debito pubblico. Di conseguenza l’outlook resta negativo e anche le previsioni dell’agenzia americana sull’andamento del rapporto deficit – PIL italiano per il 2013 e il 2014 non sono positive.

Standard & Poor’s prevede infatti sia per il 2013 che per il 2014 un rapporto al 3 per cento. I nodi cruciali dell’Italia, quindi, sono rappresentati non solo dal debito sovrano, ma anche dalle capacità di ripresa dell’economia. Servono ulteriori riforme nel mercato del lavoro, dopo i primi passi apportati dalla Legge di Stabilità.

L’agenzia di rating fa anche notare che in Italia esiste un meccanismo di trasmissione monetaria malfunzionante, che non permette bene la circolazione del credito, che vive condizioni molto rigide sia a livello privato che a livello di imprese.