Caro-vita in Italia, la città più colpita resta Verona

Bisogna approfondire un tema delicato come quello del caro-vita in Italia, visto che Verona sotto questo punto di vista pare non passarsela benissimo se pensiamo che durante il mese di aprile i prezzi pare siano saliti del 2,2%, contro la media pari all’1,9% in Italia. Un trend, quello emerso nel corso degli ultimi giorni, che sarebbe connesso soprattutto a spese per abitazione, bollette e alimentari.

I pro e i contro dell’euro in Italia secondo Antonio Fazio

 Da diversi mesi la crisi economica e la recessione hanno portato in Italia alla riapertura del dibattito sui pro e i contro dell’euro, la moneta unica che costituisce uno dei capisaldi della politica europea del nostro paese. L’Italia, infatti, a partire dalla prima introduzione dell’euro, è entrata a far parte dell’Eurozona e, nonostante la difficile situazione appare ancora molto legata alla moneta unica. 

L’Italia è ancora a rischio deflazione per il Ministro Padoan

 Mancano ancora alcuni giorni alla riunione del board della Banca Centrale Europea, BCE, il quale si riunirà il prossimo 4 dicembre, ma dall’Italia il Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan si esprime sulle condizioni del nostro paese. Difficili ancora una volta. 

Gli italiani tornano ad investire nel 2014 secondo ING Direct

 Il settore finanziario torna a crescere in Italia nel 2014 con effetti positivi che si fanno intravedere proprio attraverso le condizioni economiche percepite dai cittadini e dai consumatori stessi. Lo ha rilevato un recente studio compiuto da ING Direct, grande istituzione bancaria mondiale, la quale ha analizzato i dati relativi al 2014 dell’Indice di Benessere Finanziario o IBF.

Cresce il risparmio degli italiani nel 2014

 Nel corso del 2014 ricomincia a crescere la propensione al risparmio degli italiani e si tratta di un segnale positivo sul fronte della ripresa. Le famiglie italiane sono cioè tornate a risparmiare dopo anni molto difficili, e la stessa cosa capita anche gli imprenditori, sulla base delle scelte finanziarie compiute nella prima metà dell’anno. 

Una moneta da 5 euro celebra il semestre UE dell’Italia

 A partire dal 1 luglio 2014 l’Italia ha cominciato, come annunciato, il suo semestre di presidenza del Consiglio dell’unione Europea e il lieto evento è stato sottolineato in patria anche da una emissione speciale. Una moneta molto particolare è stata infatti coniata per ricordare questo evento e per esserne il simbolo nelle missioni italiane nel mondo.

I titoli di stato italiani – Il problema del debito e la proposta dell’FMI

 Numerosi sono gli italiani che nel corso degli anni hanno con fiducia continuato ad investire in titoli di stato nazionali, prodotti per i quali è ora prevista anche una riduzione della tassazione sulle rendite finanziarie. Ma le condizioni di coloro che investono in titoli di stato potrebbero presto cambiare a causa dell’alto livello di debito raggiunto dallo stato italiano.

Standard&Poor’s conferma il rating dell’Italia

 L’agenzia di rating americana Standard & Poor’s ha confermato nei giorni scorsi il giudizio sull’affidabilità dell’Italia, che resta così confermata sul suo  BBB/A-2, ma ha anche precisato in una nota le condizioni di questa temporanea promozione del debito sovrano a breve e a lungo termine.

Val d’Aosta: tassi più alti d’Italia

 Nella “Giornata dell’economia” e’ stato evidenziato in Valle d’Aosta una differenza di due punti percentuali nel tasso annuo effettivo globale (Taeg) nella regione rispetto ad altre zone del Nord Italia. L’analisi dei tassi applicati in Valle d’Aosta dalle banche sarà oggetto di un incontro convocato per domani dal presidente della Regione, Augusto Rollandin, alla quale prenderà parte anche l’assessore alle finanze Claudio Lavoyer. La riunione ha lo scopo di chiarire i motivi che spingono il tasso sugli affidi, in particolare alle imprese, di due punti superiore a quello applicato a Bolzano. Per quanto riguarda i prestiti a medio e lungo termine la percentuale e’ del 4,00 in Valle d’Aosta, risultando il tasso più alto fra tutte le regioni italiane, contro il 2,99 in Trentino Alto Adige (3,20 a Bolzano) mentre la media nazionale e’ del 2,68 per cento.

Otto per mille, le scelte degli italiani

 Italiani brava gente, verrebbe da dire. Se c’è un modo per capire le nostre idee e le nostre preferenze nel campo delle “donazioni”, conviene dare un occhio alle destinazioni effettuate dell’otto per mille. Per il terzo anno consecutivo i contribuenti italiani hanno deciso di destinare la quota di imposta sul reddito del 2008 ad associazioni no profit Onlus. Beneficienza, aiuti vari, uno sguardo nelle zone meno agiate, in Italia e all’estero. La somma complessiva versata dai contribuenti con la dichiarazione dei redditi ammonta addirittura a 415,6 milioni di euro. Di questi 397,5 milioni sono stati distribuiti tra gli enti accreditati. In testa, la categoria del volontariato che incassa ben 265,8 milioni di euro: Medici senza frontiere (9,2 milioni), Emergency (9,1 milioni), seguiti da Unicef (7,6 milioni) e Associazione italiana ricerca sul Cancro (5,9 milioni), si confermano alcune delle realtà più sostenute.