L’accordo per il rilancio delle piccole e medie imprese, promosso nel 2009 dalla Provincia e dalla Camera di commercio di Modena, è stato rinnovato anche per l’anno in corso. A ricordarlo è stata proprio l’Amministrazione provinciale che, intanto, ha tracciato un bilancio sui risultati sin qui ottenuti; nel dettaglio, sono stati erogati complessivamente 53 milioni di euro di finanziamenti agevolati a favore di oltre seicento imprese modenesi, 631 per l’esattezza. Il tutto grazie ai crediti agevolati ottenibili con il Fondo di cogaranzia regionale che mira al sostegno della liquidità delle PMI del comparto industriale. Così come per l’accordo provinciale, al quale aderiscono ben sette banche e quattro consorzi fidi, dall’inizio del corrente anno sono arrivate 28 domande di finanziamento da parte di altrettante imprese operanti, in prevalenza, nel settore del commercio ed in quello dei servizi.
finanziamenti pmi
Finanziamenti Bnl per agricoltura e agroalimentare
Il Responsabile della Divisione Retail e Private di BNL, Marco Tarantola, e Roberto Grassa, Consigliere Delegato di CreditAgri Italia, hanno siglato nei giorni scorsi un importante accordo per sostenere l’accesso al credito delle imprese operanti nel settore agricolo ed in quello agro-alimentare. L’intesa, in particolare, attiva un plafond pari ad oltre 20 milioni di euro per la concessione di finanziamenti ordinari ed agevolati, ma anche per fornire consulenza personalizzata e servizi in ambito creditizio e finanziario al fine di dare sostegno ai progetti di investimento delle PMI del comparto. BNL, Gruppo BNP Paribas, è da sempre vicina ed attenta alle esigenze di credito delle PMI agricole. Non a caso l’Istituto ha ideato “AgriBusiness“, un’ampia gamma di finanziamenti attraverso i quali, tra l’altro, si possono realizzare investimenti a lungo termine, puntare sulle rinnovabili, acquistare terreni o, ad esempio, agevolare le attività legate all’invecchiamento dei vini.
Finanziamento per l’acquisto di beni strumentali durevoli
Un finanziamento per le piccole e medie imprese, con la finalità di acquisto di beni strumentali durevoli; il tutto con la possibilità di accesso al credito da parte di tutte le tipologie di attività commerciali. Si presenta così “Flexicredito”, il finanziamento per l’acquisto di beni strumentali durevoli ideato da Unicredit S.p.A., e proposto attraverso le proprie Agenzie, ovverosia quelle di Unicredit Banca, Banco di Sicilia e Unicredit Banca di Roma. Con il prodotto si può ottenere credito da un minimo di 2.500 ad un massimo di 100 mila euro con piano di ammortamento avente una durata di minimo 3 e massimo sei anni con la formula del tasso variabile. Il rimborso delle somme erogate può avvenire con cadenza mensile, ma anche trimestrale oppure semestrale. Flexicredito viene concesso alla PMI con la formula del fido, ragion per cui l’azienda va a pagare gli interessi solo ed esclusivamente sulle somme che risultano essere effettivamente utilizzate.
Finanziamenti imprese: accordo Sace-Sparkasse
Dare sostegno alle imprese italiane per l’espansione commerciale fuori dai nostri confini, e per i processi di internazionalizzazione. Con questa finalità Sace da un lato, e la Sparkasse Cassa di Risparmio di Bolzano dall’altro, hanno siglato un accordo grazie al quale sarà messo a disposizione un plafond per le PMI pari a 20 milioni di euro. L’accordo, in particolare, è stato siglato dal Chief Operating Officer di Sace, Raoul Ascari, e dal Chief Corporate Banking di Sparkasse Cassa di Risparmio di Bolzano, Stefano Ortolano, a favore delle imprese del Nord Est e dell’Alto Adige che puntano all’accesso al credito al fine di poter andare a finanziare i progetti di crescita sui mercati esteri.
Finanziamenti liquidità imprese nella Regione Lombardia
Nell’ambito di un accordo tra la Regione Lombardia e la BEI, la Banca Europea per gli Investimenti, sono pronti finanziamenti a favore delle imprese per un controvalore complessivo pari a 500 milioni di euro. A darne notizia è stata l’Amministrazione regionale nel sottolineare come, sul totale delle risorse stanziate, 200 milioni di euro di finanziamenti Bei vadano a Finlombarda con il fine di dare sostegno nell’accesso al credito alle PMI del comparto manifatturiero; gli altri 300 milioni di euro, invece, saranno erogati alle piccole e medie imprese andando a coinvolgere il sistema bancario. Inoltre, tendendo conto delle linee di intervento che saranno attivate, la Regione Lombardia metterà sul piatto altri 23 milioni di euro con la finalità di abbattere gli interessi applicati sui finanziamenti.
Finanziamenti PMI per le società neo quotate
L’ABI e Borsa Italiana hanno siglato un’intesa, “Ipo bank facility“, che riguarda la concessione di linee di credito esclusivamente per le imprese neo quotate. Tale progetto va ad affiancarsi all’accordo quadro che è stato siglato nel 2010 per promuovere la quotazione come strumento di crescita, in special modo delle piccole e medie imprese. A darne notizia è stata proprio l’Associazione Bancaria Italiana nel mettere in risalto come a tale iniziativa abbiano partecipato tutti i principali gruppi bancari italiani. L’accordo è molto importante in quanto le società neo quotate, dopo aver raccolto i capitali sul mercato, attraverso il collocamento azionario, potranno andare a raddoppiare, ed in certi casi triplicare le risorse finanziarie a disposizione attraverso delle specifiche linee di credito.
Banche e prestiti: Basilea3, rischio restrizione credito
Con l’entrata in vigore delle regole di Basilea3, così come sono state approntate, c’è il rischio di una restrizione del credito con conseguenti ripercussioni sul sistema produttivo non solo italiano, ma europeo. E’ questa, in estrema sintesi, la posizione dell’ABI, Associazione Bancaria Italiana, in concomitanza con l’avvio dei lavori di un convegno annuale incentrato proprio sugli approfondimenti su Basilea3 e sull’impatto che avrà sull’economia reale. Secondo Giovanni Sabatini, direttore generale dell’ABI, che ha aperto i lavori del convegno, servono regole in sintonia con l’economia reale e con l’attuale congiuntura senza andare a modificare quello che è l’impianto, l’ossatura di Basilea3.
Cariparma Finanziamento Scelgo Io
Per le piccole imprese, ma anche per i liberi professionisti che vogliono stipulare un finanziamento per investimenti aziendali e professionali, e che vogliono far leva su un prodotto veramente e realmente flessibile. Sono questi gli obiettivi di “Scelgo Io“, la gamma di finanziamenti business ideata da Cariparma, Istituto di credito del Crédit Agricole. I finanziamenti “Scelgo Io” di Cariparma, non a caso, permettono al libero professionista o alla piccola e media impresa, in caso di necessità e di opportunità, di poter esercitare una tra due opzioni a scelta. Una di queste opzioni permette di andare a sospendere il pagamento della quota capitale del finanziamento “Scelgo Io” per una durata pari a ben dodici mesi. Oppure il soggetto contraente può all’occorrenza esercitare l’altra opzione consistente nella possibilità di andare ad aumentare oppure a ridurre la rata mensile da pagare fino a ben il 30%.
Finanziamenti PMI: Abi e Ance insieme per il credito
Considerando che nel settore dell‘edilizia in Italia la congiuntura economica, così come l’economia italiana nel suo complesso, risulta essere ancora particolarmente delicata, Paolo Buzzetti, presidente dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) da un lato, e Giuseppe Mussari, Presidente dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI) dall’altro, hanno siglato un accordo congiunto finalizzato a favorire l’accesso al credito alle aziende del comparto. A darne notizia con un comunicato ufficiale è stata proprio l’Associazione Bancaria Italiana nel precisare come l’accordo, al fine di sviluppare e rafforzare ulteriormente il rapporto banca-impresa, preveda l’istituzione di un gruppo di lavoro congiunto tra l’ABI e l’ANCE che, analizzando e valutando proprio la dinamica legata al rapporto tra banche ed imprese, punti a risolvere i problemi di liquidità delle aziende delle costruzioni.
Finanziamenti PMI: allungamento con il Fondo di Garanzia
Nell’ambito delle misure a sostegno del credito delle piccole e medie imprese, è diventata pienamente operativa la misura che permette alle PMI di allungare i piani di ammortamento dei finanziamenti dopo essersi avvalsi nei mesi scorsi della moratoria, ovverosia della sospensione del pagamento della quota capitale del debito da rimborsare alle banche. A darne notizia è stata l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, dopo che al riguardo è stata raggiunta l’intesa sia per la Convenzione sulla provvista, da parte della Cdp, Cassa Depositi e Prestiti, sia per la copertura del Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese. Tutto si basa sul “Nuovo accordo per il credito alle Pmi” che è stato stipulato nello scorso mese di febbraio 2011 con il Governo e con le Associazioni di categoria delle imprese e dei professionisti.
Prestito Soci: Ricap di Intesa Sanpaolo
Ai fini del rafforzamento patrimoniale dell’azienda attraverso un’operazione di aumento di capitale, il Gruppo bancario Intesa Sanpaolo, ai soci di un’impresa costituita sotto la forma giuridica di una società di capitale, può offrire l’opportunità di stipulare “Ricap Prestito Soci“, il finanziamento che agevola i processi di ricapitalizzazione a fronte di un massimale erogabile pari a 500 mila euro, e massima flessibilità per quel che riguarda i rimborsi in quanto la rata può essere addebitata con cadenza mensile, trimestrale oppure semestrale. Al prodotto possono in particolare accedere i soci d’impresa appartenenti a settori quali il commercio, l’industria, il turismo, i servizi e, in generale, il terziario, mentre sono escluse le operazioni di ricapitalizzazione di soci d’impresa appartenenti ai settori edilizio e/o immobiliare. “Ricap Prestito Soci” di Intesa Sanpaolo può essere rimborsato con la rata indicizzata a tasso fisso, oppure a tasso variabile, a fronte di un importo minimo erogabile pari a 50 mila euro, ed una durata che può essere scelta di minimo 2, ovverosia 24 rate, e massimo 10 anni, ovverosia 120 rate mensili.
Finanziamenti PMI: Credem e Sace insieme per i mercati esteri
Nell’ambito del rinnovo di un accordo stipulato tra le parti lo scorso anno, il Credem, Gruppo bancario Credito Emiliano da un lato, e la società Sace dall’altro, hanno reso noto lo stanziamento di un plafond pari a complessivi 10 milioni di euro con la finalità di miglioramento della competitività, sui mercati esteri, delle imprese italiane. Con il plafond a disposizione potranno essere concessi finanziamenti che, erogati dal Credito Emiliano, risultano essere garantiti fino ad una quota pari al 70% da Sace, società leader proprio nel settore dell’assicurazione sul credito; possono ottenere i finanziamenti tutte quelle piccole e medie imprese che, aventi un giro d’affari non superiore ai 250 milioni di euro, generano una quota pari ad almeno il 10% dall’estero. Il credito potrà essere utilizzato per attività connesse alla crescita sui mercati internazionali, tra cui la pubblicità, la partecipazione e la promozione aziendale presso fiere internazionali, ma anche per acquistare immobili, terreni, o per ristrutturazioni edilizie.
Finanziamenti PMI Milano: contributi a fondo perduto per l’innovazione
Un contributo a fondo perduto pari a ben 7.500 euro massimi per ogni piccola impresa commerciale che è impegnata in investimenti per l’innovazione tecnologica. E’ questo il finanziamento per l’innovazione delle imprese milanesi rientrante in “Innova-Retail“, un apposito Bando con il quale la Camera di Commercio di Milano punta a sostenere il sistema imprenditoriale con una dotazione finanziaria complessiva pari a 300 mila euro nel campo non solo dell’hardware e del software, ma anche dell’energia, della logistica e della sicurezza. La promozione dei percorsi, dei progetti e degli investimenti in innovazione viene portata avanti dalla Camera di Commercio in virtù del fatto che i brevetti lombardi nell’ultimo anno sono cresciuti con Milano che svetta tra l’altro al primo posto, ed a seguire Brescia e Bergamo in termini numerici, mentre per crescita spiccano, con tasso di incremento superiori alla media nazionale, Sondrio, Lecco e Como.
Microcredito Regione Piemonte a supporto delle idee imprenditoriali
Nella Regione Piemonte, a valere sulle iniziative di microcredito per il sostegno ed il supporto alle idee imprenditoriali, arriva il tutor, una figura che permetterà di accogliere, di monitorare ed accompagnare i richiedenti nell’accesso al Fondo regionale di garanzia che consta di uno stanziamento regionale di due milioni di euro cui si aggiungono risorse pari a 630 mila euro messi a disposizione da Unioncamere Piemonte, un milione di euro dalla Compagnia di San Paolo, e 300 mila euro da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo. Il tutor per il microcredito sarà disponibile attraverso una rete di istituzioni no profit nell’ambito di un protocollo d’intesa siglato dalla Regione con la Compagnia di San Paolo, la Fondazione don Mario Operti, la Confcommercio Piemonte e la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.