Microcredito Regione Piemonte a supporto delle idee imprenditoriali

di Gianfilippo Verbani 2


 Nella Regione Piemonte, a valere sulle iniziative di microcredito per il sostegno ed il supporto alle idee imprenditoriali, arriva il tutor, una figura che permetterà di accogliere, di monitorare ed accompagnare i richiedenti nell’accesso al Fondo regionale di garanzia che consta di uno stanziamento regionale di due milioni di euro cui si aggiungono risorse pari a 630 mila euro messi a disposizione da Unioncamere Piemonte, un milione di euro dalla Compagnia di San Paolo, e 300 mila euro da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo. Il tutor per il microcredito sarà disponibile attraverso una rete di istituzioni no profit nell’ambito di un protocollo d’intesa siglato dalla Regione con la Compagnia di San Paolo, la Fondazione don Mario Operti, la Confcommercio Piemonte e la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.

La figura del tutor è rappresentata da un volontario con adeguata qualifica che valuterà le idee presentate da parte dei futuri imprenditori che saranno assistiti sia per presentare la domanda, sia per scegliere l’Istituto di credito convenzionato che permetterà di accedere al microcredito. In questo modo chi ha un’idea imprenditoriale, ma nello stesso tempo non è un soggetto bancabile, può portarla avanti e finanziarla con l’accesso al microcredito e grazie alle coperture offerte dal Fondo di garanzia. La misura è chiaramente quella di permettere l’avvio di nuove imprese e sostenere l’occupazione in una Regione come il Piemonte che al pari di tante altre nel nostro Paese ha accusato gli effetti negativi della crisi finanziaria ed economica.

La creazione di nuove imprese, a favore di chi non avrebbe senza il microcredito i mezzi finanziari per farlo, nonché la creazione nuove attività di lavoro autonomo, permetterà di combattere anche l’esclusione sociale che spesso colpisce i giovani e coloro che, magari con un’età sopra i 40 anni, sono stati espulsi dal mondo del lavoro e faticano a rientrare, anche a causa di scarse opportunità, nel circuito dell’occupazione.


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