Un’indagine molto interessante dell’Acri ha aperto un discussione sull’Europa e l’Euro. Ecco cosa è stato etto i occasione della 91a Giornata Mondiale del Risparmio.
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La Banca Nazionale Svizzera azzera il tasso di cambio con l’euro
Con una manovra a sorpresa ormai un poco datata, risalente al 2011, la Banca Nazionale Svizzera ha azzerato il tasso di cambio tra l’ euro e il franco svizzero, andando ad annullare quello 0,20 per cento che rendeva conveniente stipulare mutui e altri prodotti finanziari nella valuta elvetica. Nel 2011, infatti, un euro valeva circa 1 franco e 20 centesimi.
La Grecia potrebbe uscire dall’euro dopo le elezioni
Con l’inizio del nuovo anno l’Eurozona ha acquisito un nuovo paese all’interno del gruppo della moneta unica, la Lituania, che da anni aveva messo in atto politiche di contenimento per arrivare ad entrare nel novero dei paesi che condividono l’euro. Ma ad una felice entrata potrebbe presto seguire una uscita anticipata e annunciata, quella della Grecia. La nazione ellenica sarà infatti interessata il prossimo 25 gennaio 2015 dalle elezioni politiche e in caso di vittoria di Tsipras già si parla di una sua possibile uscita dall’Eurozona.
La Lituania muove i primi passi all’interno dell’Eurozona
Con lo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre 2014 non è solo iniziato un nuovo anno, ma anche una nuova fase per la politica monetaria europea. Un nuovo paese, infatti, la Lituania, una delle tre repubbliche baltiche, insieme alla Estonia e alla Lettonia, ha fatto ufficialmente il suo ingresso nell’Eurozona, diventando il 19 esimo paese che a rinunciato alla divisa nazionale in favore dell’euro.
La situazione economica della Lituania prima dell’ingresso nell’euro
A partire del 1 gennaio 2015 anche la Lituania, la terza tra le Repubbliche baltiche d’Europa, entrerà ufficialmente a far parte dell’euro, di quei paesi, tra cui anche molti soci fondatori, che hanno fatto già da diverso tempo dell’euro la loro moneta unica. La sua situazione economica, in questo momento, appare addirittura migliore di quella di altri paesi già appartenenti all’Eurozona. Vediamo quindi in maniera più approfondita come si presenta la Lituania a pochi giorni dal suo ingresso dal punto di vista di PIl, debito pubblico, disoccupazione e deficit.
Anche la Lituania nell’Eurozona da gennaio 2015
A partire dal prossimo 1 gennaio 2015 l’Eurozona, l’insieme dei paesi europei che condividono la moneta unica, sarà ancora più largo. Entrerà a far parte del gruppo anche la Lituania, l’ultima delle repubbliche baltiche ad aderire alla valuta comune. Ancora una volta, quindi, l’Eurozona risulta attraente per nazioni che vogliono imprimere una nuova marcia alla loro economia.
Le prospettive future del cambio euro – dollaro
Nel corso degli ultimi mesi il biglietto verde degli Stati Uniti, il dollaro, ha progressivamente rafforzato la sua posizione e il suo valore nei confronti della colorata moneta unica europea, l’euro, che ha perso parte della sua forza in seguito agli ultimi sviluppi che hanno interessato l’economia del Vecchio Continente e la relativa politica monetaria.
Si riduce la distanza tra l’euro e il dollaro
Euro e dollaro da molti mesi hanno costituito gli aghi di una bilancia che sembrava destinata a favorire costantemente il primo nei confronti del secondo. Ma negli ultimi mesi la situazione che sembra quasi immutabile è cominciata a cambiare. Colpa delle ultime vicende occorse all’economia europea in generale e a quella americana.
I pro e i contro dell’euro in Italia secondo Antonio Fazio
Da diversi mesi la crisi economica e la recessione hanno portato in Italia alla riapertura del dibattito sui pro e i contro dell’euro, la moneta unica che costituisce uno dei capisaldi della politica europea del nostro paese. L’Italia, infatti, a partire dalla prima introduzione dell’euro, è entrata a far parte dell’Eurozona e, nonostante la difficile situazione appare ancora molto legata alla moneta unica.
Le possibili mosse della BCE per la ripresa economica
In una recente audizione tenuta davanti al Parlamento Europeo, il Presidente della Banca Centrale Europea – BCE – Mario Draghi ha rilevato come per l’Unione e i suoi Stati in questo momento storico esistano ancora evidenti rischi a ribasso, i quali potrebbero vanificare anche gli sforzi di politica monetaria compiuti dall’Istituto negli ultimi mesi.
La Banca Centrale Europea è in “ritardo” rispetto alla Fed
La Banca Centrale Europea catalizzerà la giornata odierna, poichè nel primo pomeriggio verrà comunicata la decisione di Draghi in merito ai tassi di interesse in Europa.
Nella riunione della Banca Centrale Europea, non ci saranno particolari cambiamenti
Pochi movimenti sui mercati finanziari in questa prima giornata di scambi settembrini, con il dollaro americano che rimane sui livelli raggiunti mantenendo il gain sull’euro, con un trend sempre a favore dell’Usd.
Aumentano le banconote false da 20 euro in circolazione
Attenzione alle banconote false circolanti in Italia. Il nuovo allarme contro la contraffazione degli euro cartacei arriva questa volta dalla Banca d’Italia che ha stilato un bilancio relativo al primo semestre del 2014. Nella prima parte di questo anno, infatti, la massima istituzione bancaria italiana ha ritirato dalla circolazione, perché contraffatte, più di 74 mila banconote, corrispondenti al 6,5 per cento in più rispetto all’anno precedente.
Banconote da 50 euro prima serie – Come riconoscere quelle vere
Con l’arrivo dell’estate ci sarà sicuramente una maggiore circolazione di denaro negli stati europei, perché maggiore sarà il numero delle persone che si sposteranno nelle diverse zone del continente. Si potrà avere l’occasione di ricevere banconote e monete provenienti da tutti gli stati europei che aderiscono alla zona euro, ma una tale reciprocità potrà voler dire anche alzare momentaneamente la guardia nei confronti della circolazione di possibili falsi.