La situazione economica della Lituania prima dell’ingresso nell’euro

di Gianfilippo Verbani Commenta

Ecco come si presenta la Lituania a pochi giorni dal suo ingresso nella moneta unica europea, l'euro, dal punto di vista di PIl, debito pubblico, disoccupazione e deficit.


 A partire del 1 gennaio 2015 anche la Lituania, la terza tra le Repubbliche baltiche d’Europa, entrerà ufficialmente a far parte dell’euro, di quei paesi, tra cui anche molti soci fondatori, che hanno fatto già da diverso tempo dell’euro la loro moneta unica. La sua situazione economica, in questo momento, appare addirittura migliore di quella di altri paesi già appartenenti all’Eurozona. Vediamo quindi in maniera più approfondita come si presenta la Lituania a pochi giorni dal suo ingresso dal punto di vista di PIl, debito pubblico, disoccupazione e deficit. 

Anche la Lituania nell’Eurozona da gennaio 2015

Per quanto riguarda il Prodotto Interno Lordo,  il Pil pro-capite è passato dal 35 per cento della media Ue nel 1995 al previsto 78 per cento del 2015. Quest’anno è salito fino a 19.400 anche se ancora lontano dalle medie dei paesi dell’Eurozona di più vecchia data, Italia compresa. Per quanto riguarda invece il debito pubblico nazionale, la Lituania, anche su indicazione della stessa BCE, può essere d’esempio agli altri paesi, perché nessuno di loro si trova all’interno dei parametri previsti dagli accordi, che presentano un massimo del 60 per cento.

Si riduce la distanza tra l’euro e il dollaro

Sempre per i parametri di Maastricht il disavanzo di bilancio non dovrebbe superare il 3 per cento del Pil: la Lituania è al momento al 2,6 per cento, dato che si confronta con il 2,8 per cento  dell’Eurozona e il 3,2 per cento dell’Unione europea.

Per quanto riguarda infine i livelli della disoccupazione, non sono molto bassi, ma anche quelli degli altri paesi europei non vengono presi in considerazione quanto di parla di euro e di Europa.