Nel corso degli ultimi mesi il biglietto verde degli Stati Uniti, il dollaro, ha progressivamente rafforzato la sua posizione e il suo valore nei confronti della colorata moneta unica europea, l’euro, che ha perso parte della sua forza in seguito agli ultimi sviluppi che hanno interessato l’economia del Vecchio Continente e la relativa politica monetaria.
> Si riduce la distanza tra l’euro e il dollaro
Il risultato di questa tendenza porta ora gli esperti di settore ad avere visioni e prospettive del tutto diverse nei confronti dei successivi sviluppi della situazione. Formulare delle corrette previsioni sul mercato dei cambi è abbastanza difficile, ma le tendenze principali sembrano essere due.
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Secondo la prima visione il dollaro, dopo una rapida crescita, e arrivato al valore di 1,2 euro, troverà ancora poco spazio per sottrarre terreno all’euro. All’inizio dell’anno il dollaro si trovare in una situazione di debolezza nei confronti dell’euro, ma ora il gap è stato recuperato. Secondo gli esperti di Frame Asset Management il dollaro potrà arrivare ad un massimo di 1,21 o 1,2 ma non più giù.
Secondo gli esperti del fondo M&G Global Macro Bond, invece, il dollaro avrà lo spazio per rafforzarsi ancora nei confronti del dollaro. Si prevede quindi una crescita, in quanto
ci sono tutti gli ingredienti per una buona performance della valuta americana anche nel lungo termine.
L’economia degli Stati Uniti sta crescendo infatti ad un ritmo necessariamente superiore a quello di altri Paesi, tra cui l’Europa e il Giappone, per cui le prospettive sono ottimiste.