In un post pubblicato prima di questo abbiamo presentato i nuovi servizi di pagamento digitale offerti dall’applicazione Jiffy, che potrà essere utilizzata per effettuare bonifici di piccolo taglio in totale sicurezza in tutta l’aerea SEPA. I bonifici avverranno così in modo veloce e in tempo reale.
bonifici
Arriva Jiffy, l’app per effettuare i bonifici dallo smartphone
A breve anche nel nostro Paese i pagamenti digitali diventeranno sempre più facili e frequenti. A permettere questo atteso salto di qualità sarà l’introduzione di una nuova app utilizzabile attraverso il proprio smartphone o device mobile. Si tratta di Jiffy, applicazione che permette di effettuare in pochissimi secondi un bonifico in tempo reale.
ll Credit Suisse blocca i bonifici da e verso Cuba
Possono le banche del mondo rifiutare di compiere operazioni richieste dai clienti? A quanto pare ancora sì. È successo in Svizzera ad una cliente che voleva effettuare un bonifico di pochi euro a favore dell’Associazione Svizzera – Cuba, ma si è vista rifiutare in tronco l’effettuazione della operazione.
In che cosa consiste il bonifico SEPA
Il bonifico SEPA è il nuovo tipo di bonifico che a partire dal 1 febbraio 2014 ha sostituito tra gli strumenti bancari il bonifico ordinario nazionale utilizzato in precedenza.
Le principali caratteristiche dei bonifici e degli addebiti SEPA
A partire dallo scorso 1 febbraio 2014 i bonifici ordinari e i RID – gli addebiti in conto corrente –, due strumenti bancari molto diffusi, sono stati ufficialmente sostituiti dai relativi strumenti di pagamento SEPA, che hanno rimpiazzato i precedenti secondo le seguenti modalità:
Le novità per i conti correnti in seguito all’introduzione della SEPA
A partire dal 1 febbraio 2014, entrerà ufficialmente in vigore in Europa la cosiddetta SEPA, o Single Euro Payments Area, l’area unica europea in cui si potranno inviare e ricevere pagamenti in Euro. Questo provvedimento comunitario avrà come effetto, di conseguenza, l’introduzione di alcuni cambiamenti all’interno del mondo bancario e finanziario.
Conti correnti business del Credem
Un conto corrente con caratteristiche, costi e servizi inclusi in linea con la propria attività e con la frequenza di utilizzo. Si presenta così la gamma “Conto Business” del Credem, Gruppo Credito Emiliano, con i prodotti “Conto Business Web”, “Conto Business Senza Limiti“, “Conto Business 240” e “Conto Business 120”. Il più economico, in termini di costi fissi, è il “Conto Business Web“, ideato per le piccole e micro imprese che operano prevalentemente con i servizi di banca a distanza. “Conto Business Web” ha un canone mensile pari a 6 euro con tutte le operazioni online illimitate e gratuite; ma ci sono anche 10 versamenti gratis all’anno allo sportello, mentre per le operazioni effettuate fuori dai canali alternativi il costo per singola operazione è pari a 3 euro. Con il conto, per il primo anno, c’è gratis la Carta di Credito Ego Business, azzerabili negli anni successivi se all’anno si spendono più di 6 mila euro; se si spendono dai 3 mila ai 6 euro la quota annua associativa della Carta di Credito Ego Business, dal secondo anno, è pari a 30 euro, oppure 60 euro annui per spese annue sotto i 3 mila euro.
Conti correnti: Privilege di Banca Generali
Un conto corrente ricco, con il canone fisso e con condizioni speciali per la negoziazione in titoli. Sono questi i tratti caratteristici di “Privilege“, conto corrente di Banca Generali che offre, innanzitutto, un tasso sulla giacenza media mensile, fino a 50 mila euro, pari all’80% del tasso euribor con scadenza ad un mese. Comprese nel canone mensile, molto basso in quanto pari a soli 2,50 euro, ci sono la carta di credito oro ed il bancomat oro, mentre per quel che riguarda le operazioni di investimenti e trading in titoli, attraverso il contact center, le commissioni di raccolta degli ordini sono molto basse; viene infatti applicato lo 0,15% sulle obbligazioni domestiche e sui titoli di Stato, ovverosia Bot, Cct, Ctz, Ccteu e Btp, e solo lo 0,30% per i diritti d’opzione e per i titoli azionari. I bonifici Italia con il conto corrente Privilege di Banca Generali sono gratuiti così come a zero spese è la liquidazione degli interessi e tutte le operazioni di scrittura in conto. Inoltre, il tasso debitore, pari a massimo l’euribor ad un mese più uno spread pari al 2%, è particolarmente basso entro i livelli di fido attraverso il pegno su titoli.
Conti correnti: Leone di Banca Generali
Per chi vuole stipulare un conto corrente “tradizionale”, ovverosia da utilizzare in prevalenza come deposito per la liquidità, a fronte di poche movimentazioni nell’attesa di investire, Banca Generali propone “Leone“, il conto corrente che, innanzitutto, offre sulle giacenze libere, e quindi comunque con i soldi sempre disponibili, un tasso pari all’80% del tasso euribor ad un mese fino alle giacenze fino a 5 mila euro, mentre sugli importi eccedenti la soglia dei 5 mila euro il tasso è pari al 40% dell’euribor, sempre con scadenza pari ad un mese. Il conto corrente “Leone” di Banca Generali ha un tasso debitore pari a massimo l’euribor ad un mese più uno spread pari al 2% entro il fido garantito attraverso un pegno su titoli.
Conti correnti: Scooter di Banca MPS
E’ riservato ai giovani, di età compresa tra i 14 ed i 17 anni, ed è stato ideato dal Gruppo bancario Monte dei Paschi di Siena per incentivare al risparmio i correntisti sin dalla giovane età. Trattasi, nello specifico, del “Conto Scooter”, il conto corrente che, con un limite massimo di giacenza, pari a 10 mila euro, offre la carta bancomat PaschiGiovani, per il prelievo di contante dagli sportelli Atm del Gruppo MPS, al fine di poter sia gestire autonomamente i propri risparmi, sia soddisfare le piccole esigenze di spesa dei giovani. In linea con i conti correnti destinati ai giovani, il prodotto offre al titolare del Conto Scooter una buona remunerazione anche nel caso in cui le giacenze in conto siano modeste; le operazioni effettuate con il Conto Scooter sono inoltre gratuite così come senza l’applicazione di costi e spese sono le operazioni di liquidazione trimestrale.
Conto corrente ricaricabile con deposito titoli gratuito
Il deposito titoli è con spese di custodia e di amministrazione pari a zero in presenza di titoli di Stato, mentre il conto corrente è a canone mensile ma “ricaricabile”, ovverosia con la possibilità di poterlo azzerare sotto opportune condizioni. Si presenta così “Ricaricabile“, il conto corrente del Credem, Gruppo Credito Emiliano, per chi punta su un prodotto con tanti servizi bancari inclusi nel costo base e la possibilità di non dover sostenere spese aggiuntive per gli investimenti in titoli pubblici. In particolare, il canone mensile di “Ricaricabile” del Credem è pari a 4,50 euro, ma si azzera con un saldo medio pari a 4.000 euro e con la canalizzazione delle utenze e dello stipendio. Comprese nel canone azzerabile ci sono anche ben 80 operazioni annue, ovverosia una media di oltre sei al mese a fronte di prelievi Bancomat gratis presso gli Atm del Credem, unitamente ai primi 12 annui presso altre banche.
Conto corrente Zerotondo Under 26
Un conto corrente a zero spese, in modalità “self service” attraverso i canali alternativi alla filiale, ma a patto di avere un’età inferiore ai 26 anni. Si presenta così “Zerotondo Under 26“, il conto corrente a zero costi fissi del gruppo bancario Intesa Sanpaolo che offre ai giovani di poter risparmiare sul canone e sulle spese di gestione a fronte della massima autonomia per quel che riguarda l’operatività via Internet e/o via telefono. Compresi nelle zero spese fisse mensili, in particolare, ci sono la Banca online e via telefono, ma anche la carta Bancomat, l’estratto conto online, il libretto degli assegni, la domiciliazione delle utenze, i bonifici ordinari online e l’accredito dello stipendio. Il giovane, con un’età inferiore ai 26 anni, non paga tra l’altro, per le operazioni effettuate in filiale, neanche la commissione prevista, pari a 2,50 euro per operazione; dopo i 26 anni a carico del titolare del conto il costo, per operazioni che richiedono l’intervento del personale della Banca in filiale, è dovuto fermo restando che ogni mese il primo versamento di denaro è comunque e sempre gratuito.
Conti correnti zero canone
Quali e quanti sono in Italia i conti correnti a zero canone, ovverosia senza costi fissi mensili applicati dall’Istituto di credito? Ebbene, oramai quasi tutte le banche italiane propongono almeno un conto corrente della gamma senza spese fisse mensili, ma chiaramente a fronte dei costi fissi pari a zero i conti differiscono l’uno dall’altro in base ai servizi inclusi. Quindi, non basta scegliere un conto corrente a canone zero per abbattere i costi, ma serve andare a sottoscrivere quello che nel canone zero include il maggior numero di servizi che in prevalenza andiamo ad utilizzare. Se ad esempio facciamo molti bonifici online, ed abbiamo bisogno di una carta di credito, il conto corrente ideale non è di certo quello a canone zero che, comunque, ci applica delle commissioni sui bonifici e/o ci fa pagare una quota associativa per lo strumento di pagamento. Di norma i conti a canone zero più convenienti sono quelli delle banche online, ma ci sono anche quelli delle grandi banche italiane che sono allo stesso modo interessanti.
Conto deposito remunerato e Bot a confronto
Sono a zero spese di apertura, di gestione e di chiusura; non si paga l’imposta di bollo ed i soldi, per gli investimenti in giacenza libera, sono sempre disponibili e maturano gli interessi fino alla data in corrispondenza della quale vengono prelevati. Stiamo parlando chiaramente dei conti di deposito remunerati, strumenti per parcheggiare la liquidità, ma anche veri e propri strumenti di investimento per chi, ad esempio in alternativa alle azioni, decisamente più volatili e rischiose, vuole mettere i soldi in porti più sicuri. I conti di deposito remunerato, specie sfruttando le promozioni, rappresentano tra l’altro anche una buona alternativa ai Bot, ovverosia ai Buoni Ordinari del Tesoro, sebbene sia sempre necessario prima farsi quattro conti e poi scegliere in maniera informata e consapevole. Al netto delle promozioni, infatti, il tasso base offerto da alcuni conti di deposito remunerati è comparabile con quello del Buoni Ordinari del Tesoro, ed anzi rispetto al Bot a 12 mesi può anche essere al netto più basso.