Momenti eccezionali possono essere affrontati solo da personalità eccezionali capaci di portare avanti intuizioni magari anche impopolari, ma altrettanto eccezionali. Che il momento sia eccezionale lo ho dimostrato, da ultimo, il crollo dello scorso giovedì per i mercati azionari di Madrid e Lisbona: c’è una crisi finanziaria che stenta ad essere debellata ed una, conseguente, crisi economica dagli effetti ancora peggiori (disoccupazione e cassa integrazione dilaganti, per essere chiari). Sull’eccezionalità delle persone soprassediamo: non ci sembra questo il momento (troppo presto) né il luogo per discuterne. Una misura eccezionale, al di là di quelle straordinarie messe in atto dai Governi (dove straordinario significa “fuori dall’ordinario”) è di certo l’abbattimento del TAEG lanciato da Findomestic.
Sindacati: “Rc auto più cara”. Verdone (Ania): “No, non è vero”
Il loro dossier parla chiaro: costi Rc auto in aumento, coperture diminuite. Con buona pace di automobilisti e motociclisti che, ingabbiati da clausole e norme poco chiare, molto spesso sono costretti a pagare più di quanto dovrebbero. A lanciare l’allarme sono Sna, Uea, Unapass, i sindacati di categoria. Una denuncia che non parte dalle associazioni dei consumatori, ma dal mondo stesso delle assicurazioni. «L’indagine su 72 compagnie assicurative presenti in Italia ha evidenziato come manchi una vera trasparenza verso il consumatore e rilevato alcune lacune nell’ambito delle condizioni generali che destano stupore» ha detto Marco Temellini (Sna).
ING Direct: Conto Arancio torna a rendere
Andate nelle fabbriche o in qualche piccola azienda a chiedere se la crisi è finita: vi risponderanno quelli che sono saliti sui tetti per un rinnovo del contratto che non arriva, o quelli che lavorano ma attendono uno stipendio che il titolare si è impegnato a pagare entro 60 giorni non sempre con successo. Vi risponderà anche chi ha dei clienti che non lo pagano, prendendo spunto dalla crisi per fare i “furbetti” senza che nessuno li sanzioni, ed è costretto ad indebitarsi lui se non vuole che i suoi dipendenti facciano la valigia e cambino mestiere. Eppure, a onor del vero, qualche segnale di speranza c’è, ed oggi lo rintracciamo nella nuova campagna pubblicitaria del conto di deposito di ING Direct, l’ormai celeberrimo Conto Arancio.
Prestito per adozioni dalla BCC Roma
Il Prestito per adozioni della Banca di Credito Cooperativo di Roma è – come intuibile dallo stesso nome del prodotto finanziario – una linea di credito che le agenzie dell’istituto bancario erogante mettono a disposizione di quella clientela che voglia impegnarsi in un processo di adozione internazionale.
Tecnicamente, il Prestito per adozioni si configura come un mutuo chirografario; pertanto, l’istituto di credito non richiede l’accensione di alcuna garanzia ipotecaria, limitandosi a valutare eventuali garanzie di tipo personale.
Il tasso applicato al Prestito per adozioni è agevolato, e scontato rispetto alle ordinarie condizioni economiche che vengono invece imposte per la richiesta di altre forme di finanziamento personale della stessa azienda bancaria.
La durata massima del piano di rimborso può giungere fino ai 5 anni, mentre l’importo richiedibile può giungere fino ai 10 mila euro, eventualmente elevabili fino a 15 mila euro in caso di adozione contenstuale di più minori, o adozione in Paesi extraeuropei.
Imprese alluvionate Lucca: pronti i prestiti a tasso zero
In linea con quanto preannunciato nelle scorse settimane, in Toscana l’Amministrazione regionale ha messo a punto una importante misura di natura finanziaria a favore delle imprese alluvionate di Lucca. In attesa degli indennizzi a loro favore che dovrebbero arrivare dal Governo, infatti, la Regione Toscana ha illustrato ai Sindaci, ai Sindacati ed alle Associazioni di categoria, in rappresentanza delle imprese colpite dall’alluvione delle scorse settimane, la misura che prevede la concessione di prestiti a tasso zero come aiuto per far ripartire la produzione; questo anche perché, come messo in risalto da Giuseppe Bertolucci, assessore al bilancio ed alle finanze della Regione Toscana, sono ancora poche fino ad ora le risorse messe in campo dal Governo. Grazie a cinque milioni di euro messi sul piatto dalla Regione Toscana, le imprese colpite dall’alluvione potranno accedere ad un ampio plafond di finanziamenti a tasso zero attraverso il canale bancario.
Mutui: più sostituzioni che sottoscrizioni
Nello scorso anno con somma sorpresa degli operatori economici, il mercato immobiliare non ha risentito piu’ di tanto della crisi economica che ha portato al colasso il mercato mutui Usa e il comparto italiano ha fatto registrare dati positivi. Eurisc, il sistema di informazioni creditizie di Crif, sottolinea i dati di un’indagine da cui è emerco che durante tutto lo scorso anno si è registrato un incremento di domande di prestiti per la casa pari al 7% rispetto al 2008, quando invece si era registrata una flessione del 4%. L’analisi ha inoltre evidenziato un generale accorciamento dei tempi di rimborso, piu’ in particolare la quota di prodotti nella fascia tra i 25 e i 30 anni e’ scesa dal 36,12% al 30,61% rispetto al 2008.
Trasferire il mutuo: come fare?
Una possibile soluzione per modificare le condizioni contrattuali di un mutuo è il trasferimento del mutuo da una banca ad un’altra tramite la cosiddetta “operazione di portabilità”. La portabilità consiste nella stipula di un nuovo mutuo di importo pari a quello del debito residuo in essere, ma alle condizioni concordate tra il cliente e la nuova banca consentendo a quest’ultima di subentrare nella garanzia ipotecaria rilasciata per il mutuo stipulato con la banca precedente. Questo avviene senza la richiesta di consenso delle banca di provenienza e con il mantenimento dell’ipoteca iscritta a garanzia del mutuo originario. La portabilità, poi, non comporta il venir meno dei benefici fiscali acquisiti in precedenza, come quelli relativi a acquisto, costruzione e ristrutturazione dell’abitazione principale.
Confindustria: crescita industriale positiva può trainare i consumi
La luce in fondo al tunnel. Soffusa, certo. Ma ora il peggio è alle spalle. Dopo sei trimestri negativi, la produzione industriale della Lombardia torna a crescere: +0,4%. Il tempo considerato è quello dell’ultimo trimestre 2009 e l’indagine è stata elaborata dall’UnionCamere con il patrocinio di Confìndustria Lombardia. I dati inducono ad un cauto ottimismo. Che i vari ospiti intervenuti hanno però smorzato, forse per non alimentare facili entusiasmi. Se Pietro Ferri, docente di economia politica all’Università di Bergamo, ha invitato i presenti a considerare «la ripresa occupazionale solo nel momento in cui torneranno i livelli di produzione pre-crisi e forse ci vorranno anni», il suo collega, Giacomo Vaciago, economista della Cattolica, ha citato un articolo di giugno 2009 dell’Economist. Che terrorizza perché colloca il nostro Paese tra quelli “permanent loss”, cioè quelli che «non investendo su ricerca e innovazione potrebbero non tornare ad avere la quota di mercato su scala globale che avevano prima di settembre 2008».
Mutuo Vantaggio da BCC Roma
Il Mutuo Vantaggio è un finanziamento immobiliare ipotecario disponibile in tutte le agenzie della Banca di Credito Cooperativo di Roma, e destinato ad accompagnare la clientela nelle operazioni di acquisto o di ristrutturazione di una proprietà immobiliare ad uso abitativo.
La caratteristica principale di questo Mutuo è la possibilità di poter godere di una fase iniziale in cui l’importo delle rate sarà ridotto rispetto a quanto verrà contrattualmente applicato negli anni successivi.
Questo periodo di preammortamento – della durata di tre anni – sarà caratterizzato del rimborso di sole quote interessi; il rimborso delle quote capitale sarà invece posticipato al termine di questo triennio, con pagamenti “pieni” rispetto al periodo iniziale.
Il tasso applicato al Mutuo Vantaggio è variabile per l’intera durata del piano di ammortamento, con un’indicizzazione all’Euribor a 6 mesi, maggiorato di uno spread stabilito dall’istituto di credito erogante sulla base dell’estensione complessiva dell’operazione.
Il rimborso delle rate avverrà mediante pagamenti semestrali.
Conti Corrente: banche punite dai giovani, BancoPosta il conto preferito
La crisi finanziaria è finita, quella dell’economia reale è ancora tutta da affrontare a colpi di tagli del personale e aumento del livello di disoccupazione. L’impressione è che nessuno stia pagando per questo se non, come sempre accade, i risparmiatori. Attenzione, però, perché le apparenza possono ingannare. È quanto dimostra un rapporto, finora rimasto ancora top-secret, relativo alle inclinazioni del mercato del risparmio. La ricerca rivela che il mercato, mentre politica e autorità di garanzia non hanno ancora espresso segnali inequivocabili, sta “bastonando” gli istituti tradizionali per comportamenti che, alle volte, sono così discutibili da rasentare l’indecenza.
Concorso conto corrente Deutsche Bank: raddoppiano saldo e stipendio
Il colosso bancario Deutsche Bank, per i titolari di conti correnti ordinari, e per chi li aprirà in questo periodo, ha ideato due concorsi che possono permette di vincere importi pari al saldo in conto oppure allo stipendio. Trattasi di due concorsi distinti, con validità dall’01/01/2010 al 30/06/2010 per i correntisti ordinari privati di Deutsche Bank con saldo positivo. Per entrambi i concorsi sono previste sei estrazioni, il 20 di ogni mese, a partire da febbraio e fino a luglio: con “Raddoppia il saldo di conto corrente” si possono vincere fino a 15 mila euro, mentre con “Raddoppia lo stipendio” di euro se nel possono vincere 5.000. Chiaramente, tutti i correntisti di Deutsche Bank che hanno un saldo in conto positivo, ed hanno altresì l’accredito automatico dello stipendio, partecipano ad entrambi i concorsi. Il premio viene erogato in buoni acquisto, su una “Spin Card” con la quale è possibile fare la spesa presso gli esercizi convenzionati fino all’ammontare presente sulla card e fino alla data indicata nella carta stessa.
Confcommercio: la ripresa c’è, grazie a lavatrici e detersivi
«Stiamo valutando se gli incentivi per l’automobile siano ancora utili oppure un fenomeno distorsivo del mercato». L’annuncio è del ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, e potrebbe suonare come uno choc per gli equilibri dell’economia italiana. L’eventuale eliminazione dei sussidi pubblici per il mercato automobilistico potrebbe avere un effetto a catena anche su altri settori del manifatturiero “made in Italy” che reclamano agevolazioni economiche e sarebbe potenzialmente in grado di ridefinire le decisioni industriali di molte grandi società della Penisola. «Se procederemo con gli incentivi – ha precisato il titolare delle Attività produttive – saranno ridotti nel tempo e nell’intensità». La scelta di un progressivo stop alla politica di incentivazione, annunciata a margine della presentazione del rapporto dell’Aie (Agenzia internazionale dell’energia) sulle politiche energetiche italiane, Scajola la motiva soprattutto in base agli standard richiesti da Bruxelles relativi agli aiuti di Stato.
Tremonti: “Tetto ai manager via, però…”
Il tetto agli stipendi dei manager sparirà. La norma proposta dal senatore dell’Italia dei Valori (nonché presidente dell’associazione dei consumatori Adusbef) Elio Lannutti, e passata mercoledì della scorsa settimana in Senato anche grazie ai voti della maggioranza, sarà modificata con un intervento del Governo. L’annuncio è giunto nientemeno che dal titolare del dicastero dell’Economia, Giulio Tremonti, il quale ha anticipato la correzione di una misura giudicata “Incostituzionale” dal Tesoro e che ha generato non poco caos all’interno del mondo politico e delle istituzioni, con la dura condanna espressa dal Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia.
Mutui e Prestiti: famiglie in difficoltà, sofferenze boom
Un Euribor ai minimi storici non basta a spengere gli allarmi. Nonostante il tasso a cui si agganciano le rate dei mutui variabili sia rimasto a livelli bassissimi per tutto il 2009 (ancora oggi è allo 0,665%, il livello più basso della Storia), proprio il 2009 è stato un anno molto difficile per molti dei 2,7milioni di italiani che hanno contratto un prestito immobiliare. Colpa della crisi, che ha fatto perdere il posto a 400mila lavoratori e quasi altrettanti ne ha costretti a convivere con la precarietà della cassa integrazione. Chi stava ancora restituendo alla banca i soldi ottenti in prestito per comprare la casa ha visto così evaporare il proprio stipendio, e oggi non sa più come fare.