Finanziamenti PMI ricerca e sviluppo nella Regione Toscana

 La Regione Toscana ha reso noto d’aver messo sul piatto un’altra tranche di finanziamenti, la seconda per la precisione, pari a ben 30 milioni di euro, al fine di sostenere le imprese, grandi e piccole, che puntano per crescere sulla ricerca e sullo sviluppo. Nel dettaglio, le risorse stanziate andranno a beneficio del bando 2009 che ha visto l’ammissione di ben 137 progetti, e dei quali già i primi 38 sono stati finanziati con una prima tranche da 32 milioni di euro. Adesso, con altri 30 milioni di euro se ne potranno finanziare di progetti altri 35, ma le novità potrebbero non finire qui visto che una terza tranche potrebbe scattare nel prossimo mese di luglio dopo che nella Regione Toscana sarà approvato l’assestamento di bilancio. A regime, ovverosia quando tutti i 137 progetti saranno finanziati, il controvalore degli investimenti sarà pari a 160 milioni di euro a fronte del coinvolgimento di ben 313 imprese.

Finanziamento famiglie e imprese: aumentano in Campania

 Aumentano nella Regione Campania i volumi di finanziamenti e prestiti alle famiglie consumatrici ed alle imprese; a darne notizia è l’Associazione Bancaria Italiana dopo che nella giornata di ieri Giuseppe Castagna, Presidente dell’ABI Campania, ha presentato i dati relativi al mese di gennaio 2010, quando con 65,4 miliardi di euro il credito erogato a favore dell’economia regionale è cresciuto del 5,6% rispetto allo stesso mese del 2009; di questi 65,4 miliardi ben 36 miliardi sono andati al sistema imprenditoriale con un aumento sull’anno 2009 pari all’1,9%. Trattasi nel complesso di dati sia positivi, sia incoraggianti, se si considera che si parla di accesso al credito nel Sud in una fase congiunturale che ancora risente degli effetti negativi della crisi.

Finanziamenti Milano per le imprese artigiane

 Le imprese, specie quelle piccole e micro, che devono esercitare la propria attività in aree cittadine che sono interessate da lavori pubblici, molto spesso conseguono cali di fatturato che possono penalizzare oltremodo, specie di questi tempi, il piccolo imprenditore che è già alla prese con la difficile congiuntura. Al riguardo a Milano il Comune, dopo aver adottato una misura simile a favore delle piccole imprese del commercio della Città, ha annunciato allo stesso modo uno stanziamento da un milione di euro anche a favore delle imprese dell’artigianato che sono interessate nelle varie zone di Milano a lavori di pubblica utilità. Nel dettaglio, lo stanziamento proviene per 0,7 milioni di euro da parte del Comune di Milano, e per 0,35 milioni di euro da parte della Regione Lombardia con l’obiettivo, quindi, di poter concedere alle imprese artigiane disagiate, le quali spesso hanno anche problemi di logistica, dei finanziamenti bancari attraverso la rete dei Confidi che possono rappresentare una vera e propria boccata d’ossigeno.

Finanziamenti Regione Lombardia per i distretti agricoli

 A seguito di un apposito Decreto regionale, a partire dalla giornata di ieri, lunedì 15 marzo 2010, si è aperto in Lombardia il primo bando per l’accreditamento dei distretti agricoli; per i progetti che saranno presentati dai distretti, a valere sull’anno 2010, la Regione Lombardia ha già predisposto un finanziamento per complessivi 300 mila euro. L’Amministrazione regionale, al fine di agevolare lo sviluppo sul territorio del settore agricolo, punta anche ad incentivare la formazione dei distretti ai quali possono partecipare le imprese che lavorano nell’indotto delle filiere agricole, le società consortili e, tra gli altri, anche le imprese agricole che hanno un capitale ed una partecipazione mista, ovverosia pubblico più privato. Secondo quanto dichiarato dall’assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia, l’Amministrazione regionale crede nel fatto che l’aggregazione in distretti possa agevolare ed incentivare anche lo sviluppo dell’agro-alimentare lombardo dopo che questo è già avvenuto anche per altri settori dell’economia regionale.

Come fronteggiare la crisi: otto soluzioni del Credem

 Per chi è cliente Credem, o vuole diventarlo, l’Istituto in materia di conti correnti, mutui, finanziamenti e risparmio, propone otto soluzioni per far fronte alla crisi e, quindi, riuscire a superare la difficile fase congiunturale. Innanzitutto, anche il Credem ha aderito alla moratoria sui mutui alle famiglie, ragion per cui, avendone i requisiti, c’è la possibilità di ottenere la sospensione del pagamento della rata per un periodo pari a dodici mesi. Inoltre, per chi con il Credito Emiliano ha un “vecchio” conto corrente, si può valutare se il passaggio ai conti correnti della nuova gamma può permettere di risparmiare. Anche in materia di mutui e finanziamenti prevenire è sempre meglio che curare, ragion per cui il Credem tra le “soluzioni anticrisi” raccomanda di valutare la possibilità di proteggere il mutuo o il prestito con delle coperture assicurative che in caso di imprevisti permettono comunque di poter affrontare il futuro con serenità.

Moratoria PMI: più liquidità alle imprese con l’Avviso comune

 Rispetto alle 117 mila di fine dicembre 2009, le domande da parte delle piccole e medie imprese per l’accesso alla moratoria sui debiti bancari sono aumentate a quota 136 mila alla fine dello scorso mese di gennaio 2010. A fornire il dato è stata l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, sottolineando in particolare come solamente il 2% delle domande esaminate dagli Istituti di credito non sia stato accolto. L’accesso alla moratoria da parte delle piccole e medie imprese è diffuso attraverso il canale bancario se si considera che ad aderire all’Avviso comune dell’ABI è stato il 98% del totale degli sportelli bancari in Italia per un totale di ben 584 banche. E così, in accordo con quanto dichiarato da Corrado Faissola, Presidente dell’Associazione Bancaria Italiana, da gennaio scorso la sospensione della quota capitale dei debiti bancari, che le piccole e medie imprese avrebbero dovuto restituire, ha lasciato nelle casse delle PMI ben otto miliardi di euro di liquidità.

Finanziamento lungo termine per ristrutturazione fabbricati rurali

 Al fine di sostenere l’attività e gli investimenti delle imprese agricole che accedono ai Piani di Sviluppo Rurale, il gruppo bancario europeo Unicredit Group ha ideato il “Finanziamento Piano di Sviluppo Rurale” che permette all’azienda del settore di coprire la quota parte di investimenti non prevista dal P.S.R. Il finanziamento, avente una durata massima pari a cinque anni, può essere erogato da Unicredit Group a favore dell’impresa agricola per finalità legate, tra l’altro, alla ristrutturazione di fabbricati rurali, sistemazione di terreni agricoli, ed interventi atti a migliorare in generale l’attività aziendale senza l’esclusione di investimenti in beni strumentali quali le attrezzature ed i macchinari. Trattasi quindi di un finanziamento a lungo termine che Unicredit può erogare alle imprese agricole costituite in qualsiasi forma a patto però che le finalità siano facenti parte di un Piano di Sviluppo Rurale.

Banche e PMI Firenze: forte richiesta di credito

 L’anno scorso in Provincia di Firenze oltre sette piccole e medie imprese su dieci che hanno chiesto credito al canale bancario lo hanno fatto con la finalità di far fronte sia ad esigenze di affidamento a breve termine, sia per esigenze di liquidità. A rilevarlo è stata la Confartigianato Imprese Firenze attraverso il proprio Osservatorio Permanente che è stato istituito col fine di monitorare il rapporto tra le PMI artigianali e commerciali di Firenze e Provincia ed il sistema bancario. Sul territorio dell’area fiorentina c’è ancora quindi tanta ma tanta fame di credito, a causa della crisi finanziaria ed economica, se si considera che, in accordo con i dati forniti dall’Osservatorio dell’Associazione degli artigiani fiorentini, la richiesta di credito nel 2009 è cresciuta del 104,6%; ma la tendenza rimane forte anche riferita all’ultimo quarto dello scorso anno, quando le richieste a livello congiunturale sono cresciute del 57,9% rispetto al trimestre precedente.

Finanziamenti: quelli alle piccole imprese tornano a crescere

 L’erogazione del credito a favore delle famiglie produttrici, ovverosia le società di fatto, le società semplici, e le imprese individuali con un numero di addetti fino a cinque, registra segnali di miglioramento nel nostro Paese. Questo è quanto, in particolare, emerge da un’indagine che a Bologna hanno presentato congiuntamente la Confartigianato ed il colosso bancario europeo Unicredit Group; in particolare, nel dicembre dell’anno scorso i finanziamenti alle piccole imprese sono aumentati dell’1,9% rispetto allo stesso mese dello scorso anno dopo che, sia nel 2008, sia nell’intero 2009, il livello dei finanziamenti bancari a sostegno del sistema produttivo ha segnato il passo. L’indagine presentata a Bologna ha da un lato fatto il punto sul contesto congiunturale, e dall’altro sono state tracciate le linee guida e le strategie per il rilancio.

Imprese e crisi: il credito è sempre un problema

 L’onda lunga della recessione continua a colpire il tessuto produttivo italiano in una spirale dove difficoltà di mercato e scarsa disponibilità di credito si alimentano reciprocamente, con un aumento delle imprese in crisi. Dati messi in evidenza lo scorso sabato da due indagini di Confcommercio e CGIL hanno evidenziato alcuni aspetti che sarebbe importante tenere in considerazione: la prima segnala come nell’ultimo trimestre del 2009 la quota di imprese in difficoltà finanziaria sia raddoppiata, toccando quota 15,7%, rispetto al trimestre precedente; la seconda ricerca sottolinea il forte aumento delle crisi aziendali a gennaio, salite a quota 366 dalle 87 che erano un anno prima.

Finanziamenti PMI: aumentano i costi

 Come procede nel nostro Paese dopo mesi lunga crisi l’erogazione del credito a favore delle piccole e medie imprese? Ebbene, stando alle ultimissime rilevazioni della Confcommercio, la situazione non sembra migliorare; anzi, secondo l’Associazione delle imprese del commercio la strada per l’accesso al credito è ancora in salita per le PMI con un peggioramento dei costi di finanziamento rilevati nel corso del quarto trimestre dello scorso anno. Nel dettaglio, l’indicatore congiunturale della Confcommercio che misura il costo relativo ai finanziamenti che le banche erogano a favore delle piccole e medie imprese è nettamente peggiorato nel quarto trimestre 2009 rispetto al trimestre precedente passando da +15,8 a -11,6; ed a fronte di un 3,9% di imprese che nel quarto trimestre 2009 ha affermato che la situazione per l’accesso al credito è migliorata, il 15,5%, invece, afferma che la situazione è peggiorata.

Basta un clic e il finanziamento va giù

 Servono soldi? Basta un clic. Non è solo uno slogan che si ricorda con facilità. È anche un modo per poter valutare con serenità e calma tutte le offerte di prestiti. Seduti con calma sulla propria poltrona di casa. Internet offre moltissime soluzioni in queste senso. Con una breve ricerca su google sono usciti tre nomi: Key Financial Service, Agos, Prestiti Online (il più completo a nostro avviso), solo per fermarsi ai primi risultati. Istituti che possono arrivare a concedere fino a 60.000 euro. E per calcolare le spese evitando brutte sorprese? Effettuare dei preventivi di prestiti online oggi è molto semplice e altrettanto veloce.

Finanziamenti PMI: arriva seconda tranche ABI – Cassa Depositi e Prestiti

 A sostegno dell’accesso al credito delle piccole e medie imprese italiane, arriva la seconda tranche, pari a ben 5 miliardi di euro, del plafond da complessivi 8 miliardi di euro messo a disposizione dalla Cassa Depositi e Prestiti per l’accesso alla provvista da parte del sistema bancario con finalità di erogazione di finanziamenti alle PMI. In data odierna, infatti, Massimo Varazzani, Amministratore Delegato della Cassa Depositi e Prestiti, e Corrado Faissola, Presidente dell’Associazione Bancaria Italiana, hanno siglato la nuova convenzione che “sblocca” la seconda tranche da cinque miliardi di euro in virtù della definizione delle modalità di impiego e di ripartizione della stessa. La tranche da cinque miliardi di euro, inoltre, sarà eventualmente aumentata degli eventuali residui della prima tranche da tre miliardi di euro alla data del 28 febbraio 2010.

Sella ambiente: a favore del risparmio energetico

 Banca Sella propone una gamma di finanziamenti a chi decide di affrontare una spesa che in futuro alleggerirà non solo le proprie tasche, ma anche il fardello lasciato all’ambiente. Il risparmio energetico è volto a ridurre i consumi d’energia e può essere ottenuto sia modificando i processi in modo che ci siano meno sprechi sia utilizzando tecnologie in grado di trasformare l’energia da una forma all’altra in modo più efficiente o tramite l’auto produzione.

Casa Risparmio Energetico

Per la sostituzione di caldaie e impianti di riscaldamento, coibentazione termica, installazione di pannelli solari, interventi di riqualificazione energetica, Banca Sella offre un importo massimo di 50.000 euro da restituire entro un limite di 12 anni in rate mensili.