Su questo sito ci è già capitato altre volte di parlare del prestito d’onore, una particolare categoria di finanziamento agevolato concesso solo in presenza di determinate condizioni e solo a talune categorie di persone.
impresa
Finanziamenti agevolati BP Vicenza per gli associati Ascom Bergamo
Nei giorni scorsi il presidente di Ascom Bergamo, Paolo Malvestiti, e il direttore generale della Banca Popolare di Vicenza, Samuele Sorato, hanno stipulato un accordo avente come obiettivo il sostegno alle imprese della provincia di Bergamo associate. Nell’accordo stipulato, la Banca Popolare di Vicenza mette a disposizione 5 milioni di euro per prestiti a tassi vantaggiosi; inoltre gli imprenditori ed i loro dipendenti potranno avere accesso ai prodotti ed ai servizi che appartengono alla gamma dei “Conti correnti SemprePiù“, appositamente ideata per favorire le piccole e medie aziende, ma anche i privati. I finanziamenti a condizioni agevolate potranno avere una durata massima di 7 anni, senza il rilascio di garanzie reali, oppure fino a 12 anni con la formula dei finanziamenti ipotecari. Le finalità di accesso al credito agevolato sono varie e spaziano dal supporto all’avviamento, o per imprese avviate da 18 mesi, al risparmio energetico ed alla sicurezza.
Conto corrente SemprePiù Impresa
E’ destinato alle piccole e medie imprese, è flessibile, ed è disponibile in tre taglie, “Small”, Medium”, oppure “Large”. Sono queste le principali caratteristiche di “SemprePiù Impresa“, il conto corrente per le PMI appositamente ideato dalla Banca Popolare di Vicenza per quelle imprese che puntano a sottoscrivere un prodotto flessibile e dinamico a fronte, per qualsiasi linea sottoscritta, della fruizione dei servizi bancari di base che spaziano dai bonifici continuativi e passando per la domiciliazione delle utenze e l’acquisizione dell’estratto conto via Web oppure nel classico formato cartaceo. Il Conto corrente SemprePiù Impresa della Banca Popolare di Vicenza, nella versione “Small”, costa 7 euro al mese a fronte di ben 100 operazioni gratuite all’anno; con la versione “Medium”, a fronte di un canone mensile pari a 12 euro, le operazioni gratuite incluse salgono a ben 300. Se poi l’impresa, magari media e non piccola, desidera una soluzione completa, allora con la versione “Large” le operazioni sono comprese e gratuite in numero illimitato a fronte di un canone pari a 30 euro mensili.
Carta di credito formativa in Provincia di Siena
In Provincia di Siena l’Amministrazione provinciale ha riaperto la presentazione delle domande per l’accesso alla Carta di Credito Formativa, una misura che prevede l’erogazione di 2.500 euro a favore di coloro che, a causa della crisi finanziaria ed economica, a partire dallo scorso 31 agosto 2008, si trovano a livello occupazionale in condizioni di disagio. Le risorse erogate a favore dei beneficiari dovranno avere come finalità quella di ottenere il rimborso delle spese effettuate per la riqualificazione professionale attraverso strumenti di formazione che permettano ai soggetti di incrementare le proprie possibilità di reinserimento nel mondo del lavoro. Le risorse, a valere sull’FSE, il Fondo Sociale Europeo, sono destinate ai lavoratori domiciliati in provincia di Siena, o residenti, che sono in cassa integrazione ordinaria o in deroga, oppure hanno un contratto di lavoro atipico, eccetto i dipendenti delle Amministrazioni pubbliche, o sono soci lavoratori delle cooperative.
Finanziamenti per la formazione nelle aziende in crisi
Nelle scorse settimane Fondimpresa ha annunciato la disponibilità di dieci milioni di euro da “investire” nella messa a punto di piani di formazione destinati ai lavoratori appartenenti ad aziende che sono state colpite dalla crisi finanziaria ed economica, in modo tale che i lavoratori dipendenti non corrano il rischio di dover perdere il proprio posto di lavoro. Le richieste di finanziamento si sono aperte nello scorso mese di ottobre, il giorno 15, con scadenza il 15 ottobre 2010 o comunque prima dei termini in caso di esaurimento dei fondi. Aderendo, le imprese possono così presentare delle richieste di finanziamento fino ad un controvalore massimo di 500 mila euro con l’obiettivo di riqualificare a livello professionale, tra l’altro, i lavoratori che sono attualmente in cassa integrazione.
Finanziamenti banche: imprenditori più poveri con la crisi
A causa della stretta creditizia in Italia è stato difficile negli ultimi 12-18 mesi accedere al credito, con la conseguenza che molto spesso l’imprenditore, per evitare di chiudere la propria azienda, ha investito i propri risparmi personali diventando così più povero. Non a caso, la Camera di Commercio di Monza e Brianza ha rilevato come in Lombardia, così come nel resto d’Italia, a causa delle difficoltà e delle restrizioni sull’accesso al credito, gli imprenditori siano stati costretti a mettere mano al portafoglio andando a rafforzare le imprese a livello finanziario con una cifra complessiva pari a 1,5 miliardi di euro. Per quest’anno, l’Ente camerale ha rilevato che quattro imprenditori su dieci della Lombardia si sono rivolti alle banche per chiedere un finanziamento, ma in quasi il 12% dei casi è stata rilevata difficoltà nel poter accedere al credito.
Il mutualismo bancario della Banca di Credito Cooperativo
Le Banche di Credito Cooperativo sono le uniche banche mutualistiche in Italia. Il mutualismo non deve lasciar pensare né ad un’invenzione lessicale né ad un generico sistema di “buonismo” bancario: si tratta invece di un nuovo modo preciso e specifico di fare impresa, una vera e propria formula moderna di organizzazione e gestione aziendale. Questa nuova idea lanciata dalla Banca di Credito Cooperativo su scala nazionale, è basata su diversi dogmi: in primis quello di unire le forze. In secondo luogo sul costruire un forte capitale sociale. Terzo e non per questo meno importante, sull’instaurare relazioni basate sulla reciprocità tra banca e cliente, da sempre punto di forza di questo sistema bancario.
Ciò che caratterizza un’impresa mutualistica è infatti quello di raggiungere un obiettivo: che è quello di conseguire un vantaggio nei confronti dei concorrenti sul mercato. Il socio è interessato ai mutui benefici, ai vantaggi reciproci che può ottenere dall’appartenenza all’impresa e non alla remunerazione del capitale investito sotto forma di dividendi. In questo modo, l’assenza di una finalità speculativa influenza il modo di stare sul mercato, gli stili di governo, i modelli organizzativi, le scelte strategiche, l’operatività di questa tipologia di imprese.
Il prestito fiduciario e il prestito d’onore
Il Prestito Fiduciario si presenta come una forma di finanziamento non finalizzata, ovvero non destinata all’acquisto di precisi beni o immobili, la somma che il soggetto riceverà potrà infatti essere impiegata per propri bisogni e necessità, in questo senso il prestito fiduciario è assolutamente utile per quei soggetti che abbiano bisogno di liquidità in tempi molto brevi. Si tratta di una forma di prestito che può essere richiesta da tutti i lavoratori dipendente, naturalmente presentando le adeguate garanzie e documentazioni, una volta accordato il prestito, la banca, o l’istituto di credito, erogano la cifra pattuita nel giro di qualche giorno con bonifico bancario o assegno circolare, il soggetto richiedente si impegna poi a restituire l’importo ricevuto in rate a scadenza regolare. Solitamente il Prestito Finanziario non può avere una durata superiore ai 120 mesi, può essere richiesto anche se si hanno già altri finanziamenti in corso, per richiedere un finanziamento di questo genere inoltre sono necessarie alcune credenziali e garanzie obbligatorie:-Avere un’età compresa tra i 18 ed i 70 anni, -Essere buoni pagatori(non essere quindi indicati come protestati) -Portare una documentazione che attesti il reddito percepito,(busta paga e CUD in caso di lavoratori dipendenti e Modello Unico per gli autonomi).