Torniamo a parlare di commissioni sul massimo scoperto dopo aver scoperto (ci scusiamo per il gioco di parole) giusto ieri che, per coloro i quali non hanno sottoscritto una linea di credito in aggiunta al conto corrente, la Legge impone che non si applichino commissioni mentre le banche aggirano la regola chiamando la stessa cosa con un altro nome, una voce che entra nell’estratto conto molte volte inconsapevolmente e che il cittadino-risparmiatore va a pagare senza colpo ferire. Cosa succede a chi, invece, ha consapevolmente scelto di richiedere un fido? Per capire la situazione dobbiamo tornare alla Legge 2/2009.
News
Banche/Adusbef: loro responsabili della crisi. Ora tassa sugli utili
Azione, reazione. Crisi, rimedi. Al centro le banche. E i loro utili giudicati «spropositati e ingiusti». Qualcosa, allora, deve essere fatto. Come negli Usa anche in Italia saranno gli istituti di credito a rimediare ai costi del crack finanziario. Con una tassazione straordinaria forfettaria del 20% sul netto guadagnato. Questa è la proposta di Elio Lannutti di Adusbef e Rosario Trefiletti di Federconsumatori. Nella nota si legge che «l’Europa e soprattutto l’Italia devono fare tesoro della proposte americane per istituire la Financial crisis responsibility fee, ossia la tassa sulle responsabilità della crisi finanziaria».
Torino: i prestiti a usura finiscono sul giornale
Parlare, così come facciamo noi, di prestiti personali e mutui significa parlare di un problema che affligge molti, ancor più di questi tempi con disoccupazione e ricorso alla cassa integrazione che sono tornati a rialzare la testa. Non tutti hanno il coraggio di rivolgersi alle banche per un aiuto, altri addirittura non ne hanno la possibilità essendosi già trovati in situazioni complicate e perciò respinti all’ingresso dai principali istituti. C’è chi, ahinoi, ha fatto ricorso agli usurai, ma è bene chiarire che se già le difficoltà sono enormi da par loro, finire nelle mani degli strozzini è una soluzione che si rivela, a lungo termine, peggiore del male. Per fortuna c’è una Guardia di Finanza che indaga, ed è bello raccontare anche quelle occasioni in cui l’inchiesta si risolve con un successo.
Commissioni Massimo Scoperto: la Legge le abolisce, le banche…
Altro che giornalista: da grande voglio fare l’imbianchino! Provate a pensare quante sono le cose che, una volta riverniciate – o ristrutturate – senza alterarne la sostanza, ci sembrano improvvisamente, perché rinfrescate, più belle, quasi fossero nuove. Potremmo fare l’esempio dei saldi, con abiti sempre uguali a se stessi che divengono affascinanti, anche se magari il prezzo rimane esorbitante (400 €uro per una borsa firmata? Ma dai…), solo perché vediamo attaccato un cartellino che ci dimostra uno slancio di buona volontà dell’esercente. Ma sarebbe peggio se ci concentrassimo sulle commissioni bancarie, che hanno cambiato nome per finire mascherate nel calderone dell’estratto conto eppure incidono “come prima, più di prima” sulle tasche dei risparmiatori.
Carta di credito CreditTim: traffico telefonico gratis
UCFIN, UniCredit Family Financing, ha ideato in collaborazione con la società Tim, il colosso italiano della telefonia mobile, controllato da Telecom Italia, una interessante carta di credito che associa a tutti i vantaggi classici offerti da questo strumento, anche quelli legati all’utilizzo della propria TimCard. La carta di credito si chiama CreditTim, ed ha la quota associativa, pari a 35 euro, gratuita il primo anno; la quota associativa, dal secondo anno in poi, non si paga mai se il cliente della carta di credito mantiene sulla TimCard associata il servizio Tim Automatica. I vantaggi della carta non si fermano comunque qui: per ogni tre euro di spesa effettuati con CreditTIM, infatti, al titolare spettano, Iva inclusa, due centesimi di euro di traffico telefonico gratuiti per parlare con la propria TimCard.
Abi: «Banche, volano le sofferenze. Quasi il 50% in più»
Qualcosa si muove. Volano le sofferenze bancarie e crescono i tassi di interesse dei mutui. I finanziamenti presentano qualche segnale positivo. Sarà il nuovo anno, sarà la nuova fiducia degli investitori. Ma i motivi di ottimismo per il credito, ci sono. Eccome. Qualcosa si muove, dicevamo. Se non per le imprese, almeno per i nuclei familiari. Ma, soprattutto, si è evidenziata un’impennata dei crediti in sofferenza, aumentati di oltre il 46% in un anno. Questa è la polariod scattata dal rapporto mensile dell’Abi, l’Associazione bancaria italiana. Le sofferenze delle banche italiane, a novembre scorso, sono state pari a 58 miliardi di euro. Ben 1,4 miliardi in più rispetto al mese precedente. Ma il dato più significativo è quello dei prestiti. I finanziamenti alle famiglie e alle imprese sono cresciuti dell’1,6 percento, arrivando a quota 1.360 miliardi di euro.
Finanziamenti Regione Toscana per aziende a corto di liquidità
La Regione Toscana, ad integrazione di un protocollo siglato con le banche nel dicembre del 2008, ha annunciato d’aver aumentato di altri dodici milioni di euro la dote per garantire i finanziamenti delle PMI toscane che si rivolgono per l’accesso al credito agli Istituti. Le garanzie, in particolare, e grazie agli stanziamenti regionali, vengono offerti da Fidi Toscana, ma ci sono anche nuove misure di sostegno alle imprese agricole, alle piccole e medie imprese femminili ed alle aziende che si trovano a corto di liquidità. Undici milioni di euro, infatti, sono stati stanziati a favore delle PMI della Regione che hanno a causa della crisi le casse vuote; queste potranno essere rimpinguate sia attraverso dei programmi di ricapitalizzazione, sia mediante la formula dei prestiti partecipativi.
Conto corrente pay per use di Banca Generali
Banca Generali ha ideato “Conto Up“, il conto corrente “pay per use” che nella versione base, ovverosia senza opzioni, è a canone zero ed offre il Bancomat gratuito, le principali operazioni senza costi o oneri aggiuntivi, e la liquidità remunerata, fino al livello dei 75 mila euro, con un tasso che può arrivare fino al 100% di quello fissato dalla Bce, la Banca Centrale Europea. Gratis, e compresi nel canone zero di “Conto Up”, senza opzioni, sono le spese per singola scrittura, le spese per la liquidazione degli interessi, ed i bonifici Italia, mentre per l’invio dell’estratto conto le spese sono pari a 1,50 euro. Per il fido, garantito con titoli messi a pegno, il tasso debitore è inoltre pari, con il “Conto Up“, al 2% più uno spread non superiore al tasso euribor con scadenza ad un mese. Questo è quanto offre “Conto Up” nella sua versione base, ovverosia senza opzioni; dopodiché il correntista, in base alle proprie esigenze, può inserire dei servizi aggiuntivi pagando solo per quello che serve.
Pagare con il cellulare, sempre più
Se non si hanno contanti, se non si trova il libretto degli assegni, se la carta di credito è nell’altro portafogli un modo per pagare c’è ed è, con ogni
Aumenti in vista per Rc auto, mutui e…benzina
Anno nuovo, aumenti in arrivo. Anche il 2010 si apre con i primi rincari con l’aumento dei prezzi al dettaglio e delle tariffe che secondo la Codacons “graverà sulle tasche delle famiglie italiane con una stangata di 700 euro”. Avete letto bene, non è un errore. Secondo l’associazione dei consumatori, infatti, l’aumento stimato riguarderebbe l’incremento delle polizze Rc auto (150 euro), i trasporti (50 euro), i treni (30), l’acqua (20), il gas (30), lo smaltimento dei rifiuti (40) e il caro-carburante (80). In questa somma pesa moltissimo il prezzo della benzina che, nonostante i primi ribassi, sta tornando ad altissimi livelli.
Prestito agevolato bebè: nasce il sito Internet
E’ stato messo online nella giornata di ieri Fondonuovinati.it, il sito Internet creato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le politiche della Famiglia, per promuovere anche attraverso la Rete il Fondo di credito per i nuovi nati che permette alle famiglie beneficiarie di ottenere, su esplicita richiesta, il “prestito bebè”, ovverosia un finanziamento di massimi cinquemila euro a tasso agevolato che, con la finalità di aiutare le famiglie a sostenere le spese dei propri figli piccoli, potrà poi essere restituito nell’arco di cinque anni. Le famiglie che, nei tre anni dal 2009 al 2011, hanno avuto o avranno un figlio potranno così rivolgersi ad una delle banche aderenti all’iniziativa per poter accedere al credito agevolato; contestualmente all’apertura del sito Internet, il Dipartimento per le politiche della Famiglia provvederà a rafforzare la comunicazione e la diffusione dell’iniziativa attraverso una campagna che coinvolgerà tutti i media: da Internet alla Tv e passando per la radio e la carta stampata.
Truffe carte di credito: consigli FS per acquisto biglietti
I clienti di Trenitalia che devono acquistare i biglietti devono sempre rivolgersi ai canali ufficiali delle Ferrovie dello Stato, ovverosia il sito Internet, le biglietterie delle stazioni, quelle self service nonché le agenzie di viaggio autorizzate ed il call center. Questo per evitare di incappare nelle truffe, con conseguenze gravi anche e soprattutto quando si va a pagare con la carta di credito; le raccomandazioni al riguardo sono state ribadite da Trenitalia dopo che le FS nei giorni scorsi hanno smascherato due truffatori che, nell’ambito dell’azione di lotta e di contrasto alle frodi informatiche ed alle truffe telematiche da parte della società di trasporto ferroviario, avevano acquistato dei biglietti utilizzando delle carte di credito clonate. In particolare, i due episodi si sono verificati presso la stazione di Napoli Centrale, a carico di un nigeriano, e presso la stazione di Roma Termini, a carico di un senegalese.
Assenze ingiustificate, la battaglia continua
È l’eterna lotta contro i fannulloni. E il ministro Brunetta sembra non volersi proprio arrendere. Malgrado tutto. Tra settembre e ottobre del 2009, secondo il ministero della pubblica amministrazione, le assenze ingiustificate dei dipendenti dello stato sono aumentate. «Avevo tentato di dare fiducia, riducendo da 11 a 4 le ore della reperibilità giornaliera per i controlli medici. Ho sbagliato – afferma il ministro Brunetta – e mi dovrò correggere». Dall’inizio del mese di gennaio, infatti, le visite fiscali potranno essere fatte, la mattina, dalle ore 9 alle ore 13 e, nel pomeriggio, dalle ore 15 alle ore 18.
Carta di credito formativa in Provincia di Siena
In Provincia di Siena l’Amministrazione provinciale ha riaperto la presentazione delle domande per l’accesso alla Carta di Credito Formativa, una misura che prevede l’erogazione di 2.500 euro a favore di coloro che, a causa della crisi finanziaria ed economica, a partire dallo scorso 31 agosto 2008, si trovano a livello occupazionale in condizioni di disagio. Le risorse erogate a favore dei beneficiari dovranno avere come finalità quella di ottenere il rimborso delle spese effettuate per la riqualificazione professionale attraverso strumenti di formazione che permettano ai soggetti di incrementare le proprie possibilità di reinserimento nel mondo del lavoro. Le risorse, a valere sull’FSE, il Fondo Sociale Europeo, sono destinate ai lavoratori domiciliati in provincia di Siena, o residenti, che sono in cassa integrazione ordinaria o in deroga, oppure hanno un contratto di lavoro atipico, eccetto i dipendenti delle Amministrazioni pubbliche, o sono soci lavoratori delle cooperative.