Finanziamenti alle famiglie accelerano in Italia

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Nel primo trimestre del corrente anno in Italia l’attività delle banche italiane è stata tale che sono aumentati, segnando una dinamica in netta accelerazione, i finanziamenti che sono stati concessi alle famiglie consumatrici, ponendo così il nostro Paese in una posizione di leader su scala europea. A rilevarlo è stata l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, nel suo “Monthly Outlook” del mese di maggio 2010, sottolineando inoltre come su scala regionale in Italia la dinamica crescente sia stata ancor più accentuata in Puglia, Regione Campania, Regione Toscana e Regione Calabria. In prevalenza, nel primo quarto del 2010 la dinamica crescente dei finanziamenti alle famiglie italiane consumatrici ha interessato l’accesso al credito, e quindi la stipula di mutui, per l’acquisto di unità immobiliari ad uso residenziale.

Il tutto nonostante il quadro di incertezza legato alla congiuntura economica e finanziaria interna ed internazionale anche perché le famiglie continuano ad essere attratte sia dai bassi livelli dei tassi di interesse, sia a considerare sempre di più, come sempre avvenuto tra l’altro nel nostro Paese, la casa come il bene rifugio per eccellenza in materia di investimenti immobiliari. Le banche italiane, inoltre, continuano a sostenere i progetti delle famiglie consumatrici nonostante negli ultimi due anni ci sia stato, come confermano gli ultimi dati, un aumento delle sofferenze a carico degli Istituti di credito.

E così la dinamica dei finanziamenti bancari alle famiglie nel primo quarto 2010 si è attestata non solo oltre la media dell’Eurozona, ma è aumentata altresì la quota italiana di finanziamenti sul totale dell’area euro passando dal 9,6% al 10,2%. Analizzando invece lo scenario su scala regionale, l’Associazione Bancaria Italiana ha rilevato come il 22,1% dei finanziamenti delle famiglie consumatrici sia concentrato in Lombardia; segue molto staccata la Regione Lazio con l’11,7%, e poi l’Emilia-Romagna, il Veneto, Piemonte, Toscana e Sicilia, mentre in fondo alla lista troviamo il Molise e la Valle d’Aosta.