Mutui, all’orizzonte un periodo favorevole per acquistare casa

di Daniele Pace Commenta


Lo scenario che si prospetta nel corso dei prossimi mesi pare essere particolarmente favorevole in ordine ai mutui che vengono richiesti per comprare casa. È chiaro che tutto cambia in base alla decisione della Bce, ma se le ultime indiscrezioni, ovvero un taglio dei tassi di interessi che potrebbe essere messo in atto già dal mese di giugno, fossero confermate e si verificassero effettivamente, ecco gli analisti suggeriscono proprio di fare un pensierino all’acquisto di un’abitazione.

L’acquisto di un’abitazione è chiaramente una scelta molto complessa e non semplice da prendere. Nelle varie riflessioni che bisogna fare, chiaramente bisogna anche valutare a fondo quella che è strettamente correlata con la tempistica, in modo particolare quando si ha intenzione di puntare sull’opzione mutuo. Lo scenario attuale prevede un potenziale taglio dei tassi di interesse, un’opzione che continua a essere oggetto di voci, ma che è finalmente stata confermata da parte della Bce. La scadenza prefissata per attuare questo primo taglio dei tassi dovrebbe essere il mese di giugno, stando a quanto è stato riportato da parte degli analisti.

È chiaro che si tratta di un aspetto di cui tener conto se si ha intenzione di comprare casa. Il tipo di tasso che si sceglie fa la differenza, è inevitabile. Per tanti esperti, il tasso fisso non dovrebbe essere un problema, nel senso che non dovrebbe essere accompagnato da chissà quali sorprese, quantomeno fino alla fine di quest’anno. Insomma, puntare sul tasso fisso è già una buona opzione, ma qualche novità interessante potrebbe riservarla pure il tasso variabile.

Lo scenario che ci troviamo di fronte è piuttosto paradossale, come viene spiegato anche da parte degli esperti. Infatti, il costo del denaro a tasso fisso è decisamente inferiore in confronto a quello del variabile: una forbice che si aggira intorno a 1,3 punti in meno. Una situazione che chiaramente è stata già influenzata dagli effetti dei tagli promessi da parte della Bce.

L’indice Euribor, ovvero quello che va a condizionare strettamente il costo del mutuo a tasso variabile, presenta un valore che si aggira intorno al 3,93%. Una soglia che si aggira molto vicina a quella dei depositi: entro la fine del 2024, tra l’altro, gli analisti parlano di un’aspettativa di un taglio intorno ai 50 punti base. Quindi, se i mutui con tasso variabile oggigiorno hanno un costo intorno al 5%, tra due anni potrebbe raggiungere il 3,5%. Al momento, però, è chiaro che conviene puntare sui mutui a tasso fisso, che sono quelli più vantaggiosi.