Non solo mutui, come anticipato già nei giorni scorsi: l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, ha deliberato oggi la possibilità di concedere una moratoria di un anno anche per i prestiti personali, una misura che potrebbe divenire cardine all’interno di quello che è stato definito “Piano Famiglie”. Non tutti gli istituti si sono spinti tanto in là. La finanziaria Consum, in “orbita” Mps, ha deciso invece di assecondare sin da subito le istanze avanzate da alcune associazioni di consumatori, ed aiutare così anche coloro che non riescono più a far fronte ai debiti che hanno fatto per acquistare l’auto o i mobili.
Prestiti
Calcolo leasing auto a tre e cinque anni
Acquistare un’auto con il leasing è una prassi ben consolidata in Italia per le aziende, ragion per cui per il titolare d’impresa, in particolare di quelle micro e di quelle che hanno comunque un numero ridotto di dipendenti, deve avere sempre il polso della situazione riguardo ai costi da sostenere, agli interessi da pagare ed alla possibilità di riscattare o meno il parco auto acquisito in leasing. Ad esempio, un piccolo imprenditore, attivo nel settore del commercio, e che gestisce un’impresa avvalendosi della collaborazione di una mezza dozzina di agenti, può acquistare quattro vetture aziendali di media cilindrata stipulando un leasing di 50 mila euro e pagando solo un anticipo di 5.000 euro. In questo modo, con solo il 10% del capitale rispetto invece ai 50 mila euro necessari per acquistare tutte le vetture, il piccolo imprenditore utilizzerà i mezzi per la propria attività e con il fatturato e gli utili conseguiti nel tempo potrà pagare le rate, supponiamo mensili, del leasing.
Prestiti e busta paga: offerte Compass
Chi ha richiesto un prestito sa benissimo che la compagnia di intermediazione chiederà subito una garanzia. E la garanzia principale é lo stipendio, meglio se relativo a un contratto di durata indeterminata.
Le banche prestano del denaro e ovviamente devono accertarsi delle possibilità del richiedente di adempiere pienamente agli obblighi di restituzione. Un contratto a tempio indeterminato é ovviamente una garanzia a cui le banche spesso non rinunciano, ma non solo. Gli istituti finanziari controlleranno anche il merito creditizio presso la Centrale dei Rischi, alla quale hanno libero accesso per controllare che non siate cattivi pagatori (debiti insoluti con altre banche, pignoramenti…).
Finanziamento Sposi e Cerimonie di Professione Prestiti
“Vuoi sposarmi?”. La domanda già di per sé difficile da porre, sembra ora essere diventata impresa improba, specialmente a fronte di un mondo del lavoro che appieda le giovani generazioni costringendole ad una tournée di stage poco retribuiti e ad un frustrante precariato. Purtroppo per fare un matrimonio non basta più l’amore; servono anche i soldi, tanti, a cominciare dal momento della cerimonia celebrativa. Già, perché ogni donna sogna sin da quando era bambina un matrimonio da favola, con un vestito straordinario, un ristorante elegante ed un’automobile di lusso. In più c’è il fotografo, gli invitati al pranzo, le bomboniere… Qualcuno potrebbe aver bisogno di un prestito, ed è qui che entrano in gioco, con l’intento di realizzare i vostri sogni, i professionisti di Professione Prestiti.
Findomestic: prestito, non serve cambiare banca
Con Findomestic chi vuole ottenere un prestito, e vuole saldare le rate con addebito sul conto corrente, non deve aprire un conto corrente bancario diverso da quello del proprio istituto di credito di fiducia; una volta che Findomestic avrà infatti approvato la richiesta di prestito, provvederà ad erogare nell’arco di pochissimi giorni lavorativi l’importo direttamente sul proprio conto corrente bancario a mezzo bonifico. Un altro dei punti di forza di un prestito Findomestic è quello dell’assenza di anticipi; il contraente infatti riceve fino al 100% dell’importo richiesto al fine di poter finanziare i propri progetti. Findomestic, società leader in Italia nel credito al consumo, permette di realizzare grandi ma anche piccoli progetti, visto che può erogare prestiti anche per importi minimi, a partire da mille euro, con la possibilità di personalizzare l’importo della rata e la durata stessa del prestito.
Findomestic: prestito, come e chi può accedere
Per ottenere un prestito Findomestic basta semplicemente inoltrare la richiesta direttamente on line, dal sito Internet della società leader nel credito al consumo; ma occorre comunque rispettare alcuni requisiti e vincoli affinché la richiesta di prestito possa essere accettata. Innanzi tutto, il richiedente deve necessariamente avere la residenza sul territorio italiano, e deve avere un’età compresa tra i diciotto ed i 75 anni; ne consegue che un minore non può contrarre un prestito, ragion per cui se il giovane deve realizzare un progetto spetterà al genitore inoltrare la richiesta di prestito per il figlio. Affinché la pratica possa essere accettata occorre inoltre che il richiedente abbia un reddito dimostrabile; la Findomestic, infatti, chiede o la busta paga, se si è lavoratori dipendenti, oppure l’ultimo modello Unico presentato se si è lavoratori autonomi.
Findomestic: prestito, come funziona
Con Findomestic è possibile ottenere un prestito standosene comodamente seduti in salotto. Dal sito Internet è infatti possibile calcolare on line il proprio preventivo ed avere subito un’idea, anche facendo più simulazioni, dell’ammontare delle rate da rimborsare, del numero delle rate, del tasso di interesse applicato e delle eventuali spese accessorie. Findomestic nella fase di preventivo permette inoltre di associare al prestito una copertura assicurativa che mette al riparo da ogni imprevisto durante tutto il periodo di pagamento delle rate. Trattandosi di credito al consumo, Findomestic on line richiede nella fase di preventivo la finalità per la quale si richiede il prestito; ebbene, Findomestic finanzia praticamente tutti i progetti dei consumatori e delle famiglie: dagli autoveicoli agli elettrodomestici passando per i lavori di ristrutturazione, mobili, elettronica di consumo, viaggi e tanto altro.
Prestito 120 mesi: scadenza lunga, rata bassa
Spesso nasce l’esigenza di ottenere un finanziamento rapido, flessibile, ma anche a lunga scadenza, meglio se fino a dieci anni; in questo modo, alla lunga si vanno a pagare più interessi rispetto ad un finanziamento di durata quinquennale, ma con un finanziamento a 120 mesi la rata è di certo più bassa, più sostenibile e si evita nel tempo di dover incappare in problemi legati a mancato saldo della rata in corrispondenza delle scadenze prefissate. Non tutte le società finanziarie e le banche offrono l’opportunità di stipulare finanziamenti a 120 mesi; molto spesso, infatti, la durata massima si ferma a 84 mesi visto che sulla carta più lunga è la durata del finanziamento, più elevato è il rischio di credito che si assume il soggetto che lo eroga. Tra le società che offrono finanziamenti a 120 mesi abbiamo trovato su Internet la Fiditalia, che permette di stipulare un prestito con durata pari a dieci anni per importi superiori ai diecimila euro.
Conto Laurea da Banco Popolare
Il Conto Laurea – come dice lo stesso nome – è un conto corrente che il Banco Popolare ha approntato per tutti gli studenti universitari che vogliano gestire con un costo contenuto i propri risparmi, o vogliano soddisfare le proprie esigenze finanziarie con un rapporto semplice e completo.
Il Conto Laurea permette infatti una normale operatività del conto, affiancando alla gestione “fisica” del rapporto l’utilizzo di una serie di servizi telematici come il direct banking, grazie al quale sarà possibile accedere al proprio conto tramite un qualsiasi computer connesso a internet.
Inoltre i titolari del conto Laurea potranno richiedere un prestito personale per coprire le spese relative allo studio, con condizioni dedicate.
Compreso nella gratuità del rapporto è inoltre l’invio dell’estratto conto, e la carta bancomat; senza commissione anche i bonifici, i prelevamenti e gli ordini permanenti.
Il Friuli finanzia le proprie imprese
Lo Stato ha fatto la propria parte, i privati – chi più e chi meno – pure. Le famiglie stanno facendo la propria parte, nel doppio ruolo di ammortizzatore sociale e volano della ripresa, le banche sembra si siano forse (finalmente) convinte a svolgere il proprio ruolo. La crisi economica ha chiamato in causa una molteplicità di attori, in uno sforzo di coesione sociale che in questa Italia dei cento campanili, dei milioni di interessi e dei due blocchi politici contrapposti certo non era facile architettare. Forse ci stiamo riprendendo, forse la ripartenza è dietro l’angolo, sicuramente i dati sulla produzione industriale cominciano a segnare un “più” dopo che per trimestri e trimestri il segno davanti al dato era un meno. Cosa fanno, in tutto questo panorama, gli organi statali più prossimi alle aziende e cioè le regioni?
Finanziamenti per crediti verso la Pubblica Amministrazione
In questi mesi di crisi finanziaria ed economica per le imprese l’attesa per incassare i crediti è stata spesso troppo lunga, ben oltre i termini previsti dai contratti associati alle commesse. Ma ancor di più hanno sofferto quelle piccole e medie imprese che, invano, hanno atteso di essere pagati dalla Pubblica Amministrazione che, come noto, molto spesso paga solo dopo parecchi mesi. Di conseguenza, a livello territoriale, gli istituti di credito molto spesso sono scesi in campo erogando a favore delle PMI dei finanziamenti garantiti dai crediti vantati verso la PA. Così, come tra l’altro prevede il Decreto anticrisi, l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, sta facendo la sua parte nell’agevolare con la concessione di credito, attraverso il canale bancario, le PMI che hanno crediti verso la PA scaduti e non ancora incassati.
Finanziamenti delle banche ai giovani: l’offerta di Banca di Roma
La prima auto? Un computer supertecnologico oppure semplicemente una vacanza? Sono tanti i motivi che spingono un giovane a richiedere un prestito. E non si limitano ad essere finalizzati ad acquisti “superflui” o che fanno parte delle economie del benessere, oggigiorno sono sempre più coloro che richiedono un finanziamento anche a scopo medico o terapeutico.
Il motivo che vi spinge a richiedere un prestito non ha più quella centralità che aveva una volta: attualmente infatti é possibile richiedere presso gli istituti finanziari dei prestiti personali, ovvero quei prestiti per i quali la banca non vi chiederà l’uso di cui ne farete.
Scelgo Io, il finanziameto flessibile FIAT
Casa FIAT offre un ventaglio di soluzioni di finanziamento così ampio e numeroso da poter essere paragonato alla rosa delle automobili offerte sul mercato dallo stesso. Detto di Credito Mio, la soluzione con piccolo anticipo rata fissa e zero maxirata finale, oggi andiamo a scoprire Scelgo Io, una proposta di finanziamento che – già dal nome dovrebbe essere chiaro – desidera modellarsi sulle esigenze del compratore. Il tutto, come sempre, con la serietà e la sicurezza che solo un partner finanziario della caratura di SAVA può offrire. Vediamola nel dettaglio.
Prestiti del Comune di Genova
Negli ultimi mesi sono stati tantissimi i Comuni italiani che con le banche hanno stipulato dei veri e propri “accordi territoriali” per permettere alle famiglie, attraverso l’accesso agevolato al credito, di far fronte alle difficoltà legate all’impatto della crisi sull’economia reale e sui redditi. Tra questi, anche il Comune di Genova è sceso in campo avviando, grazie a Banca Carige, un’iniziativa finalizzata alla concessione di prestiti agevolati ai nuclei familiari aventi un basso reddito. Salvo esaurimento del plafond stanziato, pari a quattordici milioni di euro, fino al 30 giugno del prossimo anno i cittadini residenti nel Comune di Genova, in possesso dei requisiti richiesti, possono ottenere un prestito fino a cinquemila euro con il vantaggio di non pagare un euro di interessi, e nessun altro tipo di spesa o onere. I potenziali beneficiari sono tutti quei soggetti che, residenti nel territorio comunale, sono cittadini italiani o extracomunitari, residenti con regolare permesso di soggiorno, sono lavoratori a tempo determinato o comunque cittadini il cui nucleo familiare abbia un reddito annuo netto che non vada a superare il livello dei 25 mila euro.