Mutui e prestiti: la qualità del credito a Milano

 Per le imprese di Milano esposte sul mercato del credito, il 2009 è stato un anno difficile. A constatarlo è stata la Camera di Commercio di Milano che, pur tuttavia, ha rilevato come il momento peggiore, che è stato quello di fine 2009, sia stato superato dopo che la crisi ha avuto un impatto negativo con una diminuzione dei depositi accompagnata da ritardi nei pagamenti e conseguente aumento dei debiti. E così, visto quanto accaduto, la Camera di Commercio ha reso noto che, in collaborazione con il centro di ricerca Carefin dell’Università Bocconi, è ora possibile misurare la qualità del credito a Milano grazie alla messa a punto di uno specifico indicatore che, nel dettaglio, tiene conto di complessive cinque variabili: il costo del credito, l’ammontare dei depositi, il credito disponibile, l’ammontare delle sofferenze e l’ammontare dei prestiti.

PMI: le banche respingono 20% delle richieste

 Le PMI (piccole medie imprese) hanno un ruolo centrale nello sviluppo economico di un Paese e rappresentano conseguentemente il nodo centrale dello sviluppo economico dell’Unione Europea; per questo motivo l’Unione Europea fornisce diversi tipi di aiuto e sostegno finanziario. Spesso l’UE aiuta le PMI sotto forma di finanziamenti indiretti ovvero attraverso intermediari finanziari con l’obiettivo di aumentare il volume dei crediti a disposizione delle aziende e incoraggiare le banche a sviluppare la loro capacità di credito nei confronti delle PMI.

L’Ue europea ovviamente monitora costantemente la situazione e le relazioni tra banche e imprese. Dagli utlimi dati della Commissione europea e della Banca centrale europea emerge che le condizioni di credito applicate dalle banche sono ancora restrittive, la domanda netta di prestiti da parte delle imprese è calata e quasi il 20% delle richieste di prestiti avanzate dalle Pmi è respinto dalle banche. Il SME Finance Forum 2010 (Forum dei i finanziamenti per le Pmi) che si tiene a Bruxelles ha quindi posto a centrale importanza la ricerca di nuove strategie per migliorare l’accesso delle Pmi ai finanziamenti.

Banca Popolare di Milano: credito agevolato per i bebè

 Nell’ambito di un accordo tra l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, ed il  Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza  del Consiglio dei ministri, siglato nei mesi scorsi, è attivo nel nostro Paese il Fondo nuovi nati, uno strumento ad hoc creato per poter concedere alle famiglie, in questa fase congiunturale alquanto difficile, credito agevolato in concomitanza con il lieto evento di nuovi nati o di nuove adozioni. Lo strumento di sostegno alle famiglie è valido per il triennio 2009-2011 con possibilità di presentare la domanda per la richiesta del “prestito bebè”, fino a 5.000 euro, e con il rimborso fino a cinque anni, entro il 30 giugno dell’anno successivo alla nascita del bambino o dell’avvenuta adozione. Il tasso, come accennato, è agevolato è pari quantomeno al 50% in meno rispetto al tasso che comunemente le banche offrono, in media, alle famiglie per i finanziamenti finalizzati.

Prestito impresa: sei regole d’oro

 Si chiama “Conoscere il Rating“, ed è una Guida che l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, ha presentato nella giornata di ieri nel corso di un convegno incentrato sulle modifiche degli accordi di Basilea. Per un impresa, e per il conseguente accesso al credito, è necessario prendere consapevolezza del fatto che, innanzitutto, il rating di un’azienda non rimane immutato, ma varia almeno una volta all’anno e risulta essere periodicamente aggiornato e controllato. Questo è quanto mette in risalto l’Associazione Bancaria Italiana nell’aggiungere, tra l’altro, come nella Guida “Conoscere il Rating” siano contenute anche le cosiddette “6 Regole d’oro per l’Impresa”, ovverosia quelle linee guida che la Commissione Ue ha stilato a favore degli imprenditori.

Prestiti Grecia: salvataggio costa caro alle famiglie italiane

 La crisi della Grecia agli italiani costerà ben 5,5 miliardi di euro, corrispondenti ad un gravame pari a 250 euro per ogni famiglia residente nel nostro Paese. A fornire questa stima è l’Associazione Federconsumatori, la quale, citando il fatto che i conti della Repubblica ellenica sono stati “camuffati” ad arte, ha presentato insieme all’Associazione Adusbef una denuncia che è stata presentata a dieci procure della Repubblica a carico della Goldman Sachs, la banca d’affari statunitense ritenuta responsabile della falsificazione dei conti del Paese ellenico. A conti fatti, quindi, lo Stato italiano andrà a sborsare una somma ingente a favore della Grecia quando invece nel nostro Paese ci sono centinaia di migliaia di famiglie bisognose e colpite pesantemente dalla crisi. Per questo, secondo Adusbef e Federconsumatori, la Goldman Sachs dovrebbe risarcire, in ragione di 250 euro pro-capite, le famiglie italiane dopo aver speculato e creato profitti a danno degli Stati attraverso operazioni, spesso di ingegneria finanziaria, sui derivati e sulle materie prime.

Troppe Rate? Te le paga Coges Finanziaria

 C’è il mutuo. Poi c’è il finanziamento che avete acceso all’epoca in cui acquistaste l’automobile. In più dobbiamo metterci il prestito personale resosi necessario quando foste costretti a rinnovare il parco mobili ed elettrodomestici della vostra abitazione, e magari quel piccolo debito contratto per comperare il computer al figlio. Quante rate! Una vera seccatura (benché dobbiamo ammettere che un po’ ce la siamo cercata) ricordarsi di pagare innumerevoli importi con la beffa rappresentata dal fatto che se invece ci fossimo affidati a un unico “calderone”, il calcolo degli interessi sarebbe stato fatto sul cumulo di questo e di quel finanziamento e non un po’ di qua, un po’ di là. Tutto questo, insomma, per dire che sarebbe bello se qualcuno ci offrisse di coagulare tutti i nostri debiti in uno solo…

Finanziamento a fondo perduto per diventare imprenditore

 Gli effetti della crisi sull’economia reale, anche in Italia, non si sono esauriti; anzi, dal fronte occupazionale ci sono ancora sia difficoltà, sia criticità tali che chi ha perso nei mesi scorsi il posto di lavoro difficilmente lo sta trovando. E allora, per non darla vinta alla pessima congiuntura, anche nei primi mesi di quest’anno sono nate molte imprese individuali che sono in tutto e per tutto figlie della crisi; a metterlo in evidenza è la Camera di Commercio di Monza e Brianza che, al riguardo, offre gratis dei corsi proprio a favore dei disoccupati sul territorio che hanno perso il posto del lavoro ma che vogliono rimettersi in gioco con le giuste motivazioni provando a fare l’imprenditore. Ecco allora che le donne che hanno perso il posto di lavoro, anche per dare un contributo al budget familiare, si re-inventano e si scoprono piccole imprenditrici; ma tra i nuovi imprenditori ci sono anche neo laureati che si mettono in proprio, o cittadini extracomunitari che cercano il riscatto proprio facendo impresa.

Prestito Multiplo di Intesa Sanpaolo

 Prestito Multiplo è il nuovo finanziamento offerto da Intesa Sanpaolo per realizzare i propri progetti o per far fronte a spese importanti o impreviste. Il prestito é richiedibile dal 12 aprile e fino al 31 maggio 2010. Prestito Multiplo ha condizioni piuttosto interessanti rispetto allo standard praticato in altre occasioni dalla banca: un tasso nominale annuo al 6,95% (Taeg 7,64%). Se per esempio richiediamo un prestito di 10.000 euro rimborsabile in 5 anni, paghiamo una rata mensile di 197,78 euro.

Credito al consumo: aumentano i prestiti alle famiglie

 Aumentano nel settore del credito al consumo i prestiti concessi dal sistema bancario alle famiglie italiane; questo è in particolare quanto emerge dal ““Rapporto sulla situazione finanziaria delle famiglie italiane“, un nuovo Report messo a punto dell’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, e nato per analizzare anche gli effetti che la crisi nel biennio 2008-2009 ha avuto nel nostro Paese sulle famiglie consumatrici. Ebbene, l’ABI al riguardo, come accennato, ha rilevato come nel quarto trimestre dello scorso anno ci sia stata, rispetto allo stesso trimestre del 2008, un aumento del credito al consumo del 6,7% per un ammontare pari a 113 miliardi di euro; il tutto stando ai dati forniti all’Associazione Bancaria Italiana, è però avvenuto in corrispondenza di un aumento delle sofferenze bancarie che, nello stesso periodo, dallo 0,33% sono passate alla fine del 2009 all’1,19%.

Basilea 3: la posizione del settore bancario italiano

 Con Basilea 3, ovverosia con la riforma delle regole sul capitale, deve essere effettuata una valutazione attenta affinché si possano evitare e ridurre i rischi sull’impatto che le nuove norme potranno avere sulla ripresa economica. Ad affermarlo è l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, la quale in particolare auspica che in materia di definizione dei nuovi standard ci sia una seconda tornata di consultazioni per evitare che, in materia di concessione del credito, le nuove norme siano troppo rigide e quindi potenzialmente in grado di compromettere la ripresa dell’economia. Il sistema bancario italiano, tra l’altro, ritiene che, al fine di scongiurare vantaggi competitivi che sarebbero sia pericolosi, sia indebiti, le nuove e più stringenti regole vengano applicate anche a carico degli intermediari non bancari visto che è giusto che regole omogenee vengano comunque applicate su attività equivalenti.

Aiuti alle famiglie: microcredito nel Comune di Tradate

 Da qualche mese nel Comune di Tradate, Provincia di Varese, è attiva una misura finalizzata e pensata per erogare in un modo nuovo i servizi sociali; l’agevolazione, nello specifico, consiste nel microcredito grazie ad un accordo che l’Amministrazione comunale ha siglato con la Fondazione Comunitaria del Varesotto. L’intesa, nello specifico, garantisce l’accesso al credito, con la formula dei microprestiti, a favore delle fasce più deboli della popolazione che spesso non hanno credenziali e merito creditizio sufficiente per poter stipulare un finanziamento attraverso il canale bancario. Con il microcredito nel Comune di Tradate si possono chiedere, senza spese di istruttoria, e senza interessi, dai mille ai tremila euro con rimborso in piccole rate mensili fino a trentasei mesi a fronte di una finalità consistente in un bisogno primario, e con il contraente che, comunque, deve avere una qualche fonte di reddito in grado di poter permettere il saldo mensile delle rate del prestito.

Unicredit: progetto Insieme per i Clienti

 Tutte le banche controllate da Unicredit saranno accorpate nella Capogruppo attraverso un’operazione di fusione per incorporazione in UniCredit Spa. Questo è quanto ha deliberato nei giorni scorsi il Consiglio di Amministrazione del colosso bancario europeo in merito ad un’operazione che non è di natura prettamente societaria/azionaria, ma andrà ad interessare, con finalità ed intenti positivi, tutta la clientela attuale e futura del Gruppo bancario. Il progetto approvato dal CdA è stato infatti denominato “Insieme per i Clienti“, e mira a far incrementare ulteriormente il livello di soddisfazione dell’utenza sia attraverso dei tempi di risposta ancora più rapidi, sia mediante una specializzazione delle competenze. In particolare, l’obiettivo è quello di accrescere la vicinanza del Gruppo bancario ai territori attribuendo, tra l’altro, ulteriori deleghe di natura decisionale alla rete; il tutto salvaguardando, a fronte del riassetto societario, i principali marchi del Gruppo bancario per quel che riguarda la clientela, ovverosia il Banco di Sicilia, la UniCredit Banca di Roma e l’Unicredit Banca.

Finanziamenti piccole imprese Credito Valtellinese

 Il Gruppo bancario Credito Valtellinese ha reso noto che le Banche controllate possono beneficiare di un secondo plafond di stanziamenti della Cdp, la Cassa Depositi e Prestiti, pari a ben 80 milioni di euro, dopo aver totalmente utilizzato un primo plafond pari a 33 milioni di euro con la finalità di concessione di finanziamenti alle piccole e medie imprese. In questo modo le filiali del Gruppo Credito Valtellinese, ovverosia il Mediocreval, la Banca dell’Artigianato e dell’Industria, il Credito Siciliano, il Credito Artigiano, la Carifano ed il Credito Piemontese potranno utilizzare il secondo stanziamento della Cdp per la concessione di credito alle PMI. La misura va ad aggiungersi alle iniziative già predisposte ed in essere a sostegno dell’attività economica nelle zone di insediamento del Gruppo Bancario a livello territoriale.

Prestiti bancari: aumentano quelli al settore privato

 Nello scorso mese di marzo in Italia, per quel che riguarda i prestiti concessi dalle banche al settore privato, c’è stata una inversione di tendenza. A rilevarlo è l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, nel suo “Monthly Outlook” di aprile, sottolineando in particolare come, in base ai dati disponibili, per i prestiti bancari al settore privato ci sia stata a livello tendenziale una crescita del 2% circa. Il dato dell’ABI conferma di conseguenza come la situazione per quel che riguarda l’accesso al credito e la propensione delle banche a concedere i prestiti sia decisamente migliorata rispetto ai tempi bui della crisi. L’Associazione Bancaria Italiana ha altresì fornito il dato relativo allo stock complessivo di finanziamenti bancari al settore privato alla fine dello scorso mese di marzo; ebbene, l’ammontare era pari a 1.543 miliardi di euro, corrispondente, rispetto a marzo 2009, ad un flusso complessivo di nuovi prestiti per ben 28,5 miliardi di euro. Restringendo il campo alle sole famiglie e società finanziarie, i dati dell’ABI indicano un ammontare pari a 1.351,5 miliardi di euro con un incremento del 3,3% rispetto a marzo 2009.