Regione e Banca delle Marche, prestiti a microimprese

 Iniziativa a favore dell’avvio di nuove imprese (fino ad un massimo di 400 nuove iniziative di microimprese) attraverso la concessione di un finanziamento agevolato da parte della Banca delle Marche S.p.A.. Il finanziamento dovrà essere restituito entro un arco di tempo non superiore ai 6 anni e dovrà ovviamente essere utilizzato per far fronte alle spese di costituzione, agli investimenti ed alla gestione della nuova iniziativa economica. Il “Prestito d’Onore regionale”, questo il nome dell’iniziativa, prevede, oltre alla concessione del predetto finanziamento, l’erogazione di servizi gratuiti ed obbligatori di accompagnamento personalizzato (tutoraggio) nei primi 12 mesi di attività, per non lasciare soli gli imrpenditori in quella delicata fase di avvio.

EPMF: UE sostiene il microcredito

 Il microcredito è uno strumento di sviluppo economico che permette l’accesso ai servizi finanziari a coloro che si trovano in condizioni di disagio. Nato nei Paesi in via di sviluppo, sta prendendo piede anche in Europa e secondo lo European micro finance network l’Italia è il terzo paese, dopo Spagna e Francia, nell’erogazione di microprestiti “etnici”. Nei Paesi in via di sviluppo milioni di famiglie vivono con i proventi delle loro piccole imprese agricole e delle cooperative e spesso le difficoltà ad accedere al prestito bancario a causa dell’inadeguatezza o della mancanza di garanzie reali.

Finanziamenti agevolati a disposizione delle fasce deboli

 E’ stato raggiunto un accordo tra Unioncamere e il comitato nazionale del microcredito, per aiutare le fasce più deboli ad accedere a finanziamenti agevolati per la creazione di un’attività economica. L’accordo prevede la creazione di un fondo di garanzia di 10 milioni di euro, e ogni richiedente potrà ottenere circa 25 mila euro in prestito. L’accordo in atto tra unioncamere e il presidente del comitato nazionale del microcredito Baccini, é volto ad aiutare le fasce più deboli di cittadini italiani e stranieri (con regolare permesso di soggiorno) per poter produrre reddito necessario al loro sostentamento e cercare di produrre nello stesso tempo dei nuovi posti di lavoro.

Finanziamenti innovativi per le PMI della Liguria

 Nella Regione Liguria l’Amministrazione è scesa nuovamente in campo a sostegno dell’economia, ed in particolare del sistema delle piccole e medie imprese, attraverso uno stanziamento da 21 milioni di euro per aiutare le PMI che hanno difficoltà nell’accesso al credito e/o che sono sottocapitalizzate a causa della crisi. Le risorse stanziate, tra l’altro, in accordo con quanto dichiarato ed anticipato da Renzo Guccinelli, Assessore regionale allo Sviluppo economico, diventeranno nel prossimo mese di settembre 30 milioni di euro a seguito dell’assestamento di bilancio che sarà effettuato dalla Regione Liguria. Gli interventi in aiuto delle PMI sono innovativi in quanto si punta a rispondere ai bisogni di liquidità delle piccole e medie imprese attraverso la formula del venture capital e del private equity che garantisca al sistema imprenditoriale regionale sia la nascita di nuove realtà, sia lo sviluppo delle aziende già presenti sul territorio regionale. In particolare, le risorse messe sul piatto andranno a finanziare due specifici Fondi che saranno costituiti allo scopo.

Finanziamenti: nuove opportunità per imprese toscane

 Dopo l’estate 2010, precisamente a settembre, riparte il programma in Toscana per le piccole e medie imprese “programma POR” che vogliono investire i loro risparmi nel commercio del paese e nel turismo. In due anni e mezzo dall’apertura del bando i progetti selezionati e ammissibili ai contributi europei sono 1863 e la maggior parte sono progetti di investimento presentati dalle imprese. Sono trascorsi quindi due anni e mezzo dall’apertura dei primi bandi e il bilancio mostra tutti segni positivi. Questo servizio di finanziamento è stato abilitato in Toscana proprio perché in ambito del commercio, del turismo e dell’ambiente è tra le migliori in Italia e grazie a queste peculiarità garantisce la nascita di nuove imprese e l’occupazione. Si tratta di un finanziamento richiedibile ssolamente da piccole e medie imprese che gestiscono un servizio turistico e un servizio di commercio; la consegna delle domande può essere effettuata per tutto il mese di settembre.

Toscana: fondo di microcredito per nuove imprese

 La Regione Toscana pone attenzione sulle nuove piccole imprese: sarà creato un nuovo Fondo, con finalità di sostegno all’occupazione, che dovrebbe coinvolgere anche la Camera di Commercio, le banche, gli enti locali e previdenziali ed i privati. Lo conferma l’onorevole Riccardo Nencini, l’Assessore al Bilancio ed alle Finanze della Regione Toscana. Nello specifico saranno erogati microcrediti sia ai giovani, con età compresa fra i 20 ed i 35 anni, che desiderino iniziare un’attività economica, sia a coloro che hanno perso il posto di lavoro, a causa della crisi, o comuqnue a tutti coloro con difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro. In Italia la disoccupazione continua a crescere. I dati diffusi dall’Istat rilevano un tasso di disoccupazione nel primo trimestre del 2010 al 9,1 per cento dal 7,9 dello stesso periodo del 2009. Siamo al livello più alto dal primo trimestre del 2005. Le previsioni degli analisti parlano di un ulteriore aumento, dopo i 528mila posti di lavoro già persi a fine 2009 in due anni di crisi economica.

Microcredito: nuove idee e progetti in Toscana

 In Toscana, al fine di agevolare la creazione di cooperative e di nuove piccole imprese, si punta a creare un nuovo Fondo, con finalità etiche e di sostegno all’occupazione, che possa coinvolgere le Camere di Commercio, le banche, la Regione, Fidi Toscana, i Confidi, gli enti locali, gli enti previdenziali ed anche altri soggetti privati. E’ questa, in estrema sintesi, l’idea che ha lanciato l’on. Riccardo Nencini, Assessore al Bilancio ed alle Finanze della Regione Toscana, al fine di dar vita ad un nuovo Fondo per il microcredito in grado di venire incontro ai giovani di età compresa tra i 20 ed i 35 anni, che vogliono mettersi in proprio, ma anche a chi è meno giovane e, contestualmente, a causa della crisi ha perso il posto di lavoro oppure ha difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro. Si tratterebbe in sostanza di attivare un nuovo Fondo per il microcredito da affiancare a “Smoat“, il Sistema per il microcredito orientato assistito toscano che nella Regione è attivo dal 2006, e che funziona come uno sportello di fidi.

Microcredito per piccole nuove imprese: in Toscana c’è Smoat

 Il microcredito non è una formula che funziona solo per le famiglie dove magari a causa della crisi è stato perso l’unico reddito, ovverosia l’unica fonte di entrate, ma anche per la creazione di nuovi posti di lavoro, ed in particolare di imprese, piccole e piccolissime. La formula del microcredito alle PMI funziona eccome in Toscana grazie a “Smoat“, Sistema microcredito orientato assistito toscano, una formula di accesso al credito che, grazie ad un apposito accordo stipulato con le banche aderenti, permette di ottenere non solo un credito fino a 15 mila euro, ma anche consulenza e tutoraggio per la fase di start up e per inserirsi sul mercato in maniera sostenibile offrendo beni e servizi. Smoat, nato dalla collaborazione tra Fidi Toscana e la Regione, ha dato vita a quasi mille nuove imprese, 960 per l’esattezza, che sono riuscite a far fronte alla crisi, e che si sono adattate al quadro critico ed al mutato scenario macroeconomico e congiunturale mettendo tanta creatività e tanta originalità.

Finanziamenti piccole imprese: come ottenere 50 mila euro in 5 giorni

 Come ottenere un finanziamento rapido? Ebbene, Unicredit ha ideato già da parecchio tempo una interessante formula di finanziamento, dedicata in particolare alle piccole imprese, che dal momento della consegna di tutta la documentazione “promette”, in caso di esito positivo dell’istruttoria, di poter ottenere credito fino a 50 mila euro nell’arco di soli cinque giorni lavorativi. Il prodotto si chiama non a caso “Celercredit“, un finanziamento per le piccole imprese con tempi di istruttoria che, quindi, sono rapidissimi e con la garanzia offerta da Unicredit Group di ottenere una riduzione di 100 euro delle commissioni di istruttoria applicate sul finanziamento nel caso in cui non dovesse essere rispettato il limite dei cinque giorni lavorativi massimi per l’erogazione del prestito. Nel dettaglio, “Celercredit” è un finanziamento stipulabile presso le filiali di Unicredit Group al fine di poter far fronte alle esigenze quotidiane della piccola impresa come ad esempio il bisogno di liquidità immediata per cassa, o per finanziare l’acquisto di materiale di consumo.

Finanziamento a fondo perduto per diventare imprenditore

 Gli effetti della crisi sull’economia reale, anche in Italia, non si sono esauriti; anzi, dal fronte occupazionale ci sono ancora sia difficoltà, sia criticità tali che chi ha perso nei mesi scorsi il posto di lavoro difficilmente lo sta trovando. E allora, per non darla vinta alla pessima congiuntura, anche nei primi mesi di quest’anno sono nate molte imprese individuali che sono in tutto e per tutto figlie della crisi; a metterlo in evidenza è la Camera di Commercio di Monza e Brianza che, al riguardo, offre gratis dei corsi proprio a favore dei disoccupati sul territorio che hanno perso il posto del lavoro ma che vogliono rimettersi in gioco con le giuste motivazioni provando a fare l’imprenditore. Ecco allora che le donne che hanno perso il posto di lavoro, anche per dare un contributo al budget familiare, si re-inventano e si scoprono piccole imprenditrici; ma tra i nuovi imprenditori ci sono anche neo laureati che si mettono in proprio, o cittadini extracomunitari che cercano il riscatto proprio facendo impresa.

Finanziamenti Lombardia per la nuova imprenditoria giovanile

 Nella Regione Lombardia, per i giovani dai 18 ai 30 anni, creare una nuova impresa non solo è più facile ma è anche meno costoso; grazie a “Start”, un progetto per la nuova imprenditoria, infatti, è possibile fruire di ben tre milioni di euro che sono stati appena stanziati dalla Regione Lombardia, con la formula del contributo a fondo perduto, in accordo con quanto ha reso noto nella giornata di ieri il presidente della Regione Roberto Formigoni. “Start” è un progetto promosso dalla Regione, dal sistema delle Camere di Commercio, e dal Comune di Milano, che permette al neo imprenditore, attraverso il superamento di varie tappe, di non essere mai solo nella fase di start up, che di norma è la più complicata e la più difficile affinché l’impresa possa poi avere una collocazione vincente sul mercato. E così, grazie agli stanziamenti regionali, per ogni giovane neo imprenditore ci sono a disposizione ben diecimila euro a fondo perduto per la copertura delle spese fino ad una quota pari al 70% per creare una nuova realtà imprenditoriale.

Finanziamenti comunitari: seminario Upi in Emilia Romagna

 I finanziamenti europei sono una valida alternativa per aprire nuove prospettive per il territorio dal punto di vista dello sviluppo economico e sociale?

Spesso si guarda all’Unione Europea sottolineando la distanza che la separa, dal punto di vista decisionale e amministrativo, dai suoi cittadini – ha affermato Francesco Malerba titolare di uno studio agrotecnico in Puglia -. L’approccio territoriale in realtà dimostra il contrario. Occorre ribadire la vicinanza dell’Unione Europea ai bisogni dei cittadini, ma anche per favorire una coesione e uno sviluppo economico e sociale del territorio.

Con la moratoria, congelati 5 miliardi di debiti

 Il ministero dell’economia e l’Abi hanno concluso il bilancio della moratoria di fine novembre. E il risultato è stato che il 77 per cento delle domande di sospensione dei debiti delle imprese è già stato accolto. Da novembre 2009, infatti, le piccole e medie imprese hanno potuto contare su cinque miliardi di liquidità, mentre da ottobre 2009 il dato si era attestato a due miliardi, si legge nel comunicato che espone i nuovi dati del monitoraggio sul ricorso effettivo all‘Avviso comune, ossia l’accordo siglato il 3 agosto tra il ministero dell’Economia, l’Abi e le altre rappresentanze dell’Osservatorio permanente sui rapporti tra le banche e le imprese.

Innovazione e hi-tech: finanziamenti ministeriali per le PMI

 Per le aree sottoutilizzate del nostro Paese, arriva un plafond di finanziamenti ministeriali pari a 12,5 milioni di euro con la finalità di incentivare sia il trasferimento tecnologico, sia la creazione di nuove realtà imprenditoriali operanti nel settore dell’hi-tech. A darne notizia lunedì scorso è stato il Ministero dello Sviluppo Economico dopo che il Ministro Claudio Scajola ha firmato il relativo Decreto con l’obiettivo di agevolare lo sviluppo imprenditoriale nelle aree più svantaggiate del nostro Paese, ma anche per garantire ed incentivare in tali zone la domanda di occupazione qualificata. In particolare, per l’accesso ai fondi il Ministero dello Sviluppo Economico metterà a punto un Bando al quale, in cordata, potranno partecipare tutti quei soggetti che sono in grado di promuovere ed incentivare l’innovazione d’impresa, ovverosia le associazioni degli imprenditori che hanno un forte radicamento sul territorio, ma anche ovviamente i centri di ricerca pubblici, le università ed altri soggetti operanti nel no-profit.