Innovazione e hi-tech: finanziamenti ministeriali per le PMI

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Per le aree sottoutilizzate del nostro Paese, arriva un plafond di finanziamenti ministeriali pari a 12,5 milioni di euro con la finalità di incentivare sia il trasferimento tecnologico, sia la creazione di nuove realtà imprenditoriali operanti nel settore dell’hi-tech. A darne notizia lunedì scorso è stato il Ministero dello Sviluppo Economico dopo che il Ministro Claudio Scajola ha firmato il relativo Decreto con l’obiettivo di agevolare lo sviluppo imprenditoriale nelle aree più svantaggiate del nostro Paese, ma anche per garantire ed incentivare in tali zone la domanda di occupazione qualificata. In particolare, per l’accesso ai fondi il Ministero dello Sviluppo Economico metterà a punto un Bando al quale, in cordata, potranno partecipare tutti quei soggetti che sono in grado di promuovere ed incentivare l’innovazione d’impresa, ovverosia le associazioni degli imprenditori che hanno un forte radicamento sul territorio, ma anche ovviamente i centri di ricerca pubblici, le università ed altri soggetti operanti nel no-profit.

Nel momento in cui il Decreto del Ministro Scajola sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, le cordate composte dai soggetti sopra citati, nelle aree più svantaggiate del nostro Paese, avranno massimo 90 giorni di tempo per presentare la domanda relativa a progetti che, in particolare, dovranno essere incentrati sulle seguenti dieci aree tecnologiche: biotecnologie; tecnologie per l’automazione e sensoristica; tecnologie energetiche; tecnologie elettriche, elettroniche ed elettro-ottiche; tecnologie ambientali; tecnologie meccaniche e della produzione industriale; tecnologie organizzativo-gestionali; tecnologie chimiche e separative; materiali avanzati, micro e nanotecnologie; tecnologie per l’informatica e le telecomunicazioni.

I progetti, aventi una durata massima di due anni, e per un importo minimo di un milione, e massimi due milioni di euro, che saranno selezionati per l’accesso ai finanziamenti ministeriali, potranno ottenere risorse pari al 50% della spesa ammissibile con la finalità di marketing, dimostrazione e diffusione delle tecnologie che dovranno essere poi trasferite alle piccole e medie imprese.