A causa della stretta creditizia in Italia è stato difficile negli ultimi 12-18 mesi accedere al credito, con la conseguenza che molto spesso l’imprenditore, per evitare di chiudere la propria azienda, ha investito i propri risparmi personali diventando così più povero. Non a caso, la Camera di Commercio di Monza e Brianza ha rilevato come in Lombardia, così come nel resto d’Italia, a causa delle difficoltà e delle restrizioni sull’accesso al credito, gli imprenditori siano stati costretti a mettere mano al portafoglio andando a rafforzare le imprese a livello finanziario con una cifra complessiva pari a 1,5 miliardi di euro. Per quest’anno, l’Ente camerale ha rilevato che quattro imprenditori su dieci della Lombardia si sono rivolti alle banche per chiedere un finanziamento, ma in quasi il 12% dei casi è stata rilevata difficoltà nel poter accedere al credito.
News
Mediobanca, Deutsche Bank e Goldman Sachs scoppiano di salute: le trimestrali
In un quadro di sostanziale ripresa c’è ancora qualcosa di poco chiaro: come ha fatto l’economia a uscire da una crisi “seconda solo a quella del ‘29” in così poco tempo, e con così tanta efficacia? È un fatto che banche ed aziende sono tornate a fare utili, anche se è un fatto pure l’aumento senza precedenti della disoccupazione. Nel frattempo c’è qualcuno che cerca di spiegarsi il perché di una situazione che sta tornando ai livelli pre-crisi pur senza poter contare su una “moralizzazione” della finanza tanto auspicata quanto disattesa dai principali governi internazionali. Insomma: c’è il pericolo di una seconda, evidentemente più devastante bolla. Mentre le banche, già oggi, gongolano.
Conto Corrente Arancio, il migliore on-line
Come è possibile per un risparmiatore orientarsi nello sconfinato mare delle offerte bancarie su conti correnti, carte di credito (o di debito, bancomat, revolving, prepagate e chi più ne ha più ne metta), prestiti personali e mutui? Informandosi, direte voi, e non potremo che darvi ragione: un economista del calibro di Einaudi amava ripetere che l’economia si fa consumando le suole delle scarpe, quindi spostandosi di luogo in luogo alla ricerca del prezzo migliore. Tutto vero e, mutatis mutandis, applicabile anche oggi che il mondo del web ha sensibilmente accorciato le distanze rendendo l’informazione più fruibile, più rapidamente, ovunque nel mondo. Come è possibile però affidarsi alle fonti più attendibili, onde evitare sonore e dolorose fregature?
Crédit Agricole, cambio al vertice e utili-boom
La stessa crisi economica che ha frenato la crescita mondiale, bloccando al palo i consumi di molte famiglie e minandone seriamente la possibilità di accumulo dei risparmi, non si è di certo fermata lì, anzi ha costretto moltissime aziende a consistenti tagli di personale e/o significative ristrutturazioni interne, che hanno coinvolto anche i “piani alti”. Non hanno fatto eccezione le banche, che nonostante siano, sostanzialmente tutte, in grande recupero, in alcuni casi si stanno adoperando per trasformare il proprio organigramma in modo da renderlo più pronto per recepire una ripresa che sembra ormai dietro l’angolo. Così intende fare anche il gruppo francese Crédit Agricole, presente nel ciclismo con una sponsorizzazione e in Italia con CaRiParma.
Conto corrente artigiani con meccanismo premiante
Si chiama “Impiù“, ed è un interessante conto corrente, della gamma business, ovverosia per le imprese, ideato dall’istituto di credito Banca Marche con un meccanismo premiante che da un lato prevede la formula del “tutto compreso”, ma dall’altro permette di usufruire di un meccanismo premiante costituito da sconti ed agevolazioni in base ai prodotti di Banca Marche posseduti. Innanzi tutto, il conto corrente “Impiù” ha un costo subito scontato del 25% se si è soci di Banca Marche e si hanno su un deposito titoli aperto in Banca Marche almeno 500 azioni dell’Istituto di credito. E visto che molto spesso gli artigiani al conto per l’impresa associano anche un conto personale, questo per i correntisti “Impiù” viene scontato del 10% per i conti Banca Marche Gamma, Felicetà, Alpha, Beta, Sconto e Conto 18-26.
BCC in festa per i 100 anni: il convegno
Un’esperienza a sostegno del sistema economico che può vantare radici solide e numeri importanti, oltre ad una tradizione lunga ben cento anni. Questo sono le BCC, Banche di Credito Cooperativo, per l’Italia. Un impegno sottolineato ed applaudito ieri a Brescia in occasione del convegno sul tema “La rete, chiave del successo delle banche sul territorio”, svoltosi presso l’aula magna dell’Università Cattolica. È stata un’occasione per festeggiare i cento anni dalla costituzione della Federazione nazionale delle Casse rurali cattoliche, avvenuta proprio a Brescia nel settembre del 1909.
ING Direct “Coltiva il tuo sogno” – il progetto
Abbiamo più volte parlato del desiderio di eticità espresso dagli italiani rispetto alle agenzie (banche, ma anche finanziarie ed altri tipi di istituzioni) che gestiscono i loro risparmi. Vero, così come vero è anche che non sempre si mira ad esaudire questo desiderio, preferendo, ad esempio, una banca che investe nello sviluppo degli armamenti o in prodotti altamente inquinanti pur di poter ottenere una remunerazione del capitale più elevata. Tant’è: tra il dire e il fare… A noi piace però sottolineare come ING Direct abbia pensato alle nuove generazioni con un progetto a loro dedicato espressamente. Andiamo a scoprirlo insieme
Conto corrente remunerato con canone fisso
Banca Generali, istituto di credito controllato dal colosso assicurativo omonimo, propone un conto corrente che coniuga ai bassi costi la possibilità di ottenere una remunerazione sulla giacenza e fruire di tutti i classici servizi bancari associati all’utilizzo di un conto corrente; in più, il conto è ideale per chi è in possesso di asset finanziari e vuole metterli in pegno per ottenere un prestito a tassi molto contenuti. Il conto corrente si chiama “Active”, ed offre una remunerazione pari al 50% del tasso euribor ad un mese a fronte di un canone mensile molto contenuto e pari a 2,50 euro. Compresi nel canone ci sono le operazioni di scrittura in conto, illimitate, i prelevamenti con il Bancomat, che sono sempre gratuiti, le spese per i bonifici, inviabili in tutta Italia, e le spese per la liquidazione degli interessi.
Bonus prima casa del Comune di Brescia
Preso atto della crisi economica che sembra essere ormai alle spalle, e dei suoi drammatici effetti che invece si fanno ancora sentire, le strade da intraprendere possono essere solamente due: stare con le proverbiali mani in mano in attesa che qualcuno ci aiuti, oppure vedere di darsi da fare per produrre contromisure atte a limitare l’incidenza del problema. Questo è quanto ha deciso di fare il comune di Brescia, istituendo un bonus anticrisi “a supporto della locazione e dei mutui per l’acquisto della prima casa” come dice – leggiamo dal sito – l’atto emanato dalla giunta.
Conto corrente: accreditare lo stipendio con “Tuo Retribuzione”
Per chi è un lavoratore dipendente, e vuole essere titolare di un conto corrente semplice, accessibile 24 ore su 24 con Internet, ed a basso costo, il gruppo Banca Sella ha ideato il Conto corrente “Tuo Retribuzione” che, a fronte dell’accredito mensile dello stipendio, costa appena quattro euro al mese ed ha inclusi nel prezzo tutta una vasta gamma di servizi. Innanzi tutto, il bancomat per i prelievi è gratuito, così come sono gratuiti ed illimitati tutti i prelievi che vengono effettuati attraverso gli sportelli del gruppo Banca Sella. La giacenza, senza limiti, viene attualmente remunerata con un tasso creditore dello 0,50%, ed è altresì possibile richiedere il libretto degli assegni; al conto corrente “Tuo Retribuzione” è inoltre agganciato un affidamento pari a ben duemila euro che permette, a fronte dell’accredito mensile dello stipendio, di avere la massima elasticità di cassa per le spese quotidiane e per la gestione di eventuali imprevisti.
Dopo i mutui, moratoria anche sui prestiti personali
Non solo mutui, come anticipato già nei giorni scorsi: l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, ha deliberato oggi la possibilità di concedere una moratoria di un anno anche per i prestiti personali, una misura che potrebbe divenire cardine all’interno di quello che è stato definito “Piano Famiglie”. Non tutti gli istituti si sono spinti tanto in là. La finanziaria Consum, in “orbita” Mps, ha deciso invece di assecondare sin da subito le istanze avanzate da alcune associazioni di consumatori, ed aiutare così anche coloro che non riescono più a far fronte ai debiti che hanno fatto per acquistare l’auto o i mobili.
Impossibilità di pagare i debiti contratti con finanziarie per sempre più famiglie in Italia
Il mito dell’italiano caliente amante latino vacilla, ma tant’è: ci rifaremo da qualche altra parte. Il mito dell’italiano formichina risparmiatrice va dissolvendosi, ed è una notizia ancora peggiore: se infatti da una parte i mercati finanziari sembrano aver superato, tra morti e feriti, le conseguenze della crisi economica, non sarà così semplice per i risparmiatori, divenuti anche in Italia sempre più propensi a fare debito, a vivere al di sopra delle proprie possibilità ed a rischiare così di finir soffocati nella impossibilità di pagare i debiti contratti con finanziarie (o banche) anche nonostante la discesa dei tassi (oggi ai minimi storici, 0,73% l’Euribor a tre mesi). Di chi è la colpa?
Piano Famiglie: mutui sospesi con la moratoria Abi
Buone notizie per le famiglie che pagano ogni mese la rata del mutuo e fanno fatica ad onorare le scadenze. L’Associazione Bancaria Italiana (ABI) ha infatti annunciato in via ufficiale d’aver messo a punto la moratoria sui mutui anche a favore delle famiglie in condizioni di disagio a partire dal prossimo mese di gennaio. E così le famiglie che pagano la rata del mutuo, e dove ci sono componenti che hanno perso il posto di lavoro, o sono in cassa integrazione, potranno a partire dal prossimo anno non pagare la rata del mutuo per un periodo pari a ben dodici mesi. L’iniziativa dell’ABI rientra nel “Piano Famiglie“, un progetto approvato dal Comitato esecutivo dell’Associazione Bancaria Italiana tanto atteso non solo dalle famiglie, ma anche dalle Associazioni dei Consumatori dopo che un provvedimento simile è stato adottato, nelle scorse settimane, a favore delle piccole e medie imprese in temporanea difficoltà con il pagamento delle rate di mutui, finanziamenti e leasing.
Il Friuli finanzia le proprie imprese
Lo Stato ha fatto la propria parte, i privati – chi più e chi meno – pure. Le famiglie stanno facendo la propria parte, nel doppio ruolo di ammortizzatore sociale e volano della ripresa, le banche sembra si siano forse (finalmente) convinte a svolgere il proprio ruolo. La crisi economica ha chiamato in causa una molteplicità di attori, in uno sforzo di coesione sociale che in questa Italia dei cento campanili, dei milioni di interessi e dei due blocchi politici contrapposti certo non era facile architettare. Forse ci stiamo riprendendo, forse la ripartenza è dietro l’angolo, sicuramente i dati sulla produzione industriale cominciano a segnare un “più” dopo che per trimestri e trimestri il segno davanti al dato era un meno. Cosa fanno, in tutto questo panorama, gli organi statali più prossimi alle aziende e cioè le regioni?