Il modello 730/2010, quello che sono chiamati a presentare nei prossimi mesi i lavoratori dipendenti ed assimilati, a valere sui redditi percepiti nell’anno 2009, è già disponibile sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate con le relative istruzioni. Trattasi di un modello di dichiarazione che quest’anno andrà ad interessare ben diciassette milioni di contribuenti e che, come sempre, contiene delle novità legate ai provvedimenti messi a punto negli ultimi mesi dal Governo, a partire dal cosiddetto “Decreto anticrisi”. Il modello 730/2010 “spinge” quest’anno sul fronte della semplificazione del linguaggio, con le relative istruzioni che risultano essere più chiare e comprensibili anche per chi sul fisco non ha delle conoscenze approfondite.
News
Milano, conviene affittare. Lo studio di Gabetti
Un calo senza precedenti. A Milano, oltre alla neve, scendono anche i prezzi delle case. Un meno 9,1% in appena un anno e mezzo è qualcosa che, nel relativamente tranquillo mercato immobiliare. Tant’è vero che ha sbalestrato l’andamento ciclico del settore, la cui fase negativa si sta prolungando oltre i limiti indicati dalle serie storiche. Questo calo è certificato dallo studio di Gabetti che ha analizzato l’andamento degli ultimi 18 mesi. Ed emerge un trend ancora più marcato per le altre città lombarde, attorno al 15% in meno. Nel dettaglio c’è da ammettere che ciò che conviene – all’apparenza – sia affittare, almeno per il momento. Ma è soprattutto il calo del costo del mattone a impressionare, sebbene il quadro appaia frastagliato, a diverse velocità.
Dividendi 2010: Atlantia, Eni e Lottomatica
Si avvicina a grandi passi a Piazza Affari l’appuntamento con il pagamento dei dividendi 2010. Le società italiane quotate, infatti, in ordine sparso hanno approvato o stanno per approvare, in sede di Consiglio di Amministrazione, i progetti di bilancio 2009 che poi nell’arco di poche settimane saranno approvati dall’Assemblea degli azionisti. Tra i big del mercato azionario italiano, Eni ha già fissato l’ammontare dei dividendi 2010, pari ad un euro per azione; ne consegue che, visto che già la società del cane a sei zampe nei mesi scorsi ha corrisposto un acconto sul dividendo pari a 0,50 euro per azione, restano da pagare agli azionisti altri 0,50 euro a titolo. Ebbene, il pagamento dei 0,50 euro per azione, a saldo ed a valere sull’esercizio 2009, saranno pagati agli azionisti il 27 maggio 2010 con stacco cedola previsto per il giorno 24 maggio 2010.
Mutui Barclays? No problem
Conviene è ammortizza. Un mix vincente che molte banche utilizzano per attrarre nuovi clienti in un contesto di mercato come quello attuale caratterizzato dai tassi di mercato ai minimi storici e previsioni al rialzo. Che cosa si può fare,allora? Barclays (guidata in Italia da Vittorio De Stasio) ha deciso: prorogare fino al 30 giugno 2010 la durata della promozione Mutuo Tasso Protetto. Al tasso variabile per tutte le durate viene abbinato un “tetto” che protegge la rata da eventuali rialzi dei tassi. Con un limite massimo del 5,50%. Ecco quindi determinato il margine di oscillazione massimo del tasso d’interesse per l’intera durata del mutuo (20, 25 o 30 anni). “Mutuo Tasso Protetto Barclays” finanzia fino all’80% del valore dell’immobile ed è disponibile per finalità di acquisto e ristrutturazione in un’unica soluzione o più tranches. Tra i plus di prodotto anche la possibilità, per il cliente, di passare al tasso fisso per due, cinque o dieci anni, esercitando tale opzione anche più volte durante l’intera durata del mutuo.
Banche & Assicurazioni: serve più trasparenza
Se il mercato assicurativo e quello bancario fossero specchi d’acqua, qualcuno li paragonerebbe a torbidi stagni: la vita brulica anche lì, ed in effetti non mancano le proposte di nuovi prodotti e soluzioni di risparmio o previdenza, ma è davvero difficile farsi un’idea di tutto quello che c’è sotto perché le acque sono ferme, limacciose, niente a che vedere con la trasparenza cristallina dei torrenti di montagna. Ma se nel caso degli stagni questa è una caratteristica necessaria, negli altri due mondi che abbiamo deciso di prendere come termini di paragone le cose non vanno proprio nella stessa maniera. Anzi… è qui che si inserisce il monito di cui andiamo a rendervi conto.
PostePay Twin vince il Cerchio d’oro dell’innovazione finanziaria 2009
Postepay Twin, le innovative carte prepagate “gemelle” lanciate da Poste Italiane nell’ottobre del 2009, hanno vinto il Premio AIFIN “Cerchio d’oro dell’innovazione finanziaria 2009“, nella categoria “Prodotti di pagamento”. La Commissione giudicante ha attribuito il riconoscimento a Poste Italiane “Per aver realizzato un prodotto, il primo nel suo genere, nel campo del trasferimento fondi “card to card”, che può essere acquistato in maniera facile e veloce presso un qualsiasi Ufficio Postale”. Postepay Twin, si legge poi nella motivazione, “rappresenta il mezzo più economico per trasferire i fondi, rispetto ai canali tradizionali del money transfer internazionale”. A giudizio della Giuria, uno dei maggiori punti di forza del prodotto è che la Postepay Twin “va incontro alle esigenze di economicità del trasferimento di denaro e di velocità: i fondi accreditati sono infatti disponibili in tempo reale”.
Genius Smart: il nuovo conto corrente di Unicredit
Si chiama “Smart”, ed è il nuovo conto corrente della gamma Genius del gruppo bancario europeo Unicredit. Trattasi di un conto package “classico”, ovverosia a canone mensile e tanti servizi inclusi, ma con la possibilità di azzerarlo mensilmente in funzione dell’applicazione di due tipologie di sconto condizionate. Nel dettaglio, “Genius Smart” costa sei euro al mese, ma c’è mensilmente uno sconto di due euro per il primo bonifico, di importo pari ad almeno 1.500 euro, che riguarda l’accredito della pensione, dello stipendio o comunque un accredito. Potendo avvalersi di questo sconto condizionato, quindi, il canone scende da 6 a 4 euro, ma si azzera se il patrimonio è pari ad almeno 15 mila euro in quanto in questo caso scatta uno sconto sul canone mensile di altri 4 euro. “Genius Smart” offre anche grande flessibilità nell’utilizzo dei canali per l’operatività, visto che a fronte dell’utilizzo della banca via Internet e telefono, con costo incluso nei massimi 6 euro al mese, ci sono anche comprese per ogni semestre dodici registrazioni in conto per operazioni effettuate presso gli sportelli del gruppo Unicredit.
Moratoria PMI: più liquidità alle imprese con l’Avviso comune
Rispetto alle 117 mila di fine dicembre 2009, le domande da parte delle piccole e medie imprese per l’accesso alla moratoria sui debiti bancari sono aumentate a quota 136 mila alla fine dello scorso mese di gennaio 2010. A fornire il dato è stata l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, sottolineando in particolare come solamente il 2% delle domande esaminate dagli Istituti di credito non sia stato accolto. L’accesso alla moratoria da parte delle piccole e medie imprese è diffuso attraverso il canale bancario se si considera che ad aderire all’Avviso comune dell’ABI è stato il 98% del totale degli sportelli bancari in Italia per un totale di ben 584 banche. E così, in accordo con quanto dichiarato da Corrado Faissola, Presidente dell’Associazione Bancaria Italiana, da gennaio scorso la sospensione della quota capitale dei debiti bancari, che le piccole e medie imprese avrebbero dovuto restituire, ha lasciato nelle casse delle PMI ben otto miliardi di euro di liquidità.
Microcredito agevolato nella Regione Toscana
E’ partito oggi, 1 marzo 2010, nella Regione Toscana, un importante progetto di accesso al credito finalizzato a sostenere a livello finanziario le famiglie che sono in difficoltà; l’Amministrazione regionale, infatti, avvalendosi della collaborazione delle Misericordie, Arci, Fondazione Antiusura, Anpas e Caritas, ha avviato un progetto di microcredito agevolato al fine di poter concedere piccoli prestiti a tasso agevolato e rimborsabili in piccole rate fino a durate pari a ben cinque anni. Al fine di individuare le famiglie in difficoltà sul territorio regionale, che non riescono più a far quadrare il proprio bilancio, ci sono ben 85 Centri di Ascolto ai quali ci si potrà rivolgere. L’intervento della Regione, tra l’altro, consiste nell’offrire alle banche la garanzia gratuita sui prestiti, per una quota fino all’80% dell’importo erogato, al fine di concedere credito per massimi 4.000 euro ad un tasso medio agevolato e pari all’incirca al 4/5% in modo da poter pagare mensilmente, con un piano di ammortamento fino a cinque anni, una rata pari all’incirca a 70/80 euro.
La Federconsumatori chiede sconti alle famiglie con reddito fisso
Basta sconti agli evasori, ai poteri forti e ai commercianti: anche le famiglie a reddito fisso pretendono la detassazione. È quanto richiesto dalla Federconsumatori che pubblica sul sito ufficiale dell’associazione una nota in cui chiede al Fisco di puntare l’attenzione sulla famiglie, piuttosto che continuare ad aiutare i soliti noti. “Dopo aver dato soldi a banche e imprese e dopo aver salvaguardato gli interessi degli evasori tassando solo per il 5 per cento ingenti risorse, il cerchio si chiude stabilendo importanti sconti agli studi di settore per commercianti e artigiani i quali dichiarano – quando dichiarano – cifre irrisorie inferiori al reddito di un operaio alla catena di montaggio” si legge nel comunicato che punta il dito sulle nuove misure fiscali che premiano i commercianti a discapito delle famiglie a reddito fisso.
Finanziamento lungo termine per ristrutturazione fabbricati rurali
Al fine di sostenere l’attività e gli investimenti delle imprese agricole che accedono ai Piani di Sviluppo Rurale, il gruppo bancario europeo Unicredit Group ha ideato il “Finanziamento Piano di Sviluppo Rurale” che permette all’azienda del settore di coprire la quota parte di investimenti non prevista dal P.S.R. Il finanziamento, avente una durata massima pari a cinque anni, può essere erogato da Unicredit Group a favore dell’impresa agricola per finalità legate, tra l’altro, alla ristrutturazione di fabbricati rurali, sistemazione di terreni agricoli, ed interventi atti a migliorare in generale l’attività aziendale senza l’esclusione di investimenti in beni strumentali quali le attrezzature ed i macchinari. Trattasi quindi di un finanziamento a lungo termine che Unicredit può erogare alle imprese agricole costituite in qualsiasi forma a patto però che le finalità siano facenti parte di un Piano di Sviluppo Rurale.
Banche al supermercato, via dal 1° marzo
Acqua, latte, uova. E un conto corrente. Al supermercato. Che dal primo marzo potranno essere aperti anche al supermarket. Arrivano infatti pure in Italia le nuove regole per i servizi di pagamento volute dall’Ue e introdotte nel testo unico bancario dal decreto legislativo approvato a fine gennaio. La Banca d’Italia ha pubblicato la normativa di vigilanza relativa a questa nuova forma di intermediari che si chiamano “istituti di pagamento”. Si tratta di un ibrido tra banca ed altro. In questi istituti, infatti, non si trattano titoli, né mutui. Ma si potranno accendere “conti di pagamento“, strumenti diversi dai normali conti correnti, attraverso i quali sarà comunque possibile fare diverse operazioni. Si potrà fare quasi tutto: prelevare, versare, pagare bollette, mandare soldi all’estero, pagare con i telefonini e con il computer.
Banche e PMI Firenze: forte richiesta di credito
L’anno scorso in Provincia di Firenze oltre sette piccole e medie imprese su dieci che hanno chiesto credito al canale bancario lo hanno fatto con la finalità di far fronte sia ad esigenze di affidamento a breve termine, sia per esigenze di liquidità. A rilevarlo è stata la Confartigianato Imprese Firenze attraverso il proprio Osservatorio Permanente che è stato istituito col fine di monitorare il rapporto tra le PMI artigianali e commerciali di Firenze e Provincia ed il sistema bancario. Sul territorio dell’area fiorentina c’è ancora quindi tanta ma tanta fame di credito, a causa della crisi finanziaria ed economica, se si considera che, in accordo con i dati forniti dall’Osservatorio dell’Associazione degli artigiani fiorentini, la richiesta di credito nel 2009 è cresciuta del 104,6%; ma la tendenza rimane forte anche riferita all’ultimo quarto dello scorso anno, quando le richieste a livello congiunturale sono cresciute del 57,9% rispetto al trimestre precedente.
Tetto agli stipendi dei manager, via la norma della discordia
Colpo di spugna. L’immagine, a nostro avviso, è più efficace rispetto ad altre per rendere l’idea dell’inversione di rotta che c’è stata in Parlamento sulla questione del tetto agli stipendi dei manager. Cancellato con un voto, tale per cui le retribuzioni dei dirigenti sono tornate ad essere, benché in fin dei conti nulla mai sia cambiato, regolate dal mercato e non per Legge. La commissione Finanze della Camera, con il parere favorevole del Pd e dell’Udc (l’Idv, che aveva proposto l’inserimento del subemendamento, era assente), ha infatti approvato un emendamento del relatore alla Legge comunitaria 2009 che cancella i paletti fissati durante l’esame al Senato.