Bene, ma non benissimo. Del resto il 2009 è stato un anno difficile per tutti, certo non poteva venir meno a questa logica uno dei più grandi gruppi bancari italiani, specchio alquanto credibile della realtà circostante. Pur in mezzo alla tempesta, la barca non ha comunque perso la rotta, tanto da poter immaginare di presentarsi con solide basi ai nastri di partenza di una ripresa che tutti giudicano ormai imminente, benché non rapidissima. Intesa Sanpaolo ha chiuso il 2009 con un risultato dell’attività di negoziazione a 1,122 miliardi (con una flessione di 53 milioni nello stesso periodo 08): unito ad altre voci, questo risultato ha dato origine a un utile netto a 2,805 miliardi (+9,9% annuo).
Gianfilippo Verbani
Prestobene: Banca Prossima lancia il prestito sociale
Si chiama “Prestobene“, ed è il prestito sociale che l’Istituto di Intesa Sanpaolo Banca Prossima, impegnato nel sociale, si appresta a lanciare nell’ambito di Terzo Valore, una piattaforma Internet accessibile attraverso il sito TerzoValore.com che potrà permettere a tutti di diventare dei banchieri sociali. Sul portale, infatti, si può prima selezionare il progetto che si intende sostenere, e poi lo si può “finanziare” con due nuovi prodotti innovativi ideati per il terzo settore, “Prestobene” e “Donobene”. “Prestobene”, come accennato, è il prestito sociale che permette di prestare il denaro ad una Associazione operante nel campo del non profit ad un tasso di interesse concordato tra le parti. “Donobene” è invece una formula innovativa di donazione; questa, infatti, viene destinata ad una organizzazione non profit che a sua volta la trasferirà, dopo averla usata, ad un’altra Organizzazione non profit.
Ufficiale: Unicredit esce da Generali
L’avevamo detto qualche tempo fa. In Unicredit qualcosa si stava per muovere. Ora l’ufficialità: ha ceduto l’intero pacchetto di partecipazioni Generali in suo possesso, pari al 2,84% del totale del
Dividendi 2010: UBI Banca scoppia di salute
Anche quest’anno, anche nonostante ci si stia lasciando alla spalle un periodo di gravissima crisi economica, le società per azioni si accingono, come ogni anno di questi tempi, a definire gli utili della gestione dell’anno precedente per distribuire agli azionisti gli eventuali dividendi. Non viene meno a questa logica (del resto, neppure potrebbe pensare di farlo) UBI Banca, il cui Consiglio di Gestione ha approvato lunedì scorso il progetto di bilancio d’esercizio e il bilancio consolidato di Gruppo relativi all’esercizio chiusosi il 31 dicembre 2009. L’iter non è da considerarsi concluso, dato che è prevista per il prossimo 7 aprile l’approvazione al Consiglio di Sorveglianza, ma alcuni dati già trapelano e possono essere considerati attendibili.
Provincia di Salerno: prestiti tasso agevolato alla piccola imprenditoria
Arrivano i prestiti a tasso agevolato in Provincia di Salerno per la piccola imprenditoria sul territorio. Questo grazie ad un importante accordo che l’Amministrazione provinciale ha provveduto a stipulare, a mezzo convenzione, con la Federazione campana delle Banche di Credito Cooperativo che così “sblocca” un plafond pari a ben 15 milioni di euro erogabili attraverso le rete diffusa nella Provincia degli Istituti di credito cooperativo. Come accennato il tasso di interesse offerto per i finanziamenti è particolarmente agevolato ed appetibile se si considera che ogni piccolo e medio imprenditore richiedente può ottenere fino a ben 40 mila euro con scadenza a due anni e con un interesse pari ad appena il 2,50%, di cui addirittura l’1% a carico della Provincia di Salerno. Al riguardo, l’Amministrazione provinciale, in accordo con quanto dichiarato dall’Assessore della Provincia di Salerno alle Attività produttive, Generoso Andria, ha fatto presente come il prestito della durata di due anni sia per il primo anno composto da un preammortamento, con il conseguente pagamento dei soli interessi, mentre per i restanti dodici mesi le rate saranno composte dalla quota capitale e dalla quota interessi.
Tassi per il 2010-2011, le previsioni degli esperti
A febbraio un minimo storico: meno 7 punti per i tassi di interesse dei mutui. E qualcosa vorrà dire. Il rapporto mensile dell’Abi parla chiaro: i tassi scendono rapidamente. Questo significa vuol dire rinegoziare i mutui. Per molti, moltissimi. Cosa vuol dire? Che, in realtà, di mutui nuovi ce ne sono pochi, ma che sono in tanti a cambiare il contratto. Identikit: chi decide di modificare il contratto è chi ha un tasso fisso superiore al 5,2%. Alcuni sono spinti a rinegoziarlo con un variabile con Cap, con la sicurezza, ma anche con una rata che diminuisce immediatamente di 100 euro e anche di più il fardello mensile della famiglia. E questi sono i dati. Ma la domanda di fondo è: i tassi continueranno la discesa o inizieranno a salire? E dove arriveranno? Secondo José Luis Escrivá a capo del Servicio de Estudios Económicos della BBVA, secondo gruppo bancario spagnolo, l’economia è troppo debole e la ripresa troppo lenta, perché i tassi aumentino nel breve periodo.
Bernanke: “Troppo poche banche hanno in mano il mondo”
È necessario un controllo “decisamente più stringente” delle autorità di regolazione sulle grandi istituzioni finanziarie allo scopo di ridurre i rischi per l’economia: lo ha sottolineato il presidente della Fed, Ben Bernanke, il quale ha messo in guardia dalla falsa sicurezza ingenerata dalla dimensione di alcune compagnie che “sembrano troppo grandi per fallire”, salvo aver dimostrato, specie nel corso del 2009, l’esatto contrario. Si tratta, ha aggiunto Bernanke in un discorso all’Independent Community Bankers of America di “uno tra gli ostacoli più seri e insidiosi” posti alla competizione sui mercati finanziari.
Carta di credito Platinum da Deutsche Bank
La carta di credito Platinum, disponibile attraverso tutte le filiali dell’istituto di credito Deutsche Bank, è un prestigioso strumento di prelevamento e di pagamento che la Banca tedesca riserva a un ristretto target di clientela.
La carta ha un costo pari a 160 euro annui, con un fido mensile stabilito sulla base delle esigenze della clientela richiedente, e comunque non inferiore a un minimo stabilito contrattualmente in termini assoluti pari a 10.000 euro.
Particolarmente ampie sono le possibilità relative all’anticipo contanti giornaliero, con un minimo di 100 euro e un massimo di 1.000 euro, e una commissione del 4% in tutto il mondo. Le operazioni di pagamento tramite point of shopping sono invece completamente gratuite.
Il titolare di una carta di credito Platinum potrà inoltre richiedere l’emissione di una carta di credito aggiuntiva per un altro membro del nucleo familiare: l’operazione avverrà senza l’addebito di alcuna quota annua, nè commissione aggiuntiva.
Carta Classic da Deutsche Bank
La carta Classic è una carta di credito ordinaria disponibile in tutte le agenzie dell’istituto di credito Deutsche Bank, rappresentante lo strumento di pagamento internazionale “standard” per la clientela che voglia disporre di una tessera spendibile in tutto il mondo.
Questa carta di credito, abilitata a uno dei circuiti di pagamento internazionale di riferimento, consente infatti al legittimo possessore di poter effettuare delle transazioni di prelevamento e di anticipo contante, e di pagamento presso i pos e su internet.
La carta è destinata a tutti i clienti di Deutsche Bank, titolari di un conto corrente bancario, residenti in Italia, e con un’età anagrafica compresa tra i 18 e i 75 anni.
Per quanto riguarda il fido mensile a disposizione, l’importo sarà prescelto dal cliente su intesa con l’istituto di credito erogante, e sarà comunque compreso tra un minimo di 1.600 euro e un massimo di 5.200 euro.
Il costo della Classic Card è pari a 41,32 euro annui. Altre condizioni economiche onerose sono relative alle operazioni di invio della lettera di addebito (1,29 euro) e alle operazioni di prelevamento e di anticipo contante.
Finanziamenti Milano per le imprese artigiane
Le imprese, specie quelle piccole e micro, che devono esercitare la propria attività in aree cittadine che sono interessate da lavori pubblici, molto spesso conseguono cali di fatturato che possono penalizzare oltremodo, specie di questi tempi, il piccolo imprenditore che è già alla prese con la difficile congiuntura. Al riguardo a Milano il Comune, dopo aver adottato una misura simile a favore delle piccole imprese del commercio della Città, ha annunciato allo stesso modo uno stanziamento da un milione di euro anche a favore delle imprese dell’artigianato che sono interessate nelle varie zone di Milano a lavori di pubblica utilità. Nel dettaglio, lo stanziamento proviene per 0,7 milioni di euro da parte del Comune di Milano, e per 0,35 milioni di euro da parte della Regione Lombardia con l’obiettivo, quindi, di poter concedere alle imprese artigiane disagiate, le quali spesso hanno anche problemi di logistica, dei finanziamenti bancari attraverso la rete dei Confidi che possono rappresentare una vera e propria boccata d’ossigeno.
Regione Toscana, al via gli incentivi casa
Investire, subito. È questa la parola d’ordine della regione Toscana. Ben 13 milioni di euro sono stati deliberati dalla giunta regionale per finanziare le vecchie e nuove misure anticrisi. Fra le novità previste dal nuovo pacchetto, spiega una nota, il fondo per incentivare l’assunzione di lavoratori prossimi alla pensione, l’abbassamento a 30 anni dell’età per le donne disoccupate che possono usufruire degli incentivi all’assunzione, l’inserimento di speciali criteri che premiano con contributi aggiuntivi le aziende che assumono, a seconda dei casi, donne, donne con più di 45 anni e uomini con più di 50. E ancora sono stati inseriti nuovi parametri per l’accesso ai contributi una tantum per sostenere il reddito e per i mutui per l’acquisto della casa. Con il pacchetto approvato dalla giunta, la Regione non si è limitata a potenziare le risorse. Si è cercato di affinare gli strumenti a disposizione di lavoratori e imprese per andare incontro alle esigenze dei settori più deboli del mercato del lavoro, ulteriormente penalizzati dalla crisi in atto: le donne, i lavoratori e le lavoratrici che perdono il lavoro ormai in vista della pensione, i giovani laureati, i disoccupati.
Io e la mia casa: un prodotto Genialloyd
Mediamente, noi italiani non siamo portati a pensare all’eventualità di richiedere un’assicurazione sulla nostra abitazione di proprietà: chiamateci fatalisti, diteci pure che siamo “piagnoni”, ma ci riesce troppo più facile chiedere allo Stato (che poi, forse non lo capiremo mai, siamo noi) di aiutarci quando si verifica una tragica calamità naturale, oppure rimboccarci – benché ci rendiamo conto che sia la reazione diametralmente opposta – le maniche per rimettere tutto a posto nel caso in cui dovessimo trovarci a ricevere la spiacevole visita di qualche ladro oppure incappare in un guaio agli impianti che danneggi più o meno sensibilmente le strutture. Ma le polizze assicurative a tutela della casa esistono eccome…
Carta revolving da Deutsche Bank
La carta Day Card Revolving è una carta di credito revolving che consente al cliente dell’istituto di credito Deutsche Bank di poter ottenere una somma a disposizione, da utilizzare in più occasioni, restituendo l’importo utilizzato in rate di importo predeterminato.
La carta revolving darà così al proprio legittimo possessore un fido rigenerabile, che si “ricaricherà” gradualmente man mano che il titolare della carta rimborserà le rate del piano di rimborso della linea di credito utilizzata.
La carta è destinata da Deutsche Bank a tutta la clientela di età compresa tra i 28 e i 75 euro, al prezzo di 10 euro annui a partire dal secondo anno (il primo anno prevede la completa gratuità del canone).
Il fido mensile è stabilito sulla base delle esigenze del cliente dell’istituto di credito tedesco e, ovviamente, delle valutazioni di Deutsche Bank: in ogni caso la cifra minima è stabilita da 1.600 euro.
Per quanto riguarda le condizioni economiche, non è prevista alcuna commissione per le operazioni di pagamento POS e per i rifornimenti di carburante.
Bankitalia: costo medio conto corrente 114 euro
Il costo di un conto corrente bancario, secondo un’indagine condotta da Bankitalia sulle spese sostenute dalla clientela nel 2008, è pari, in media, a 114 euro. Lo conferma il capo del Servizio Normativa e Politiche di Vigilanza della Banca d’Italia, Andrea Enria:
Il costo medio e’ rimasto sostanzialmente allineato a quello rilevato nelle indagini condotte nei due anni precedenti. Emerge invece chiaramente che, a parita’ di altre caratteristiche, i conti aperti negli ultimi anni presentano costi significativamente piu’ bassi (inferiori a 90 euro) rispetto ai conti gia’ in essere prima del 2000 (oltre i 125 euro).