Prestobene: Banca Prossima lancia il prestito sociale

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Si chiama “Prestobene“, ed è il prestito sociale che l’Istituto di Intesa Sanpaolo Banca Prossima, impegnato nel sociale, si appresta a lanciare nell’ambito di Terzo Valore, una piattaforma Internet accessibile attraverso il sito TerzoValore.com che potrà permettere a tutti di diventare dei banchieri sociali. Sul portale, infatti, si può prima selezionare il progetto che si intende sostenere, e poi lo si può “finanziare” con due nuovi prodotti innovativi ideati per il terzo settore, “Prestobene” e “Donobene”. “Prestobene”, come accennato, è il prestito sociale che permette di prestare il denaro ad una Associazione operante nel campo del non profit ad un tasso di interesse concordato tra le parti. “Donobene” è invece una formula innovativa di donazione; questa, infatti, viene destinata ad una organizzazione non profit che a sua volta la trasferirà, dopo averla usata, ad un’altra Organizzazione non profit.

Con questo prodotto rivoluzionario Banca Prossima punta così a dare vita ad una vera e propria cordata solidale che permette alla donazione di passare da un progetto all’altro potendo di conseguenza durare per sempre. Terzo Valore è un progetto la cui partenza è prevista per il prossimo mese di maggio 2010, ed è una piattaforma che, in collaborazione con Vita, Banca Prossima ed Intesa Sanpaolo mettono a disposizione.

Gli interessati al Progetto possono già registrarsi sul Portale TerzoValore.com in modo da iniziare a ricevere aggiornamenti su quando la piattaforma sarà pienamente operativa, ma anche per inoltrare suggerimenti, commenti ed osservazioni; dopodiché sarà possibile iniziare a valutare il progetto, sceglierlo e finanziarlo con un semplice clic. Sono già diverse le Organizzazioni non profit che, in accordo con quanto rende noto l’Istituto di Intesa Sanpaolo Banca Prossima, hanno già manifestato interesse diventando “Amici” del Progetto: dalla Fondazione Aiutare i Bambini a Opera Immacolata Concezione e passando per la Fondazione Don Carlo Gnocchi, il Consorzio SIR, la Fondazione Banco Alimentare, Exodus, Cesvi e Pangea.