Tassi per il 2010-2011, le previsioni degli esperti

di Gianfilippo Verbani 1


 A febbraio un minimo storico: meno 7 punti per i tassi di interesse dei mutui. E qualcosa vorrà dire. Il rapporto mensile dell’Abi parla chiaro: i tassi scendono rapidamente. Questo significa vuol dire rinegoziare i mutui. Per molti, moltissimi. Cosa vuol dire? Che, in realtà, di mutui nuovi ce ne sono pochi, ma che sono in tanti a cambiare il contratto. Identikit: chi decide di modificare il contratto è chi ha un tasso fisso superiore al 5,2%. Alcuni sono spinti a rinegoziarlo con un variabile con Cap, con la sicurezza, ma anche con una rata che diminuisce immediatamente di 100 euro e anche di più il fardello mensile della famiglia. E questi sono i dati. Ma la domanda di fondo è: i tassi continueranno la discesa o inizieranno a salire? E dove arriveranno? Secondo José Luis Escrivá a capo del Servicio de Estudios Económicos della BBVA, secondo gruppo bancario spagnolo, l’economia è troppo debole e la ripresa troppo lenta, perché i tassi aumentino nel breve periodo. Nei prossimi tre anni, dovrebbero rimanere sostanzialmente stabili, dando modo a tutte le famiglie di rinegoziare il debito, riuscendo anche a trovare formule più sicure. Stanno aumentando, quindi, anche i contratti assicurativi a tutela del tasso, sia per mutui alle imprese che alle famiglie. Le previsioni di altri centri studi, come quello del’inglese Barclays, sono sostanzialmente identiche: per Julian Callow, di Barclays Capital anche la crisi della Grecia non dovrebbe cambiare sostanzialmente nulla nei tassi d’interesse che dovrebbero rimanere stabili. Certo è che queste montagne russe dei tassi influenzano un po’ tutta l’economia. E anche gli espertissimi analisti di Goldman Sachs prevedono un graduale aumento dei tassi. Anche se con differenze sostanziali tra i vari paesi: mentre i tassi in Israele dovrebbero arrivare addirittura al 4% entro il 2011, in USA e in Europa come anche in UK, dove si parla apertamente di recessione, i tassi non dovrebbero raggiungere, entro quella data, il 2%. Una previsione interessante, quindi. E chissà che questa volta non si pensi di nuovo ad una nuova Cassandra.


Commenti (1)

  1. tassi alti = meno richieste di mutuo

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