I prestiti diventano strumenti di sostegno al reddito

 Nel corso degli ultimi 3 anni, all’incirca dal 2010 al 2013 è decisamente aumentata la vulnerabilità economica delle famiglie italiane, che hanno maturato sempre più problemi ad affrontare delle spese impreviste. Lo certifica di recente una ricerca compiuta dall’Osservatorio del Forum Ania – Consumatori, con la collaborazione dell’Università degli Studi di Milano e in unione con GfK Eurisko, società che si occupa di indagini statistiche. 

Prestiti personali senza reddito dimostrabile

 I prestiti personali senza reddito dimostrabile sono dei particolari finanziamenti personali che sono destinati in favore di quella clientela che desidera poter disporre di linee di credito utili per supportare le proprie operazioni di spesa personale o familiare (si pensi alla necessità di sostituire la propria auto, o a dar seguito a prestazioni sanitarie) pur senza dimostrare il proprio merito creditizio con documentazione comprovante il reddito.

Si tratta pertanto di una categoria di finanziamenti molto particolare, spesso limitata all’erogazione di piccolissime somme, a condizioni di onerosità salate, che gli istituti finanziatori mettono a disposizione in favore di quella clientela che, pur non avendo un reddito da lavoro dipendente dimostrabile, riesce comunque a mostrare sufficienti garanzie di solvibilità, magari grazie all’aiuto di un terzo o alla predisposizione di garanzie di natura reale.

Aiuti famiglie ed imprese: in Toscana c’è il motore di ricerca

 In Toscana la Regione e la Prefettura di Firenze hanno unito le forze per creare un utilissimo motore di ricerca grazie al quale è possibile ricercare sul territorio regionale la misura di aiuto più idonea per le esigenze proprie, della propria famiglia o dell’impresa. Il motore di ricerca, infatti, funziona sia attraverso il meccanismo delle parole chiave, sia attraverso diversi ambiti, partendo da quello territoriale selezionando una o più Province toscane. Si può poi affinare la ricerca per beneficiario, ovverosia famiglia, impresa o professionista, per tipologia di intervento e per finalità o interventi ammissibili. In questo modo, è possibile subito trovare quei Comuni dove, ad esempio, vengono concessi contributi in conto interessi per i piccoli prestiti, garanzie per le imprese con titolare donna, prestito d’onore, prestito sociale o ancora l’anticipo della cassa integrazione o lo smobilizzo di crediti verso la pubblica amministrazione.

Aiuti famiglie monoreddito

 Per molte famiglie italiane monoreddito la crisi è stata e continua ad essere un incubo. In scia ai rincari, ma anche spesso a seguito della perdita del posto di lavoro da parte dell’unico percettore di reddito all’interno del nucleo familiare, andare avanti è stato e continua essere difficile. I Comuni e le Regioni, di conseguenza, si sono attivati in questi mesi nel concedere contributi a favore di quelle famiglie che, residenti nel territorio, presentavano un indicatore delle situazione economica equivalente (Isee) basso. Molte di queste famiglie a basso reddito, che hanno rispettato i limiti Isee, hanno così potuto fruire dei contributi stanziati su base comunale o regionale specie se la famiglia era numerosa o se, ancor peggio, l’unico percettore di reddito aveva perso il posto di lavoro ed era senza ammortizzatori sociali.

Findomestic: prestito, come e chi può accedere

 Per ottenere un prestito Findomestic basta semplicemente inoltrare la richiesta direttamente on line, dal sito Internet della società leader nel credito al consumo; ma occorre comunque rispettare alcuni requisiti e vincoli affinché la richiesta di prestito possa essere accettata. Innanzi tutto, il richiedente deve necessariamente avere la residenza sul territorio italiano, e deve avere un’età compresa tra i diciotto ed i 75 anni; ne consegue che un minore non può contrarre un prestito, ragion per cui se il giovane deve realizzare un progetto spetterà al genitore inoltrare la richiesta di prestito per il figlio. Affinché la pratica possa essere accettata occorre inoltre che il richiedente abbia un reddito dimostrabile; la Findomestic, infatti, chiede o la busta paga, se si è lavoratori dipendenti, oppure l’ultimo modello Unico presentato se si è lavoratori autonomi.

Prestiti personali: garanzie e rischi

 Il prestito personale é una forma di finanziamento non legato a un determinato bene utilizzabile come garanzia di rimborso. Il prestito personale può essere richiesto o presso una banca o presso un istituto finanziario specializzato. Quindi recandosi presso un istituto non ci verrà chiesta nessuna motivazione sulla nostra necessità di denaro. Si ha quindi la possibilità di destinare l’importo ricevuto alle spese che ciascuno ritiene opportune o necessarie. Le banche, come è facile immaginare, concedono questo particolare prodotto finanziario solo dietro solide garanzie.

Bisogna innanzitutto dimostrare di avere un reddito mensile proporzionalmente sufficiente a coprire la rata di rimborso; va bene lavoro dipendente, autonomo o da pensione. Inoltre occorre veirificare l’affidabilità creditizia del soggetto richiedente. Le banche quindi si rivolgeranno alla Centrale dei rischi per capire la situazione del richiedente. Se il prestito personale dovesse essere superiore ai 10.000 euro, molte banche richiederebbero a tutela del loro capitale ulteriori garanzie aggiuntive quali la fideiussioni o la firma di un coobbligato. A cosa serve questo? La banca, se voi non doveste pagare, avrà diritto di rivalsa appunto sul coobligato.

Finanziamenti e prestiti senza busta paga.

 Prestiti senza busta paga.

Non sono poche le persone che si chiedono: é possibile ottenere prestiti senza busta paga? In realtà per ottenere un prestito è sempre necessario offrire reali garanzie alla società che lo eroga e per reali garanzie si intendono quindi uno stipendio o una pensione. Gli istituti di credito richiedono garanzie specifiche derivanti dal reddito per concedere qualsiasi somma di denaro. Tuttavia anche se non in possesso di questo genere di entrate, si possono comunque ottenere dei finanziamenti in altro modo. Se ad esempio si dispone di un immobile di proprietà ed in ogni caso di entrate per far fronte alle rate si può cercare un istituto che offra mutui ipotecari per liquidità.

Ottenere un prestito senza busta paga con un garante.

Un altro metodo per ottenere un prestito senza busta paga può essere quello di stipulare un finanziamento coobbligato. Ovvero cercare un soggetto (che però abbia stipendio o pensione) che quindi si offra come garante nel caso in cui noi fossimo nell’impossibilità di pagare. Questi sono gli unici modi per ottenere finanziamenti senza busta paga. Questi ultimi non vengono concessi a lavoratori che pur disponendo ad esempio di un’occupazione in nero, non possono certificare alcun tipo di entrata. Infine è bene ricordare che i prestiti personali senza una normale busta paga non vengono concessi a cattivi pagatori, pignorati o protestati.

Bce taglia i tassi ma i mutui sono ancora salati

 La Bce abbassa i tassi ma non le banche:

Nonostante il taglio del costo del denaro al 2% da parte della Banca centrale europea, gli istituti di credito italiani continuano a manovrare lentamente, e secondo i parametri delle proprie esclusive convenienze, i tassi sul mercato interbancario, con il risultato che i tassi di interesse sui mutui restano alti, anche se differenziati tra banca e banca.

Questa la denuncia di Adusbef che ha monitorato gli interessi sui mutui a tasso fisso e a tasso variabile offerti dai vari istituti di credito. I mutui più cari offerti oggi propongono un un Taeg (tasso annuo effettivo) del 4,07%. I tassi variabili più bassi raggiungono invece il 3,25%. Precisamente le prime notizie raccolte sulle banche, secondo invece l’Adiconsum, evidenziano uno spread in aumento per i mutui riferiti all’Euribor (da 0.90-1-10 a 1,21-1,41) e per i mutui ancorati alla Bce il raddoppio dello spread, tra l’1,90% e il 2,25%.

Double Engine, Accumulator e Rendimento Top: AXA – MPS alleati per l’investimento di ogni giorno.

Il Monte dei Paschi di Siena, la più antica banca del nostro Paese, fino a poco tempo fa era la massima espressione della stabilità e della tradizione bancaria italiana. La concorrenza degli altri gruppi non era mai stata un grosso problema e la fiducia dei propri clienti rimaneva ben salda.

Con la liberalizzazione dei mercati e l’ascesa di holding globali anche sul nostro territorio, il gruppo toscano ha giocoforza dovuto adeguarsi al passo della nuova economia, soprattutto sul piano degli investimenti. Quale migliore occasione allora per puntare a rafforzare la propria posizione con un accordo con una delle grandi compagnie assicurative continentali?

Ed ecco allora che il ramo Mps Vita, grazie al connubio con i francesi di Axa, si è trasformato in Axa – Mps e ha sfornato una serie di prodotti destinati al grande pubblico, dal risparmiatore più piccolo al trader più imponente. In un periodo di incertezza economica ecco allora spuntare, per le piccole cifre di tutti i giorni, alcune opzioni senza rischi per le famiglie.