Lavoro, sud in ripresa ma salari sempre bassi

I dati economici italiani confermano la ripresina, e sottolineano anche l’uscita del Meridione dalla recessioni, con una bella crescita del manifatturiero del Mezzogiorno pari al 7% in due anni, mentre

Finanziamenti per il distretto tessile pratese

 I finanziamenti straordinari, pari a 25 milioni di euro, per il distretto del tessile pratese sono arrivati. A darne notizia è stato Gianfranco Simoncini, assessore alle attività produttive, al lavoro ed alla formazione della Regione Toscana a seguito di un accordo che nel luglio scorso l’Amministrazione regionale ha sottoscritto con il Ministero del Lavoro insieme al Comune ed alla Provincia di Prato. Ai fini del trasferimento alla Provincia, la Regione Toscana ha fatto presente come la convenzione sarà siglata venerdì prossimo dopo che l’Amministrazione regionale avrà effettuato la variazione di bilancio necessaria per poter prima incassare le risorse, e poi girarle all’amministrazione provinciale. Sulla base di un progetto approvato congiuntamente dalla Provincia e dal Comune di Prato, i finanziamenti straordinari saranno utilizzati a favore dei lavoratori del distretto pratese che sono stati colpiti dalla crisi e che ora si trovano a secco per quel che riguarda il percepimento degli ammortizzatori sociali in quanto è passato un lasso di tempo tale che non sono più disponibili.

EPMF: UE sostiene il microcredito

 Il microcredito è uno strumento di sviluppo economico che permette l’accesso ai servizi finanziari a coloro che si trovano in condizioni di disagio. Nato nei Paesi in via di sviluppo, sta prendendo piede anche in Europa e secondo lo European micro finance network l’Italia è il terzo paese, dopo Spagna e Francia, nell’erogazione di microprestiti “etnici”. Nei Paesi in via di sviluppo milioni di famiglie vivono con i proventi delle loro piccole imprese agricole e delle cooperative e spesso le difficoltà ad accedere al prestito bancario a causa dell’inadeguatezza o della mancanza di garanzie reali.

Prestito lavoro e formazione Carige per i giovani

 Per il lavoro e per la formazione il Gruppo Banca Carige propone prodotti specifici pensati, ideati e lanciati sul mercato per i giovani che hanno la necessità di accedere al credito per realizzare i propri sogni ed i propri progetti. “Prestito Lavoro” è il prodotto di finanziamento agevolato per chi vuole avviare un’attività lavorativa andando a scommettere su se stessi; “Prestito Lavoro” di Banca Carige è in tutto e per tutto un prestito speciale visto che si possono ottenere fino a 10 mila euro per l’avviamento dell’impresa ad un tasso pari solo all’euribor, mentre dai 10 mila euro ai 30 mila euro vengono proposte condizioni di tasso agevolato. Per chi invece vuole affinare le proprie competenze, partecipando a corsi di formazione, iscrivendosi a scuole di specializzazione, oppure per il master o per la laurea, con il “Prestito Formazione” il Gruppo Banca Carige offre ai giovani la possibilità di ottenere credito fino a 3 mila euro per l’acquisto dei libri di testo, oppure sempre fino a 3 mila euro per acquistare un computer.

Aiuti famiglie ed imprese: in Toscana c’è il motore di ricerca

 In Toscana la Regione e la Prefettura di Firenze hanno unito le forze per creare un utilissimo motore di ricerca grazie al quale è possibile ricercare sul territorio regionale la misura di aiuto più idonea per le esigenze proprie, della propria famiglia o dell’impresa. Il motore di ricerca, infatti, funziona sia attraverso il meccanismo delle parole chiave, sia attraverso diversi ambiti, partendo da quello territoriale selezionando una o più Province toscane. Si può poi affinare la ricerca per beneficiario, ovverosia famiglia, impresa o professionista, per tipologia di intervento e per finalità o interventi ammissibili. In questo modo, è possibile subito trovare quei Comuni dove, ad esempio, vengono concessi contributi in conto interessi per i piccoli prestiti, garanzie per le imprese con titolare donna, prestito d’onore, prestito sociale o ancora l’anticipo della cassa integrazione o lo smobilizzo di crediti verso la pubblica amministrazione.

Liguria e Mutui: fondi famiglie in difficoltà

 La Regione Liguria mette a disposizione un fondo di un milione e duecentomila euro, una cifra che però potrebbe salire notevolmente. Purtroppo sale il numero delle famiglie liguri insolventi del mutuo: nel terzo trimestre del 2009 una famiglia ogni cinquanta (quindi l’1.8 per cento, rispetto all’1,6 per cento a livello nazionale) non ce la fa a pagare il mutuo.

Nei primi nove mesi del 2009 avevano già restituito l’appartamento alle banche duecento famiglie liguri, quindi per cercare di salvare questi nuclei dal collasso, è al lavoro una commissione composta dai rappresentanti delle maggiori organizzazioni dei consumatori, la Regione e la Filse.

A questo punto – afferma il presidente della Regione, Claudio Burlando – si tratta di coinvolgere direttamente le banche liguri. Noi ci mettiamo il nostro fondo di garanzia, all’Abi chiediamo disponibilità ad aprire un tavolo di trattative.

Carta di credito formativa in Provincia di Siena

 In Provincia di Siena l’Amministrazione provinciale ha riaperto la presentazione delle domande per l’accesso alla Carta di Credito Formativa, una misura che prevede l’erogazione di 2.500 euro a favore di coloro che, a causa della crisi finanziaria ed economica, a partire dallo scorso 31 agosto 2008, si trovano a livello occupazionale in condizioni di disagio. Le risorse erogate a favore dei beneficiari dovranno avere come finalità quella di ottenere il rimborso delle spese effettuate per la riqualificazione professionale attraverso strumenti di formazione che permettano ai soggetti di incrementare le proprie possibilità di reinserimento nel mondo del lavoro. Le risorse, a valere sull’FSE, il Fondo Sociale Europeo, sono destinate ai lavoratori domiciliati in provincia di Siena, o residenti, che sono in cassa integrazione ordinaria o in deroga, oppure hanno un contratto di lavoro atipico, eccetto i dipendenti delle Amministrazioni pubbliche, o sono soci lavoratori delle cooperative.

Finanziamenti per la formazione nelle aziende in crisi

 Nelle scorse settimane Fondimpresa ha annunciato la disponibilità di dieci milioni di euro da “investire” nella messa a punto di piani di formazione destinati ai lavoratori appartenenti ad aziende che sono state colpite dalla crisi finanziaria ed economica, in modo tale che i lavoratori dipendenti non corrano il rischio di dover perdere il proprio posto di lavoro. Le richieste di finanziamento si sono aperte nello scorso mese di ottobre, il giorno 15, con scadenza il 15 ottobre 2010 o comunque prima dei termini in caso di esaurimento dei fondi. Aderendo, le imprese possono così presentare delle richieste di finanziamento fino ad un controvalore massimo di 500 mila euro con l’obiettivo di riqualificare a livello professionale, tra l’altro, i lavoratori che sono attualmente in cassa integrazione.

Finanziamenti banche: imprenditori più poveri con la crisi

 A causa della stretta creditizia in Italia è stato difficile negli ultimi 12-18 mesi accedere al credito, con la conseguenza che molto spesso l’imprenditore, per evitare di chiudere la propria azienda, ha investito i propri risparmi personali diventando così più povero. Non a caso, la Camera di Commercio di Monza e Brianza ha rilevato come in Lombardia, così come nel resto d’Italia, a causa delle difficoltà e delle restrizioni sull’accesso al credito, gli imprenditori siano stati costretti a mettere mano al portafoglio andando a rafforzare le imprese a livello finanziario con una cifra complessiva pari a 1,5 miliardi di euro. Per quest’anno, l’Ente camerale ha rilevato che quattro imprenditori su dieci della Lombardia si sono rivolti alle banche per chiedere un finanziamento, ma in quasi il 12% dei casi è stata rilevata difficoltà nel poter accedere al credito.

Aiuti famiglie monoreddito

 Per molte famiglie italiane monoreddito la crisi è stata e continua ad essere un incubo. In scia ai rincari, ma anche spesso a seguito della perdita del posto di lavoro da parte dell’unico percettore di reddito all’interno del nucleo familiare, andare avanti è stato e continua essere difficile. I Comuni e le Regioni, di conseguenza, si sono attivati in questi mesi nel concedere contributi a favore di quelle famiglie che, residenti nel territorio, presentavano un indicatore delle situazione economica equivalente (Isee) basso. Molte di queste famiglie a basso reddito, che hanno rispettato i limiti Isee, hanno così potuto fruire dei contributi stanziati su base comunale o regionale specie se la famiglia era numerosa o se, ancor peggio, l’unico percettore di reddito aveva perso il posto di lavoro ed era senza ammortizzatori sociali.

L’Inail e la tutela contro gli infortuni

 Ogni anno 2,3 milioni di persone sono vittime di incidenti letali e si contano 280 milioni di infortunati. Ogni 15 secondi un lavoratore muore per incidente o malattia professionale, ogni giorno circa un milione di lavoratori subiscono un infortunio e ogni giorno si possono verificare oltre 5.500 incidenti mortali. Si legge in una nota dell’Ilo (Organizzazione internazionale del lavoro) nel rapporto “Health and life at work: a basic human Right“, pubblicato quest’anno.

L’ Inail é l’Istituto nazionale contro gli infortuni sul lavoro. Nato per ridurre il fenomeno infortunistico, assicurare i lavoratori e garantire agli infortunati sul lavoro un nuovo inserimento lavorativo. Uno degli impegni fondamentali dell’Ente, nella logica della tutela globale del lavoro e del contenimento dei costi sociali degli infortuni, è la promozione e la diffusione della cultura della prevenzione. L’ente raggiunge questo scopo con la realizzazione di specifici percorsi formativi e la concessione di incentivi economici alle imprese.

Aumentano le pratiche di cessione del quinto

 In tempi di crisi non è difficile per le famiglie decidere di chiedere un prestito per affrontare le più o meno grandi spese che occorrono nel nucleo familiare. Aumentano infatti gli italiani che ricorrono a prestiti personali. Gli ultimi dati (relativi al terzo trimestre del 2008) indicano una crescita (+2,9%) rispetto allo stesso trimestre del 2007, per un valore pari a 46 miliardi di euro, corrispondenti a oltre 73,2 milioni di operazioni finanziate tra, prestiti personali finalizzati e non, carte di credito e cessione del quinto dello stipendio.

Ma qual’è la differenza tra un prestito finalizzato e la cessione del quinto? Nel secondo caso, essendo  la rata da pagare direttamente addebitata sulla busta paga, in pratica estingueremo il debito tramite un bonifico fisso mensile dal datore di lavoro o dall’ente di previdenza. In caso di cessione del quinto non viene richiesta nessuna informazione sulla natura e motivazione del prestito. L’unica garanzia che deve essere fornita è quella della busta paga, questo perchè l’istituto che concede il prestito avrà così la certezza che ci sarà qualcuno che pagherà (il datore di lavoro, trattenendo la rata dalla busta paga).

Le assicurazioni per danno biologico secondo il codice

 Menomazione psico-fisica della persona, incidente sul valore uomo in tutta la sua concreta dimensione, collegata alle funzioni naturali del soggetto ed aventi rilevanza non solo economica, ma anche biologica, sociale, culturale ed estetica. Così la giurisprudenza riconosce qualunque danno alla salute che comporti anche un danno in termini di ostacoli alla normale vita di relazione che, conseguentemente, risulta menomata. Stiamo parlando del danno biologico.

Con danno biologico, quindi, si intende qualunque lesione dell’integrità della persona, che può essere danneggiata sia con lesioni fisiche che con lesioni psichiche. Quali sono i modio per riconoscere un danno biologico? Modifiche all’aspetto esteriore, la diminuzione delle capacità psicofisiche, sociali, e, più genericamente, lavorative, la perdita di future opportunità di lavoro, il fare più fatica nello svolgere il proprio lavoro.

Contro la crisi: Montepaschi, sospensione del pagamento delle rate

 Dopo il tetto al 4 per cento per i mutui a tasso variabile introdotto dal decreto 185/08 (che porterà presumibilmente ad un risparmio medio sulla rata del 10 per cento), arriva un provvedimento anti-crisi anche dalle banche. Dopo Unicredit, anche Montedeipaschi propone lancia un’iniziativa per andare incontro alle famiglie che si trovano in difficoltà. Per fronteggiare anche i rischi crescenti derivanti dalla perdita del posto di lavoro, il Gruppo Montepaschi lancerà una particolare polizza di protezione realizzata da Axa Mps che consente ai clienti mutuatari di ottenere il rimborso delle rate che eventualmente non potranno essere pagate fino a un massimo di 12 mensilità.

Molte imprese, per ridurre il peso degli oneri sociali e ridurre il costo del lavoro utilizzano sempre più il cosiddetto outsourcing, ossia l’esternalizzazione di fasi e di interi processi produttivi per accrescere l’efficienza e la produttività dell’impresa e diminuire i costi. Oppure assumono a tempo determinato. Così, capita, soprattutto in questo periodo di crisi, che i lavoratori perdano il proprio impego.  Mps propone ai clienti in difficoltà di sospendere le rate del mutuo gratuitamente per un periodo massimo di un anno.