
Gamma Donna è stata ideata nel 2004 da Valentina Communication come piattaforma aperta al contributo di quanti si adoperano per la valorizzazione delle risorse donne e giovani. Oltre 20 gli appuntamenti in programma sul complesso mondo imprenditoriale giovanile e femminile, sulle reti delle imprese, sui fattori che incrementano produttività e competitività nel mercato globale e sul rapporto con ambiente e territorio.
Donne e Giovani: la vera sfida per il futuro del Paese. Questo è lo slogan di GammaDonna 2011, la quarta edizione del Salone Nazionale dell’Imprenditoria Femminile e Giovanile che si tiene a Vicenza. Due giorni dedicati ai temi dell’imprenditoria femminile e giovanile che sono sinonimo di crescita e sviluppo; non solo sviluppo economico ma anche sociale e culturale con il ruolo della donna che si afferma, insieme a quello dei giovani, uno dei capi saldi del futuro del Paese.
La volontà dei giovani italiani di affermarsi nel mondo del lavoro è altissima in questo periodo di occupazioni precarie, ma ancora più alta è la determinazione e la voglia di affermarsi, anche a livello internazionale, delle donne e dei giovani imprenditori che desiderano “prendere di petto” la crisi rilanciando con lo sviluppo e la crescita.
 
					 
						 
						 
						 In linea con quanto preannunciato nelle scorse settimane dall’Amministrazione regionale, in Toscana si volta pagina in materia di incentivi, contributi e finanziamenti da concedere per il sostegno, lo sviluppo e la crescita sul territorio dell’
In linea con quanto preannunciato nelle scorse settimane dall’Amministrazione regionale, in Toscana si volta pagina in materia di incentivi, contributi e finanziamenti da concedere per il sostegno, lo sviluppo e la crescita sul territorio dell’ 
						 Grazie ad una apposita convenzione siglata con la Banca Tercas, in Provincia di Pescara scattano, a favore dell’imprenditoria femminile, i finanziamenti agevolati. A darne notizia è stato il Comitato per l’imprenditorialità femminile che ha siglato la convenzione con l’obiettivo di incentivare la nascita di nuove imprese con titolare donna, ma anche di garantire continuità a quelle già esistenti in una fase congiunturale che chiaramente è ancora non facile. Nel dettaglio, i finanziamenti erogabili da Banca Tercas per l’imprenditoria femminile sono di due forme: mutuo ipotecario, oppure mutuo chirografario con rimborso a rate mensili posticipate. Nel dettaglio, i mutui ipotecari sono rimborsabili in massimo dieci anni a fronte di un importo erogabile fino a 250 mila euro; invece i mutui chirografari, per un importo massimo erogabile pari a 25 mila euro, si possono rimborsare in 60 rate mensili.
Grazie ad una apposita convenzione siglata con la Banca Tercas, in Provincia di Pescara scattano, a favore dell’imprenditoria femminile, i finanziamenti agevolati. A darne notizia è stato il Comitato per l’imprenditorialità femminile che ha siglato la convenzione con l’obiettivo di incentivare la nascita di nuove imprese con titolare donna, ma anche di garantire continuità a quelle già esistenti in una fase congiunturale che chiaramente è ancora non facile. Nel dettaglio, i finanziamenti erogabili da Banca Tercas per l’imprenditoria femminile sono di due forme: mutuo ipotecario, oppure mutuo chirografario con rimborso a rate mensili posticipate. Nel dettaglio, i mutui ipotecari sono rimborsabili in massimo dieci anni a fronte di un importo erogabile fino a 250 mila euro; invece i mutui chirografari, per un importo massimo erogabile pari a 25 mila euro, si possono rimborsare in 60 rate mensili. 
						 Nella Regione Toscana, a partire dal prossimo mese di ottobre del 2011, fare impresa in rosa, ed in generale da parte dei giovani, sarà più agevole. Questo grazie all’entrata in vigore di una nuova Legge regionale che “apre”, tra l’altro, anche alle imprese di donne senza alcun limite di età, ed ai lavoratori in difficoltà, ovverosia quelli che sono in mobilità ed in cassa integrazione. In questo modo, al fine di ottenere finanziamenti per l’imprenditoria, la platea dei potenziali beneficiari subirà un sensibile allargamento. In particolare, per le imprese giovanili da ottobre il target massimo di età sarà innalzato da 35 a massimo 40 anni a fronte dell’estensione della platea di imprese under 40 che potranno ottenere finanziamenti; fino ad ora, infatti, potevano accedere ai finanziamenti regionali per l’imprenditoria giovanile solo quelle imprese che presentavano un elevato contenuto di innovazione e di tecnologia, mentre da ottobre la Regione aprirà anche ad altre tipologie di imprese.
Nella Regione Toscana, a partire dal prossimo mese di ottobre del 2011, fare impresa in rosa, ed in generale da parte dei giovani, sarà più agevole. Questo grazie all’entrata in vigore di una nuova Legge regionale che “apre”, tra l’altro, anche alle imprese di donne senza alcun limite di età, ed ai lavoratori in difficoltà, ovverosia quelli che sono in mobilità ed in cassa integrazione. In questo modo, al fine di ottenere finanziamenti per l’imprenditoria, la platea dei potenziali beneficiari subirà un sensibile allargamento. In particolare, per le imprese giovanili da ottobre il target massimo di età sarà innalzato da 35 a massimo 40 anni a fronte dell’estensione della platea di imprese under 40 che potranno ottenere finanziamenti; fino ad ora, infatti, potevano accedere ai finanziamenti regionali per l’imprenditoria giovanile solo quelle imprese che presentavano un elevato contenuto di innovazione e di tecnologia, mentre da ottobre la Regione aprirà anche ad altre tipologie di imprese. 
						 Si chiama “Key Woman”, ed è una linea di finanziamento innovativa a sostegno dell’imprenditoria femminile, ed in particolare per la conciliazione dei tempi di lavoro con quelli da dedicare alla famiglia. A darne notizia in Piemonte è Artigiancassa, che ha studiato e lanciato questa nuova formula di finanziamento al fine di venire incontro all’imprenditoria femminile in tutte quelle fasi della vita per cui, nel conciliare lavoro e famiglia, può essere difficile. Stiamo chiaramente parlando della gravidanza, della maternità, ma anche di periodo di malattia, ragion per cui “Key Woman” mira proprio a fare in modo che vengano superati in maniera più agevole quelli che possono essere i momenti e le fasi di difficoltà.
Si chiama “Key Woman”, ed è una linea di finanziamento innovativa a sostegno dell’imprenditoria femminile, ed in particolare per la conciliazione dei tempi di lavoro con quelli da dedicare alla famiglia. A darne notizia in Piemonte è Artigiancassa, che ha studiato e lanciato questa nuova formula di finanziamento al fine di venire incontro all’imprenditoria femminile in tutte quelle fasi della vita per cui, nel conciliare lavoro e famiglia, può essere difficile. Stiamo chiaramente parlando della gravidanza, della maternità, ma anche di periodo di malattia, ragion per cui “Key Woman” mira proprio a fare in modo che vengano superati in maniera più agevole quelli che possono essere i momenti e le fasi di difficoltà. 
						 Per il sostegno alle micro ed alle piccole imprese, a Milano arrivano cento milioni di euro, messi sul piatto dal gruppo bancario Banca Popolare di Milano a seguito di un protocollo di intesa che è stato siglato con il Comune, e che prevede la messa a punto di cinque “pacchetti”, da 20 milioni di euro ciascuno, a sostegno dell’occupazione e dell’imprenditoria con particolare attenzione a quella femminile e giovanile. Il “primo pacchetto” è per sostenere l’occupazione e per incentivare l’assunzione, da parte delle imprese, di nuovo personale con l’obiettivo di raggiungere con l’ingresso di nuovi addetti i livelli di produttività fissati nell’arco di diciotto mesi. Il “secondo pacchetto” è sempre legato al lavoro ed in particolare al sostegno della liquidità d’impresa al fine di far fronte al pagamento delle
Per il sostegno alle micro ed alle piccole imprese, a Milano arrivano cento milioni di euro, messi sul piatto dal gruppo bancario Banca Popolare di Milano a seguito di un protocollo di intesa che è stato siglato con il Comune, e che prevede la messa a punto di cinque “pacchetti”, da 20 milioni di euro ciascuno, a sostegno dell’occupazione e dell’imprenditoria con particolare attenzione a quella femminile e giovanile. Il “primo pacchetto” è per sostenere l’occupazione e per incentivare l’assunzione, da parte delle imprese, di nuovo personale con l’obiettivo di raggiungere con l’ingresso di nuovi addetti i livelli di produttività fissati nell’arco di diciotto mesi. Il “secondo pacchetto” è sempre legato al lavoro ed in particolare al sostegno della liquidità d’impresa al fine di far fronte al pagamento delle  
						 La Regione Toscana, ad integrazione di un protocollo siglato con le banche nel dicembre del 2008, ha annunciato d’aver aumentato di altri dodici milioni di euro la dote per garantire i finanziamenti delle PMI toscane che si rivolgono per l’accesso al credito agli Istituti. Le garanzie, in particolare, e grazie agli stanziamenti regionali, vengono offerti da Fidi Toscana, ma ci sono anche nuove misure di sostegno alle imprese agricole, alle
La Regione Toscana, ad integrazione di un protocollo siglato con le banche nel dicembre del 2008, ha annunciato d’aver aumentato di altri dodici milioni di euro la dote per garantire i finanziamenti delle PMI toscane che si rivolgono per l’accesso al credito agli Istituti. Le garanzie, in particolare, e grazie agli stanziamenti regionali, vengono offerti da Fidi Toscana, ma ci sono anche nuove misure di sostegno alle imprese agricole, alle  
						 La Regione Toscana, nell’ambito del pacchetto di misure anticrisi messo a punto dall’Amministrazione, ha reso noto che da qui e fino al prossimo mese di giugno 2010 saranno disponibili risorse finanziarie per complessivi 780 mila euro da utilizzare per concedere garanzie su
La Regione Toscana, nell’ambito del pacchetto di misure anticrisi messo a punto dall’Amministrazione, ha reso noto che da qui e fino al prossimo mese di giugno 2010 saranno disponibili risorse finanziarie per complessivi 780 mila euro da utilizzare per concedere garanzie su  
						 Emma Marcegaglia non è certo una di quelle persone che lasciano che i problemi passino sopra la loro testa fingendo di non accorgersi che esistano. Del resto, se non fosse così non sarebbe neppure la primatista non solo dell’imprenditoria italiana al femminile, ma dell’intero sistema dall’alto del suo ruolo di Presidente di Confindustria. Una responsabilità che potrebbe essere – appunto – vissuta da posizione defilata, oppure dalla prima linea: vicina alle decisioni del Governo, tanto vicina da spingersi persino a suggerire qualche iniziativa che possa portare l’impresa italiana fuori dal pantano della recessione. “Il peggio è passato, ma servono interventi strutturali perché altrimenti l’uscita dalla crisi sarà lenta e problematica” è stato il monito lanciato attraverso il TG1.
Emma Marcegaglia non è certo una di quelle persone che lasciano che i problemi passino sopra la loro testa fingendo di non accorgersi che esistano. Del resto, se non fosse così non sarebbe neppure la primatista non solo dell’imprenditoria italiana al femminile, ma dell’intero sistema dall’alto del suo ruolo di Presidente di Confindustria. Una responsabilità che potrebbe essere – appunto – vissuta da posizione defilata, oppure dalla prima linea: vicina alle decisioni del Governo, tanto vicina da spingersi persino a suggerire qualche iniziativa che possa portare l’impresa italiana fuori dal pantano della recessione. “Il peggio è passato, ma servono interventi strutturali perché altrimenti l’uscita dalla crisi sarà lenta e problematica” è stato il monito lanciato attraverso il TG1. 
						 Forse non tutti sanno, in quest’Italia che si inventa nuovi incarichi ogni giorno (vuoi per necessità, vuoi per convenienza), chi è il Presidente di Confindustria. Anzi, a volte vien da pensare che non sia granché diffusa neppure la nozione dell’esistenza di una Confindustria, ovvero (così mettiamo le cose in chiaro sin da subito) l’organizzazione rappresentativa delle imprese italiane. Ebbene, siamo qui per tranquillizzarvi: Confindustria esiste, e gode di discreta salute. Esiste anche un Presidente degli industriali, anzi esiste “una” Presidente (l’Italia dimostra di essere maschilista già dalla lingua: “Presidentessa” è brutto, nessuno lo utilizzerebbe). Stiamo parlando della mantovana
Forse non tutti sanno, in quest’Italia che si inventa nuovi incarichi ogni giorno (vuoi per necessità, vuoi per convenienza), chi è il Presidente di Confindustria. Anzi, a volte vien da pensare che non sia granché diffusa neppure la nozione dell’esistenza di una Confindustria, ovvero (così mettiamo le cose in chiaro sin da subito) l’organizzazione rappresentativa delle imprese italiane. Ebbene, siamo qui per tranquillizzarvi: Confindustria esiste, e gode di discreta salute. Esiste anche un Presidente degli industriali, anzi esiste “una” Presidente (l’Italia dimostra di essere maschilista già dalla lingua: “Presidentessa” è brutto, nessuno lo utilizzerebbe). Stiamo parlando della mantovana  
						 Prima che l’attenzione mediatica del mondo della politica si spostasse su (in ordine di apparizione) veline minorenni ed escort, qualcuno si era preso la briga di parlare di donne per un motivo ben più serio: le quote rosa nella politica. Non è un mistero che l’Italia sia un Paese prettamente maschile, quando non addirittura (specie nelle realtà meno emancipate) maschilista; quello che non tutti sanno, invece, è che le donne si sono già ritagliate, e continuano a ritagliarsi giorno dopo giorno, importanti spazi dove esprimere le proprie capacità, anche a livelli dirigenziali. Un fatto impronosticabile solo fino a pochi anni addietro… Sapevate, ad esempio, che l’imprenditoria femminile è molto attiva?
Prima che l’attenzione mediatica del mondo della politica si spostasse su (in ordine di apparizione) veline minorenni ed escort, qualcuno si era preso la briga di parlare di donne per un motivo ben più serio: le quote rosa nella politica. Non è un mistero che l’Italia sia un Paese prettamente maschile, quando non addirittura (specie nelle realtà meno emancipate) maschilista; quello che non tutti sanno, invece, è che le donne si sono già ritagliate, e continuano a ritagliarsi giorno dopo giorno, importanti spazi dove esprimere le proprie capacità, anche a livelli dirigenziali. Un fatto impronosticabile solo fino a pochi anni addietro… Sapevate, ad esempio, che l’imprenditoria femminile è molto attiva? 
						 Con una delibera dello scorso mese di maggio, la Camera di Commercio di Udine ha predisposto un bando per l’accesso a contributi per il
Con una delibera dello scorso mese di maggio, la Camera di Commercio di Udine ha predisposto un bando per l’accesso a contributi per il