Secondo una recente ricerca condotta dall’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, presso le banche e gli istituti di credito italiani si trova a disposizione dei clienti un numero sempre più alto di prodotti finanziari per gli investimenti in energie rinnovabili, destinati a famiglie e imprese che vogliono ridurre l’impatto ambientale e promuovere l’ecologia.
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Le banche hanno concesso 100 miliardi di prestiti in meno in due anni
Nel corso degli anni che vanno dal 2011 al 2013 le banche italiane hanno concesso l’impressionante cifra di 100 miliardi di prestiti in meno agli italiani. Continua quindi nel nostro paese la morsa del credit crunch che riduce la liquidità a disposizione di famiglie e imprese. Secondo una ricerca realizzata dalla Cgia di Mestre, l’attenta Confederazione degli Artigiani, nel corso degli ultimi due anni le famiglie hanno ricevuto 9,6 miliardi di prestiti in meno e le imprese, categoria molto più colpita, hanno ricevuto 87,6 miliardi di euro in meno.
I migliori conti correnti tradizionali di Agosto 2014
Dopo aver visto le migliori offerte per i conti correnti online, in questo post potrete trovare alcuni suggerimenti utili per tutti coloro che in questo mese di Agosto 2014 fossero alla ricerca di un nuovo conto corrente con operatività tradizionale.
I migliori conti correnti online di Agosto 2014
In questo post potrete trovare alcuni suggerimenti utili per tutti coloro che in questo mese di Agosto 2014 fossero alla ricerca di un nuovo conto corrente con operatività online.
Le diverse tipologie di prestito chirografario
Una delle possibilità a disposizione di tutti i soggetti che desiderano avere liquidità aggiuntiva per far fronte a spese impreviste o per realizzare un piccolo progetto a cui si pensava da tanto tempo è la richiesta di un prestito chirografario. Il prestito chirografario è una particolare tipologia di prestito che si richiede a banche e istituti di credito con la sola deposizione della firma del richiedente e senza la presentazione di nessun altra garanzia.
L’UE chiede all’Italia di creare paracadute pubblici per le banche
Anche se in Italia non è ancora stata presa alcuna decisione in merito, l’Europa aspetta una risposta o meglio una azione determinante all’interno del sistema bancario. L’Unione Europea ha infatti già da tempo richiesto agli stati membri la creazione di uno strumento atto alla salvaguardia del sistema bancario.
Barclays pensa di chiudere le filiali italiane e di uscire dal mercato
E’ arrivata in questi giorni una notizia che molte persone non avrebbero voluto sentire, un annuncio che ha messo in agitazione dipendenti e clienti di uno dei più grandi gruppi bancari internazionali presenti in Italia. Si tratta della banca anglosassone Barclays, la quale ha annunciato nei giorni scorsi la possibilità di chiudere le 111 filiali bancarie presenti sul territorio italiano.
Le banche europee si preparano a pagare alte sanzioni
Il sistema bancario europeo attende da qui a breve l’intervento dei regolatori della Banca Centrale Europea – BCE – che valuteranno le azioni scorrette compiute dai bancari nel corso dell’ ultimo periodo. Una recente ricerca elaborata dagli esperti di una delle più grandi banche svizzere, il Credit Suisse ha stimato che i rischi di sanzioni a cui i banchieri europei sono attualmente esposti ammontano a circa 104 miliardi di dollari, una cifra che eguaglia quella pagata al tempo della crisi dei mutui subprime alcuni anni fa. Ma si ha anche l’impressione che questi calcoli siano abbastanza ottimistici come accaduto in passato, quando le sanzioni arrivarono a toccare il doppio.
I crediti difficili nel sistema bancario italiano
L’insieme dei crediti difficili, cioè le sofferenze e il complesso dei crediti strutturati e scaduti ha raggiunto un peso in Italia pari a quasi 300 miliardi di euro, una cifra tre volte superiore a quella presente nel 2008, l’anno in cui è inizia la crisi finanziaria.
Ripresa e segnali positivi per il gruppo Unicredit
Nel primo trimestre del 2014 arrivano i primi segnali di ripresa per il gruppo UniCredit e in particolare arrivano buoni risultati proprio dai conti dell’istituto di credito italiano. I profitti della banca, infatti, hanno avuto un grande balzo in avanti, essendo cresciuti del 58,8 per cento, per un totale di 712 milioni di euro nel primo trimestre del 2014, risultati che confermano la validità della strategia adottata. Più vicino quindi diventa anche l’obiettivo di utile netto che la banca si è posta per il 2014, fissato intorno ai 2 miliardi di euro.
La BCE presenta i parametri di valutazione delle banche
Si entra ancora di più nel vivo degli stress test a cui saranno sottoposte le banche italiane ed europee da parte della BCE, la Banca Centrale Europea, e l’istituto di Francoforte comunica quale sarà lo scenario in cui verranno valutate le banche. Le banche avranno infatti un periodo di tempo che va da 6 a 9 mesi per coprire il fabbisogno di capitale che emergerà dalle valutazioni.
L’Italia attrae sempre meno gli investimenti delle banche estere
L’Italia non è più un paese per banche estere. Detto in altre parole, il nostro paese non è più attraente come un tempo per gli investimenti delle grandi società di credito esistenti in Europa e nel resto del mondo. A rivelarlo sono le ultime statistiche internazionali, che hanno denunciato, anche dal punto di vista del fronte italiano, una riduzione generale dei costi e degli investimenti.
Diminuiscono le filiali e gli sportelli delle banche
Meno operazioni allo sportello e molte più operazioni su internet. E’ questa la realtà che ormai caratterizza il mondo bancario italiano che, sotto i colpi impietosi della tecnologia e della crisi economica, si adatta sempre di più alla nuova tendenza. Negli ultimi anni sono infatti cominciate a diminuire le filiali delle banche presenti sul territorio italiano e, di conseguenza, anche il numero degli sportelli aperti alla clientela.
Le banche che offrono mutui con spread ridotto
In questo periodo il mercato dei mutui appare anche in generale caratterizzato da un livello piuttosto elevato degli spread, il valore espresso in percentuale che rappresenta il costo aggiuntivo di un finanziamento ipotecario alla luce della situazione economica nazionale, perché regolato sul valore del differenziale nazionale, che ancora appare influenzato dalle dinamiche del periodo di recessione e crisi economica.