Le carte di credito “dormienti”

 Avevamo sentito parlare di conti correnti dormienti, il cui elenco fu pubblicato sul sito internet del ministero dell’Economia. Si trattava di conti non movimentati per almeno dieci anni e caduti “in sonno”: ben 35.426 rapporti (sia nominativi sia al portatore), per un avlore di più di 47 milioni. L’elenco può essere visionato sul sito del Ministero, consultabile inserendo nella stringa di ricerca il cognome e il nome dell’intestatario del rapporto dormiente o il nome della banca e selezionando anche la provincia o il Paese estero di riferimento.

Non solo conti, in Italia sono milioni le carte di credito dormienti, cioè quelle emesse dalla banche e poi non attivate dagli utenti. Lo rileva una ricerca di Cpp Italia, filiale italiana della multinazionale inglese specializzata nella protezione delle carte di pagamento. Ben 21,5 milioni di tessere inattive.

Tasso Bce sempre più basso ma rate mutui ancora salate

Mutuo a tasso basso.

Girovagando tra le maggiori testate finanziarie oggi ci siamo imbattuti in un interessante articolo de “La stampa”, dove si pubblica una sorta di “indagine” svolta presso le filiali di alcune banche. Si parte dall’Unicredit di Torino, filiale di via Madama Cristina: a fine agosto 2008, con il tasso di riferimento Bce al 4,25% un mutuo ventennale di centomila euro costava il 5,94% (spread 0,89%). Ad agosto la rata era 713 euro mentre oggi sarebbe 711. Facendo alcuni semplici calcoli quindi sono solo due euro di differenza al mese e 24 euro l’anno.

Visto che il tasso Bce continua a scendere i risparmi dovrebbero essere maggiori, ma la banca tende a precisare:

I risparmi verranno più avanti.

Italifin per ottenere prestiti e mutui

 Italifin S.r.l. é società specializzata nella cessione del quinto dello stipendio, della pensione e con delegazione di pagamento. Concede prestiti personali da parte di primarie finanziarie offrendo assistenza e consulenza finanziaria a tutti i dipendenti statali, pubblici e di aziende private, pensionati Inps, Inpdap, di altri Istituti, Enti, Casse e Fondi pensione. Si tratta quindi di una società di intermediazione tra i vari istituti di credito e chi necessita di un finanziamento. Inoltre relaziona con finanziarie convenzionate per l’erogazione di prestiti personali, mutui, rilascio di carte di credito.

La società è presente sul territorio con sei sedi che coordinano a livello nazionale una capillare rete di vendita di agenti e collaboratori. La sede centrale è a Torino. Italifin S.r.l. è una società controllata interamente da Conafi S.p.a.

I prestiti sono rivolti precisamente a:
* dipendenti: Statali-Pubblici-Privati-Co.Co.Pro.-Atipici
* stranieri: Con Permesso di Soggiorno e residenza
* autonomi: minimo 1 anno di attività
* pensionati: fino a 90 anni di età

“Utilization rate” per le carte di credito

 Questa crisi avanza veramente nell’economia reale: l’Islanda ha messo in vendita la sua ambasciata a Washington e i suoi edifici di New York, Londra e Oslo. I supermercati britannici Marks and Spencer sostituiscono i ricchi ingredienti dei propri sandwich con marmellata di fragole (sicuramente economica quanto gustosa). L’American Express offre denaro ad alcuni suoi clienti affinchè saldino i conti e chiudano il servizio (bonus di 300 dollari a patto che i clienti accettino di rimborsare l’intero debito contratto entro il 30 aprile). Ma non finisce qui per la società.

Ricordate gli esercizi che ci facevano svolgere a scuola il cui protagonista era sempre l’indaffaratissimo (ed anche sfortunato poichè sempre pieno di problemi da risolvere…) signor Rossi? Ovviamente di questo gentile signore esiste anche il corrispettivo americano e fa la sua apparizione su Bloomberg. «Wayne Brown ha un dilemma», scrive l’agenzia Bloomberg. Il “signor Rossi” americano é stavolta indeciso su cosa fare della propria carta di credito American Express: se decide di utilizzarla di meno è probabilmente gli venga ridotto il massimale. Se invece decide di riservare l’uso a pochissime occasioni è probabile che il suo tasso d’interesse diventi realmente troppo alto.

Impossibilità di pagare le rate: sospensione del mutuo

 La rata del mutuo è divenuta in questi ultimi anni sempre più insostenibile, la posssibilià di pagarla é alienata dalla difficile situazione economica che molte famiglie stanno vivendo a causa della crisi, dal lavoro precario e dai licenziamenti. Non sono poche le famiglie quindi che non riescono più a pagare le rate del mutuo, impossibilitati dalle conseguenze dell’attuale crisi.

La Legge Finanziaria 2008 ha disciplinato il settore dei mutui ipotecari e sebbene siano stati chiariti molteplici aspetti, occorre l’emanazione del regolamento attuativo che chiarisca i presupposti reddituali e sociali per la sospensione nonchè la dotazione finanziaria del Ministero dell’Economia. Infatti secondo la legge, la banca può sospendere il mutuo e per evitare perdite potrà attingere risorse proprio dal Ministero, che è competente in materia.

Mutuo a tasso usuraio

 Numerosi sono i provvedimenti e le regole che la legge italiana impone alle banche ed agli istituti di credito in materia di tassi usurai, quei tassi di interesse che superino cioè i livelli massimi stabiliti. Con una cadenza trimestrale infatti, il Ministero del Tesoro fa delle rilevazioni per stabilire quale sia il livello comune dei tassi di interesse che sono stati applicati dalle banche, dagli istituti e società di credito nei tre mesi precedenti, stabilendo quali siano le soglie oltre le quali un tasso di interesse può essere considerato usuraio.In questo modo ogni tre mesi viene redatto un documento che sancisce ed indica quali sono i tassi di interesse massimi che possono essere applicati dalle banche o da altri istituti per le diverse forme di finanziamento e mutuo, i rilevamenti vengono fatti ogni tre mesi per permettere una maggiore flessibilità dei tassi, nel caso in cui questi dovessero abbassarsi, si abbasserebbe, di conseguenza, anche il livello massimo dei tassi, oltre il quale riconoscere tassi usurai.