Prestito agevolato bebè: nasce il sito Internet

 E’ stato messo online nella giornata di ieri Fondonuovinati.it, il sito Internet creato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le politiche della Famiglia, per promuovere anche attraverso la Rete il Fondo di credito per i nuovi nati che permette alle famiglie beneficiarie di ottenere, su esplicita richiesta, il “prestito bebè”, ovverosia un finanziamento di massimi cinquemila euro a tasso agevolato che, con la finalità di aiutare le famiglie a sostenere le spese dei propri figli piccoli, potrà poi essere restituito nell’arco di cinque anni. Le famiglie che, nei tre anni dal 2009 al 2011, hanno avuto o avranno un figlio potranno così rivolgersi ad una delle banche aderenti all’iniziativa per poter accedere al credito agevolato; contestualmente all’apertura del sito Internet, il Dipartimento per le politiche della Famiglia provvederà a rafforzare la comunicazione e la diffusione dell’iniziativa attraverso una campagna che coinvolgerà tutti i media: da Internet alla Tv e passando per la radio e la carta stampata.

Cartaimpronta MasterCard PayPass di Banca Popolare di Milano: basta un gesto

 Quella stessa tecnologia che ci promette di diventare ogni giorno più comodi, in realtà è anche la causa del nostro andare sempre più veloci. “Operazioni bancarie via internet”, dicono le banche, e noi a pensare che è un’opportunità quella di non doverci più sobbarcare la coda allo sportello o il rischio di una rapina quando siamo, spalle al mondo, in piedi davanti all’ATM a prelevare denaro; in realtà questo è solo un modo per permetterci poi di occupare il nostro tempo in un’altra maniera, spesso aggiungendo stress a stress, in un turbinio che sembra dominarci più di quanto noi non si riesca a controllare lui. Certo che poter effettuare acquisti inferiori ai 25 €uro di importo senza dover strisciare la nostra, ormai onnipresente, carta magnetica…

Prestiti, il grande vince sempre

 Piove sempre sul bagnato. Succede anche nei prestiti. L’ufficio studi della Banca d’Italia, conferma con uno studio – pubblicato nella giornata di ieri – un vecchio proverbio popolare. Sì, ma questa volta applicato alle imprese. Alessio d’Ignazio, Diego Caprara e Amanda Camignani si sono concentrati sui prestiti agevolati. Ebbene la tendenza è chiara: più grande è l’istituto pubblico a richiedere il prestito, maggiori sono le probabilità di ottenerlo. La ricerca, che analizza 10 anni, quelli compresi tra il 1998 e il 2007, traccia un quadro ben preciso. «Le risorse pubbliche sono state indirizzate alle imprese delle regioni a statuto speciale – ossia Sicilia, Sardegna, Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia – e quelle di maggiori dimensioni».

Carta di credito oro da BCC Roma

 Banca di Credito Cooperativo di Roma, nella sua gamma di carte di credito, presenta uno strumento transazionale più esclusivo rispetto alle versioni ordinarie, denominata Carta Oro, o Carta Gold.

Questa carta di credito possiede, rispetto alla edizione standard, dei massimali di spesa più elevati, rivolgendosi pertanto soprattutto a coloro che hanno necessità di poter disporre di limiti di prelevamento e di pagamento piuttosto alti.

Con la carta è infatti possibile compiere operazioni di prelevamento e di anticipo contante dagli sportelli automatici italiani ed esteri abilitati a uno dei circuiti internazionali, operazioni di pagamento dagli esercizi commerciali dotati di point of shopping abilitati, e operazioni di acquisto tramite internet.

Attraverso questo strumento transazionale è poi possibile compiere altre operazioni dispositive, come il pagamento dei pedaggi presso i caselli autostradali, o delle operazioni informative, dagli sportelli automatici del gruppo emittente.

Asfina: prestiti per dipendenti e pensionati, anche protestati, a firma singola

 Proviamo a ripercorrere brevemente la storia della crisi economica mondiale, focalizzando l’attenzione sulle conseguenze che hanno travolto l’Italia e che ne sono state – più o meno – dirette conseguenze: il credito è esploso facendo leva su una crescita puramente fittizia, poi la bolla è esplosa e le famiglie in difficoltà sono scivolate lungo un piano inclinato di sofferenze sempre peggiori, trascinando con sé quelle che vivevano ai limiti, mentre le banche hanno smesso di concedere prestiti con quella stessa leggerezza ed entità che gli si conosceva fino a qualche mese prima.

Moratoria mutui: 25 le banche aderenti

 La disoccupazione in Italia si è attestata nel 2009 all’8,3 per cento, un tasso elevato ma inferiore dell’1,7 per cento rispetto alla media dei Paesi europei. I giovani al di sotto dei 25 anni senza lavoro sono però il 25,6 per cento: il 2,9 per cento in più di un anno prima e il 5,1 per cento in più della media Ue.

L’innalzamento piuttosto limitato nel numero dei disoccupati in Italia – ha affermato la commissione europea in un comunicato -, in rapporto alla media Ue, è dovuto alle imprese che hanno fatto frequentemente ricorso ai piani contro la disoccupazione e ad alcuni settori, come quello dell’industria automobilistica, che ha ricevuto aiuti massicci. I lavoratori di sesso maschile sono stati più colpiti dalla crisi, soprattutto all’inizio della recessione. Il tasso di disoccupazione maschile ha raggiunto infatti un picco del 7,4 per cento lo scorso novembre, +1,5 per cento rispetto allo stesso mese del 2008.

Truffe carte di credito: consigli FS per acquisto biglietti

 I clienti di Trenitalia che devono acquistare i biglietti devono sempre rivolgersi ai canali ufficiali delle Ferrovie dello Stato, ovverosia il sito Internet, le biglietterie delle stazioni, quelle self service nonché le agenzie di viaggio autorizzate ed il call center. Questo per evitare di incappare nelle truffe, con conseguenze gravi anche e soprattutto quando si va a pagare con la carta di credito; le raccomandazioni al riguardo sono state ribadite da Trenitalia dopo che le FS nei giorni scorsi hanno smascherato due truffatori che, nell’ambito dell’azione di lotta e di contrasto alle frodi informatiche ed alle truffe telematiche da parte della società di trasporto ferroviario, avevano acquistato dei biglietti utilizzando delle carte di credito clonate. In particolare, i due episodi si sono verificati presso la stazione di Napoli Centrale, a carico di un nigeriano, e presso la stazione di Roma Termini, a carico di un senegalese.

Assenze ingiustificate, la battaglia continua

È l’eterna lotta contro i fannulloni. E il ministro Brunetta sembra non volersi proprio arrendere. Malgrado tutto. Tra settembre e ottobre del 2009, secondo il ministero della pubblica amministrazione, le assenze ingiustificate dei dipendenti dello stato sono aumentate. «Avevo tentato di dare fiducia, riducendo da 11 a 4 le ore della reperibilità giornaliera per i controlli medici. Ho sbagliato – afferma il ministro Brunetta – e mi dovrò correggere». Dall’inizio del mese di gennaio, infatti, le visite fiscali potranno essere fatte, la mattina, dalle ore 9 alle ore 13 e, nel pomeriggio, dalle ore 15 alle ore 18.

Genialloyd: l’assicurazione veicoli commerciali

 Sono un esercito molto nutrito, non altrettanto silenzioso, necessario per muovere l’economia prima ancora che le merci e gli attrezzi che trasportano in un Paese, l’Italia, tanto povero di infrastrutture alternative alla strada. Eppure, nonostante i numeri e l’importanza, non sono in molti a parlare di loro, con il risultato che l’impressione generale sia quella di vederli scivolare in secondo piano. Stiamo parlando dei veicoli commerciali, flotte indispensabili per numerose piccole e medie aziende, e perciò un mercato importantissimo anche per il comparto assicurativo. Non tutti ne parlano nei propri siti, dove preferiscono privilegiare le polizze RC Auto, eppure qualcuno che si è posto il problema c’è, e si chiama – tra gli altri – Genialloyd.

UniCredit Creditexpress Giovani, finanziamento per studenti universitari

 Tutti i giovani hanno un progetto di vita. Per qualcuno è la sbornia del venerdì e del sabato sera o l’inseminazione ossessiva, oppure il bullismo più sfrontato e violento; per altri, e per fortuna sono la maggioranza, è portare a termine gli studi con il massimo dei voti, oppure cominciare a lavorare per aiutare le finanze familiari, o anche formare una famiglia solida e saldamente ancorata su sani principi. Tutti hanno un progetto, dunque, ma non tutti hanno alle spalle una famiglia in grado di sostenerli economicamente. E siccome, si sa, quando si è giovani si ha l’ansia di riuscire ad ottenere tutto e subito, a volte può essere necessario ricorrere ad un prestito.

Carta di credito classica da BCC Roma

 La Banca di Credito Cooperativo di Roma, così come tutti i principali istituti di credito italiani, può vantare al proprio interno una nutrita gamma di carte di credito con rimborso a saldo e con rimborso rateale, volte a soddisfare le esigenze di spesa più varie della propria clientela.

La carta di credito classica è la versione tradizionale delle carte di credito, che consente alla clientela di poter compiere un’ampia serie di operazioni di prelevamento e di pagamento, sia in Italia che all’estero, grazie alla possibilità di abbinare lo strumento ad uno dei due circuiti di credito internazionali (Visa o Mastercard).

Con la carta di credito classica sarà pertanto possibile compiere operazioni di prelevamento negli sportelli automatici abilitati, e transazioni di pagamento negli esercizi commerciali con point of shopping convenzionati con i circuiti di cui sopra.

Per quanto ovvio, la carta potrà essere utilizzata anche per compiere operazioni di pagamento tramite internet, in tutti i siti abilitati alle operazioni su circuito Visa o Mastercard.

La carta è disponibile infine in tre versioni: la medium, per l’operatività quotidiana, la large, per l’operatività italiana ed estera più evoluta, la extra large, per chi desidera massimali piuttosto elevati.

Carta di credito formativa in Provincia di Siena

 In Provincia di Siena l’Amministrazione provinciale ha riaperto la presentazione delle domande per l’accesso alla Carta di Credito Formativa, una misura che prevede l’erogazione di 2.500 euro a favore di coloro che, a causa della crisi finanziaria ed economica, a partire dallo scorso 31 agosto 2008, si trovano a livello occupazionale in condizioni di disagio. Le risorse erogate a favore dei beneficiari dovranno avere come finalità quella di ottenere il rimborso delle spese effettuate per la riqualificazione professionale attraverso strumenti di formazione che permettano ai soggetti di incrementare le proprie possibilità di reinserimento nel mondo del lavoro. Le risorse, a valere sull’FSE, il Fondo Sociale Europeo, sono destinate ai lavoratori domiciliati in provincia di Siena, o residenti, che sono in cassa integrazione ordinaria o in deroga, oppure hanno un contratto di lavoro atipico, eccetto i dipendenti delle Amministrazioni pubbliche, o sono soci lavoratori delle cooperative.

Le famiglie più lontane dai Bot: arrivano le banche

 I BoT non rendono più? Gli italiani non se ne preoccupano. A confermare lo strano trand, che vede gli investitori continuare a puntare sui BoT, è il fatto che le tra i maggiori a credere nei titoli del Tesoro, sono proprio le banche. Quindi non ci sono più solo le famiglie (che rimangono tra i principali investitori), ma anche gli istituti di credito a scelgliere i BoT proprio perché presentano ottime garanzie e rischio praticamente nullo. Secondo l’ultimo bollettino della Banca d’Italia, infatti, lo stock totale di BoT sottoscritto era di 166.972 miliardi di cui più di 15mila appartenevano alle banche, mentre i risparmiatori erano fermi a 61mila. Quest’ultima quota, però, è andata calando negli ultimi anni lasciando il posto agli investitori istituzionali che con la crisi del credito hanno avuto la necessità di investire in strumenti a breve termine la liquidità in eccesso iniettata dalla banca centrale europea.

Con la moratoria, congelati 5 miliardi di debiti

 Il ministero dell’economia e l’Abi hanno concluso il bilancio della moratoria di fine novembre. E il risultato è stato che il 77 per cento delle domande di sospensione dei debiti delle imprese è già stato accolto. Da novembre 2009, infatti, le piccole e medie imprese hanno potuto contare su cinque miliardi di liquidità, mentre da ottobre 2009 il dato si era attestato a due miliardi, si legge nel comunicato che espone i nuovi dati del monitoraggio sul ricorso effettivo all‘Avviso comune, ossia l’accordo siglato il 3 agosto tra il ministero dell’Economia, l’Abi e le altre rappresentanze dell’Osservatorio permanente sui rapporti tra le banche e le imprese.