Carta di credito Platinum da Deutsche Bank

 La carta di credito Platinum, disponibile attraverso tutte le filiali dell’istituto di credito Deutsche Bank, è un prestigioso strumento di prelevamento e di pagamento che la Banca tedesca riserva a un ristretto target di clientela.

La carta ha un costo pari a 160 euro annui, con un fido mensile stabilito sulla base delle esigenze della clientela richiedente, e comunque non inferiore a un minimo stabilito contrattualmente in termini assoluti pari a 10.000 euro.

Particolarmente ampie sono le possibilità relative all’anticipo contanti giornaliero, con un minimo di 100 euro e un massimo di 1.000 euro, e una commissione del 4% in tutto il mondo. Le operazioni di pagamento tramite point of shopping sono invece completamente gratuite.

Il titolare di una carta di credito Platinum potrà inoltre richiedere l’emissione di una carta di credito aggiuntiva per un altro membro del nucleo familiare: l’operazione avverrà senza l’addebito di alcuna quota annua, nè commissione aggiuntiva.

Carta Classic da Deutsche Bank

 La carta Classic è una carta di credito ordinaria disponibile in tutte le agenzie dell’istituto di credito Deutsche Bank, rappresentante lo strumento di pagamento internazionale “standard” per la clientela che voglia disporre di una tessera spendibile in tutto il mondo.

Questa carta di credito, abilitata a uno dei circuiti di pagamento internazionale di riferimento, consente infatti al legittimo possessore di poter effettuare delle transazioni di prelevamento e di anticipo contante, e di pagamento presso i pos e su internet.

La carta è destinata a tutti i clienti di Deutsche Bank, titolari di un conto corrente bancario, residenti in Italia, e con un’età anagrafica compresa tra i 18 e i 75 anni.

Per quanto riguarda il fido mensile a disposizione, l’importo sarà prescelto dal cliente su intesa con l’istituto di credito erogante, e sarà comunque compreso tra un minimo di 1.600 euro e un massimo di 5.200 euro.

Il costo della Classic Card è pari a 41,32 euro annui. Altre condizioni economiche onerose sono relative alle operazioni di invio della lettera di addebito (1,29 euro) e alle operazioni di prelevamento e di anticipo contante.

Finanziamenti Milano per le imprese artigiane

 Le imprese, specie quelle piccole e micro, che devono esercitare la propria attività in aree cittadine che sono interessate da lavori pubblici, molto spesso conseguono cali di fatturato che possono penalizzare oltremodo, specie di questi tempi, il piccolo imprenditore che è già alla prese con la difficile congiuntura. Al riguardo a Milano il Comune, dopo aver adottato una misura simile a favore delle piccole imprese del commercio della Città, ha annunciato allo stesso modo uno stanziamento da un milione di euro anche a favore delle imprese dell’artigianato che sono interessate nelle varie zone di Milano a lavori di pubblica utilità. Nel dettaglio, lo stanziamento proviene per 0,7 milioni di euro da parte del Comune di Milano, e per 0,35 milioni di euro da parte della Regione Lombardia con l’obiettivo, quindi, di poter concedere alle imprese artigiane disagiate, le quali spesso hanno anche problemi di logistica, dei finanziamenti bancari attraverso la rete dei Confidi che possono rappresentare una vera e propria boccata d’ossigeno.

Regione Toscana, al via gli incentivi casa

 Investire, subito. È questa la parola d’ordine della regione Toscana. Ben 13 milioni di euro sono stati deliberati dalla giunta regionale per finanziare le vecchie e nuove misure anticrisi. Fra le novità previste dal nuovo pacchetto, spiega una nota, il fondo per incentivare l’assunzione di lavoratori prossimi alla pensione, l’abbassamento a 30 anni dell’età per le donne disoccupate che possono usufruire degli incentivi all’assunzione, l’inserimento di speciali criteri che premiano con contributi aggiuntivi le aziende che assumono, a seconda dei casi, donne, donne con più di 45 anni e uomini con più di 50. E ancora sono stati inseriti nuovi parametri per l’accesso ai contributi una tantum per sostenere il reddito e per i mutui per l’acquisto della casa. Con il pacchetto approvato dalla giunta, la Regione non si è limitata a potenziare le risorse. Si è cercato di affinare gli strumenti a disposizione di lavoratori e imprese per andare incontro alle esigenze dei settori più deboli del mercato del lavoro, ulteriormente penalizzati dalla crisi in atto: le donne, i lavoratori e le lavoratrici che perdono il lavoro ormai in vista della pensione, i giovani laureati, i disoccupati.

Io e la mia casa: un prodotto Genialloyd

 Mediamente, noi italiani non siamo portati a pensare all’eventualità di richiedere un’assicurazione sulla nostra abitazione di proprietà: chiamateci fatalisti, diteci pure che siamo “piagnoni”, ma ci riesce troppo più facile chiedere allo Stato (che poi, forse non lo capiremo mai, siamo noi) di aiutarci quando si verifica una tragica calamità naturale, oppure rimboccarci – benché ci rendiamo conto che sia la reazione diametralmente opposta – le maniche per rimettere tutto a posto nel caso in cui dovessimo trovarci a ricevere la spiacevole visita di qualche ladro oppure incappare in un guaio agli impianti che danneggi più o meno sensibilmente le strutture. Ma le polizze assicurative a tutela della casa esistono eccome

Carta revolving da Deutsche Bank

 La carta Day Card Revolving è una carta di credito revolving che consente al cliente dell’istituto di credito Deutsche Bank di poter ottenere una somma a disposizione, da utilizzare in più occasioni, restituendo l’importo utilizzato in rate di importo predeterminato.

La carta revolving darà così al proprio legittimo possessore un fido rigenerabile, che si “ricaricherà” gradualmente man mano che il titolare della carta rimborserà le rate del piano di rimborso della linea di credito utilizzata.

La carta è destinata da Deutsche Bank a tutta la clientela di età compresa tra i 28 e i 75 euro, al prezzo di 10 euro annui a partire dal secondo anno (il primo anno prevede la completa gratuità del canone).

Il fido mensile è stabilito sulla base delle esigenze del cliente dell’istituto di credito tedesco e, ovviamente, delle valutazioni di Deutsche Bank: in ogni caso la cifra minima è stabilita da 1.600 euro.

Per quanto riguarda le condizioni economiche, non è prevista alcuna commissione per le operazioni di pagamento POS e per i rifornimenti di carburante.

Bankitalia: costo medio conto corrente 114 euro

 Il costo di un conto corrente bancario, secondo un’indagine condotta da Bankitalia sulle spese sostenute dalla clientela nel 2008, è pari, in media, a 114 euro. Lo conferma il capo del Servizio Normativa e Politiche di Vigilanza della Banca d’Italia, Andrea Enria:

Il costo medio e’ rimasto sostanzialmente allineato a quello rilevato nelle indagini condotte nei due anni precedenti. Emerge invece chiaramente che, a parita’ di altre caratteristiche, i conti aperti negli ultimi anni presentano costi significativamente piu’ bassi (inferiori a 90 euro) rispetto ai conti gia’ in essere prima del 2000 (oltre i 125 euro).

Conto corrente Imprendo Unicredit: canone zero primi sei mesi

 Sui conti correnti per le imprese della gamma “Imprendo”, il gruppo bancario Unicredit ha avviato una interessante promozione per i nuovi clienti che permette di aprire il conto pagando canone zero per i primi sei mesi. I conti correnti della gamma sono ben nove, e spaziano da quelli che offrono i servizi di base con operatività prevalentemente online, ed un canone molto contenuto, fino ad arrivare a quello “all inclusive” ed a quello riservato esclusivamente per l’attività senza fini di lucro svolta dalle Onlus. In virtù della promozione dei sei mesi a canone zero, la sottoscrizione da parte della piccola impresa del conto Imprendo nella formula “all inclusive” può permettere di ottenere un grosso risparmio. Trattasi, nello specifico, del conto Imprendo Max che costa 60 euro al mese ma che offre una vastissima gamma di servizi bancari ed extrabancari inclusi.

Cerchiai: Rc auto, “Troppe spese per i sinistri, le polizze aumenteranno”

 Non ci sono incentivi che reggono. Né finanziarie, né promesse elettorali, né accorgimenti o interventi di alcun tipo. Niente da fare. Le polizze Rc auto aumenteranno ancora. Manco fosse una maledizione. Eppure i risultati negativi della gestione dell’assicurazione Rc Auto «comporteranno una inevitabile ricaduta sui prezzi delle coperture». È quanto ha affermato il presidente dell’Ania, l’associazione delle imprese assicurative, Fabio Cerchiai, nel corso di un’audizione in Commissione Finanze alla Camera.

«Nel 2008, su 100 euro di premi incassati dalle imprese ne sono stati spesi 101 per sinistri e costi gestionali. Nel 2009 – ha proseguito Cerchiai – da una prima stima risulta che su 100 euro incassati le imprese ne hanno spesi 105». Quindi, ha aggiunto il presidente dell’Ania, «il conto economico delle Rc Auto per il secondo anno consecutivo registrerà una perdita tecnica».

Secondo Cerchiai diverse sono le cause, ma il primo problema resta la frequenza dei sinistri. Ancora troppo gli incidenti nel nostro paese. Nervosismo, guida insicura, chissà. Quello che conta sono i dati: fanalino di coda a livello europeo. Insomma, c’è da bisogna farsi qualche domanda: «Dopo anni di progressiva, ancorché lenta, riduzione, la frequenza – ha spiegato – è risultata in aumento nell’ultimo biennio, attestandosi all’8,6% nei primi nove mesi del 2009. È un valore doppio rispetto alla Francia e superiore del 40% rispetto alla Germania».

BancoPosta, sforbiciata agli interessi

 Strano, eppur vero. Strano, perché l’amministratore delegato, Massimo Sarmi, ha comunicato una redditività a due cifre e l’intenzione di allargare le basi del business proponendo prodotti del ramo assicurativo “danni” in proprio, ovverosia non più come intermediario tra altri istituti e il cliente. Vero perché c’è una comunicazione scritta, una carta intestata, una lettera indirizzata a tutti i correntisti BancoPosta e che certo è destinata a fare loro poco piacere. Operazione subdola, questa, se si pensa che la lettera suddetta esordisce con uno spot: “nel comunicarLe la nostra proposta di modifica unilaterale delle condizioni economiche del suo conto corrente BancoPosta, cogliamo l’occasione per informarla della nuova offerta BancoPosta più”, un conto corrente con “più servizi e meno spese”.

Conto corrente ClubAzionisti di Banca Carige

 Per gli azionisti di Banca Carige, che possiedono almeno 2.500 azioni dell’Istituto, il Gruppo bancario ha ideato “Conto ClubAzionisti“, un conto corrente di fascia alta, in quanto comprende tanti servizi, ma che nello stesso tempo viene offerto con un canone mensile molto contenuto. A fronte di un canone mensile pari infatti a soli 11,90 euro,  Banca Carige propone al correntista/azionista tutti i servizi inclusi nel prezzo, ma il canone viene ulteriormente abbattuto, scendendo a 9,40 euro mese, nel caso in cui si possiedano contemporaneamente il conto corrente, la polizza titoli e la carta Bancomat con zero spese di liquidazione, zero costi per le spedizioni contabili, e zero spese a carico del correntista per l’emissione degli estratti conto. I titolari di Conto ClubAzionisti hanno illimitati sia gli assegni, sia il numero delle operazioni di conto corrente, nonché il pagamento periodico delle bollette ed il servizio “Online Family” per operare con i canali alternativi, ovverosia con Internet e con il telefono.

Derivati, condanna storica alle banche

 Hanno rovinato le famiglie di tutto il mondo. Come in un domino hanno fatto partire la crisi internazionale: sono i derivati. Ci sono cascati tutti, anche il Comune di Milano. Che ha fatto causa e che l’ha vinta: quattro banche internazionali rinviate a giudizio per truffa ai danni proprio del Comune di Milano. È la prima volta cha accade in Italia.

Deutsche Bank, Depfa, Jp Morgan e Ubs sono accusate per i derivati sottoscritti con Palazzo Marino, a processo andranno 11 funzionari bancari, tra cui Gaetano Bassolino (Ubs), figlio del governatore della Campania. «Un caso che alimenterà il dibattito globale sull’uso dei derivati complessi», secondo il Financial Times. Dopo il crollo della Grecia – che per entrare nell’Euro aveva risollevato il debito proprio servendosi dei derivati – si è diffusa la paura di gravi perdite anche per altri Stati e autorità locali. Secondo il pm Alfredo Robledo il Comune di Milano nel 2005 avrebbe pagato alle banche oltre 100 milioni di euro di commissioni “occulte”.

Carte di credito e furti: rimborso possibile

 Abbiamo più volte confrontato carte di credito e Bancomat: pur essendo entrambe tesserine magnetiche, abbiamo detto, le ultime sono più sicure rispetto alle prime in quanto per esser utilizzate, quindi per consentire di prelevare denaro o effettuare acquisti, devono sottostare all’inserimento presso il terminale di un codice segreto, che generalmente solo il titolare conosce (ed è tenuto a custodire gelosamente, magari non nello stesso portafogli dove c’è anche il Bancomat…). Abbiamo poi anche parlato di truffe on-line e di furti “materiali” di carte di credito, asserendo che se nel primo caso c’è poco da fare se non prestare attenzione nel secondo è possibile anche incastrare i “mariuoli”. Bella soddisfazione, ma è previsto anche un rimborso?

Carta Day Card Revolving da Deutsche Bank

 La carta Day Card Revolving, disponibile in tutte le filiali di Deutsche Bank è – come intuibile dallo stesso nome del prodotto, una carta di credito “revolving”, che prevede cioè il rimborso rateale degli acquisti effettuati nell’arco di un periodo di tempo predeterminato.

Tale strumento è in grado di rappresentare un fido rigenerabile automaticamente, visto e considerato che la disponibilità originaria andrà a ricostituirsi gradualmente, man mano che il cliente pagherà le rate del credito utilizzato.

La carta è destinata da Deutsche Bank a tutti i propri correntisti con un’età compresa tra i 28 e i 75 anni, con una tariffazione pari a 10 euro di canone, a partire dal secondo anno (il primo anno è infatti completamente gratuito).

Il fido mensile disponibile sullo strumento è pari a 1.600 euro, con operatività per anticipo contante tra i 100 e i 300 euro giornalieri, con una commissione del 4% in tutto il mondo.

Tra le altre condizioni economiche di riferimento, la gratuità delle operazioni di pagamento tramite POS e di rifornimento di carburante.