Carte di credito e furti: rimborso possibile

di Gianfilippo Verbani 1


 Abbiamo più volte confrontato carte di credito e Bancomat: pur essendo entrambe tesserine magnetiche, abbiamo detto, le ultime sono più sicure rispetto alle prime in quanto per esser utilizzate, quindi per consentire di prelevare denaro o effettuare acquisti, devono sottostare all’inserimento presso il terminale di un codice segreto, che generalmente solo il titolare conosce (ed è tenuto a custodire gelosamente, magari non nello stesso portafogli dove c’è anche il Bancomat…). Abbiamo poi anche parlato di truffe on-line e di furti “materiali” di carte di credito, asserendo che se nel primo caso c’è poco da fare se non prestare attenzione nel secondo è possibile anche incastrare i “mariuoli”. Bella soddisfazione, ma è previsto anche un rimborso?

I discorsi generali non ci piacciono, dacché ogni istituto di credito ha un proprio “modus operandi” e sia quindi difficile abbracciare tutta una casistica davvero multiforme. Restano però alcune linee guida molto simili per tutti, e di queste vi vogliamo parlare nel malaugurato caso vi dovesse capitare di incappare in un furto della vostra carta di credito (una di quelle cose tanto rare che, quando capitano, è facile andare in confusione e non sapere da che parte cominciare). Diciamo allora che, a vantaggio del risparmiatore, è prevista la possibilità di contattare un numero verde fornito dalla propria banca al momento del rilascio della carta per segnalare il furto.

Prima attenzione da applicare: il numero da contattare cambia se si chiama dall’Italia o dall’estero, quindi è sempre bene tenerli sottomano entrambi specie se si viaggia parecchio. Se dopo la telefonata al numero verde avvengono delle spese, il titolare ha diritto ad un rimborso, mentre per gli acquisti effettuati prima della telefonata le maggior parte degli emittenti non prevede addebiti, benché alcuni abbiano fissato una franchigia di 150 euro. Non è previsto, invece, nessun rimborso se la carta viene utilizzata con il codice personale. In questo caso il cliente, lasciando la carta vicino al codice segreto, avrebbe facilitato la frode.


Commenti (1)

  1. Salve, in merito al vostro articolo vorrei segnalare,il mio sito dove potete trovare una soluzione per prevenire le truffe ai bancomat.

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