Mutui BPER, una promozione molto interessante

Nel caso in cui siate alla ricerca di una buona soluzione per un mutuo, ci sono alcune proposte molto vantaggiose che conviene prendere in considerazione. A febbraio, infatti, c’è la possibilità di sfruttare una promozione davvero conveniente che riguarda i mutui BPER, proposta però su un solo comparatore online, ovvero quello di facile.it.

Mutui crescono: come comportarsi se la rata aumenta ancora

Le rate del mutuo, come si può facilmente intuire, rappresentano una delle più pesanti voci di spesa che riguardano una famiglia, ma anche una persona comune. Insomma, si tratta di un onere che è spesso diventa quasi insopportabile da avere sulle proprie spalle. Ecco spiegato il motivo per cui la Confconsumatori ha rivelato una serie di suggerimenti che possono tornare decisamente utili per tutti coloro che sono proprietari di casa e che si ritrovano in una simile situazione.

Banche locali, un ruolo fondamentale per il credito

Il nuovo aumento dei tassi di interesse che è stato imposto da parte della Banca Centrale Europea ha avuto nuovamente delle conseguenze, in modo particolare sui tassi attivi, così come su quelli passivi stabiliti dalle banche.

Per quanto concerne la raccolta, il nuovo incremento dei tassi di interesse della BCE ha permesso di mettere a disposizione dei clienti una serie di prodotti come time deposit. D’altro canto, però, dal punto di vista degli impieghi, ha comportato un incremento del costo di mutui a tasso variabile, portando nuovamente il focus sul tasso fisso.

Crediti fiscali, un report preoccupante da Enea

Le ultime statistiche che sono state diffuse da parte di Enea, che ha provveduto alla pubblicazione di una sorta di indagine in riferimento al Superbonus, pongono un gran numero di interrogativi. Nello specifico, i punti di riflessione riguarda quanto possano essere efficaci le misure che il Governo Meloni sta mettendo in atto. Il problema principale sembra riguardare lo stallo che si è creato in merito ai crediti fiscali, che sta facilitando e stimolando l’insorgere di tutta una serie di fenomeni speculativi direttamente correlati con la cessione.

Mutui green, continuano a moltiplicarsi le proposte a gennaio 2023

Ormai dovremmo essere abituati a sentir parlare di mutui green e di soluzioni appositamente sviluppate per le case ecosostenibili. In effetti, si tratta, scendendo un po’ più nello specifico, di appositi finanziamenti bancari che vengono concessi con uno scopo ben definito, ovvero quello di comprare oppure provvedere alla ristrutturazione di un immobile che ha peculiarità green piuttosto evidenti.

Fed, quali saranno le mosse nel 2023

Nel corso dell’attuale mese di dicembre, la Federal Reserve ha dato ancora una volta conferma delle voci che si erano diffuse negli ultimi mesi e che erano state parzialmente e velatamente già fatte proprie.

Ovvero, la notizia è che la Fed continuerà ad aumentare i tassi di interesse. Al momento, è bene mettere in evidenza come il limite superiore legato all’intervallo target relativo ai Fed funds è quello del 4,5%. Le previsioni, però, sono tutte concordi nel puntare su un ulteriore aumento dei tassi, che dovrebbe aggirarsi intorno a 50 pb, da attuarsi nel corso della riunione che si svolgerà nel corso del prossimo mese di febbraio.

Liquidità, cosa valutare quando si richiede un prestito

Come si può facilmente intuire, tutte quelle famiglie e anche singoli che hanno la necessità di disporre di maggiore liquidità devono inevitabilmente effettuare la richiesta di un apposito prestito.

Come si può facilmente notare, le motivazioni che stanno alla base di una simile richiesta sono le più disparate e variegate. Nella maggior parte dei casi, però, si tratta di una necessità legata al fatto di dover affrontare delle spese che non erano state previste e che diventerebbero eccessivamente gravose sul bilancio familiare. Non solo, dato che si può richiedere un prestito anche per la ristrutturazione di casa o di un locale in particolare, ma anche per organizzare un matrimonio piuttosto che un viaggio, senza dimenticare un altro caso molto diffuso, ovvero l’acquisto di una vettura o di una moto.

2022, cosa è successo nel mercato dei mutui

Il 2022 è stato un anno particolarmente complesso per quanto riguarda il settore finanziario e dei mutui in modo particolare. Infatti, è finita l’epoca dei tassi sui mutui ai minimi termini. Di fatto, si è tornati a una fase in cui il tasso fisso non rappresenta più l’elemento fondante di tutti coloro che hanno intenzione di sottoscrivere un nuovo contratto di mutuo per potersi permettere l’acquisto di una casa.

Mutui e rinegoziazione dei tassi, cosa è accaduto con la manovra

L’annuncio tanto atteso è arrivato da parte della BCE, che ha comunicato come i tassi di interesse si alzeranno ancora una volta. Come si può facilmente intuire, si tratta dell’ennesima beffa per tutte quelle persone che hanno deciso di sottoscrivere un mutuo caratterizzato da un tasso variabile. D’altro canto, però, ora c’è ancora una via di uscita che può essere percorsa e che consente di passare direttamente al tasso fisso.

Quali sono le migliori tipologie di prestito per pensionati?

Un pensionato è un cliente “ideale” per un istituto bancario, in quanto possiede un reddito dimostrabile e sicuro. Per questo motivo, le proposte in ambito di prestiti per pensionati sono molte e varie, si deve però sempre considerare l’età del pensionato, visto che i prestiti nelle loro diverse soluzioni sono proposti abitualmente solo a soggetti che hanno meno di 75 anni.

prestito per pensionati

Abi, tornano nuovamente a salire i tassi sui nuovi mutui

Il rapporto mensile che è stato realizzato dall’Abi mette in mostra uno scenario piuttosto preoccupante. Infatti, nel corso del mese di ottobre, sono aumentate le nuove operazioni legate all’acquisto di case e altri immobili, facendo registrare un +2,26% in confronto al mese di settembre.

Come è stato messo in evidenza, però, dal direttore generale dell’Abi, nell’ultimo quinquennio, circa l’80% dei nuovi mutui si caratterizzava per avere il tasso fisso. Anche proprio per tale aspetto, non ci si aspetta che le sofferenze possano moltiplicarsi ancora di più.

Confindustria lancia l’allarme, tra frenata del Pil e tassi più alti

L’economia italiana ha fatto registrare per l’ennesima volta una battuta d’arresto, anche se in realtà il trend è un po’ più positivo rispetto a quanto era stato messo in preventivo inizialmente. È chiaro che, però, continuano a pesare come dei macigni i continui legati ai costi energetici e l’inflazione, che ha toccato nuovamente dei livelli clamorosi.

Non solo, dal momento che tra gli altri fattori che stanno incidendo e non poco troviamo il nuovo aumento dei tassi di interesse, senza dimenticare un livello di liquidità più basso per colpa delle bollette energetiche. In questo modo, la situazione non è particolarmente positiva, per usare un eufemismo, per le imprese in Italia, che corrono gravemente il rischio di indebitarsi a dei costi eccessivamente elevati, che non potranno più essere ripagati in alcun modo.

Forfettario: cosa potrebbe cambiare nel 2023

I giovani d’oggi sono sempre più propensi ad intraprendere una carriera da liberi professionisti e il ruolo di dipendenti a molti sta stretto. Intraprendere un’attività da libero professionista vuol dire però aprire una partita iva e sostenere tutti i relativi costi di tasse, contributi, iva e commercialista.

Per riuscire a tamponare le eccessive spese è stato creato il regime forfettario.

Forfettario

Mutui, alcuni consigli su come affrontare il nuovo scenario

Le cose sono cambiate da un momento all’altro. Infatti, sono in forte aumento non solo i tassi di interesse, ma pure i costi legati ai prestiti, così come ai mutui, in modo particolare per tutti coloro che hanno provveduto alla stipula di un mutuo dotato di un tasso variabile.

La preoccupazione deriva da un approfondimento che è stato portato a termine dalla Fabi, ovvero il primo sindacato dei bancari sul territorio italiano. I tassi stanno già superando il 4% e, in seguito all’ultimo rialzo che è stato operato da parte della Bce, pari a 75 centesimo di punto, in breve tempo dovrebbero sorpassare anche la quota del 5%. Tutto questo vuol dire che, in base alle varie stime che sono state realizzate dalle varie associazioni dei consumatori, l’incremento delle rate equivarrebbe a una cinquantina di euro in più ogni mese.