Mutui: si alza la rata e il tasso fisso è il migliore

di Daniele Pace Commenta


In confronto al tasso variabile, è piuttosto semplice mettere in evidenza come, sempre tenendo conto di quello che è l’attuale contesto in cui dominano la confusione e l’inflazione che si mantiene piuttosto galoppante, il tasso fisso porta in dote un gran numero di vantaggi. Infatti, il tasso fisso offre la possibilità di raggiungere un risparmio che si aggira intorno al 7%, in base a quella che è stata la simulazione di diversi addetti ai lavori online.

Comprare casa è ancora un’opportunità favorevole per le famiglie italiane?

È chiaro che tutto questo non vuol dire assolutamente che l’acquisto di una casa non possa trasformarsi in un’opportunità per un gran numero di famiglie italiane. Stando a quanto è stato riferito nel rapporto mensile dell’Abi, infatti, in confronto a quello che è stato l’andamento storico, ecco che i tassi di interesse si mantengono sempre in una posizione piuttosto conveniente per il momento.

Basti pensare come, nel corso del mese di gennaio di quest’anno, il tasso medio che riguarda le nuove operazioni per poter completare l’acquisto di una casa è arrivato al 3,53%. Un incremento notevole, dal momento che a dicembre dello scorso anno era solo pari al 3,01%, mentre a dicembre 2021 era solo all’1,74%. Tornando al trend storico, in realtà però le cose al termine del 2007, ad esempio, erano molto diverse, dato che il tasso medio sulle nuove operazioni per comprare una casa era pari addirittura al livello del 5,72%.

L’incremento medio dei mutui confrontato con i dati del 2007

Quindi, si sta cercando che tipo di effetto possa avere questo nuovo aumento dei tassi di interesse che è stato messo in atto da parte della Bce. Le prime conseguenze si stanno già mettendo in mostra in riferimento ai mutui dotati di tasso variabile. Nel corso dell’ultimo anno, infatti, il preoccupante incremento medio dei mutui è andato ben oltre la soglia dei 200 euro. Stando a quanto è stato riportato dagli analisti, inoltre, pare proprio che l’indice Euribor possa raggiungere la soglia del 3% entro i prossimi mesi estivi e arrivare addirittura al 3,3% alla fine dell’anno. Sempre secondo queste previsioni, l’indice Euribor dovrebbe poi subire una frenata, fino ad arrivare al 2,3% alla fine del 2025 e toccare il 2,7% intorno al mese di dicembre del 2027. In riferimento ai mutui dotati di tasso fisso indicizzati all’indice Irs, invece, il tasso ha subito una crescita nella primavera dello scorso anno e poi si è mantenuto su livelli decisamente più stabili in confronto ad altre soluzioni.