Qualcosa si muove. Volano le sofferenze bancarie e crescono i tassi di interesse dei mutui. I finanziamenti presentano qualche segnale positivo. Sarà il nuovo anno, sarà la nuova fiducia degli investitori. Ma i motivi di ottimismo per il credito, ci sono. Eccome. Qualcosa si muove, dicevamo. Se non per le imprese, almeno per i nuclei familiari. Ma, soprattutto, si è evidenziata un’impennata dei crediti in sofferenza, aumentati di oltre il 46% in un anno. Questa è la polariod scattata dal rapporto mensile dell’Abi, l’Associazione bancaria italiana. Le sofferenze delle banche italiane, a novembre scorso, sono state pari a 58 miliardi di euro. Ben 1,4 miliardi in più rispetto al mese precedente. Ma il dato più significativo è quello dei prestiti. I finanziamenti alle famiglie e alle imprese sono cresciuti dell’1,6 percento, arrivando a quota 1.360 miliardi di euro.
Prestiti
Finanziamenti Regione Toscana per aziende a corto di liquidità
La Regione Toscana, ad integrazione di un protocollo siglato con le banche nel dicembre del 2008, ha annunciato d’aver aumentato di altri dodici milioni di euro la dote per garantire i finanziamenti delle PMI toscane che si rivolgono per l’accesso al credito agli Istituti. Le garanzie, in particolare, e grazie agli stanziamenti regionali, vengono offerti da Fidi Toscana, ma ci sono anche nuove misure di sostegno alle imprese agricole, alle piccole e medie imprese femminili ed alle aziende che si trovano a corto di liquidità. Undici milioni di euro, infatti, sono stati stanziati a favore delle PMI della Regione che hanno a causa della crisi le casse vuote; queste potranno essere rimpinguate sia attraverso dei programmi di ricapitalizzazione, sia mediante la formula dei prestiti partecipativi.
Mutui, semaforo verde; finanziamenti alle imprese ancora al palo
Chiamarlo segnale di ripresa è ancora prematuro, ma certo un’inversione di tendenza c’è stata e tanto basta, specie dopo un periodo di lacrime e sangue, per fare notizia. La notizia è che sono tornati a salire, dopo quasi un anno e mezzo, i tassi applicati dalle banche sui mutui concessi ai risparmiatori che intendono imbarcarsi (o già lo hanno fatto negli anni passati) nell’acquisto di una casa. È successo a dicembre, non accadeva almeno da agosto del 2008, quando si registrò una frenata pari allo 0,3% benché si rimanesse, sostanzialmente inconsapevoli del fatto che la bolla speculativa stava arrivando all’esplosione, su livelli vicini al 6% (5,92 per amore di precisione).
Prestiamoci: il social landing che funziona. Pensiamoci…
Non esiste da molto, specialmente in Italia (dove è approdato, per affermarsi ben presto, nel 2009). Eppure il social landing si sta diffondendo con una velocità impressionante, e promette di potersi trasformare ben presto nella nuova frontiera del prestito. La pratica funziona basandosi sulle dinamiche che abbiamo scoperto potersi innescare così efficacemente attraverso internet: c’è una piattaforma di condivisione, c’è un’offerta e c’è una domanda corrispondente, in questo caso di denaro da prestare; questi ultimi due soggetti si incontrano, come avviene per il file sharing, e il loro rapporto è ridotto al minimo, dato che c’è un istituto che si pone come intermediario. La realtà è in crescita esponenziale, come dimostrano i numeri di Prestiamoci.
Aumenti in vista per Rc auto, mutui e…benzina
Anno nuovo, aumenti in arrivo. Anche il 2010 si apre con i primi rincari con l’aumento dei prezzi al dettaglio e delle tariffe che secondo la Codacons “graverà sulle tasche delle famiglie italiane con una stangata di 700 euro”. Avete letto bene, non è un errore. Secondo l’associazione dei consumatori, infatti, l’aumento stimato riguarderebbe l’incremento delle polizze Rc auto (150 euro), i trasporti (50 euro), i treni (30), l’acqua (20), il gas (30), lo smaltimento dei rifiuti (40) e il caro-carburante (80). In questa somma pesa moltissimo il prezzo della benzina che, nonostante i primi ribassi, sta tornando ad altissimi livelli.
Onika, la finanziaria di famiglia offre rata unica e ribassata
A quanto pare leggendo i giornali, la disperazione è un sentimento dilagante. Tutto questo a causa della crisi, che ha ridimensionato la nostra economia facendo perdere numerosi posti di lavoro e precipitando sull’orlo del baratro molte famiglie, i cui componenti si sono visti costretti a rimodulare i propri consumi oppure a reinventarsi una professione quando invece pensavano di aver condotto la propria esistenza sui binari di una tranquilla monotonia nei confronti della quale era normale rapportarsi. Apri il giornale, dicevamo, e ti ritrovi davanti una famiglia felice, sorridente, come la tua non è più da qualche tempo a causa di sempre più urgenti difficoltà economiche. Vuoi non fermarti a leggere?
Prestito agevolato bebè: nasce il sito Internet
E’ stato messo online nella giornata di ieri Fondonuovinati.it, il sito Internet creato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le politiche della Famiglia, per promuovere anche attraverso la Rete il Fondo di credito per i nuovi nati che permette alle famiglie beneficiarie di ottenere, su esplicita richiesta, il “prestito bebè”, ovverosia un finanziamento di massimi cinquemila euro a tasso agevolato che, con la finalità di aiutare le famiglie a sostenere le spese dei propri figli piccoli, potrà poi essere restituito nell’arco di cinque anni. Le famiglie che, nei tre anni dal 2009 al 2011, hanno avuto o avranno un figlio potranno così rivolgersi ad una delle banche aderenti all’iniziativa per poter accedere al credito agevolato; contestualmente all’apertura del sito Internet, il Dipartimento per le politiche della Famiglia provvederà a rafforzare la comunicazione e la diffusione dell’iniziativa attraverso una campagna che coinvolgerà tutti i media: da Internet alla Tv e passando per la radio e la carta stampata.
Prestiti, il grande vince sempre
Piove sempre sul bagnato. Succede anche nei prestiti. L’ufficio studi della Banca d’Italia, conferma con uno studio – pubblicato nella giornata di ieri – un vecchio proverbio popolare. Sì, ma questa volta applicato alle imprese. Alessio d’Ignazio, Diego Caprara e Amanda Camignani si sono concentrati sui prestiti agevolati. Ebbene la tendenza è chiara: più grande è l’istituto pubblico a richiedere il prestito, maggiori sono le probabilità di ottenerlo. La ricerca, che analizza 10 anni, quelli compresi tra il 1998 e il 2007, traccia un quadro ben preciso. «Le risorse pubbliche sono state indirizzate alle imprese delle regioni a statuto speciale – ossia Sicilia, Sardegna, Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia – e quelle di maggiori dimensioni».
Asfina: prestiti per dipendenti e pensionati, anche protestati, a firma singola
Proviamo a ripercorrere brevemente la storia della crisi economica mondiale, focalizzando l’attenzione sulle conseguenze che hanno travolto l’Italia e che ne sono state – più o meno – dirette conseguenze: il credito è esploso facendo leva su una crescita puramente fittizia, poi la bolla è esplosa e le famiglie in difficoltà sono scivolate lungo un piano inclinato di sofferenze sempre peggiori, trascinando con sé quelle che vivevano ai limiti, mentre le banche hanno smesso di concedere prestiti con quella stessa leggerezza ed entità che gli si conosceva fino a qualche mese prima.
UniCredit Creditexpress Giovani, finanziamento per studenti universitari
Tutti i giovani hanno un progetto di vita. Per qualcuno è la sbornia del venerdì e del sabato sera o l’inseminazione ossessiva, oppure il bullismo più sfrontato e violento; per altri, e per fortuna sono la maggioranza, è portare a termine gli studi con il massimo dei voti, oppure cominciare a lavorare per aiutare le finanze familiari, o anche formare una famiglia solida e saldamente ancorata su sani principi. Tutti hanno un progetto, dunque, ma non tutti hanno alle spalle una famiglia in grado di sostenerli economicamente. E siccome, si sa, quando si è giovani si ha l’ansia di riuscire ad ottenere tutto e subito, a volte può essere necessario ricorrere ad un prestito.
Carta di credito formativa in Provincia di Siena
In Provincia di Siena l’Amministrazione provinciale ha riaperto la presentazione delle domande per l’accesso alla Carta di Credito Formativa, una misura che prevede l’erogazione di 2.500 euro a favore di coloro che, a causa della crisi finanziaria ed economica, a partire dallo scorso 31 agosto 2008, si trovano a livello occupazionale in condizioni di disagio. Le risorse erogate a favore dei beneficiari dovranno avere come finalità quella di ottenere il rimborso delle spese effettuate per la riqualificazione professionale attraverso strumenti di formazione che permettano ai soggetti di incrementare le proprie possibilità di reinserimento nel mondo del lavoro. Le risorse, a valere sull’FSE, il Fondo Sociale Europeo, sono destinate ai lavoratori domiciliati in provincia di Siena, o residenti, che sono in cassa integrazione ordinaria o in deroga, oppure hanno un contratto di lavoro atipico, eccetto i dipendenti delle Amministrazioni pubbliche, o sono soci lavoratori delle cooperative.
Con la moratoria, congelati 5 miliardi di debiti
Il ministero dell’economia e l’Abi hanno concluso il bilancio della moratoria di fine novembre. E il risultato è stato che il 77 per cento delle domande di sospensione dei debiti delle imprese è già stato accolto. Da novembre 2009, infatti, le piccole e medie imprese hanno potuto contare su cinque miliardi di liquidità, mentre da ottobre 2009 il dato si era attestato a due miliardi, si legge nel comunicato che espone i nuovi dati del monitoraggio sul ricorso effettivo all‘Avviso comune, ossia l’accordo siglato il 3 agosto tra il ministero dell’Economia, l’Abi e le altre rappresentanze dell’Osservatorio permanente sui rapporti tra le banche e le imprese.
Finanziamenti tasso zero post alluvione in Provincia di Lucca
Arriva un’importante misura agevolativa, in Provincia di Lucca, per tutte quelle famiglie che sul territorio, lo scorso mese di dicembre, hanno subito danni a cose a seguito dell’alluvione. A darne notizia è la Provincia di Lucca nel far presente come la misura agevolativa consista nella possibilità di poter accedere a prestiti a tasso zero attraverso il sistema bancario. A tal fine è stato stanziato un plafond iniziale pari a due milioni di euro, con le famiglie che hanno subito danni che potranno contrarre il prestito agevolato e rimborsarlo con scadenza entro l’anno 2015 presentando un’autocertificazione attestante i danni subiti. Per poter ottenere il prestito le famiglie interessate nonché coinvolte nei danni causati dall’alluvione dovranno presentarsi presso le filiali degli istituti di credito aderenti all’iniziativa; il termine ultimo di presentazione della domanda per poter accedere al prestito a tasso zero è quella del 31 marzo del 2010.
Finanziamenti Regione Toscana per l’imprenditoria femminile
La Regione Toscana, nell’ambito del pacchetto di misure anticrisi messo a punto dall’Amministrazione, ha reso noto che da qui e fino al prossimo mese di giugno 2010 saranno disponibili risorse finanziarie per complessivi 780 mila euro da utilizzare per concedere garanzie su finanziamenti per investimenti effettuati da piccole imprese e micro imprese che, in particolare, hanno prevalenza femminile. L’obiettivo della misura è infatti quello sia di tutelare, sia di valorizzare le donne all’interno dell’impresa; quindi, come sottolineato da Federico Gelli, vicepresidente della Regione Toscana, l’intervento non è finalizzato solo ed esclusivamente a garantire pari opportunità, ma anche a fungere da vero e proprio obiettivo strategico per l’economia sul territorio della Regione Toscana.