Banche Italiane “3 volte meno esposte sull’Estero” rispetto alla media UE

 Le banche italiane sono tre volte meno esposte sull’estero rispetto alle – concorrenti – “cugine” europee. E’ quanto emerge dall’ultima analisi effettuata dal Centro Studi dell’Abi, che nel Rapporto AFO – Financial Outlook, fresco di stampa, ha messo sotto la lente d’ingrandimento l’esposizione bancaria degli istituti italiani ed europei sui mercati esteri. Un’altra buona notizia per noi risparmiatori del “Bel Paese”, quindi, dopo che anche gli stress test (simulazioni della capacità di reazione degli istituti a ipotetiche situazioni di crisi finanziaria tra le peggiori che si possano immaginare) avevano prodotto risultati incoraggianti, con tutti gli istituti indagati capaci di strappare una – più o meno ampia – sufficienza.

Tassi d’Interesse: Europa e USA non cambiano. Non ancora…

 Non è cambiato nulla, sintomo del fatto che la terapia d’urto non può ancora dirsi conclusa. Ma c’è – anche – dell’altro: a quanto pare, infatti, nulla cambierà ancora per alcuni mesi, benché la stabilizzazione del malato proceda come da programmi ed a parte il sussulto greco dell’aprile scorso non si siano verificati altri gravi casi di “emorragia interna” di grave entità. Perché il corpo di quella che dovrebbe nascere come nazione europea, sebbene politici ed analisti dicano che è necessaria una “nuova fase” altrimenti il sogno della costruzione di uno stato unitario andrà in frantumi, è un po’ come un organismo vivente: tante “parti”, tutte altrettanto importanti, alcune più esposte di altre al rischio di perdere efficienza e dover essere monitorate.

Prestiti Personali: 2010 in calo, ma crescono gli importi

 Un dato ed un’analisi. Del resto, il blog si differenzia da un sito tradizionale di informazione perché alla notizia oggettiva, relegata a poche righe, affianca un commento (soggettivo) dell’autore. In questo caso specifico non v’è, per chi scrive, occasione più propizia per l’espressione di un modo – del tutto personale – di pensare rispetto all’argomento prestiti personali, grandissimo protagonista di questo bassitassi.com. Il dato, che già avevamo accennato altrove pur senza dedicargli l’approfondimento che invece gli accorderemo in questo post, è il seguente: la domanda dei prestiti, nel suo aggregato di prestiti personali e prestiti finalizzati, ha fatto registrare nel primo semestre 2010 in Italia un calo del 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Mutuo senza spese accessorie: Crea Free di Creacasa

 Spesso capita, per chi deve acquistare, ristrutturare o costruire la casa con un mutuo, di valutare proposte di finanziamento immobiliare che offrono tassi particolarmente vantaggiosi; pur tuttavia, le spese accessorie legate alla stipula del contratto possono poi rendere complessivamente la proposta poco vantaggiosa visto che spesso i costi cui il mutuatario deve far fronte sono molto elevati. Ebbene, nel panorama italiano dei mutui ci sono però alcuni prodotti senza spese accessorie, tra cui “Crea Free“, il mutuo senza spese accessorie che è stato ideato da Creacasa, la società appartenente al Gruppo bancario Credem – Credito Emiliano. Con Crea Free di Creacasa il cliente a fronte di zero spese accessorie può scegliere infatti di accendere il mutuo con la formula a tasso fisso, oppure con quella a tasso variabile o misto non solo per l’acquisto di immobili, ma anche per la loro costruzione o ristrutturazione.

Finanziamenti innovativi per le PMI della Liguria

 Nella Regione Liguria l’Amministrazione è scesa nuovamente in campo a sostegno dell’economia, ed in particolare del sistema delle piccole e medie imprese, attraverso uno stanziamento da 21 milioni di euro per aiutare le PMI che hanno difficoltà nell’accesso al credito e/o che sono sottocapitalizzate a causa della crisi. Le risorse stanziate, tra l’altro, in accordo con quanto dichiarato ed anticipato da Renzo Guccinelli, Assessore regionale allo Sviluppo economico, diventeranno nel prossimo mese di settembre 30 milioni di euro a seguito dell’assestamento di bilancio che sarà effettuato dalla Regione Liguria. Gli interventi in aiuto delle PMI sono innovativi in quanto si punta a rispondere ai bisogni di liquidità delle piccole e medie imprese attraverso la formula del venture capital e del private equity che garantisca al sistema imprenditoriale regionale sia la nascita di nuove realtà, sia lo sviluppo delle aziende già presenti sul territorio regionale. In particolare, le risorse messe sul piatto andranno a finanziare due specifici Fondi che saranno costituiti allo scopo.

UniCredit: 4.700 esuberi. Il Ministro Sacconi: “No atti unilaterali”

 Unicredit prevede di tagliare 4.700 posti di lavoro nel triennio 2011-2013. Lo comunica il segretario generale della Fabi, Lando Sileoni, dopo l’incontro di ieri tra l’amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo, e i sindacati, in cui è iniziato il confronto per definire il percorso teso a raggiungere l’obiettivo di tagli del personale previsto nel piano di riorganizzazione. Per Sileoni, UniCredit è stata “contagiata” dall'”effetto Marchionne” e “si pone politicamente e contrattualmente fuori da quella concertazione recentemente rivendicata dal nuovo presidente dell’Abi”, Giuseppe Mussari. Lo stesso Mussari e Micheli, ricorda Sileoni, alla stampa hanno dichiarato che “il modello industriale del settore del credito è e rimarrà concertativo”.

Finanziamenti imprese: Abi, Pmi al centro del sostegno bancario

 Nel nostro Paese i livelli di credito alle imprese sono rimasti adeguati anche in tempi di crisi. Ad affermarlo è l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, sottolineando come in Italia l’andamento sia stato migliore rispetto alla media europea, e come la piccola e media impresa sia rimasta al centro del sostegno bancario. Queste considerazioni, in particolare, emergono dall’Osservatorio permanente sui rapporti banche-imprese che, per quel che riguarda lo scorso mese di maggio, ha rilevato un andamento su base annua dei finanziamenti alle imprese in calo dell’1,5% ma con una dinamica crescente rispetto al -3,1% segnata nel gennaio di quest’anno. E se alla fine dello scorso mese di aprile i finanziamenti alle piccole imprese, quelle con un massimo di venti dipendenti, hanno fatto registrare una contrazione dell’1,1%, quelli alle imprese con oltre venti addetti sono scesi del 5% circa.

Banche USA, altri 5 fallimenti: il record 2009 vacilla

 Anche in questo specifico ambito, possiamo fare meglio rispetto all’anno precedente. Peccato, però, che si tratti di una classifica “alla rovescia”, basata sul conto delle banche che hanno dichiarato fallimento a partire dallo scorso primo gennaio. È un po’ come sgranare la corona di un infinito Rosario: per chi non crede, ma magari si ritrova ad ascoltarlo mentre sta onorando la memoria di un caro, esso è una preghiera interminabile, che proprio quando sembra essere finita ritrova nuovo vigore e comincia con un nuovo ciclo di narrazioni, invocazioni e dialoghi mistici. Del resto nell’ambito specifico delle banche, a valere è una spietata selezione naturale: il più forte, il più robusto, il più adatto sopravvive; il più piccolo ed indifeso, invece, è destinato a soccombere, “mangiato” dal pesce grosso.

Prestiti e finanziamenti: debito medio famiglie italiane verso i 30 mila euro

 Nel nostro Paese, purtroppo anche a causa della crisi finanziaria ed economica, le famiglie risultano essere sempre più indebitate, al punto in Italia il debito medio per nucleo familiare si sta avvicinando alla soglia record dei 30 mila euro. In particolare, secondo quanto rende noto Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, in base ad una ricerca commissionata a KRLS Network of Business Ethics, il debito medio delle famiglie italiane è salito a ben 28.700 euro, con la conseguenza che è in aumento anche il rischio relativo al ricorso, da parte delle famiglie schiacciate dei debiti, all’usura. In particolare, Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani rivela come nel nostro Paese le famiglie a rischio usura siano ben 1,71 milioni a fronte di un totale di 3,05 milioni di famiglie che vanno avanti in una condizione di sovra indebitamento. Poi ci sono addirittura 1,15 milioni di famiglie a rischio alimentare, ovverosia che non hanno soldi a sufficienza per potersi procurare il cibo.

Conto Webank: concorso per gli amanti dell’NBA

 Attualmente, per chi predilige i conti correnti online, senza canone e senza spese di gestione, c’è un motivo in più per sottoscrivere il Conto Webank se si è appassionati di basket. Richiedendo online il Conto Webank entro il prossimo 1 settembre 2010, ed a fronte di un saldo al 20 settembre 2010 non inferiore ai 500 euro, si può partecipare all’estrazione a premi che prevede l’assegnazione di due biglietti in tribuna vip per assistere alla partita, a Milano, tra l’Armani Jeans ed i New York Knicks. I nuovi correntisti possono quindi partecipare al concorso che regala l’NBA; non a caso Webank risulta essere lo sponsor della National Basketball Association per quel che riguarda gli eventi italiani; il vincitore dei due biglietti sarà reso noto dopo la relativa estrazione entro il prossimo 24 settembre 2010.

Conto corrente Unicredit Genius Club per la famiglia

 Un conto corrente con la formula del “tutto compreso” ideato e pensato dal Gruppo bancario Unicredit per la famiglia. E’ questa la caratteristica di “Genius Club“, il conto corrente di Unicredit della gamma Genius che, grazie alla formula “package”, permette a fronte di un canone mensile di fruire di tanti servizi bancari e di effettuare anche, incluse nel costo fisso, le operazioni direttamente in filiale. Inoltre, a fronte del pagamento del canone mensile il correntista non paga alcuna quota annuale per la carta di credito, e lo stesso dicasi per la carta Bancomat, così come a zero euro sono le spese per ogni singola riga di scrittura sul conto corrente. Il canone mensile di Genius Club di Unicredit è pari a 9 euro al mese, ovverosia 108 euro l’anno, includendo le spese fisse per la custodia e l’amministrazione del deposito titoli, i documenti online, i pagamenti periodici e la domiciliazione delle utenze, nonché il rilascio di un carnet di assegni, le spese annuali di liquidazione ed il canone annuo della Banca Multicanale che permette al correntista di entrare in Banca via Internet 24 ore su 24 comodamente da casa e davanti al proprio personal computer.

Prestito personale Micro ConNoi di Banca Etruria

 Per chi ha bisogno di un piccolo prestito per soddisfare piccoli bisogni della vita quotidiana, la Banca Etruria per la propria clientela ha ideato e lanciato sul mercato “Micro ConNoi“, una interessante formula di prestito personale che è in grado di poter soddisfare le piccole esigenze finanziarie dei privati e delle famiglie con importi erogabili che partono da un minimo di 1.500 ad un massimo di 5 mila euro con possibilità di rimborso da un minimo di 15 ad un massimo di 60 mesi, ovverosia cinque anni. Trattasi di un prestito personale molto facile da richiedere visto che la Banca Etruria comunica la fattibilità entro 24 ore, ed eroga gli importi entro massimo due giorni lavorativi a fronte di un rimborso delle rate con la classica cadenza mensile ma con la possibilità di andare comunque a pagare la prima rata solo dopo che siano trascorsi due mesi dall’erogazione.

Prestiti alle imprese: in Italia vanno a quelle di grandi dimensioni

 Nonostante siano meno affidabili, un’ampia fetta dei prestiti erogati dal sistema bancario vanno in Italia alle grandi imprese, ovverosia ai grandi gruppi industriali. E’ questo il dato emerso da uno studio a cura della CGIA di Mestre che al riguardo rivela come ben il 78% dei prestiti vada nel nostro Paese ai grandi gruppi industriali nonostante questi siano dei pagatori meno affidabili. Ma come mai le banche erogano più credito a quelle realtà imprenditoriali che hanno un potenziale tasso di insolvenza superiore alla media? Ebbene, la risposta ce la fornisce Giuseppe Bortolussi della CGIA di Mestre che in merito ha sottolineato come nel nostro Paese gli istituti di credito risultino essere condizionati proprio dalle grandi realtà imprenditoriali in virtù del fatto che nei Consigli di Amministrazione di queste società ci sono troppi imprenditori e manager delle banche.

Scoperto di conto corrente con Unicredit

 Il Gruppo bancario Unicredit offre la possibilità, su alcun conti correnti della gamma “Genius“, di concordare con l’Istituto uno scoperto di conto in modo tale da poter far fronte ad esigenze finanziarie impreviste o magari solo a qualche giorno di ritardo relativo all’incasso dello stipendio. Per fruire dello scoperto di conto, infatti, basta semplicemente attivare l’accredito in automatico sul conto corrente dello stipendio o della pensione. A questo punto si può concordare uno scoperto di conto con la Banca a patto di essere titolari o del conto corrente “Genius Club“, con un massimo di scoperto pari a 3.000 euro, oppure del conto corrente “Genius First” che può offrire uno scoperto di conto pari a ben diecimila euro. Il tutto fermo restando che nei conti Genius ci sono incluse sempre nel canone la domiciliazione delle utenze ed i pagamenti periodici, i documenti online, le spese di chiusura trimestrali, i servizi online, i libretti degli assegni e le spese di tenuta conto.