Sempre la solita indecisione: scegliere un mutuo a tasso fisso o variabile? Con i mutui a tasso fisso, il tasso d’interesse rimane invariato per tutta la durata del mutuo, anche nel caso in cui insorgano cambiamenti nei mercati finanziari e monetari. Rimarrà immutato, per tutta la durata del mutuo il valore di ciascuna delle rate che si dovrà pagare e la durata complessiva del prestito.
Nel caso di mutui a tasso variabile l’ammontare degli interessi dipende dall’andamento di un indice di riferimento legato al costo del denaro. Se i tassi sono in salita la rata aumenta, se sono in discesa anche le rate si alleggeriscono.
Quale conviene? Non è facile pronosticare l’andamento dei mercati finanziari, tuttavia quando è possibile ottenere mutui ad un tasso fisso vicino al 5% di certo questa è una buona motivazione per sottoscriverne uno di quel tipo. A questo livello lo spazio di possibile risparmio con il ricorso al tasso variabile si assottiglia, mentre i rischi di innalzamento sono tutti presenti. Se invece il tasso fisso eccede il 5%, diventa interessante il mutuo a tasso variabile.
E’ una tipologia di
Ci rechiamo presso un istituto creditizio per

Dopo la

BNL è uno dei principali gruppi bancari italiani, con circa 3 milioni di clienti privati e 40mila imprese. Ad esso fanno capo le attività di banca commerciale (BNL bc), Artigiancassa (credito agevolato) e Ifitalia (factoring). Nasce nel 1913 come Istituto di Credito per la Cooperazione. nel 1992 assume la forma giuridica di Società per Azioni da Banca di diritto pubblico controllata dal Ministero del Tesoro. NJel 1998 viene quotata alla
Forse non tutti sono a conoscenza che da più di anno esiste la possibilità di
Nel variegato mondo dell’investimento l’attenzione in questo momento si sta spostando verso il mondo dell’ e-banking e delle promozioni via web. Tutti i maggiori gruppi creditizi italiani ed internazionali hanno attivato delle gamme di prodotti online se non addirittura creato degli istituti consociati riservati solamente alle nuove soluzioni.
Abbiamo sul mercato i
Lo Stato governato da Arnold Schwarzenegger, quella California terra di sole-mare-celebrità che da decenni entra nei sogni turistici di italiani ed europei, si segnala ora per un triste primato: capitale mondiale del mutuo, terra infertile nella quale le case – lussuose e splendide a vedersi – valgono molto meno dei mutui contratti dagli acquirenti per acquistarle. Il record negativo spetta alla cittadina di Mountain House dove ogni nucleo familiare ha in media un debito che supera di 125 mila dollari il valore effettivo dell’abitazione. Non solo problemi d’oltreoceano, ma anche difficoltà di casa nostra: archiviata con un sorriso amaro l’intervento di Tanzi che, in merito al crack Parmalat, giura di non aver ideato la grande truffa ma di essere stato vittima – egli stesso – di manovre architettate dalle banche, tocca soffermarci sulla Grande Crisi attuale. La difficoltà oggettiva in cui versano le casse delle imprese e delle famiglie ha spinto il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a dichiarare che questa settimana sarà decisiva per l’assunzione di provvedimenti in favore e a sostegno di banche, attività economiche e famiglie. Occorre solo capire che tipo di incidenza ci sarà sulle casse dello Stato e nei confronti del debito pubblico.
Il collasso dei mutui subprime ha lasciato segni evidenti sul mercato e la crisi non sembra più destinata a rientrare nell’ immediato. L’ effetto subprime ha avviato una pesante fase di crisi di liquidità che ha coinvolto “in primis” numerosi istitui di credito americani ed

Il contratto di mutuo viene così definito dall’Art. 1813 del Codice Civile: